FESTIVAL DELLA SCIENZA MEDICA

INTELLIGENZA DELLA SALUTE
BOLOGNA, 9-12 MAGGIO 2019

Quando Intelligenza e Salute sono in sintonia, cioè quando c’è abbastanza di entrambe, la condizione umana, personale e sociale, gode vantaggi e benefici. Da decenni, studi controllati dimostrano che le persone che in età giovanile ottengono risultati migliori nei test cognitivi, cioè che sono più intelligenti, nel corso della vita si ammalano meno e sono più longeve. Altri studi dimostrano che bambini che conducono stili di vita sani, ovvero che non vivono in ambienti dove sono presenti rischi di malattie infettive, malnutrizione, violenze sociali o inquinamento, conseguono o mantengono gli standard cognitivi consentiti dai geni che hanno ricevuto in eredità, ottenendo soddisfacenti risultati professionali e contribuendo a costruire una società decente.

La salute dipende dall’intelligenza, e l’intelligenza dalla salute. Gli studi che perimetrano un ambito chiamato “epidemiologia cognitiva” mostrano che un’elevata intelligenza all’età di 11 anni riduce il rischio di malattie vascolari, obesità, varie malattie croniche e alcune forme di disturbo mentale. Inoltre, le persone più intelligenti, in generale, si ammalano di meno nell’età adulta e quando diventano anziane. L’effetto non è dovuto allo status socioeconomico, che si sa da tempo essere correlato inversamente con morbilità e mortalità, ma all’intelligenza, che peraltro è un fattore rilevante nel conseguimento di uno status socioeconomico che protegge la salute. L’associazione tra livelli cognitivi e salute non si vede per il cancro non dovuto al fumo o il suicidio.
L’epidemiologia cognitiva ha trovato prove che, arrivati agli 80 anni, contano di più, come determinanti della salute e della longevità, il declino cognitivo che ha avuto luogo tra gli 11 e i 79 anni e le abilità cognitive fluide, piuttosto che il livello cognitivo di partenza e le capacità cognitive cristallizzate. Le associazioni osservate sono di fatto equivalenti per le donne e per gli uomini.

La mancanza di salute può penalizzare l’intelligenza. Nei Paesi dove i bambini crescono contraendo infezioni – alcune delle quali, come la malaria, colpiscono gravemente il cervello – o non si alimentano a sufficienza, subiscono ritardi cognitivi. Con ricadute negative non solo a livello individuale, ma anche per le prospettive di sviluppo economico, sanitario e civile, dato che se troppe persone rimangono scarsamente intelligenti sarà impossibile creare una società fondata sul rispetto delle persone, la libertà economica, la giustizia, il diritto alla salute, etc. Diversi autori pensano che il carico di malattie infettive, diverso da Paese a Paese, possa spiegare a livello globale le differenze nazionali nei quozienti
intellettivi, e che l’effetto Flynn, ovvero l’aumento dell’intelligenza rilevato a partire dagli anni Trenta del Novecento nei Paesi occidentali, potrebbe essere dovuto all’abbattimento delle malattie infettive, che
nell’infanzia sottraggono l’energia metabolica richiesta per uno sviluppo cognitivamente efficiente del cervello.

I problemi sollevati dai temi in discussione nella quinta edizione del Festival invitano a riflettere sulle basi neurogenetiche e neuropsicologiche dell’intelligenza: è un tema controverso, perché in molti temono che sottenda idee di discriminazione e razzismo. In realtà non è vero, se si ragiona sui fatti e non sulla base di pregiudizi ideologici. La sfida di una medicina che sarà sempre più personalizzata è capire come ottenere il controllo intelligente del comportamento umano così da essere protettivo rispetto ai rischi per la salute; per esempio come i cambiamenti nei processi di socializzazione durante infanzia e adolescenza influenzino le prestazioni cognitive e, quindi, la salute mentale, e in quale misura i progressi della medicina abbiano avuto un impatto sull’aumento del quoziente intellettivo nel Novecento. In tale contesto si colloca anche il tema dell’attacco da parte delle pseudomedicine alla salute umana: in che modo si può usare e lavorare sull’intelligenza per evitare la diffusione di credenze come l’omeopatia, l’agopuntura e le medicine cosiddette complementari, ma che non sono complementari ad alcunché? Senza trascurare il problema della prevenzione alla luce dei dati dell’epidemiologia cognitiva, che sfida a capire cosa davvero serva per favorire l’applicazione degli studi di psicologia dell’intelligenza a livello individuale, in quale modo la qualità dell’istruzione sia determinante per consentire l’aumento dell’intelligenza e il miglioramento della salute, in quale misura i bias evolutivi della nostra cognizione o i vincoli fisiologici del nostro corpo possano essere aggirati quando nelle società benestanti e complesse portano verso comportamenti a grave rischio per la salute, etc.
Vi è un aspetto ulteriore e futuribile del tema. La specie umana sta realizzando macchine dotate di intelligenza artificiale, le cui applicazioni in ambito medico e sanitario sono e saranno crescenti. L’intelligenza artificiale avrà un impatto epocale sulla medicina, sulla cura e prevenzione delle malattie e, quindi, sulla promozione della salute. Che cosa ha di diverso l’intelligenza artificiale rispetto a quella umana, rilevante dal punto di vista della medicina?
Qualcuno sostiene che progressivamente l’intelligenza artificiale renderà obsoleta la figura del medico. È improbabile che il medico del futuro sarà come quei robot dei film di fantascienza, che diagnosticano e intervengono facendo tutto da soli, con la semplice assistenza di un paio di umani. Ma l’uso dell’intelligenza artificiale determinerà, probabilmente, la selezione di una nuova figura di medico, che dovrà essere capace di affiancare le macchine, per aiutarle ad apprendere in modi sempre più versatili e “intelligenti” pratiche o indicatori decisionali, e per studiare, cioè controllare, come trasferire le conoscenze di base in strumenti di sviluppo di nuove terapie o in metodi di prevenzione.
Qualcosa del genere è già accaduto quando le tecnologie diagnostiche hanno reso obsolete alcune competenze semiologiche per i clinici.

Con l’intelligenza artificiale e, quindi, l’automazione delle procedure mediche a ogni livello, potrebbero migliorare i rapporti tra i pazienti e la sanità, togliendo di mezzo quei fattori paternalisti, psicologici, di inganno e autoinganno all’origine del fatto che, nonostante la medicina non sia mai stata efficace quanto oggi, almeno da un secolo è diventata sospetta o invisa ai malati e alle persone che interagiscono con essa.
L’AI sta accelerando il processo diagnostico e riducendo gli errori. La macchina riesce a controllare, con maggiore accuratezza, una quantità di dati che impegnerebbero per mesi un’equipe di medici. Vuol dire più vite salvate. È normale: il cervello umano dispone di pochi gigabyte di memoria operativa e la componente psicologico/emotiva, attivata da stress e autoinganni, può giocare negativamente nelle decisioni cliniche.
L’AI consentirà di sdrammatizzare molti scenari clinici (soprattutto in ambito chirurgico, nel quale i robot diventeranno presto intelligenti e più autonomi dall’uomo) e potenzierà le capacità di lavorare con sempre più precisione (usando metadati, meta-modelli, realtà aumentata, deep learning, machine learning, etc), quindi sempre più sicurezza e tranquillità per i pazienti. L’AI potrebbe far sparire la medicina difensiva, non solo abbattendo gli errori medici e le diagnosi sbagliate: stante che gli algoritmi sono più precisi ed efficienti, i medici si allineeranno su standard incontestabili.

Per i “conservatori” le scienze della salute e della malattia avranno sempre bisogno di medici umani. Dicono che non si può meccanizzare l’empatia e che i pazienti non prenderebbero sul serio le raccomandazioni di un chatboat, ovvero che la fiducia richiede un ascolto e risposte che implicano che il medico abbia una mente. Si tratta di affermazioni non provate, incluso il fatto che l’empatia sia così importante, ammesso si sia capito cosa sia e che non si tratti di un miraggio. I chatboat riescono a interagire, diagnosticare o trattare i disturbi mentali come o meglio di psichiatri e psicoterapeuti: lo dicono gli studi clinici e le prove che riducono i casi di suicidio. Chissà perché la cosa non stupisce.

I problemi principali con la progettazione e l’uso dell’AI al momento derivano dal fatto che negli algoritmi entrano anche i nostri “difetti” psicologici e antropologici, stante che raccogliamo e usiamo molti dati partendo da prospettive fuorvianti (biased), che si rifletteranno nei processi decisionali delle macchine e, quindi, nelle raccomandazioni cliniche che queste generano. Si è visto che alcuni algoritmi sono razzisti, discriminano le donne o i bambini, etc. Gli algoritmi possono essere progettati in modo tale da produrre anche risultati distorti, a seconda dei dati che usano, di chi li sviluppa o dagli scopi dei programmatori, delle aziende e dei sistemi sanitari che li impiegano. Si dovrà valutare criticamente la fonte dei dati usati per costruire modelli statistici progettati per fare previsioni, capire criticamente come funzionano e come si possono ripulire dai difetti. L’intelligenza artificiale non è una minaccia perché può diventare troppo autonoma, ma se mai perché dipende ancora troppo dall’uomo.

 

Gilberto Corbellini
Direttore Scientifico Festival della Scienza Medica

 INTELLIGENZA DELLA MEDICINA

L’Intelligenza della Medicina rientra nell’ambito del più ampio concetto di Intelligenza della Salute e, per la sua specificità, può essere oggetto di una autonoma trattazione.
L’argomento, che appare stimolante e forse ambiguo, meriterebbe di essere approfondito, poiché è caratterizzato da una lunga e appassionante storia.
In questa sede non è possibile svolgerlo compiutamente e dovrò procedere per sintesi.
Dove si annida quel profilo specifico dell’intelligenza?
Certamente quando il pensiero si esprime libero e genera progresso nella ricerca, non quando declina a superstizione o conformismo.
Va detto che questa intelligenza umana, comunque espressa nei secoli, risiede con particolare forza in quei luoghi della conoscenza che furono (e sono) le Università, dove è nato e si è gradualmente sviluppato un elevato livello del pensiero e del linguaggio e, con esso, metodi che hanno via via definito un concetto di “professionalità” legato alle esigenze fondamentali della persona e della Comunità e supportato nel tempo dal crescente sviluppo della tecnologia.

Già dal Basso Medioevo la libera Intelligenza della Medicina si svela e si connette a un sapere che si può ben definire filosofico, in quanto portatore di razionalità e espressione di una libera attività di pensiero.
Alla fine del XIII secolo, Bologna è al centro di questo incontro con la filosofia, grazie a Gentile da Cingoli, che seppe collegare alle arti, da lui intese come filosofia, gli studi di medicina, già caratterizzati dall’azione e dal pensiero di Taddeo Alderotti.
Da questa singolare alleanza, come è stata definita, fra medici e filosofi, nacque il modello nuovo degli studi di medicina 1.

Tale modello, nei secoli, si è mostrato efficiente, efficace e attento a interpretare le esigenze specifiche di ogni cadenza storica, malgrado alcune discontinuità.
In tal senso, è dunque opportuno provare a delineare le esigenze/emergenze che caratterizzano ora la società occidentale – poiché è evidente che tali esigenze/emergenze sono strettamente legate al contesto economico, sociale, politico e culturale: nei Paesi in via di sviluppo i temi da comprendere, interpretare e risolvere non sono certo gli stessi che preoccupano il Vecchio Continente o il Canada, il Giappone o gli USA.
L’invecchiamento della popolazione ha determinato un aumento di patologie legate in modo diretto all’aumento della prospettiva di vita, patologie che solo 100 anni addietro erano molto meno diffuse non fosse altro perché si moriva prima di raggiungere l’età in cui è più facile svilupparle, e che ora interessano un sempre maggiore numero di persone. L’emergere di nuovi virus e di batteri resistenti agli antibiotici; il ritorno di malattie debellate legato in misura sempre maggiore al diffondersi incontrollato di credenze pseudoscientifiche, accompagnato da una sempre più diffusa sfiducia nelle capacità della scienza di migliorare la vita dell’uomo: questi sono temi che si stanno imponendo come ineludibili nella nostra società e che rappresentano le nuove sfide di una medicina che deve essere sempre più intelligente.
L’intelligenza della salute, infatti, deve saper proporre strutture sempre più sviluppate, dottori sempre più disponibili, famiglie sempre più coinvolte e consapevoli, per rispondere a una simile, crescente complessità.
Tutto ciò attraverso l’applicazione di quanto, via via, deriva dallo sviluppo tecnologico e dal perfezionamento dei farmaci, applicando correttamente l’esigenza di condividere obiettivi ed esigenze, unificati dal rispetto della persona che, a sua volta, deve imparare a rispettare quanto la società è in grado di offrirle.

L’Intelligenza della Medicina ha caratteristiche particolari rispetto a quella che si applica ad altri settori della Scienza, poiché non è soltanto espressione di pura ricerca, ma anche di cura e di esercizio di una funzione sociale.
Questa intelligenza, che nel caso della Fisica e della Chimica può avere un unico, continuativo interlocutore (lo spazio, le particelle, gli elementi…), nel caso della medicina deve innanzitutto caratterizzare il singolo scienziato, che deve essere appieno capace di comprendere quale significato hanno, nell’esercizio dell’attività medica, il rapporto con il paziente e il rapporto con la società.
Essa deve rapportarsi agli strumenti utilizzabili, perché oggi non è accettabile un comportamento passivo nei confronti delle apparecchiature, degli strumenti, dei prodotti farmaceutici e delle tecnologie che si interfacciano con la medicina, e perché deve emergere con forza il fatto che da una parte c’è l’uomo, con la sua carica di intelligenza, e dall’altra c’è uno strumento, frutto del genio dell’uomo; un bene che, per sua natura, è finalizzato all’attività dell’uomo stesso, al paziente e al medico.

Il termine “intelligenza” ha un duplice significato: da un lato, indica il “complesso di facoltà fisiche e mentali che consentono all’uomo di pensare, comprendere o spiegare i fatti o le azioni, di elaborare modelli astratti della realtà, di intendere e farsi intendere dagli altri, di giudicare”. Dall’altro, essa si configura come “il fatto o la possibilità d’intendere qualche cosa o d’essere inteso”.
L’intelligenza è dunque una caratteristica del soggetto sia intrinseca (quando il soggetto è attore dell’intelligere), sia estrinseca (quando il soggetto comprende qualcosa di altro rispetto a sé).
È in questo senso che si sviluppa pienamente il concetto di Intelligenza  della Medicina, che implica sia la “riproduzione parziale dell’attività intellettuale propria dell’uomo”, realizzata attraverso strumenti in continua evoluzione, sia la capacità, da parte dell’uomo medesimo, di comprendere le dinamiche legate al concetto di salute e di malattia e di orientarsi verso i comportamenti più funzionali a salvaguardare la salute sua e dell’intera società.
In questa seconda accezione, il concetto di Intelligenza della Medicina è antico quanto l’umanità, poiché fin dalla sua comparsa sul pianeta l’essere umano ha dovuto mettere in atto una serie di comportamenti utili a individuare sistemi variamente efficaci per garantire la propria sopravvivenza.
La prima accezione di intelligenza della salute è, invece, relativamente nuova e affonda le sue origini nel secolo scorso, quando nacquero e si svilupparono i primi programmi informatici in grado di risolvere problemi complessi.
Lo sviluppo dell’intelligenza, nella quale è ormai saldamente collocato il profilo della intelligenza artificiale, ha portato gli strumenti legati a questa nuova realtà a essere utilizzati in tutti i campi del sapere umano ma, nei suoi sviluppi più fecondi per gli uomini, soprattutto nell’ambito della medicina.

L’Intelligenza della Medicina si sviluppa, per esempio, in maniera sempre più evidente nel settore delle cure oncologiche, dove l’aspettativa di vita dei pazienti è aumentata in maniera significativa, grazie allo sviluppo di terapie innovative e diagnostiche sempre più efficaci e personalizzate, inimmaginabili fino a pochi decenni fa.
L’Intelligenza della Medicina ha anche rivoluzionato il settore della chirurgia, grazie all’avvento di robot che, quando non in grado di svolgere un intervento chirurgico in completa autonomia, costituiscono comunque un ausilio fondamentale per il medico, il quale, grazie alla tecnologia, può operare in maniera più efficace e sicura, garantendo non solo un miglior esito del trattamento, ma anche un minor numero di complicanze post-operatorie.
L’Intelligenza della Medicina ha, infine aperto nuovi scenari nel campo della genomica, consentendo di utilizzare le informazioni provenienti dal nostro corredo genetico in maniera sempre più efficace per prevenire e curare le malattie, aprendo nuove possibilità terapeutiche.

Alla luce di questi pochi accenni e rispetto al tema dell’Intelligenza della Medicina, si impone allora un’osservazione: “La tecnologia pervasiva, che contraddistingue la nostra epoca, ci pone di fronte a un dilemma senza senso sul rapporto fra uomo e macchine”2.
È un’affermazione che ritengo condivisibile, poiché le macchine saranno sempre complementari alla vita dell’uomo e, dunque, parlare di intelligenza aumentata tramite la tecnologia è espressione che va laicamente accolta. Si tratta di un importante potenziamento, che nei prossimi decenni consentirà all’intelligenza umana di estrinsecarsi nella sua globalità e completezza e, dunque, in una ancor più piena creatività.

Naturalmente, nessuno di noi è in grado, per ora, di sapere cosa succederà nell’evoluzione dell’intelligenza artificiale e della robotica. Ciascuno di noi, però, sa o dovrebbe sapere quanto può chiedere agli scienziati, specie in questo periodo straordinario.
Gli scienziati, infatti, sanno e vogliono affrontare ciò che sta accadendo, poiché non si tratta di scoperte improvvise cadute dall’alto, ma di sviluppi della conoscenza, che sono il frutto del lavoro e della crescita di conoscenza degli uomini, poiché vivere, conoscere e indagare sono aspetti strettamente connessi e caratterizzano tutta la storia dell’umanità: l’evoluzione dell’intelligenza umana non si è mai fermata…
Non si può decidere di lasciarsi vivere, affidando agli altri (comunque pochi) il compito di sviluppare settori della ricerca che, nel tempo, si prospetterà come necessaria per dare piena e positiva applicazione a scoperte così avanzate.
Ora è un momento decisivo per verificarne l’efficacia, poiché si può creare e governare il cambiamento, conservando quello che si deve conservare e accogliendo il nuovo in maniera consapevole e costruttiva, senza recepirlo passivamente.
In questo contesto, la missione dell’intelligenza è, dunque, intrinseca ai settori e alle numerosissime discipline considerate.
Ma tutto ciò che rientra nei settori dedicati agli uomini deve avere una doppia considerazione, perché lo sviluppo dell’intelligenza umana è la premessa dello sviluppo di tutto il resto.
Non va, allora, sottovalutata l’empatia, che deve essere praticata come elemento necessario della pratica della medicina e che è talmente necessaria da dover essere messa al primo posto, poiché, al di là delle scoperte e della loro importanza, ciò che rileva comunque è il rapporto che deve esistere tra paziente, medico, cura del paziente e gestione della salute e della medicina, fino a giungere al fine vita e alla dignitas moriendi.
La presenza di eventi rivoluzionari che hanno investito il mondo della medicina, attraverso lo sviluppo delle tecnologie, rende la situazione per qualche profilo drammatica. La cura delle malattie è così fortemente condizionata dalle nuove strumentazioni e dalla tecnologia indirizzata a ricercare i sintomi delle malattie, attraverso le quali offrire diagnosi, che potrebbe ridurre o vanificare il ruolo del medico.
In effetti, proprio l’evoluzione vertiginosa della tecnologia al servizio dell’intelligenza della salute ha innescato processi di ambivalenza: come spesso accade, l’intelligenza può diventare un’arma a doppio taglio.

Fabio Roversi-Monaco
Presidente di Genus Bononiae. Musei nella Città

[1] C. Crisciani, L’alchimia dal Medioevo al Rinascimento: scientia o ars? in Il Rinascimento italiano e l’Europa. Le Scienze, vol. 5, a cura di A. Clericuzio, G. Ernst, con la collaborazione di M. Conforti, Treviso, 2008, pp. 111-128.
[2] Da un’intervista al Dottor Luca Altieri, Direttore Marketing IBM.

LE LETTURE DEI NOBEL
John Gurdon, Aaron Ciechanover, Tomas Linhdal: questi i nomi dei tre vincitori del premio Nobel che in questa edizione del Festival ci parleranno delle loro scoperte e delle modalità che hanno permesso loro di raggiungere risultati fondamentali nel campo della ricerca scientifica, clinica e chimica.
Una serie di appuntamenti da non perdere, collocati nella magnifica cornice dei luoghi che hanno visto sorgere la prima Università del mondo.

 

ATTIVITÀ EDUCATIVE
Al centro dell’attenzione del Festival della Scienza Medica vi sono dall’inizio giovani e giovanissimi. Anche quest’anno, tornano le iniziative per studenti delle scuole di ogni ordine e grado: la suggestiva Lezione di Anatomia nel Teatro Anatomico dell’Archiginnasio per gli alunni della primaria; la scoperta dei cambiamenti che il corpo affronta durante l’adolescenza nello spettacolo dedicato alle secondarie di primo grado; la lotta contro il fenomeno della resistenza microbica agli antibiotici; l’evento cross-mediale “Geni a bordo” e il format “La parola ai giurati” dedicato a un caso di bioetica ispirato da una storia vera per gli studenti della scuola secondaria di secondo grado.

 

INTELLIGENZA DELLA SALUTE
Al centro della quinta edizione del Festival della Scienza Medica c’è l’Intelligenza della Salute: saranno analizzate le nuove frontiere scientifiche e tecnologiche della ricerca clinica, della cura e della prevenzione. Particolare attenzione sarà dedicata a temi quali le piattaforme digitali per le raccolte di dati clinici e sanitari, applicazioni dell’IoT (Internet of Things) e dell’Intelligenza Artificiale in medicina, attraverso una discussione sul ruolo di questi strumenti e metodologie per lo sviluppo di trattamenti efficaci nella cura delle malattie e nella promozione della salute.

 

NEUROSCIENZE
Le Neuroscienze sono state da subito un argomento centrale al Festival: attraverso gli interventi di studiosi provenienti da tutte le Università del mondo, saranno analizzate tematiche quali i disturbi della coscienza, i progetti di mappatura del cervello umano, le basi genetiche e neurobiologiche dell’intelligenza umana, i disturbi del sonno, nel tentativo di rispondere ai tanti interrogativi che sorgono intorno al funzionamento del cervello.

 

PREVENZIONE, FARMACOLOGIA E TOSSICOLOGIA
Attraverso quali accorgimenti possiamo prevenire l’insorgenza di disturbi e malattie? Quali sono le pratiche corrette attraverso le quali prenderci cura della salute del nostro corpo? Quali risorse possono essere messe in campo dalle Istituzioni per divulgare correttamente le informazioni mediche e scientifiche a tutela della salute? Questi interrogativi saranno al centro di una serie di incontri inerenti a temi quali la psicologia cognitiva, i corretti metodi di comunicazione in campo scientifico, la ricerca farmaceutica e i corretti stili di vita da mettere in pratica per raggiungere e preservare la nostra salute.

 

INTERSEZIONI
Tra le prerogative del Festival della Scienza Medica vi è sempre stata quella di analizzare i contenuti e le scoperte del mondo scientifico attraverso un’ottica multidisciplinare: molteplici saranno ancora una volta i settori di indagine sul presente e sul futuro della Medicina, passando attraverso discipline come l’odontoiatria, l’urologia, l’ortopedia, e analizzando i problemi connessi alla circolazione delle informazioni in campo sanitario.

 

IL PAESE OSPITE – SPAGNA
Dopo la Cina, la Germania e il Messico, quest’anno il Paese Ospite del Festival della Scienza Medica sarà la Spagna: ancora una volta questa iniziativa si configura come l’occasione per operare un confronto tra l’organizzazione dei sistemi sanitari di diverse nazioni, analizzando i vari modelli di gestione dei problemi connessi al mondo della salute.

 

EVENTI SPECIALI
Un ricco calendario di iniziative collaterali permetterà di conoscere le tematiche connesse al mondo della Scienza Medica attraverso una prospettiva diversa e ricca di curiosità: il Festival 2019 ci accompagnerà alla lettura storica e antropologica della “Pizzica” e ci coinvolgerà in una serie di concerti ad opera delle maggiori istituzioni musicali contemporanee.

Aaron Ciechanover
Premio Nobel per la Chimica 2004

Aaron Ciechanover ha vinto il Premio Nobel per la Chimica 2004 per la scoperta della degradazione della proteina ubiquitina-dipendente. È Professore presso la Unit of Biochemistry e Direttore del Rappaport Family Institute for Research in Medical Sciences del Technion di Haifa (Israele).

John Gurdon
Premio Nobel per la Medicina 2012

Il Professor John Gurdon si è laureato in Zoologia presso l’Università di Oxford e successivamente ha svolto un anno di postdottorato presso la CalTech negli Stati Uniti.  Tornato a Oxford, è diventato docente universitario di Embriologia.  Nel 1971 si è trasferito al MRC Molecular Biology Laboratory di Cambridge, continuando la sua opera di ricerca sulla biologia dello sviluppo degli anfibi.  Nel 1983 si è trasferito all’Università di Cambridge come John Humphrey Plummer Professor di Biologia Cellulare. Ha co-fondato un istituto di biologia dello sviluppo e del cancro con il professor Laskey come co-presidente e ne è stato presidente fino al 2002.  Durante la sua carriera, il Professor Gurdon si è concentrato sul trapianto nucleare nella rana Xenopus.  Ha inoltre condotto una serie di esperimenti con questo materiale, scoprendo il valore della microiniezione dell’RNA messaggero, i meccanismi di risposta ai gradienti del morfogeno e, più recentemente, i meccanismi di riprogrammazione nucleare con ovociti e uova di Xenopus. Il Professor Gurdon è stato Master del Magdalene College Cambridge dal 1995-2002 e ha ricevuto numerosi riconoscimenti e premi.

Tomas Robert Lindahl
Premio Nobel per la Chimica nel 2015

Tomas Robert Lindahl, Fellow della Royal Society, è uno scienziato inglese nato in Svezia. Ha conseguito il Dottorato di Ricerca e il MD degree presso il Karolinska Institutet di Stoccolma. Dopo aver conseguito il Dottorato, Lindahl ha svolto ricerche post dottorali presso la Princeton e la Rockefeller University. È stato Professore di Chimica Medica presso l’Università di Gothenburg (1978–82). Dopo essersi trasferito nel Regno Unito, ha iniziato a lavorare come ricercatore per l’Imperial Cancer Research Fund (oggi Cancer Research UK) nel 1981. Dal 1986 al 2005 è stato il primo Direttore del Cancer Research UK’s Clare Hall Laboratories in Hertfordshire (fino al 2015 parte del Francis Crick Institute). Nel 2015 ha vinto il Premio Nobel per la Chimica per la scoperta dei meccanismi che riparano il DNA, insieme a Paul Modrich e Aziz Sancar; nel 2010 è stato insignito della Copley Medal, nel 2009 dell’INSERM Prix Etranger, nel 2007 della Royal Society’s Royal Medal. È Membro dell’Academia Europae e della Norwegian Academy of Science and Letters, nonché della Accademia delle Scienze di Bologna.

Sergio Abrignani

Sergio Abrignani è un MD, PhD che dal 1986 al 2006 ha lavorato su ricerca e sviluppo di nuovi farmaci e vaccini antivirali in aziende di biotecnologie in Svizzera, Italia e California. Dal 2007 è rientrato in Italia, dove è professore ordinario di Patologia generale presso l’Università degli Studi di Milano e dirige l’Istituto Nazionale di Genetica Molecolare “Romeo ed Enrica Invernizzi”, un istituto di ricerca traslazionale no-profit che sviluppa progetti volti a identificare nuovi biomarcatori e bersagli terapeutici per migliorare la prevenzione secondaria e terziaria delle malattie croniche autoimmuni, infettive o neoplastiche. Le sue ricerche più recenti si concentrano su immunoterapia di precisione in oncologia.

Maurizio Agostini

Laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università La Sapienza di Roma, è Direttore della Direzione Tecnico Scientifica della Farmindustria e coordina i Gruppi di Lavoro Farmindustria in materia Tecnico/Scientifica. Docente in numerosi corsi formativi e master nelle Università italiane su sperimentazione clinica, attività regolatorie, farmacovigilanza. Ha partecipato a molte iniziative scientifiche e regolatorie organizzate in collaborazione con Università, Associazioni e Società Scientifiche. Relatore e moderatore di iniziative congressuali su argomenti del settore farmaceutico. Autore di pubblicazioni in materia di Good Laboratory Practice e Good Clinical Practice.

Stefano Aliberti

Stefano Aliberti è Professore di Malattie dell’Apparato Respiratorio presso l’Università degli Studi di Milano e pneumologo al Policlinico di Milano dove dirige il Programma bronchiettasie e micobatteriosi polmonari non-tubercolari. La sua attività clinica e di ricerca si svolge soprattutto in ambito di infezioni respiratorie, acute e croniche, a livello sia nazionale che internazionale. È direttore degli osservatori italiani dei pazienti adulti affetti da bronchiettasie e micobatteriosi polmonari non tubercolari.
Ha ricoperto ruoli importanti nel comitato scientifico e in quello educazionale della European Respiratory Society e, nel 2012, ha fondato il network europeo EMBARC, che ha contribuito ad aumentare la consapevolezza della comunità scientifica e clinica nei confronti di una patologia un tempo negletta, quali le bronchiettasie.

Marcello Allegretti
Chief Scientific Officer Dompé

Guida la strategia di Ricerca & Sviluppo dell’azienda, oltre ai programmi di sviluppo preclinici e clinici dei farmaci dall’individuazione del principio attivo fino all’autorizzazione all’immissione sul mercato, anche gestendo i rapporti con le autorità regolatorie nazionali e internazionali. Laureato in Chimica Medicinale all’Università La Sapienza di Roma, Allegretti è membro dal 1988 dell’American Chemical Society e dal 2006 della Società Chimica Italiana. Dopo un periodo trascorso come ricercatore in ambito universitario, è entrato in Dompé assumendo ruoli sempre crescenti: prima come team leader, poi come direttore della ricerca fino al ruolo attuale. A fianco del suo impegno in azienda ha avuto numerose docenze universitarie ed ha sempre mantenuto un’intensa attività scientifica, testimoniata da numerose pubblicazioni su oltre quaranta riviste scientifiche. Ha inoltre depositato più di trenta brevetti internazionali.

Sabrina Angelini

Sabrina Angelini, laureata in Chimica e Tecnologie farmaceutiche, Dottore di Ricerca in Farmacologia e Tossicologia, è Professoressa associata presso il Dipartimento di Farmacia e Biotecnologie dell’Università di Bologna. Si occupa prevalentemente di studiare come alterazioni nella sequenza del DNA e variazione di espressione nell’RNA sono coinvolte nella predisposizione individuale a malattie e nella risposta clinica al trattamento farmacologico, in particolare in ambito oncologico. È autrice di oltre 60 pubblicazioni su prestigiose riviste internazionali.

Maurizio Averna

Maurizio Averna è Professore Ordinario di Medicina Interna presso l’Università di Palermo dal 2005 ad oggi. È attualmente Responsabile presso AOUP di Palermo della U.O.C. di Astanteria/Medicina e Chirurgia di Urgenza, del Centro di Riferimento Regionale Malattie Rare del Metabolismo, del Centro di Riferimento Regionale delle Displidemie Genetiche e della U.O.S. di Biologia molecolare diagnostica-CLADIBIOR. Oltre ad un’intensa attività clinica con coordinamento di progetti finanziati di ricerca, è autore di diversi libri e capitoli di libri e ha 382 pubblicazioni di articoli su riviste scientifiche sia nazionali ed internazionali. Ha partecipato all’organizzazione di diversi convegni scientifici.

Giovanni Barbara

Medico Chirurgo e Specialista in Medicina Interna ed in Gastroenterologia. Si è formato a Bologna, a Londra ed ha completato una research fellowship di tre anni presso la McMaster University in Canada. Il principale campo di interesse scientifico del Prof. Barbara è rappresentato dalla ricerca clinica e molecolare nel settore dei disturbi funzionali ed organici gastrointestinali, della neuro-gastroenterologia del microbiota intestinale e delle malattie infiammatorie intestinali. Collabora con numerose Università in Italia e all’estero ed è autore di numerosi articoli pubblicati nelle principali riviste internazionali. Il Prof. Barbara ha ricevuto premi e riconoscimenti internazionali, tra i quali il prestigioso Master Award in Gastroenterology dell’American Gastroenterological Association. Attualmente è membro dei Board dei Direttori della Rome Foundation ed è il Presidente della European Society of Neurogastroenterology and Motility (ESNM).

Arnaldo Benini

Arnaldo Benini è Professore Emerito di Neurochirurgia e Neurologia dell’Università di Zurigo.
Collabora alle pagine di scienza del supplemento domenicale del quotidiano Sole24Ore. Ha pubblicato Che cosa sono io Il cervello alla ricerca di sé stesso (Garzanti, Milano, 2009); La coscienza imperfetta Le neuroscienze e il significato della vita (Garzanti, Milano, 2012); Neurobiologia del tempo (Cortina, Milano, 2017); La mente fragile Il Problema dell’Alzheimer (Cortina, Milano, 2018).

Roberto Bernabei

Roberto Bernabei è Professore Ordinario di Medicina Interna alla Cattolica e Direttore del Dipartimento di Scienze Gerontologiche, Geriatriche e Fisiatriche del Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma. Dal 1998 è Visiting Professor presso il Dipartimento di Community Health di Brown University School of Medicine a Providence, RI. È responsabile di numerosi corsi di formazione all’assistenza geriatrica e Presidente del corso di laurea in Terapia Occupazionale della Cattolica; Direttore della Scuola di Specializzazione in Geriatria della Cattolica; Board Member della European Academy for Medicine of Ageing; Responsabile scientifico di numerosi progetti ex art. 12 del Ministero della Salute; Membro della Tavolo Alzheimer del Ministero della Salute; Membro del Consiglio Superiore di Sanità negli anni 2002-2005 e 2006-2009; Presidente della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria. I suoi campi d’interesse sono la valutazione multidimensionale geriatrica (VMD), i modelli di assistenza per l’anziano fragile e la farmaco-epidemiologia geriatrica. Ha pubblicato oltre 200 lavori in giornali con fattore di impatto, 8 libri, 20 capitoli di libro.

Nicoletta Bernasconi

Nicoletta Bernasconi (Gallarate, 1969) è Responsabile delle Relazioni con le Università e la Scuola di Intesa Sanpaolo. Ha una laurea in Scienze Economiche e Bancarie presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e un Master in Gestione delle Risorse Umane e Comunicazione al MIP – Politecnico di Milano. Dopo aver lavorato per diversi anni nelle strutture della Formazione del Gruppo Intesa Sanpaolo, dove è stata Responsabile sia della Formazione Professionale che della Formazione Manageriale, attualmente si occupa di sviluppare le relazioni con il mondo dell’Università e della Scuola nell’ambito dell’Area di Governo delle Relazioni Istituzionali e della Comunicazione Esterna. È docente all’Università dell’Insubria al corso di laurea triennale in Economica e Management e nel corso di Laurea Specialistica in Economia, Diritto e Finanza d’impresa.

Robert Böhm

Robert Böhm è Professore di Analisi Decisionale presso l’RWTH dell’Università di Aachen (Germania). È specialista di scienze comportamentali, con particolare interesse per i processi legati alle decisioni umane e al comportamento, in vari ambiti. Ad esempio, è esperto internazionale dei fattori strutturali e psicologici del comportamento vaccinale, in particolare per quanto riguarda l’esitazione vaccinale.

Luigi Bolondi
Luigi Bolondi, già Professore Ordinario di Medicina Interna presso l’Università di Bologna e Direttore della UO di Medicina Interna del Policlinico S. Orsola di Bologna e della Scuola di specializzazione in Medicina Interna, è stato Presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia della medesima Università. Ha pubblicato varie monografie nel campo della Gastroenterologia e dell’Ultrasonologia. È autore di oltre 350 pubblicazioni riportate in PubMed ed ha un H index = 83 che lo pone nella lista dei primi 50 “Top Italian Scientists” in campo clinico.

Claudio Borghi

Claudio Borghi è Professore Ordinario di Medicina Interna presso l’Università di Bologna dal 2005, e Direttore della Unità Operativa di Medicina Interna del Policlinico S.Orsola-Malpighi di Bologna; è inoltre Direttore della Scuola di Specializzazione in Medicina D’Urgenza ed Emergenza e Presidente eletto della Società Medico-Chirurgica Bolognese. È anche membro del Scientific Council della International Society of Hypertension e della European Society of Hypertension.

Lorenzo Breschi

Professore ordinario e Direttore del Reparto di Conservativa e Protesi dell’Università di Bologna, Associate Editor del “Journal of Adhesive Dentistry”, socio Attivo dell’Accademia Italiana di Conservativa e Fellow dell’Academy of Dental Materials. Presidente dell’European Federation of Conservative Dentistry, dell’International Academy of Adhesive Dentistry, dell’Accademia Italiana di Conservativa, Past-President del Dental Materials Group dell’International Association for Dental Research e dell’Academy of Dental Materials.Relatore a numerosi congressi nazionali ed internazionali, è autore di oltre 200 pubblicazioni in riviste internazionali.

Simone Bressan

Nato in Friuli nel 1981, per lavoro e per passione si occupa da anni del rapporto tra rivoluzione digitale e comunicazione. È consulente sui temi del digitale di organizzazioni, istituzioni pubbliche e private. Manager nel settore privato, nel 2017 ha lanciato la sua start-up, Zipster: un aggregatore di notizie con un filtro anti fake news.

Dario Bressanini

Dario Bressanini è ricercatore presso il Dipartimento di Scienza e Alta Tecnologia dell’Università dell’Insubria a Como. È titolare sulla rivista Le Scienze della rubrica Pentole e provette dedicata all’esplorazione scientifica del cibo. Ha pubblicato Pane e Bugie (Chiarelettere), Le bugie nel carrello (Chiarelettere) e Contronatura (Rizzoli) insieme a Beatrice Mautino. È autore del popolare blog Scienza in Cucina. ​

Eugenio Brunocilla

Eugenio Brunocilla è Professore Ordinario di Urologia presso l’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna. È Direttore della Clinica Urologica del Policlinico S. Orsola Malpighi e della Scuola di Specializzazione in Urologia. È membro dell’European Board of Urology FEBU. Ha eseguito oltre 14.000 interventi chirurgici come primo operatore ed è autore di oltre 300 pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali ed internazionali.

Enrico Bucci

Enrico M. Bucci è un ricercatore italiano attivo nel campo dell’analisi dei Big Data in campo biomedico e della integrità nella ricerca scientifica, settore nel quale è divenuto noto grazie al suo lavoro di consulente in numerosi casi di alto profilo in USA, Germania, UK e Italia. Dal 2016 è Adjunct Professor in Biologia dei Sistemi complessi e Direttore del programma di Biologia dei Sistemi Complessi presso la Sbarro Health Research Organization, parte del College of Science and Technology (Temple University). Dal 2017, lavora come consulente per la Commissione per l’Etica della Ricerca e la Bioetica. Dallo stesso anno, è responsabile dei corsi di formazione in Integrità nella Ricerca presso la scuola IMT di Lucca; inoltre, dallo stesso anno è consulente per la stessa materia per il FLI Institut di Jena (Germania). Alla fine del 2017, la sua attività è stata premiata a Washington con il “National Italian American Foundation – Giovan Giacomo Giordano Foundation Lifetime Achievement Award for Ethics and Creativity in Medical Research, 2017”. Come consulente ha lavorato e lavora per diverse riviste scientifiche, allo scopo di esaminare tutti i manoscritti sottoposti a peer review ed individuare casi di potenziale manipolazione di immagini o dati prima che possano essere pubblicati. Il suo lavoro è oggetto di resoconto da parte della stampa e dei media nazionali ed internazionali, tra i quali Nature e la RAI.

Mauro Caliani

Mauro Caliani è Dirigente Analista con incarico di direzione di struttura complessa “U.O.C. Pianificazione innovazione tecnologica e sviluppo reti abilitanti” per l’azienda USL Toscana Sud Est, in cui coordina e gestisce le risorse umane ingegneristiche gestionali in forza all’azienda per il supporto al cambiamento, al ridisegno e all’unificazione dei processi amministrativi e sanitari. È componente del Comitato di Consulenza della Società Italiana della Telemedicina.
Ha diverse esperienze di docenza principalmente presso aziende ospedaliere e uffici della sanità nazionale riguardo l’elettronica e la telemedicina.

Laura Calzà

Medico chirurgo, specialista in Endocrinologia. Studia le malattie degenerative del sistema nervoso centrale e soluzioni terapeutiche innovative. Lavora presso i laboratori della Fondazione IRET-ONLUS, Ozzano Emilia, di cui è Direttore Scientifico. È stata tecnico laureato presso l’Università di Milano, quindi Professore Associato di Fisiologia Umana presso l’Università di Cagliari, e, dal 1999, Professoressa Associata di Anatomia Veterinaria presso l’Università di Bologna. È attualmente Professoressa Ordinaria presso l’Università di Bologna, dove insegna Scienze Cognitive, Embriologia, Medicina rigenerativa.

Giorgio Cantelli Forti

Giorgio Cantelli Forti è Professore Emerito dell’Alma Mater Studiorum-Università di Bologna, past-President della Società Italiana di Farmacologia (SIF) e Presidente dell’Accademia Nazionale di Agricoltura. L’attività scientifica come farmacologo è documentata da oltre 680 pubblicazioni, di cui 265 lavori in extenso su riviste internazionali con oltre 4600 citazioni, 39 capitoli di libri, 53 atti di congressi, 16 short communication e 324 comunicazioni a Congressi nazionali e internazionali.

Ettore Capoluongo

Ettore Capoluongo è Professore di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica all’Università Cattolica di Roma. È Direttore del Laboratorio di Diagnostica Molecolare e Genomica alla Fondazione di Insegnamento e Ricerca A. Gemelli di Roma. È inoltre Coordinatore del Laboratorio di ricerca di genomica presso la Fondazione Giovanni Paolo II dell’Università Cattolica (Campobasso). Il Professor Capoluongo è genetista molecolare e la sua ricerca è principalmente incentrata sulla diagnostica oncologica e sull’identificazione dei biomarcatori. È Coordinatore di due dei gruppi della Società Italiana di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare (SiBioC) ed è stato eletto Membro del Comitato sulla Biologia Molecolare Chimica (C-CMBC) del IFCC. Ha pubblicato oltre 215 articoli in riviste peer-reviewed.

Alessandro Capucci

Alessandro Capucci è Professore di Cardiologia presso l’Università Politecnica delle Marche in Ancona e Direttore della Clinica Cardiologica e della Scuola di Specialità in Malattie dell’Apparato Cardiovascolare. È esperto di elettrofisiologia e di studio delle cellule cardiache, oltre che di sistemi di mappaggio prevalentemente elettrofiosologici, e si occupa di valutazioni farmacocinetiche e farmacodinamiche.

Salvatore Cardellicchio

Salvatore Cardellicchio è Specialista in Malattie Respiratorie, Allergologia ed Immunologia Clinica e Medicina dello Sport. Docente presso il Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia dell’Università di Firenze e alla Scuola di Specializzazione in Malattie Respiratorie dell’Università di Firenze. Autore di 15 pubblicazioni su Riviste pneumologiche Nazionali e Internazionali. È attualmente Coordinatore del Gruppo di Studio Educazionale, Prevenzione ed Epidemiologia dell’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri per il Tabagismo e Responsabile del Centro Antifumo di Careggi.

Gianpaolo Carrafiello

È Professore Ordinario di Diagnostica per Immagini, Radioterapia e Neuroradiologia, Presidente del corso di Laurea Magistrale in Tecniche Diagnostiche della medesima Università e Direttore della Scuola di Specializzazione in Medicina Nucleare all’Università degli Studi di Milano. È inoltre Direttore della S.C. di Radiologia Diagnostica ed Interventistica all’Ospedale Universitario Polo San Paolo di Milano. Ha effettuato oltre 30.000 procedure di Radiologia Interventistica in ambito vascolare, extravascolare ed oncologico.
È autore di più di 500 articoli pubblicati su riviste nazionali e internazionali e 24 capitoli di libri; è membro di diversi editoriali, oltre che revisor e guest editor.

Giulia Carreras

Giulia Carreras, P.h.D., è una ricercatrice in biostatistica presso l’Istituto per lo Studio, la Prevenzione e la Rete Oncologica di Firenze e il Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica dell’Università degli Studi di Firenze. È autrice di numerosi articoli nel campo della prevenzione primaria e della biostatistica.
Ha lavorato principalmente sulla valutazione d’impatto dell’esposizione a fattori di rischio, sull’imputazione multipla e l’analisi di trial clinici.

Gianluca Carta

Polistumentista. Si avvicina alla musica popolare del sud Italia nel 2000, suonando con diverse formazioni (Paranza Ammiscata, Consorzio Popolare, Yule de Sonos). Collabora con registi, come Mamadou Dioume ed Elena Guerrini, alla creazione di musiche originali per alcuni spettacoli teatrali. Come musicista, prende parte a diversi laboratori sulle danze del sud Italia per adulti e bambini e tiene laboratori sulla musica sarda ed il tamburo nelle scuole. È costruttore di tamburi a cornice. Mosso dal valore terapeutico della musica, negli ultimi anni si avvicina ad un percorso di musicoterapia per diventare operatore olistico del suono.

Domenico Celiberti

Domenico Celiberti a 9 anni inizia a studiare violino in un’accademia privata e all’età di 17 anni entra a far parte dell’orchestra “Pelagus – Mauro Giuliani”, con cui suonerà per alcuni anni. Appassionato di musica tradizionale, sin dall’adolescenza inizia a frequentare alcuni suonatori e cantatori per apprendere da vicino le tecniche del tamburello, dell’organetto, della chitarra battente, della zampogna e del canto. Da più di dieci anni svolge una ricerca etnomusicologica fra gli ultimi anziani suonatori della Puglia partecipando attivamente ad alcune questue tradizionali nella valle d’Itria e nell’alta Murgia. Negli anni ha collaborato con vari musicisti dell’ambito popolare, suonando in numerosi Festival in Europa e medio Oriente.

Paola Ceroni

Professoressa la cui attività di ricerca si colloca all’interno della fotochimica di sistemi Supra molecolari e nano cristalli foto attivi con applicazioni nel campo dell’imaging e della conversione dell’energia (concentratori solari luminescenti, fotosintesi artificiale e fotocatalisi). È responsabile di un progetto europeo ERC Starting Grant (PhotoSi) e, più recentemente, di un progetto ERC Proof of Concept (SiNBioSys) , sullo sviluppo di nanocristalli di silicio luminescenti per la conversione dell’energia solare e il bioimaging.

Lorenzo Chiari

Lorenzo Chiari è ingegnere elettronico (1993) e Dottore di Ricerca in Bioingegneria (1997). Professore Ordinario all’Università di Bologna dal 2016, svolge le sue ricerche nell’ambito dell’ingegneria biomedica. Gli interessi di ricerca sono rivolti, in particolare, alle tecnologie per la riabilitazione e per l’invecchiamento sano ed attivo, alla valutazione funzionale del movimento e del rischio di caduta con sensoristica indossabile, all’analisi neuromeccanica della postura e del movimento, in condizioni fisiologiche e patologiche. Dirige, da settembre 2016, il CIRI Scienze della Vita e Tecnologie della Salute ed è membro dei gruppi tematici d’ateneo Salute ed eHealth.

Lucio Ildebrando Maria Cocco

Lucio Ildebrando Maria Cocco è, dal 1986, Professore Ordinario di Anatomia Umana dell’Università di Chieti, quindi Ordinario della stessa disciplina a Bologna dal 1990 a tutt’oggi. Premiato con The titular Litchfield Lectureship 2016-2017 dell’Università di Oxford e con Journal of Lipid Research Lecturership 2016 della Federation of American Societies for Experimental Biology/American Society for Biochemistry and Molecular Biology. Dirige il Laboratorio di Trasduzione del Segnale presso il Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Alma Mater ed è caporedattore della serie Advances in Biological Regulation (Elsevier Publ.).

Claudio Colaiacomo

Claudio Colaiacomo è laureato in fisica negli Stati Uniti e ha un master in direzione aziendale conseguito al MIB business school di Trieste e un master in neuroscienze contemplative conseguito all’Università di Pisa. Nei primi anni della carriera ha lavorato come ricercatore negli Stati Uniti e in Austria. Da anni lavora in Elsevier, dove ha ricoperto molteplici ruoli dirigenziali. Oggi si occupa di relazioni istituzionali e con i media in Italia e in Europa. È un esperto di editoria scientifica e di strategie per la ricerca. I suoi interessi spaziano dalla scienza alla storia e alla filosofia, temi su cui ha pubblicato diversi libri.

Stefano Collina
Stefano Collina è Senatore della Repubblica, Vicepresidente 12ª Commissione Igiene e Sanità. È Presidente dell’AICC – Associazione Italiana Città della Ceramica dal 2001 al 2017, attualmente Presidente del Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale Città della Ceramica (GECT AEuCC). In occasione delle elezioni politiche del 2013, viene eletto in Senato tra le fila del Partito Democratico ed entra nella 10ª Commissione permanente (Industria, commercio, turismo) per poi far parte della 1° Commissione permanente (Affari Costituzionali). Alle elezioni politiche del 2018 è uno degli unici sette senatori del Partito Democratico eletti nell’uninominale. Nella nuova Legislatura, fa nuovamente parte della 1ª Commissione permanente e a Marzo 2019 viene eletto Vicepresidente 12ª Commissione permanente (Igiene e Sanità).

Fulvio Colombo

Fulvio Colombo è da circa 10 anni Direttore della Struttura Dipartimentale di Andrologia del Policlinico Universitario di S. Orsola, a Bologna. È Docente della Scuola di Specializzazione in Urologia dell’Università di Bologna e del Master Universitario in Urologia e Andrologia dell’Università di Trieste. Membro delle principali Società Scientifiche Urologiche e Andrologiche Nazionali ed Europee, è autore o co-autore di oltre 250 pubblicazioni di carattere scientifico, didattico e divulgativo. Autore di video scientifici che hanno ricevuto premi e riconoscimenti in ambito nazionale ed europeo. È abituale organizzatore e chairman di corsi residenziali di perfezionamento in chirurgia ricostruttiva genitale e implantologia protesica. È regolarmente invitato in qualità di Relatore e Moderatore nell’ambito di tavole rotonde e simposi in Congressi Nazionali ed Internazionali.

Simone Colombo

Simone Colombo è Senior Manager Community & Social Business di Logotel, Service Design Company di Milano. Interpreta con cura e metodologia le sfide della progettazione dei servizi per le persone fuori e dentro le imprese, con attenzione particolare nell’ambito dell’instructional design, della formazione e dell’accompagnamento nei processi di trasformazione. Di formazione filosofica, Simone Colombo applica nei progetti un approccio multidisciplinare che parte dall’osservazione dei contesti d’uso in cui si genera uno specifico bisogno, per progettare risposte e soluzioni capaci di portare un impatto significativo nella vita delle persone e nelle strategie delle imprese. Il successo di un progetto? Lo determina l’uso che le persone ne fanno.

Fiorenzo Conti

Fiorenzo Conti è Professore Ordinario di Fisiologia umana presso l’Università Politecnica delle Marche e Direttore del Centro di Neurobiologia dell’invecchiamento dell’IRCCS INRCA di Ancona. I suoi studi vertono sull’organizzazione molecolare della corteccia cerebrale e sulle sue alterazioni in malattie neuropsichiatriche. É stato Presidente della Società Italiana di Neuroscienze.

Lella Costa

Dopo gli studi in lettere e il diploma all’Accademia dei Filodrammatici, Lella Costa esordisce a teatro nel 1980 con il monologo “Repertorio”, cioè l’orfana e il reggicalze. È l’inizio di un percorso che la porta a frequentare autori contemporanei, a lavorare in radio, ad avvicinarsi al teatro-cabaret e a divenire una delle più rinomate attrici italiane. Insieme a Massimo Cirri e Giorgio Gallione è co-autrice di molti degli spettacoli da lei interpretati. Negli ultimi anni, è stata tra le protagoniste di “Ferite a morte”, spettacolo pluripremiato sulla questione attualissima della violenza di genere e sul femminicidio. All’attività teatrale affianca da anni anche diverse e significative partecipazioni a trasmissioni radiofoniche e televisive; nello stesso tempo porta avanti un costante impegno civile. Nel 2017 ha condotto lo speciale tv “Mariangela!” (Rai Cultura) dedicato a la vita e la carriera di Mariangela Melato. Nel 2018 torna su Rai3 con “La tv delle ragazze – Gli Stati generali 1988 2018”.
È componente del CDA dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo.

Claudio Cricelli

Claudio Cricelli è medico di Medicina Generale presso l’Azienda Sanitaria di Firenze, dove contribuito promuovere per medici di famiglia un ruolo strategico all’interno del Servizio Sanitario Nazionale. E’ stato direttore generale della rivista ‘Società Italiana di Medicina Generale’ e direttore e responsabile di progetto presso l’Istituto di ricerca Health Search di Firenze”. È stato Presidente dell’Unione Europea dei Medici di Famiglia ed attualmente è Presidente della ‘Società Italiana di Medicina Generale’.
Il 1 agosto 2016 è stato insignito della “Medaglia al Merito della Sanità Pubblica”, conferita con decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Ministro della Salute.

Francesco Cucca

Francesco Cucca è Direttore dell’Istituto di Ricerca Genetica e Biomedica (IRGB) del CNR e Professore ordinario di Genetica Medica dell’Università di Sassari. È coordinatore di progetti internazionali, quali l’ ImmunoAgeing project finanziato dall’Unione Europea nel bando Horizon 2020 e del progetto Sardinia, finanziato dal National Institute of Health (NIH, USA). La sua attività di ricerca comprende oltre 200 studi peer reviewed, incluse pubblicazioni come senior and corresponding author su riviste primarie quali “Science”, “Cell”, “Nature Genetics” e “New England Journal of Medicine”. Le sue principali linee di ricerca riguardano studi volti a chiarire le basi ezio-patogenetiche delle malattie multifattoriali, in particolare malattie autoimmuni; studi volti a definire il controllo genetico di tratti quantitativi, come i livelli ematici delle cellule immunitarie e delle citochine, per evidenziare sovrapposizioni genetiche con le associazioni di rischio per malattie e identificare fenotipi intermedi e bersagli terapeutici, e studi di genetica di popolazione volti a definire la struttura genetica della popolazione sarda nel contesto della variabilità genetica europea.

Luigi De Gennaro

Luigi De Gennaro insegna Psicobiologia e Psicologia Fisiologica alla Sapienza Università di Roma, ed è Coordinatore del Dottorato di ricerca in Psicologia e Scienza Cognitiva.
Direttore del Laboratorio del Sonno del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Roma Sapienza e del Servizio per la Vigilanza e la Qualità del Sonno. Segretario dell’Associazione Italiana di Medicina del Sonno (AIMS). Svolge un’ampia attività editoriale scientifica, ed è Associate Editor del Journal of Sleep Research. Autore di circa 600 pubblicazioni, più di 150 su riviste internazionali peer-reviewed. Si occupa di divulgazione scientifica nelle neuroscienze e, in particolare, del sonno e delle sue patologie

Michele De Luca

Michele De Luca è Professore Ordinario di Biochimica, Direttore del Centro di Medicina Rigenerativa “Stefano Ferrari” e Direttore del Centro Interdipartimentale Cellule Staminali e Medicina Rigenerativa dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. È Direttore Scientifico di Holostem Terapie Avanzate Srl. È autore di oltre 120 articoli scientifici sulle maggiori riviste internazionali ed stato invitato come relatore a più di 200 convegni e simposi internazionali.

Ian Deary

Ian J. Deary ha esercitato la psichiatria prima di passare alla psicologia accademica. Studia l’intelligenza umana, compresi gli effetti dell’invecchiamento e il relativo impatto sulla vita delle persone. È Professore di Psicologia Differenziale all’Università di Edimburgo in Scozia, dove è anche Direttore del Centro di Invecchiamento Cognitivo ed Epidemiologia Cognitiva. È Direttore del Lothian Birth Cohort studies.

Massimo Delledonne

È Professore Ordinario di Genetica presso l’Università degli Studi di Verona. Fra il 1990 e il 2000 ha svolto numerosi periodi di ricerca all’estero dedicandosi alla genetica molecolare, in modo particolare allo studio delle basi genetiche della resistenza alle malattie. Dal 2011 si dedica prevalentemente al sequenziamento e all’interpretazione del genoma umano applicata alla clinica, e svolge una intensa attività di divulgazione scientifica volta a spiegare come l’interpretazione del genoma umano stia profondamente cambiando la medicina che, ogni giorno di più, affianca il dato genetico al dato clinico per migliorare diagnosi, cura e strategie terapeutiche. Dal 2017 fa parte di Taxon Expedition, un’organizzazione che si occupa di educare alla scoperta scientifica mediante spedizioni in aree remote del pianeta alla ricerca di nuove specie.

Giovambattista Desideri

Giovambattista Desideri è Professore Associato di Medicina Interna presso l’Università degli Studi dell’Aquila e Direttore della Scuola di Specializzazione in Geriatria. Ricopre diversi ruoli istituzionali, all’interno di organi quali il Senato Accademico, di cui è Rappresentante dei Professori Associati e Membro della Commissione ricerca. È autore di circa un centinaio di pubblicazioni edite a stampa, su testate nazionali e internazionali, a cui si affiancano a una decina di pubblicazioni scientifiche a carattere divulgativo. Il suo impegno nel campo della Geriatria e della Medicina Interna lo ha portato a diventare anche socio ordinario della Società Italiana di Medicina Interna e membro del Consiglio Direttivo regionale della stessa, oltre che socio della Società Italiana di Geriatria e Gerontologia e Presidente della sezione interregionale Abruzzo-Molise della stessa. Conduce anche attività di reviewer per diverse pubblicazioni internazionali

Alberto Corrado Di Martino

Il Prof. Alberto Corrado Di Martino è Associato in Ortopedia e Traumatologia presso l’Alma Mater Studiorum Università di Bologna dal 2019. Già Ricercatore Universitario presso l’Università Campus Bio-Medico di Roma, dal 2017 è Adjunct Assistant Professor in Orthopaedic Surgery presso il Sidney Kimmel Medical College della Thomas Jefferson University di Philadelphia. È autore di oltre 150 pubblicazioni. La sua attività clinica e di ricerca include primariamente studi sulle patologie della colonna vertebrale ed il loro trattamento, sulla patologia dell’anca e del ginocchio, sulla patologia osteoncologica, e sulle applicazioni in chirurgia ortopedica di cellule staminali, biomateriali e sostituti dell’osso.

Gino Leonardo Di Mitri

Gino Leonardo Di Mitri è nato a Brindisi nel 1957. Laureato all’Università di Lecce in Filosofia Teoretica con una tesi sulla logica delle scienze sociali in Theodor W. Adorno e in Karl R. Popper, si è poi perfezionato all’Università di Padova. Ha quindi conseguito il Diplôme d’Etudes Approfondies in Storia della Medicina all’Université de Genève e il Dottorato di Ricerca in Storia della Scienza all’Università di Bari. Specialista del pensiero e delle pratiche nelle scienze naturali del ‘700, attualmente fa parte del Dipartimento di Studi Storici dal Medioevo all’Età Contemporanea dell’Università di Lecce. Di Mitri è autore di Storia biomedica del tarantismo nel XVIII secolo, pubblicato dall’editore Olschki di Firenze nel 2006.

Marco Domenicali

Marco Domenicali è Professore Associato di Medicina Interna presso il Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche. È stato Visiting Research Fellow presso il Laboratorio Hormonal del Hospital Clinic dell’Università di Barcellona. Dopo aver conseguito due Dottorati di Ricerca in Fisiologia Applicata e Fisiologia e Ultrasonologia, è diventato Ricercatore in medicina interna presso l’Università di Bologna.

Giorgio Ercolani

Giorgio Ercolani è Professore Associato di Chirurgia Generale presso l’Università di Bologna dal 2014. Dal Maggio 2016 è Direttore U.O. di Chirurgia Generale e Oncologica del Presidio Ospedaliero di Forlì (AUSL della Romagna) e da Luglio 2017 Direttore del Dipartimento di Chirurgia Generale di Forlì. Ha eseguito più di 4000 interventi, sia con tecnica tradizionale che laparoscopica e robotica. Ha pubblicato 2 libri (Trapianto d’organo solido e Colangiocarcinoma), ed è autore di più di 300 pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali inerenti ricerche nel campo della Chirurgia ad indirizzo oncologico, in particolare epato-blio-pancreatico, e negli ultimi anni della chirurgia robotica a indirizzo gastro-enterologico. È inoltre reviewer di diverse riviste scientifiche di interesse chirurgico.

Cesare Faldini

Professore Ordinario di Ortopedia e Traumatologia presso l’Università di Bologna e Direttore della Scuola di Specializzazione in Ortopedia e Traumatologia presso l’Università di Bologna, Direttore della Clinica Ortopedica e Traumatologica I dell’Istituto Ortopedico Rizzoli. Autore di oltre 200 pubblicazioni scientifiche e membro di prestigiose società scientifiche tra cui Società Italiana Ortopedia e Traumatologia, American Academy of Orthopaedic Surgeons e Società Italiana di Chirurgia Vertebrale e Gruppo Italiano Scoliosi. Svolge attività clinica e di ricerca su temi riguardanti il trattamento delle gravi deformità e delle patologie congenite ed acquisite del sistema muscolo-scheletrico, con particolare riferimento a colonna vertebrale, anca, caviglia e piede.

Franco Farinelli

Franco Farinelli è direttore del Dipartimento di Filosofia e comunicazione dell’Università di Bologna. In precedenza ha insegnato nelle università di Ginevra, Los Angeles (UCLA), Berkeley, e a Parigi alla Sorbona e all’Ecole Normale Superieure. Il suo ultimo libro è Coscienza Urbana. Saggio di geografia politica, in uscita presso Einaudi.

Giorgio Fedrizzi

Fedrizzi Giorgio è medico veterinario specializzato in chimica e tecnologie alimentari presso l’Università di Bologna. A partire dalla formazione universitaria si è sempre occupato di sicurezza chimica degli alimenti. Attualmente è il responsabile del reparto chimico degli alimenti di Bologna dell’Ist. Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna. All’interno del Reparto si effettuano analisi chimiche sugli alimenti per conto delle Autorità pubbliche di controllo come le Az. USL con i Servizi veterinari e i Servizi di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (SIAN), i Carabinieri del NAS, gli Uffici di Sanità Marittima, Aerea e di Frontiera (USMAF) del Ministero della Salute di tutto il territorio nazionale. Per il triennio 2006-2009 è stato nominato esperto del Consiglio Superiore di Sanità, è componente del nucleo nazionale di farmacosorveglianza sui medicinali veterinari e di vari tavoli tecnici regionali e nazionali. È autore o coautore di oltre 120 lavori scientifici pubblicati su riviste e di diversi capitoli di libro. Partecipa a vari progetti di ricerca sulla sicurezza alimentare e sullo studio delle relazioni tra inquinamento ambientale, gravidanza e periodo peri-post-natale.

Sergio Felicioni

Sergio Felicioni è un imprenditore e ricopre il ruolo di Presidente Nazionale di “Un Filo per la Vita Onlus ANAD-IICB”, Associazione italiana di pazienti in Nutrizione Parenterale Domiciliare affetti da Insufficienza Intestinale Cronica Benigna grave, rara e semisconosciuta patologia. Felicioni, ha fondato la Onlus a Spello, in provincia di Perugia nel 2005 al fine di tutelare i soggetti in età pediatrica evolutiva e giovanile nonché adulta, affetti da insufficienza intestinale cronica benigna. Il Presidente Felicioni ha sempre posto come priorità dell’Associazione “Un Filo per la Vita” il perseguimento di scopi diretti alla solidarietà sociale, portando avanti attività di sensibilizzazione verso le istituzioni statali, regionali, locali sui problemi che nel quotidiano i pazienti incontrano. Convinto assertore dell’importanza di aumentare la conoscenza e l’informazione, oltre che della patologia della terapia salvavita, è stato, ed è attualmente, promotore di molteplici convegni nazionali e internazionali, eventi congressuali che nel tempo hanno attratto le più importanti figure del mondo clinico, scientifico e istituzionale, nonché contribuito alla tutela dei diritti e istanze dei pazienti affetti da IICB e loro caregiver. “Un filo per la vita” s’impegna stabilmente nella ricerca a livello legislativo con la proposta di leggi che permettano il progressivo miglioramento della qualità di vita dei suoi associati e di tutte le persone colpite da tale patologia.

Giusella Finocchiaro

Giusella Finocchiaro è ordinario di Diritto privato dell’Università di Bologna, ove è titolare anche del corso di Diritto di Internet e dei social media. Dirige lo Studio Legale Finocchiaro, con sede a Bologna e a Milano, specializzato in diritto delle nuove tecnologie, privacy, e-commerce e firme elettroniche. È Presidente della Commissione UNCITRAL sul commercio elettronico. È stata Presidente della Commissione incaricata dal Ministero di Giustizia di redigere il decreto di adeguamento dell’ordinamento italiano al Regolamento europeo in materia di protezione dei dati personali. È Presidente della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna dal 2015 e ricopre altri incarichi societari.

Letizia Gabaglio

Giornalista scientifica, socia fondatrice della media company Galileo servizi editoriali, scrive per Repubblica, Live, Le Scienze. Autrice, insieme a Elisa Manacorda, de “Il fattore X. Il primo libro di medicina di genere scritto dalle donne e pensate per le donne” (Castelvecchi, 2011). Curatrice di “Liberi dalla meningite. Le nostre storie” (Mondadori, 2016). Docente presso il Master di Comunicazione della Scienza Franco Prattico della Sissa a Trieste.

Francesco Gabbrielli

Francesco Gabbrielli è Direttore del Centro Nazionale per la Telemedicina e le Nuove Tecnologie Assistenziali all’Istituto Superiore di Sanità di Roma, dove svolge attività di ricerca e sviluppo nelle innovazioni tecnologiche in sanità digitale, telemedicina, robotica, Intelligenza Artificiale, Big Data affiancate ad attività gestionale di programmazione del Centro. Gabbrielli è Vice Presidente Nazionale della Società Italiana di Telemedicina e Sanità Elettronica, dove coordina il gruppo di studio SIT-ACOI sulla gestione delle innovazioni tecnologiche in chirurgia. È membro del Board Referee e Editore della rivista tecnico-scientifica mensile eHealth – Innovazione e Tecnologia in Ospedale e esperto indipendente presso la Commissione Europea dove svolge attività di valutazione, consulenza e revisione tecnico-scientifica dei progetti sperimentali di Telemedicina e Robotica destinati all’innovazione in sanità finanziati dalla CE. È docente presso la Rome Business School per il Master in E-Health Management e ha pubblicato più di 100 articoli su riviste del settore.

Francesco Maria Galassi

Francesco Maria Galassi, Professore Associato (Principal Research Fellow) presso la Flinders University (Australia), Visiting Academic presso l’Università di Firenze, Collaboratore Scientifico presso l’Università di Modena e Reggio Emilia, Direttore e Co-Fondatore del FAPAB Research Center, medico e paleopatologo, si occupa della storia delle malattie nel passato e della loro evoluzione. Tra le sue scoperte principali il primo caso di ictus documentato in paleopatologia in una mummia naturale della metà del ‘700 e il caso più antico di gigantismo nella storia. È noto anche per il suo studio di cold cases del passato, tra cui spicca il riesame della malattia di Giulio Cesare con cui ha smentito la tesi epilettica ed è regolarmente invitato a tenere conferenze e seminari nei più prestigiosi atenei del mondo. Nel 2017 la rivista americana Forbes lo ha incluso nella lista dei 30 scienziati under 30 più influenti in Europa. È autore di libri divulgativi – tra cui Un mondo senza vaccini? La vera storia (C1V Edizioni, 2017) – saggi specialistici, collabora con Lettura-Corriere della Sera e ha partecipato a trasmissioni televisive di grande successo come Superquark.

Cesare Galli
Cesare Galli è un pioniere della riproduzione assistita e della clonazione degli animali d’allevamento e delle loro applicazioni in campo zootecnico, biomedico e nella conservazione delle specie in via di estinzione. Suo è il primo clone di cavallo (“Nature”, 424, 635, 2003) come suoi sono i primi embrioni di rinoceronte bianco (“Nature” Comm. (2018)9:2589 | DOI: 10.1038/s41467-018-04959-2). Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti internazionali (Simmet Award for Animal Reproduction nel 2008 e il Pioneer Embryo Transfer Award dall’AETE nel 2017 tra i più prestigiosi). Ha insegnato riproduzione animale come professore associato per 12 anni (2005-2017) all’Università di Bologna. Ha co-fondato Avantea di cui è direttore generale, Equigea (USA) e Xenothera (Francia).

Federica Claudia Galli

Federica Claudia Galli è giornalista professionista dal 2007 e lavora per il network televisivo TRMedia – TRC TV. Conduce il telegiornale ed il format “Trend”, dove si occupa di tendenze, benessere e sani stili di vita. Per anni ha seguito la trasmissione regionale “In Salute”, focalizzata esclusivamente sulla medicina. Segue in prima persona “ItineRari”, blog sulle malattie rare. Un vero e proprio viaggio a tappe in Italia per raccontare le modalità e le possibilità di cura, con un focus su Angioedema Ereditario (HAE) e Immunodeficienze Primitive (IDP). Il progetto sta crescendo ed è già stato esteso anche ad altre malattie rare. Accanto all’attività di giornalista, svolge quella di presentatrice. Modera e conduce eventi in tutta Italia in ambito medico-scientifico ed economico.

Ilja Gardi

Iljia Gardi dal 1996 è Primario Cardiologo presso il Dipartimento di Cardiologia Ospedale di Imola AUSL 23 E. Romagna. Dal 1997 è Direttore del Dipartimento di Emergenza Urgenza AUSL di Imola. Dal 1999 al 2003 è stato Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera “Ospedale San Salvatore” (Pesaro). Negli anni 2003-2010 è stato responsabile di numerosi programmi internazionali di formazione e di sviluppo in csmpo sanitario per i paesi del Medio Oriente. Dal 2011 è Primario MD Cardiologo presso Gruppo Villa Maria – Maria Cecilia Hospital Italia.

Gaetano Domenico Gargiulo

Gaetano Domenico Gargiulo, Professore Ordinario di Cardiochirurgia presso l’Università degli Studi di Bologna – Alma Mater Studiorum, è direttore del Dipartimento Cardio-Toraco-Vascolare e dirige l’Unità Operativa Complessa di Cardiochirurgia Pediatrica e dell’Età Evolutiva presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria S.Orsola-Malpighi; è inoltre, Direttore della Scuola di Specializzazione in Cardiochirurgia e Coordinatore del Dottorato di Ricerca in Scienze Cardio-Nefro-Toraciche dell’Università degli Studi di Bologna.

Paolo Giacomin

Paolo Giacomin è direttore responsabile de Il Resto del Carlino e del giornale on line ilrestodelcarlino.it. Giornalista economico e finanziario si è occupato di informazione on line dal 1999, anno in cui entra nella prima redazione on line del gruppo Poligrafici Editoriale. Nel 2011 pubblica, con Stefano Righi e Massimo Degli Esposti, il libro “Dieci anni con l’euro in tasca – Conversazione con Romano Prodi e Jacques Delors”.

Rita Golfieri

Rita Golfieri è Professore Associato dell’Università di Bologna, Direttore dell’Unità Operativa Radiologia Diagnostica e Interventistica Universitaria dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna e Direttore f.f. del Dipartimento della Medicina Diagnostica e della Prevenzione. È coordinatrice di numerosi progetti di ricerca clinica in radiologia interventistica e diagnostica avanzata (TC-RM). Membro attivo di numerose società scientifiche, membro del CD della Società Italiana di Radiologia (SIRM), è revisore per numerose riviste scientifiche. Ha partecipato con relazioni ad invito in oltre 400 Congressi/Corsi Nazionali ed Internazionali. È autore di oltre 700 pubblicazioni a stampa, con un Impact Factor di oltre 1000 e un H-index di 35 (fonte Scopus).

Alma Maria Grandin

Alma Maria Grandin, giornalista professionista dal 1994. Una Laurea in Scienze della Comunicazione e una in ostetricia. Già docente di Giornalismo e Nuovi Media; ha insegnato al Master di Giornalismo presso l’Università di Macerata. In RAI dal 1992, chiamata da Luciano Onder per il Tg2 Medicina33 e Tg2 Salute. Nel 1999 passa al Gr1 dove conduce le principali edizioni del Giornale Radio e crea e conduce un format per i più giovani dal titolo “News Generation – Il Giornale Radio dei Ragazzi”. Dal 2010 è Capo servizio della Redazione Internet del Tg1, oltre che curatrice e conduttrice delle Videochat dedicate alle “Startup & Lavoro”. Già testimonial della Campagna Nazionale 2018 di Cittadinanzattiva: “La salute è uguale per tutti” che richiama l’articolo 117 della Costituzione. Durante la carriera giornalistica, quasi trentennale, ha partecipato sia come moderatrice che relatrice, a numerosi convegni e manifestazioni dedicati alla comunicazione, alla salute, alla medicina e ricerca scientifica, alle politiche sanitarie, economiche del lavoro e dell’istruzione. È stata insignita di numerosi premi e riconoscimenti nazionali e internazionali. Ha pubblicato per Rai Eri il libro dal titolo: www.viraccontoiltg1.rai.it.

Francesc Graus

Il Dr. Francesc Graus è ricercatore Emerito del programma di Neuroimmunologia dell’Institut d’Investigacio Biomedica August Pi i Sunyer (IDIBAPS) affiliato all’Ospedale Clinico di Barcellona. La sua area di ricerca riguarda le sindromi paraneoplastiche neurologiche e le encefaliti autoimmuni con anticorpi neurali. La ricerca in questo campo ha portato alla caratterizzazione della malattia anti-igLON5, un interessante disturbo del SNC, all’incrocio tra autoimmunità e neurodegenerazione.

Massimo Guidoboni

Massimo Guidoboni è uno dei massimi esperti nazionali e internazionali di immunoterapia oncologica. Lavora presso l’Istituto Tumori di Meldola dal 2009 (IRST IRCCS) ed è Responsabile della Struttura Semplice Dipartimentale di Immunoterapia e Terapia Cellulare Somatica, e Coordinatore del Centro di Risorse Biologiche. Nel 2012 è stato Visiting Scientist della sezione malattie infettive e immonogenetica del Dipartimento di Medicina Trasfusionale del National Institute of Helath di Bethesda negli Stati Uniti. È co-inventore del brevetto “Idiotypic vaccine”. Ha partecipato a numerosi congressi nazionali e internazionali e conta circa 60 pubblicazioni su riviste del settore nazionali e internazionali.

Patrizia Hrelia

Patrizia Hrelia è Professore Ordinario di Farmacologia e Tossicologia presso l’Alma Mater Studiorum, Università di Bologna. È autore di più di 200 lavori su temi di medicina preventiva e traslazionale. È past President della Società Italiana di Tossicologia, dove è impegnata nella promozione della sicurezza dei farmaci, dei prodotti della salute e degli alimenti.

Silvana Hrelia

Silvana Hrelia è Professore Ordinario di Biochimica presso il Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita dell’Università di Bologna. È autore di oltre 170 articoli su riviste internazionali su argomenti di biochimica cellulare e della nutrizione. È membro del Key Thrust 1: “Improving health, well being and longevity” della piattaforma tecnologica europea “Food for Life”.

Augusta Iannini

Magistrato, attualmente Vice Presidente dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali. È stata Vice Capo Gabinetto, Direttore Generale Giustizia Penale, Capo Dipartimento Affari Giustizia e Capo Ufficio legislativo del Ministero della Giustizia. Ha pubblicato libri ed articoli sulla responsabilità amministrativa degli enti, sulla mediazione e conciliazione e sulla privacy. Insignita del Premio Bellisario, del Cavalierato dell’Ordine Nazionale della Legion d’Onore e del Premio Minerva.

Fabrizio Landi

Ingegnere Biomedico, ha partecipato alla nascita di Esaote, essendone il CEO sino al 2013. È poi divenuto Consigliere del CdA di società del Gruppo Menarini, di Banca CRFirenze e di Leonardo/Finmeccanica. Partecipa al Comitato scientifico di El.En ed è Presidente della Fondazione Toscana Life Sciences. Ha fondato Panakes Partners SGR per gestire Fondi di Venture Capital nel settore Life Sciences. È Consigliere economico del Sindaco di Firenze.

Ornella Leone

La Dott.ssa Ornella Leone è anatomo-patologa Responsabile dell’Unità di Patologia Cardiovascolare e Trapiantologica Cardiaca del Policlinico di S. Orsola. I suoi principali interessi scientifici riguardano le cardiomiopatie, le miocarditi, l’amiloidosi, il trapianto di cuore, la morte cardiaca improvvisa e la patologia dell’aorta, campi in cui ha pubblicato più di 100 articoli in riviste internazionali cardiologiche e anatomo-patologiche e il libro The Pathology of Cardiac Transplantation: a clinical and pathological perspective (Springer, 2017). È impegnata nelle Società Scientifiche nazionali e internazionali attive nella patologia cardiovascolare e nel trapianto di cuore per lo sviluppo di programmi di formazione specialistica e la stesura di protocolli/linee guida patologiche, fra cui quelle Europee sulla la morte cardiaca improvvisa.

Pier Luigi Lopalco

Pier Luigi Lopalco è Professore Ordinario di Igiene presso l’Università di Pisa. Dal 2005 al 2015 ha lavorato presso il Centro Europeo per la Prevenzione ed il Controllo delle Malattie (ECDC) a Stoccolma, dove è stato capo del programma per le malattie prevenibili da vaccino. Ha pubblicato oltre 150 articoli su riviste scientifiche accreditate nazionali ed internazionali. Recentemente ha contribuito alla sesta edizione del volume “Vaccines” di S. Plotkin, W. Orenstein, P. Offit. In Italia ha pubblicato insieme con Alberto Tozzi il libro di testo Epidemiologia Facile (Pensiero Scientifico Editore). Nel 2018 ha vinto il Premio Nazionale di divulgazione scientifica “Giancarlo Dosi” per il suo libro Informati e Vaccinati edito da Carocci.

Nicoletta Luppi

Nicoletta Luppi, Presidente e Amministratore Delegato MSD Italia, si laurea cum laude in Lingue e Letterature Straniere Moderne e, successivamente, consegue il Master in Business Administration presso la Luiss School of Management di Roma. Nel 1993 entra a far parte di MSD e, nel tempo, ricopre ruoli di crescente responsabilità fino ad assumere la direzione delle Business Unit Cardiovascolare-Metabolico di MSD e di Schering Plough e di due aziende del gruppo (2003 -2010) e, nel 2011, crea e dirige la Direzione Market Access & Commercial Operations, sempre alle dirette dipendenze dell’Amministratore Delegato. Nel Settembre 2012, diventa Presidente e Amministratore Delegato di Sanofi Pasteur MSD e, successivamente, viene nominata Presidente del Gruppo Vaccini di Farmindustria per il biennio 2015-2016. Dal Luglio 2015 è Presidente e Amministratore Delegato di MSD Italia e, dal 2016 è Presidente dell’Associazione Alumni LUISS Business School. Nel Marzo 2017 viene scelta da AMREF come testimonial della Campagna Social contro la mutilazione dei genitali femminili. Sempre nel 2017 viene insignita del “Premio Minerva-Donna D’Eccellenza” da parte di FederManager, prestigioso riconoscimento nei confronti di una leadership a supporto di un ambiente che possa incoraggiare il work-life balance e la diversity.

Marco Malaguti

Marco Malaguti insegna Biochimica e Nutrizione Umana per i corsi di Laurea in Scienze Motorie dell’Università di Bologna. È stato coordinatore del progetto Erasmus+ “SocialSport 2013” volto ad indagare la relazione tra attività fisica e ben-essere. I suoi interessi di ricerca riguardano lo studio delle vie biochimiche di segnalazione cellulare modulate dall’esercizio fisico e da composti ad azione nutraceutica. È autore di oltre 40 pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali e di alcune pubblicazioni a carattere divulgativo.

Marco Manfrini

Marco Manfrini è Dirigente Medico presso l’Istituto Rizzoli dal 1989; dal 2008 è Responsabile del Centro di Riferimento Specialistico “Trattamenti chirurgici innovativi nei sarcomi dell’apparto muscolo-scheletrico dell’età pediatrica”. Dall’inizio della carriera è impegnato nell’evoluzione delle ricostruzioni dello scheletro infantile per il trattamento chirurgico con tecniche originali dei tumori ossei del bambino. Autore di 108 articoli citati su PUBMED, ha presentato relazioni scientifiche in 48 Congressi Internazionali.

Maurilio Marcacci

Maurilio Marcacci è Professore Straordinario e Direttore del Centro per la Ricostruzione Funzionale Biologica del Ginocchio presso l’Ospedale Humanitas – IRCCS – di Milano. E’ autore di circa 400 lavori nazionali e internazionali. Le sue aree di ricerca riguardano la traumatologia dello sport con tecniche chirurgiche innovative per recupero funzionale precoce, medicina rigenerativa con tecniche innovative della ricostruzione ossea cartilaginea e meniscale nell’ottica di una ricostruzione biologica articolare, impiego di medicamenti biologici come fattori di crescita e cellule multipotenti, studio biomeccanico degli arti inferiori focalizzati a nuovi disegni protesici e correzioni di deformità congenite e acquisite.

Paolo Marchetti

Paolo Marchetti è Professore di Oncologia all’Università La Sapienza di Roma, Direttore del Corso Specialistico e Direttore Scientifico del master di II livello di Immunoncologia; è direttore dell’Oncologia Medica B del Policlinico Umberto I di Roma e del reparto di oncologia dell’Ospedale Sant’Andrea a Roma. Le sue aree di specializzazione vertono sulle cure dei pazienti affetti da tumori della mammella, dei polmoni, tumori ginecologici melanoma e tutti i tumori solidi; è esperto di chemioprevenzione per il tumore della mammella. Il Professor Marchetti ha inoltre inventato il Dolometer elettrico, un apparecchio in grado di misurare la percezione del dolore e del Lesar, strumento elettronico per la valutazione e registrazione della qualità della vita nei pazienti oncologici; in questo ambito coordina un gruppo di ricerca che ha pubblicato diversi articoli e prodotto raccomandazioni cliniche sul trattamento dei sintomi nel quadro di cure simultanee. È autore di oltre 100 pubblicazioni scientifiche su riviste del settore. È stato relatore e moderatore a numerosi convegni nazionali e internazionali, ed è fondatore e presidente della Fondazione di Medicina Personalizzata, oltre che membro di diversi associazioni nazionali e internazionali che si occupano di tumori, come ad esempio AIOM, ESMO e ASCO.

Gianvito Martino

Gianvito Martino è nato a Bergamo nel 1962, si è laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Pavia nel 1987 dove si è specializzato in Neurologia nel 1991. Dal 1990 al 1992 ha svolto attività di ricerca all’estero presso il Dipartimento di Neurologia del Karolinska Institute di Stoccolma e presso il Dipartimento di Neurologia dell’Università di Chicago. Dal 2016 è il Direttore Scientifico dell’Istituto Scientifico San Raffaele di Milano. Già Honorary Professor alla Queen Mary University of London, è Professore Ordinario di Biologia Applicata presso l’Università Vita-Salute di Milano. Già presidente della International Society of Neuroimmunology, è il fondatore e coordinatore scientifico della Global Schools of Neuroimmunology. Abile divulgatore, è tra i fondatori e gli animatori del festival scientifico BergamoScienza e autore di diversi saggi, tra cui Identità e mutamento. La biologia in bilico (2010), libro vincitore del Premio Fermi Città di Cecina 2011 per la divulgazione scientifica, Il cervello gioca in difesa. Storie di cellule che pensano (2013), libro vincitore del 1° Premio per la Divulgazione Scientifica dell’Associazione Italiana del Libro, In crisi d’identità. Contro natura o contro la natura? (2014), e l’ultimo pubblicato Usare il cervello. Ciò che la scienza può insegnare alla politica (2018).

Giuseppe Martorana

Professore Ordinario dal 1994 presso l’Università di Bologna, ha diretto la Clinica Urologica fino al 31 Ottobre 2016. È stato Membro del Comitato Scientifico della Società Europea di Urologia, Direttore del Centro Interdipartimentale per la Tutela della Salute Sessuale, Referente Nazionale delle Scuole di Specializzazione in Urologia, Membro Commissione Oncologica Regionale, Presidente Società Italiana di Urologia Oncologica, Presidente SAMUR (Studi Avanzati Malattie Urologiche), Presidente Collegio Professori Ordinari di Urologia, Presidente Società Italiana Urologia (SIU), Promotore di tecnologia avanzata in Urologia (laparoscopia e chirurgia robotica) e della “Prostate Cancer Unit” del Sant’Orsola, Direttore Master Universitario di “Chirurgia Urologica Robotica”.

Marcello Massimini

Marcello Massimini, fin dalla sua tesi di laurea in Medicina, si è dedicato allo studio del rapporto tra cervello e coscienza, ed è attualmente Professore di Fisiologia all’Università degli Studi di Milano. I suoi lavori hanno contribuito alla comprensione dei meccanismi della perdita e del recupero della coscienza durante il sonno, l’anestesia e il coma. Attualmente, lavora per avvicinare le neuroscienze teoriche al letto del paziente, per sviluppare nuove misure in grado di rilevare con alta sensibilità la coscienza in pazienti portatori di gravi lesioni cerebrali e di guidarne il recupero. In parallelo, si è dedicato allo studio delle implicazioni filosofiche ed etiche delle neuroscienze della coscienza, temi sui quali presta costante opera di divulgazione tramite libri, seminari pubblici e documentari.

Diego Mazzatenta

Diego Mazzatenta è Direttore della Scuola di Specializzazione in Neurochirugia presso l’Università di Bologna, e Professore associato presso la medesima Università. Dirigente medico di primo livello Istituto delle scienze neurologiche di Bologna (IRCCS), è Responsabile del Programma “Chirurgia ipofisaria e della chirurgia endoscopica della base cranica”.

Antonio Mazzotti

Laurea in Medicina e Chirurgia all’Università di Bologna e Specializzazione in Ortopedia e Traumatologia presso l’Istituto Ortopedico Rizzoli. Ha presentato più di 90 abstract a congressi ed è autore di oltre 80 pubblicazioni scientifiche. Consigliere della Società Italiana della Caviglia e del Piede e membro di società scientifiche tra cui Società Italiana Ortopedia e Traumatologia ed European Foot and Ankle Society. Svolge attività clinica e di ricerca come assegnista presso la Clinica Ortopedica e Traumatologica I dell’Istituto Rizzoli diretta dal Professor Faldini su temi riguardanti le scienze di base ed il trattamento di patologie congenite ed acquisite del sistema muscolo-scheletrico.

Elena Meli

Biologa con un Dottorato in farmacologia, dopo aver lavorato come ricercatrice all’Università di Firenze nel campo della terapia dell’ictus cerebrale è passata al giornalismo. Collabora con “Corriere della Sera Salute”, “Io Donna”, “Sette”, “Focus” e “Focus Extra” e ha pubblicato alcuni libri fra cui La dieta anti-diabete (Giunti Demetra 2017), Le malattie infiammatorie croniche intestinali: un colloquio fra i pazienti e i loro medici (Associazione AMICI, 2010), Edema e trombosi venosa nei voli di lunga durata (Minerva Medica, 2001). Ha vinto numerosi premi giornalistici per la divulgazione scientifica ed è stata docente di comunicazione giornalistica all’università di Milano, Napoli, Siena e Roma 3.

Lorenzo Menicanti

Lorenzo Menicanti nasce ad Ivrea nel 1950 e si laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università Cattolica di Roma. Dopo essersi specializzato in Urologia, in Chirurgia Pediatrica ed in Cardiochirurgia lavora come cardiochirurgo negli ospedali di Bergamo e Vicenza. Continua e completa la sua formazione presso le Università di Marsiglia e di Nizza e a Londra presso L’Harley Street Clinic; esegue training di perfezionamento presso il Texas Medical Center di Houston e presso l’Università di California a San Francisco. Dal 1990 è primario della Divisione di Cardiochirurgia del Policlinico San Donato dove dal 2015 è Direttore dell’Area di Cardiochirurgia e Direttore Scientifico dell’IRCCS. Dal 1989 oltre 16.000 pazienti sono stati operati dal Dr. Menicanti. È autore di oltre 170 articoli peer-reviewed pubblicati in riviste specializzate internazionali. È stato presidente della Società Italiana di Cardiochirurgia.

Antonio Messina

Antonio Messina è Amministratore Delegato e Presidente di Merck Serono S.p.A. Assunto nell’Aprile del 1999 come Direttore della Linea Neurologica, nel 2003 è stato nominato prima Country Manager della Grecia e successivamente Direttore Generale Grecia e Italia. Prima di iniziare la sua esperienza in Merck, A. Messina ha ricoperto varie posizioni in Bayer ed in Rhone Poulenc Rorer. In quest’ultima azienda è stato prima Product Manager Oncologia per UK e, successivamente, Marketing Manager della stessa linea per la struttura italiana. Dal 2014 è componente del Comitato di Presidenza di Farmindustria e dal 2017 Vice Presidente di Farmindustria. Messina è laureato in Biologia presso l’Università “La Sapienza” di Roma ed ha completato il suo percorso formativo con un corso MBA di “Strategic Executive Program” presso il Babson College di Boston, un corso di Finance for Executive presso INSEAD di Milano e Biopharma Breakthrough 2008 presso London Business School. Nel 2016 l’Università degli Studi di Bari gli ha conferito la Laurea Honoris Causa in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche.

Michele Mirabella

Michele Mirabella è di Bitonto, ma è vissuto anche altrove. Soprattutto altrove. Studia da molti anni, dalla nascita, tiene a ricordare. A quattro anni ha imparato a leggere, a cinque a scrivere. Tutto il resto nel campo dello studio è meno importante e, comunque, non interesserebbe a nessuno. Non ha mai praticato sport, a parte la scherma: fioretto. Questa pratica l’ha avvantaggiato più nella conversazione che nei tornei. È un artista dello spettacolo: regista, autore, sceneggiatore, attore e conduttore. Bravo. Così ha guadagnato da vivere. Non è un ballerino. Sa cantare, ma non sarà mai un cantante. Tanto meno in un coro. Nei cori, in genere, si trova a disagio. Preferisce ascoltarli.
Adora il melodramma. Ha scritto dei libri e insegna all’Università perché è convinto che solo insegnando si continui a studiare. Scrive sui giornali. Gli piace la buona cucina italiana. Con moderazione è amico del vino e, smodatamente, della frequentazione di persone intelligenti. Considera le due amatissime figlie tra queste. Ama viaggiare. Comodamente, se possibile. (Ma tutto congiura nel rendergli la vita difficile).

Fabiana Morroni

Fabiana Morroni è Ricercatrice confermata presso il Dipartimento di Farmacia e Biotecnologie dell’Università di Bologna e docente di Tossicologia in diversi corsi dell’area Farmacia. Ha conseguito il PhD all’Università di Bologna in Farmacologia e Tossicologia e ha svolto attività di ricerca come visiting researcher per un anno presso il “Department of Neurobiology and Behavior” della University of California Irvine. Il suo principale campo di interesse scientifico è lo studio della neurodegenerazione e neuroprotezione attraverso l’impiego di sostanze di sintesi e di composti polifunzionali di origine vegetale.

Paolo Giovanni Morselli

Paolo Morselli è Professore Associato di Chirurgia Plastica presso l’Università di Bologna e Dirigente Medico dell’Unità Operativa di Chirurgia Plastica presso il Policlinico Sant’Orsola-Malpighi. Ha frequentato e ha partecipato all’attività di 27 centri Universitari esteri tra i più prestigiosi al mondo. Ha organizzato 35 eventi scientifici, ed è Fondatore e Presidente di Interethnos Interplast Italy, associazione Onlus di volontariato in chirurgia plastica ricostruttiva, che l’ha portato negli ospedali dei paesi in via di sviluppo visitati durante missioni umanitarie dove ha svolto oltre 5000 interventi di chirurgia plastica ricostruttiva. Tali interventi hanno permesso la cura di gravi malformazioni, esiti di ustioni e tumori cutanei. La sua attività di ricerca vede 302 pubblicazioni a stampa su riviste nazionali e internazionali, tra queste sono comprese 4 monografie e 5 capitoli di libri come unico autore.

Luigi Naldini

Luigi Naldini si laurea in Medicina a Torino, consegue il dottorato di ricerca e trascorre diversi anni negli USA, tra cui al Salk Institute di San Diego dove inizia il lavoro pioneristico di sviluppo di vettori genetici da HIV. Dal 2008 è direttore del SR-Tiget, che diventa riferimento internazionale per lo sviluppo e applicazioni cliniche di terapia genica e dell’editing genetico.È stato Presidente della Società Europea di Terapia Genica e Cellulare (ESGCT) e ha ricevuto l’Outstanding Achievement Award dalla Società Americana di Terapia Genica e Cellulare e dalla ESGCT e numerosi premi tra cui Jimenez Diaz, Beutler dalla Società Americana di Ematologia e Jeantet-Collen per la medicina traslazionale.

Stefano Nardini

Stefano Nardini ha diretto la UO di Pneumologia della ULSS 7-Veneto fino a maggio 2018. Ha ricoperto cariche nella International Union Against Tuberculosis and Lung Disease, la Society for Research on Nicotine and Tobacco, la European Respiratory Society. In quest’ ultima anche responsabile del working group “Tobacco, Smoking Control and Health Education” curando la monografia “Smoking Cessation”. In Italia ha ricoperto cariche presso società di medicina respiratoria e infine è stato Presidente della Società Italiana di Pneumologia 2016-2018. Fino all’AA 2017-2018 è stato Professore a Contratto presso il Dipartimento di Economia Aziendale-Università di Verona. È Deputy Editor di “Multidisciplinary Respiratory Medicine”.

Emanuele Neri

Il Prof. Emanuele Neri è Docente di Radiologia del Dipartimento di Ricerca Traslazionale dell’Università di Pisa e Direttore della Radiodiagnostica Universitaria 3 dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana. È direttore del Health and Informatics Subcommittee della European Society of Radiology, componente del Radiology Informatics Committee della Radiological Society of North America, Past Presidente della European Society of Medical imaging Informatics e Chair del Research Committee della European Society of Oncologic Imaging. L’attività di ricerca di base e clinica del Prof. Neri riguarda le applicazioni dell’intelligenza artificiale, la radiomica, le biobanche delle immagini e l’integrazione con le discipline omiche.

Graziamaria Nuzzaco

Graziamaria Nuzzacco è Dirigente Medico Neurologo nel reparto di Neurologia e Stroke Unit della ASST Ovest Milanese a Legnano (MI).
Si occupa della gestione dei pazienti acuti e subacuti ricoverati presso Stroke Unit e Neurologia, con particolare dedizione ai pazienti acuti della Stroke Unit, oltre a condurre attività ambulatoriale negli ambulatori di primo e secondo livello (malattie cerebro vascolari e cefalea). Tra le sue principali competenze c’è l’attività di diagnostica vascolare ultrasonologica (ecocolordopplerTSA, doppler transcranico e doppler transcranico con bubble test). Si è laureata nel 2008 specializzandosi in Neurologia all’Università Vita-Salute San Raffaele.

Luciano Onder

Luciano Onder si è laureato in Storia Moderna nel 1965 con il professor Renzo De Felice e ha insegnato all’Università La Sapienza di Roma. Ha cominciato a lavorare in Rai nel 1966 per realizzare con Sergio Zavoli la serie di trasmissioni Nascita di una dittatura. Famose e di grande successo altre trasmissioni di ricostruzione storica: Gli anni del consenso in Italia: 1936-39 e Svastica. Le origini del Nazismo. Dal 1966 si è occupato di divulgazione scientifica in Rai, dove ha ideato e condotto per 35 anni Medicina 33, storica e più longeva rubrica medico-scientifica del TG2. Nel 2002 è stato anche vice direttore del Tg2. Nel 2014 l’Università di Parma gli ha conferito la laurea honoris causa in medicina e chirurgia. Nel settembre 2014 è entrato a far parte della squadra del TG5 e di TGcom24, dove cura le rubriche TG5 “Salute” e “La salute prima di tutto”, all’interno del programma “Mattino Cinque”. Dal 2013 conduce anche il programma di medicina “La casa della salute” su San Marino RTV.

Pierfrancesco Pacoda

Critico musicale e saggista, si occupa di stili di vita e, in particolare, della musica come linguaggio delle trasformazioni sociali. Salentino che vive e lavora a Bologna, è stato uno dei protagonisti del “rinascimento” della sua terra, con il lavoro insieme ai primi gruppi che negli anni 90 scelsero il dialetto del Salento per parlare a un pubblico giovane, come i Sud Sound System. Ha visto nascere la “Notte della Taranta”, della quale per tre anni è stato responsabile della comunicazione. Alla sua terra ha dedicato due libri tra i tanti della sua vasta produzione di saggistica, Salento amore mio (Kowalski, Feltrinelli, 2011) e Tarantapatia (Kurumuny, 2012). Di nuove musiche e territorio salentino ha scritto anche nel libro Sulle rotte del rave (Feltrinelli, 2002) e in La rivolta dello stile (Alet, 2009) scritto insieme all’antropologo Ted Polhemus. Scrive per “Il Resto del Carlino” ed è direttore artistico della rassegna ArtRockMuseum voluta da Genus Bononiae nel Museo della Storia di Bologna a Palazzo Pepoli.

Fabio Pammolli

Fabio Pammolli è Professore di Economia e Management presso il Politecnico di Milano ed è membro del Comitato per gli Investimenti del Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici presso la Banca Europea per gli Investimenti. Sino a dicembre 2018 è stato condirettore di CADS e coordinatore scientifico della struttura di progetto presso Human Technopole. Dal 2005 al 2012 è stato direttore della Scuola IMT Alti Studi di Lucca. Le sue ricerche riguardano l’analisi delle dinamiche industriali e della crescita delle imprese, dei sistemi di ricerca, di welfare e sanitario.

Rossella Panarese

Rossella Panarese lavora a Radio3. È autrice con Marco Motta e conduttrice di Radio 3Scienza. Collabora con il Master in Comunicazione della Scienza della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste e con il Master SGP (scienze della vita nel giornalismo e nei rapporti politico istituzionali) dell’Università Sapienza di Roma.

Paolo Pandolfi

Laureato in medicina e chirurgia, specialista in Igiene, Epidemiologia e Medicina Preventiva. Dal 2004 professore a contratto presso l’Università degli Studi di Bologna – Facoltà di Medicina e Chirurgia. Direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda USL di Bologna e Direttore dell’UOC Epidemiologia, Promozione della Salute e Comunicazione del Rischio. Autore di oltre 100 documenti tra monografie, comunicazioni ed articoli scientifici. Componente del gruppo nazionale SISTI (Studio Italiano Suscettibilità Temperatura ed Inquinamento) e del gruppo del Ministero della Salute sulla prevenzione degli effetti degli eventi climatici estremi sulla salute della popolazione.

Luca Pani

Luca Pani è professore ordinario di Farmacologia all’Università di Modena e Reggio Emilia e di Psichiatria Clinica all’Università di Miami (USA). Negli ultimi anni ha rivestito importanti ruoli nazionali e internazionali come regolatore e negoziatore di nuovi medicinali, tra cui le prime terapie geniche al mondo. È stato Direttore Generale dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) dal 2011 al 2016 e componente dei Comitati Scientifici dell’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) a Londra dal 2010 al 2017 e attualmente della National Academies of Sciences, Engineering, and Medicine a Washington DC. Tra i suoi recenti libri sull’argomento ricordiamo: Prescrivere Valore (con G. Corbellini, EDRA-LSWR, Milano 2017); Lo strano caso Avastin-Lucentis (EDRA, Milano 2017) e Resilienza Farmaceutica. Come Governare l’evoluzione delle terapie (EDRA, Milano 2018).

Omar Pappalardo

Omar Pappalardo è un ricercatore e ha ottenuto il suo dottorato in Scienze Cardiovascolari del Dipartimento di chirurgia cardio-toracica dell’Università di Verona. Durante il suo dottorato ha sviluppato strumenti di calcolo per aiutare i medici nell’analisi funzionale e morfologica delle strutture anatomiche. Più chiaramente, è concentrato su modelli biomeccanici e sull’analisi di imaging di dati ecocardiografici e di tomografia computerizzata.

Antonio Pelliccia

Antonio Pelliccia è specialista in Malattie Cardiovascolari ed in Medicina dello Sport. È Responsabile del Reparto di Cardiologia dell’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del Comitato Olimpico Nazionale Italiano. Professore a contratto di “Cardiologia dello Sport”, presso la Scuola di Specializzazione in Malattie Cardiovascolari e in Medicina dello Sport, Università dell’Aquila e La Sapienza di Roma. Responsabile Sanitario della missione italiana ai Giochi Olimpici Invernali di Salt Lake 2002, di Torino 2006, Pechino 2008, Vancouver 2010 e Londra 2012. Associate Professor in Medicine della TUFTS University, Boston. Autore di numerosi lavori su riviste scientifiche internazionali (New Engl J Med, Circulation, JACC, Eur Hart J) sui temi di fisiopatologia cardiovascolare dell’esercizio e delle attività sportive. Past President della European Association of Cardiovascular Prevention and Rehabilitation, della European Society of Cardiology.

Susi Pelotti

Susi Pelotti è Docente di Medicina Legale della Scuola di Medicina e Chirurgia e del corso di laurea di Giurisprudenza dell’Università di Bologna. È Consulente tecnico e perito dell’Autorità Giudiziaria, è componente del direttivo della Società Italiana di Medicina Legale.

Giuseppe Petralia

Giuseppe Petralia è medico dal 2001. Si specializza in Radiodiagnostica con una tesi sull’imaging dell’angiogenesi nei tumori, dopo un periodo di ricerca presso il Massachusetts General Hopsital di Boston (USA). Dal 2005 lavora presso l’istituto Europeo di Oncologia (IEO) di Milano, dove ha introdotto la Diffusion Whole Body nel 2009. Oggi è ricercatore presso l’Università degli Studi di Milano e responsabile della Risonanza Magnetica dello IEO. È Fellow dell’International Cancer Imaging Society (ICIS) e consigliere della sezione di RM della Società Italiana di Radiologia Medica (SIRM). È autore di circa 60 articoli su riviste scientifiche e relatore in numerosi congressi internazionali, in molti dei quali svolge corsi di formazione sulle applicazioni più innovative della RM nei pazienti oncologici.

Lorenzo Piemonti

Lorenzo Piemonti insegna Endocrinologia presso l’Università Vita e Salute San Raffaele, ed è Direttore del Diabetes Research Institute dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano. Il Professor Piemonti è coautore di più di 200 articoli scientifici originali pubblicati su riviste peer-reviewed recensite su PubMed con un h-index (dicembre 2018) di 43 Web of Science, 47 Scopus, 53 Google Scholar. Attualmente è nel comitato editoriale del Cell Transplantation-the Regenerative Medicine Journal, del Current Diabetes Reports e di Acta Diabetologia. Inoltre è consigliere eletto dell’International Pancreas and Islet Transplantation Association (IPITA), sezione della The Transplantation Society, e membro nominato del Comitato Nazionale per la Sicurezza Alimentare.

Pietro Pietrini

Pietro Pietrini, neuroscienziato e psichiatra, è Professore Ordinario di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica e, dal novembre 2015, Direttore della Scuola IMT Alti Studi di Lucca. Ha conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia e il Diploma di Perfezionamento in Neuroscienze presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Da quasi trent’anni si dedica allo studio delle basi cerebrali delle funzioni mentali e del comportamento umano normale e patologico, e delle implicazioni che le conoscenze neuroscientifiche rivestono anche per questioni come l’imputabilità e il libero arbitrio. Autore di numerose pubblicazioni scientifiche, collabora con il supplemento Domenica de Il Sole 24Ore su temi di psichiatria.

Carmine Pinto

Carmine Pinto è Direttore dell’Unità Operativa di Oncologia Medica del Clinical Cancer Centre, AUSL-IRCCS di Reggio Emilia. Le principali tematiche dei suoi studi sono la ricerca e la terapia medica biomolecolare e traslazionale dei tumori solidi.

Loris Pironi

Loris Pironi è Professore universitario e Direttore della Scuola di Specializzazione in Scienza dell’Alimentazione e del Corso di Laurea in Dietistica dell’Università di Bologna. Specialista in Gastroenterologia, Scienza dell’Alimentazione e Medicina Interna, dirige il Centro Regionale di Riferimento per l’Insufficienza Intestinale Cronica Benigna del Policlinico S. Orsola. Guida il gruppo di ricerca sull’Insufficienza Intestinale dell’European Society for Clinical Nutrition and Metabolism, società scientifica alla quale sono federati oltre 50 Paesi appartenenti a tutti i Continenti e per la quale ha coordinato la redazione delle Linee Guida per la Insufficienza Intestinale Cronica. Fa parte del Comitato Scientifico dell’associazione dei pazienti con insufficienza intestinale Un Filo per la Vita.

Sergio Pistoi

Sergio Pistoi è giornalista scientifico e consulente con un dottorato in biologia molecolare. Ha collaborato con testate italiane e internazionali (Scientific American, The New Scientist, Reuters, Nature) trattando soprattutto di genetica, staminali, medicina. Ha curato la comunicazione scientifica di Telethon e lavora come consulente per aziende e progetti di ricerca internazionali. Insegna agli scienziati come si comunica con il pubblico e i media. È autore del libro Il DNA incontra Facebook, vincitore del Premio Galileo 2013 e del canale Youtube Rockscience. Gira l’Italia con conferenze-spettacolo e il tour Geni a Bordo.

Giuseppe Plazzi

Giuseppe Plazzi è Professore Associato di Neurologia presso l’Università di Bologna, e dirige il Centro per lo Studio e la Cura dei Disturbi del Sonno presso la stessa Università e l’IRCCS delle Scienze Neurologiche di Bologna. Il suo maggior interesse di ricerca e clinico riguarda le ipersonnie ed in particolare la narcolessia. È autore o coautore di oltre 300 lavori scientifici pubblicati su riviste internazionali. Si occupa di divulgazione di argomenti relativi alla Medicina del Sonno ed è Presidente dell’Associazione Italiana di Medicina del Sonno (AIMS).

Venerino Poletti

Venerino Poletti è Direttore del Dipartimento Toracico della Azienda USL della Romagna, laerestols professor (Full Professor) of Pulmonary Medicine nella Università di Aarhus, Danimarca e Presidente della Associazione Italiana degli Pneumologi Ospedalieri (AIPO). Laureato in Medicina e Chirurgia presso l’ Università di Bologna, si è poi diplomato Specialista in Malattie dell’Apparato Respiratorio e Tisiologia e in seguito in Anatomia Patologica nella stessa Università. È autore di oltre 400 pubblicazioni scientifiche (270 in PubMed) e di diversi libri in lingua inglese di Pneumologia. I suoi campi di ricerca sono le malattie polmonari diffuse, la pneumologia Interventistica, l’ anatomia patologica delle malattie polmonari diffuse e, recentemente, i disturbi respiratori durante il sonno.

Livio Presutti

Livio Presutti è Professore Ordinario di Otorinolaringoiatria presso Università di Modena e Reggio Emilia e Direttore della clinica Otorinolaringoiatrica del Policlinico di Modena e Direttore della Scuola di Specializzazione in Otorinolaringoiatria dell’Università di Modena e Reggio Emilia. È autore di 160 lavori scientifici su riviste internazionali e di numerosi volumi in lingua inglese, tra i quali Endoscopic Ear Surgery – Principles, Indications, and Techniques (ed. Thieme), Atlas of Airway Surgery: A Step-by-Step Guide Using an Animal Model (ed. Springer), Atlas of Craniocervical Junction and Cervical Spine Surgery (ed. Springer), Endoscopic Surgery of the Lacrimal Drainage System (ed. Springer), Injection laryngoplasty (ed. Springer), Endoscopic Ear Surgery, an Issue of Otolaryngologic Clinics (ed. Elsevier). È esperto di chirurgia del distretto testa-collo con particolare riferimento alla chirurgia endoscopica e mini invasiva.

Claudio Rapezzi

Il Prof. Claudio Rapezzi è Direttore dell’Unità Complessa di Cardiologia del Policlinico di S.Orsola di Bologna. I suoi principali interessi scientifici riguardano: la cardiologia clinica, la fisiopatologia cardiovascolare, i processi di diagnosi, l’elettrocardiografia, l’ecocardiografia, lo scompenso cardiaco e le malattie del miocardio, in particolare l’amiloidosi cardiaca. È autore di più di 500 pubblicazioni in giornali nazionali ed internazionali, libri e atti di congresso.

Rino Rappuoli

Rino Rappuoli è Chief Scientist e Head External R&D presso la GSK Vaccines con sede a Siena. È stato responsabile R&S presso la Sclavo, responsabile ricerca vaccini e Chief Scientific Officer presso la Chiron Corporation, e responsabile R&D Vaccini della Novartis Vaccines & Diagnostics. Da sempre impegnato nello sviluppo di vaccini contro gravi malattie di origine virale o batterica, Rino Rappuoli è uno dei fondatori della microbiologia cellulare ed è fra i pionieri della cosìddetta reverse vaccinology, tecnica innovativa che consente di produrre vaccini partendo dal genoma, una tecnologia che ha permesso di sviluppare vaccini che non è possibile sviluppare con le metodiche classiche. Tra i numerosi successi, quelli più rilevanti sono lo sviluppo del CRM 197, una molecola che fa parte dei vaccini contro Haemophilus influenzae, pneumoccocco e meningococco, e usata per vaccinare la maggior parte dei bambini in tutto il mondo. Seguono il vaccino ricombinante contro la pertosse, che è stato il primo prodotto al mondo sviluppato con i criteri di precision medicine. Inoltre, ha sviluppato il primo vaccino influenzale adiuvato, il vaccino coniugato contro la meningite di tipo C, e ultimamente il primo vaccino ad ampia copertura contro il meningococco B. Rappuoli è tra gli scienziati nel mondo impegnato nel rendere sostenibile la salute globale.

Gloria Ravegnini

Gloria Ravegnini, laureata in Biotecnologie Farmaceutiche, Dottore di ricerca in Scienze Farmacologiche e Tossicologiche, dello Sviluppo e del Movimento umano, e in Oncologia, Ematologia e Patologia, è assegnista di ricerca del Dipartimento di Farmacia e Biotecnologie, e vincitrice della borsa L’Oreal-Unesco per le Donne e la Scienza, edizione 2018. Si occupa prevalentemente di studiare come le alterazioni del DNA e dell’RNA sono coinvolte nella predisposizione individuale e nella risposta clinica nei tumori.

Daniele Regge

Daniele Regge è Professore Associato presso l’Università di Torino e Direttore dell’Unità di Radiodiagnostica della Fondazione del Piemonte per l’Oncologia, IRCCS. Negli ultimi 15 anni la sua ricerca si è focalizzata sullo sviluppo di software di Intelligenza Artificiale, in particolare di sistemi di Diagnosi Assistita dal Computer, con la finalità di aumentare la precisione delle immagini medicali nella diagnosi dei tumori. Regge si è occupato della messa a punto di indagini radiologiche per la diagnosi precoce dei 4 big-killers oncologici e dello sviluppo di indici di radiomica in grado di predire la risposta alle terapie oncologiche. Il Prof. Regge è autore di 191 pubblicazioni indicizzate, ha partecipato su invito a oltre 300 convegni in tutto il mondo ed è Past-President della Società Europea di Imaging Oncologico (ESOI).

Gian Guido Riva

Gian Guido Riva ha affrontato diverse sfide, tra le quali fondare aziende, che gli hanno permesso di conoscere i pro e i contro di queste imprese. Ha avuto successo nello sviluppo di concetti e prodotti dall’idea alla commercializzazione, grazia alla sua visione e alla sua capacità di ascolto dei clienti. Sta al momento sviluppando una nuova impresa che si occupa di tecnologia medica, a cui sta applicando il concetto dirompente di Industria 4.0 al Progetto REJOINT. È molto coinvolto in Confindustria di cui è: Presidente Giovane a Bologna, Membro del Board Nazionale dei Presidenti Giovani nel Comitato di Presidenza di Ricerca e Tecnologia, membro del board presidenziale senior a Bologna, membro del board senior nazionale e membro del comitato senior di ricerca e tecnologia.

Fabio Roversi-Monaco

Il Professor Fabio Roversi-Monaco ha ricoperto la carica di Magnifico Rettore dell’Università di Bologna dal 1985 al 2000. È Professore Emerito di Diritto Amministrativo presso lo stesso Ateneo. Durante il Suo mandato da Rettore, ha concepito e realizzato la Magna Charta Universitatum, firmata da oltre 400 Rettori di tutto il mondo il giorno 18 settembre 1988 e successivamente da altri 500 Rettori, è Fondatore e Presidente Onorario dell’Observatory Magna Charta Universitatum. È stato il promotore del “Bologna Process”, che ha trovato compimento nella partecipazione di ventinove Ministri dell’Istruzione Europei, riunitisi a Bologna nel 1999 per la comparabilità qualitativa dei titoli di istruzione dei vari Paesi e la libera circolazione degli studenti e dei laureati europei. Gli incontri portarono alla redazione della “Bologna Declaration”, sottoscritta da 29 Paesi Europei il 19 giugno del 1999. Partecipa a Comitati scientifici di numerose riviste scientifiche ed è Fondatore e Direttore della rivista “Sanità Pubblica e Privata”. È stato Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e di Banca IMI, ove attualmente ricopre la carica di Vice Presidente. Presidente della Società Museo della Città di Bologna S.r.l. Gli è stata conferita la Laurea Honoris Causa dal Dickinson College di Carlyle, dalla Brown University di Providence, dall’Università Complutense di Madrid, dall’Università Panthèon 1–Sorbonne di Parigi (Paris 1), dalla Johns Hopkins University di Baltimore, dalla Soka University di Tokio, dalla Universidad Externado de Colombia, dall’Università di San Pietroburgo, dall’Università di Barcellona, dall’Università di Cordoba, dalla Pontificia Universidad Cattolica di Belo Horizonte, dall’Università di Salta, dall’Università de Montréal, dall’Università di Denver, dall’Università Victoria di Melbourne, dall’Università Cattolica dell’Uruguay, dall’Università di La Plata, dall’Università di Trieste, dall’Università di Maribor, dall’Università Statale di Samarcanda, dall’Università “G.D’Annunzio” di Chieti e Pescara, dall’Università Palacky di Olomouc nella Repubblica Ceca. È stato insignito del titolo di Cavaliere di Gran Croce della Repubblica Italiana, di Cavaliere della Lègion d’Honneur dal Presidente della Repubblica Francese, di Cavaliere dell’Ordine Civile di Savoia, dell’«Ordem de Sant’Iago de Espada» della Repubblica del Portogallo, della Croce di Grand’Ufficiale dell’Ordine al Merito di Malta, di Cavaliere di Gran Croce di Alfonso X il Savio dal Re di Spagna, di Commendatore dell’«Ordine di San Luigi della Repubblica Polacca», di Cavaliere dell’«Ordine al Merito Re Abdulaziz di seconda classe» dal Governo del Regno dell’Arabia Saudita. È insignito del Paul Harris Fellow del Rotary International.

Maria Giulia Roversi-Monaco

Maria Giulia Roversi-Monaco è Docente di Diritto Amministrativo del Corso di laurea in Giurisprudenza e di Principles Of Law del Corso di Laurea in Business and Economics (Clabe) dell’Università di Bologna. È Avvocato cassazionista.

Elisa Rozzi

Elisa Rozzi coordina le attività relative alla rete per le malattie rare e al Sistema Informativo Regionale Malattie Rare, coordina le reti Hub & Spoke relative a Emofilia e malattie emorragiche congenite, Talassemia e anemie emolitiche ereditarie, Glicogenosi, sindrome di Marfan, malattie rare scheletriche, malattie rare pediatriche, malattie metaboliche ereditarie, Neurofibromatosi, Disturbi del Movimento e Fibrosi Cistica. Rappresenta la Regione Emilia-Romagna al tavolo interregionale per le malattie rare. Mantiene il monitoraggio della rete regionale per la Genetica, coordina i gruppi di lavoro relativi ai Tumori rari e il tavolo regionale per lo Screening Neonatale delle malattie Endocrine e Metaboliche.

Alberto Ruffilli

Alberto Ruffilli è Dirigente Medico Specialista in Ortopedia e Traumatologia presso l’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna. Nel 2018 ha conseguito l’abilitazione scientifica nazionale di II fascia (Professore Associato SC 06/F4, SSD MED/33). Nel 2016 ha conseguito il dottorato di ricerca in scienze Biomediche presso l’Università degli studi di Bologna. Observership in sports medicine presso il TAOS Orthopaedic Institute (Taos, NM, USA). Autore di oltre 40 pubblicazioni sulle principali e più prestigiose riviste internazionali indicizzate e con alto impact factor. Autore di numerose pubblicazioni su riviste non indicizzate e co-autore di numerose monografie e capitoli di libro. I suoi interessi clinici vertono sulla chirurgia della colonna vertebrale, del ginocchio e della caviglia.

Paolo Maria Russo

Paolo Maria Russo è Professore Ordinario di Psicologia Generale all’interno della Scuola di Medicina dell’Università di Bologna. La sua attività di ricerca, documentata da numerose pubblicazioni su riviste nazionali e internazionali, riguarda principalmente il ruolo delle differenze inter-individuali e dei tratti di personalità sui meccanismi alla base della percezione interpersonale e dei processi emozionali, relazionali e decisionali. Dal 2016 coordina l’attività di ricerca del laboratorio “Psychological Sciences and Medicine Lab” all’interno del Dipartimento di Medicina Specialistica Diagnostica e Sperimentale (DIMES), i cui principali temi di ricerca si focalizzano sull’analisi del decision making in ambito clinico, sull’individuazione dei fattori individuali e organizzativi predittivi della compliance e dell’aderenza terapeutica e sulla valutazione dell’efficacia dei diversi stili comunicativi caratterizzanti la relazione operatore sanitario-paziente, nei termini sia di soddisfazione per le cure ricevute sia di miglioramento della qualità della vita conseguente al trattamento.

Vincenzo Santoro

Vincenzo Santoro è impegnato da anni nella riflessione e nell’organizzazione di iniziative ed eventi sulle musiche e sulle culture popolari del Mezzogiorno, temi che ha approfondito pubblicando anche diversi saggi, fra cui: Il ritmo meridiano. La pizzica e le identità danzanti del Salento (Edizioni Aramirè 2002), Il Salento levantino. Memoria e racconto del tabacco a Tricase e in Terra d’Otranto, (Edizioni Aramirè, 2005) (entrambi in collaborazione con Sergio Torsello), e, per l’editore romano Squilibri, Il ritorno della taranta. Storia della rinascita della musica popolare salentina (2009), Memorie della terra. Racconti e canti di lavoro e di lotta del Salento (2010) e Odino nelle terre del rimorso. Eugenio Barba e l’Odin Teatret in Salento e Sardegna (1973-1975) (2018). In primavera uscirà un suo nuovo libro, dal titolo Rito e passione. Conversazioni sulla musica popolare salentina. Su questi argomenti gestisce anche un vivace blog www.vincenzosantoro.it. Lavora presso l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, dove è responsabile del dipartimento Cultura e Turismo.

Massimo Scaccabarozzi

È Presidente di Farmindustria dal giugno 2011. Prima di essere eletto Presidente, è stato per cinque anni Vice Presidente di Farmindustria e Presidente del Gruppo IAPG (Componente di Farmindustria delle Aziende Americane in Italia. Dal giugno 2011 è stato componente la Giunta e invitato permanente del Consiglio Direttivo di Confindustria. Da maggio 2015 è componente il Consiglio Generale di Confindustria. Da febbraio 2016 è Membro del Consiglio Generale di Assolombarda. Dal 2001 è in Janssen Italia in qualità di Amministratore Delegato. È Presidente della Fondazione Johnson & Johnson. Nel 2017 viene nominato Componente l’Osservatorio Integrato del Servizio Sociosanitario lombardo. Dal 2018 è membro del Consiglio delle Imprese Internazionali all’interno dell’Assessorato allo Sviluppo Economico della Regione Lazio. Nel 2016 vince il Premio CEO dell’Anno 2015 per Innovazione Farmaceutica. Nel 2018 riceve la nomina a Collegiale Honoris Causa del Nobile Collegio Chimico Farmaceutico – Universitas Aromatariorum Urbis per meriti professionali e sociali e diventa componente il Nobile Collegio Romano de’ Speziali. Nel 2018 riceve la benemerenza del Comune di Cologno Monzese per essersi distinto per il proprio impegno sociale e dedizione verso la cittadinanza. Il 9 aprile 2019 riceve dal Rettore Francesco Ubertini dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna, il Sigillo d’Ateneo per la sua storia personale e professionale contrassegnata da posizioni prestigiose ai vertici della farmaceutica, da riconoscimenti internazionali e dalla Presidenza di Farmindustria. È il frontman del gruppo musicale ‘JC Band’, rock band composta da dipendenti della Janssen Italia, che da dieci anni si esibisce in concerti di beneficenza.

Andrea Segrè

Andrea Segrè è Professore ordinario di Politica agraria internazionale e comparata all’Università di Bologna. Fondatore e Presidente di Last Minute Market, spin off accreditato dell’Università di Bologna. Presidente del Centro Agroalimentare di Bologna. Presidente della Fondazione FICO per l’educazione alimentare e alla sostenibilità, Bologna. Presidente della Fondazione Edmund Mach-Istituto Agrario di San Michele all’Adige (Tn).

Renato Seracchioli

Renato Seracchioli è Direttore della U.O. Ginecologia e Fisiopatologia della Riproduzione del Policlinico S. Orsola-Malpighi di Bologna. Professore Associato di Ginecologia e Ostetricia all’Università degli Studi di Bologna. Si interessa di chirurgia endoscopica ginecologica, di endometriosi, di patologia dell’utero e di sterilità. È autore di più di 230 pubblicazioni su importanti riviste scientifiche e diversi libri.

Aya Soffer

La Dottoressa Aya Soffer è Vice Presidente dell’AI Tech presso l’IBM Research AI organization. Nel suo ruolo, la Dottoressa Soffer studia le strategie e lavora con scienziati di IBM in tutto il mondo per aiutarli a dare forma alle loro idee in nuove forme di Intelligenza Artificiale; lavora anche con gruppi di prodotti IBM e clienti per introdurre nel mercato le innovazioni della ricerca. Nei suoi vent’anni in IBM, la Dottoressa Soffer ha guidato diverse iniziative strategiche che sono poi diventate soluzioni e prodotti IBM di grande successo. Il suo team ha lavorato sull’originale sistema Watson, e più recentemente su Project Debater. È autrice di più di 50 articoli peer-reviewed ed è stata relatrice in occasione conferenze.

Gennaro Sosto

L’Ingegnere Gennaro Sosto è Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Regionale del Molise. Fa parte di diversi organismi nazionali che si occupano della gestione di enti di sanità pubblica. Ha presenziato a diversi convegni come relatore, e ha esperienze di docenza a Master e corsi di perfezionamento, principalmente sulla Gestione del Rischio in Sanità. Ha pubblicato diversi articoli su edizioni nazionali e internazionali.

Piergiorgio Strata

Piergiorgio Strata è Professore Emerito di Neurofisiologia dell’Università di Torino. Membro dell’Accademia Europaea, Premio Feltrinelli (2004) dell’Accademia dei Lincei, ha svolto attività di ricerca a Canberra e Chicago con il Premio Nobel John Eccles. Professore Associato onorario di Neurologia alla Northwestern University di Chicago.

Ken Swain

Ken Swain è un acuto innovatore nel settore creativo digitale, pioniere del design e della tecnologia in un’industria diversificata. Il suo successo commerciale nella creazione e crescita di business riflette la sua esperienza nel settore e la passione nell’unire la creatività alla strategia. Il Dottor Swain ha lavorato nell’ambiente del 3D per oltre 40 anni, iniziando la sua carriera a Manchester per poi trasferirsi in Australia, dove ha continuato come designer 3D libero professionista. Ha introdotto strutture digitali 3D CAD-CAM che hanno portato a innovative soluzioni di design 3D, guadagnandosi il premio Australian Design e il premio Japanese G-Mark Design. Nel 1990 ha creato il suo studio di design 3D CGI, si è qualificato come istruttore professionale Alias|Wavefront ed è stato invitato come docente ospite alla Curtin University of Technology, Western Australia. È poi diventato membro permanente del Design Institute of Australia e consulente al Governo della Western Australia per Design e Tecnologia. In seguito è entrato a far parte della Alias|Wavefront Europa nel 1995 come Responsabile dei Servizi Tecnici per la zona EMEA (Europa, Medio Oriente e Asia). Nel 2002 ha fondato la sua azienda, Design Academy Ltd., dove lavorava con il design 3D interattivo, la simulazione 3D in tempo reale, lo sviluppo e la comunicazione. Ken è poi entrato in EON Reality nel 2011 come Direttore dello sviluppo aziendale e nel 2012 ne è diventato Amministratore Delegato per la sede europea di Manchester. Dopo essersi guadagnato un ruolo strategico e globale all’interno del gruppo, è diventato Presidente della EON Reality Ltd nel Marzo 2016.

Liuwe Tamminga

Liuwe Tamminga è considerato uno dei massimi esperti del repertorio organistico italiano del Cinque e Seicento. È titolare degli organi storici della Basilica di San Petronio a Bologna, dove suona i due magnifici strumenti di Lorenzo da Prato (1471-75) e Baldassarre Malamini (1596). Ha inciso numerosi CD dedicati a Marc’Antonio Cavazzoni, Frescobaldi, Andrea e Giovanni Gabrieli, Fiorenzo Maschera, Giacomo Puccini e Giuseppe Verdi. Ha curato alcune edizioni di musica. Dal 2010 è curatore del museo degli strumenti musicali “San Colombano-collezione Tagliavini” a Bologna. La sua intensa attività concertistica lo conduce in tutta Europa, negli Stati Uniti, in America Latina, in Israele e in Giappone.

Gaetano Thiene

Gaetano Thiene è Professore Emerito, già Ordinario di Anatomia Patologica presso l’Università degli Studi di Padova. È stato Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Patologia Cardiovascolare, Azienda Ospedaliera di Padova, Direttore del Corso di Dottorato di Ricerca in Medicina Specialistica “G.B. Morgagni”. È stato Delegato del Rettore alle Attività in Bressanone e alla Promozione della Tradizione Storica e dell’Immagine Internazionale della Scuola Medica Padovana. Cardiologo e Anatomo-Patologo, ha da sempre condotto ricerche di carattere correlativo anatomo-clinico in campo cardiovascolare, con implicazioni cliniche della ricerca di base. Ha al suo attivo oltre 1115 pubblicazioni per extenso su riviste Index (Times cited: 69451; Hirch index 118) ed è Editore di 25 monografie. I suoi campi di ricerca sono le cardiopatie congenite, le cardiomiopatie e le miocarditi, la morte improvvisa, la patologia coronarica, la patologia delle aritmie e del tessuto di conduzione, i tumori del cuore, le protesi valvolari cardiache, la patologia del trapianto di cuore.

Umberto Tirelli

Laureato in Medicina e Chirurgia e conseguente specializzazione in Specialista in Oncologia, Ematologia e Malattie Infettive. Professore, dal 2017, nell’ambito del Master su Ossigeno Ozono Terapia dell’Università di Pavia. È tra i primi Top Italian Scientists con oltre 580 pubblicazioni scientifiche edite a stampa sulle principali riviste mediche nazionali ed internazionali, recensite su PubMed, e di numerosi capitoli su trattati medici. È membro del Comitato Tecnico Scientifico (CTS) del Centro di Riferimento Oncologico (CRO) di Aviano, Istituto Nazionale Tumori e del Comitato Scientifico a sostegno delle sigarette elettroniche della Lega Italiana Anti Fumo ed è stato componente in passato, su nomina del Ministro della Sanità, della Commissione Nazionale Oncologica e della Commissione Nazionale AIDS. È componente di numerose società scientifiche nazionali ed internazionali, tra cui l’American Society of Clinical Oncology, l’European Society for Medical Oncology, l’American Society of Hematology, l’International Immunocompromised Host Society, ed è componente del Comitato Scientifico e peer reviewer di numerose riviste scientifiche internazionali (Hematological Oncology, Cancer and Aging, Journal of Cancer Survivorship). È membro del Comitato di Redazione delle riviste scientifiche Cancer Therapy, Chemotherapy Research and Practice, TheScientificWorldJOURNAL, Ozone Therapy.

Giovanni Tredici

Giovanni Tredici è stato Professore di Neuroanatomia presso l’Università di Milano e di Milano-Bicocca. Ha diretto a lungo il Dipartimento di Neuroscienze e Tecnologie Biomediche, pubblicando circa 200 papers nel campo delle Neuroscienze. Dal 1982 ad oggi è stato Medico di Gara nelle principali manifestazioni ciclistiche in Italia (Giro d’Italia, Tirreno-Adriatico, Milano-Sanremo, Giro di Lombardia etc.). Attualmente è Chief Medical Officer (Medico Responsabile) delle corse ciclistiche organizzate da RCS Sport. In questa veste ha contribuito ad organizzare e sviluppare le strutture di assistenza medica nelle corse ciclistiche in generale, ma soprattutto nelle corse a tappe.

Fabio Tricomi

Catanese, enomusicologo e musicista, si occupa dello studio di repertori musicali del Medioevo, sia in ambito colto che nella tradizione
folkloristica. Attualmente suona come solista e in gruppo con diverse formazioni, curando in particolare aspetti tecnico-esecutivi di vari
strumenti musicali mediterranei e mediorientali. Ha inciso per la RCA, Folkstudio, Ricordi, Quadrivium, Stradivarius, Edt, il manifesto, Arts, Gymel, Fonè, Tactus, Bongiovanni, etc. e ha partecipato alle più qualificate rassegne di musica antica in Italia e all’estero. È docente di musica etnica e medievale presso la scuola popolare di musica Ivan Illich di Bologna.

Giorgio Trizzino

Giorgio Trizzino è specialista in Igiene e medicina preventiva, Chirurgia toracica, Chirurgia generale. Alle elezioni politiche del 2018 è stato eletto alla Camera dei Deputati nel collegio uninominale di Palermo-Libertà, sostenuto dal Movimento 5 Stelle. E’ membro V Commissione (bilancio, tesoro e programmazione) e della XII COMMISSIONE (Affari Sociali). È stato Vicepresidente della Commissione speciale per l’esame di atti del Governo dal 12 aprile 2018 al 21 giugno 2018.
È primo firmatario di una proposta di legge volta a introdurre l’obbligo per le società proprietarie di farmacie di assicurare che il possesso di almeno il 51% delle quote sia in capo a farmacisti iscritti all’Albo.

Piera Versura

Professoressa Associata all’Università di Bologna dal 2018, svolge le sue ricerche nell’ambito della fisiopatologia della superficie oculare e dei meccanismi di neuro protezione. Gli interessi di ricerca sono rivolti in particolare alla malattia della secchezza oculare, ed alle sue varie espressioni in associazione con malattie sistemiche. Attualmente incentra la sua ricerca sul tema dei biomarker, predittivi di diagnosi precoce e indicatori di outcomes terapeutici, nelle malattie della superficie oculare, ed è impegnato in progetti di ricerca nazionali e internazionali. In ambito dipartimentale, è referente per la ricerca e coordina la Commissione per la Qualità della Ricerca.

Claudio Vicini

Claudio Vicini è Professore Associato di Otorinolaringoiatria presso le Università di Ferrara e Bologna, ed è Direttore del Dipartimento Testa-Collo della AUSL Romagna. Specialista in ORL, Audiologia e Neurologia, è anche Esperto in Medicina del Sonno della Associazione Italiana di Medicina del Sonno (AIMS). È attualmente Presidente della Società Italiana di Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico-Facciale, per la quale dirige un Corso giunto alla decima edizione di Chirurgia di Disturbi Respiratori in Sonno. È Autore di oltre centro tra lavori scientifici e monografie in ambito di trattamento chirurgico di russamento ed apnee.

Andrea Vico

Andrea Vico è giornalista dal 1988 e da 25 anni si dedica esclusivamente alla divulgazione scientifica tramite le diverse strategie di edutainment. Ha scritto di ambiente, energia, frontiere della ricerca, nuove tecnologie per la vita quotidiana, ICT per La Stampa, Tuttoscienze, Specchio, Il Sole 24 Ore, Le Scienze. Per la RAI è stato autore della trasmissione scientifica per ragazzi Hit Science su RaiTre. Accanto alla attività giornalistica ha progettato diverse mostre di divulgazione scientifica contribuendo a introdurre in Italia l’esperienza dei migliori science center europei (“filosofia” dell’hands on): è stato tra gli autori della mostra interattiva Experimenta a Torino, ha collaborato con il Museo Tridentino di Science Naturali (mostra Pole Position).
Dal 2003 ha partecipato a tutte le edizioni del Festival della Scienza di Genova come autore, progettista e organizzatore. Ha curato la progettazione dell’area Expò di “Incredibile Enel”, progetto di divulgazione scientifica che tra il settembre 2009 e l’agosto 2011 ha toccato 22 città italiane. Con Patrizio Roversi si è inventato la game conference “La tombola dell’energia”. Insegna science communication all’Università di Torino (corso di laurea in Matematica) ed è docente di Giornalismo Scientifico presso il master in giornalismo dell’Università di Torino/Ordine dei Giornalisti. Ha al suo attivo 8 libri, di cui 4 per ragazzi: Dal fuoco all’Elio, con Editoriale Scienza, e L’incredibile viaggio di una buccia di banana (ed. Giralangolo). Ha fondato l’associazione culturale ToScience, dove è il coordinatore del settore Science Camp e Turisti per scienza.

Massimo Giorgio Visentin

Massimo G. Visentin è Presidente e Amministratore Delegato di Pfizer Italia da Maggio 2012. Unitamente a questa carica, è responsabile anche della Business Unit Internal Medicine di Pfizer srl, specializzata nelle malattie cardio-metaboliche. Entrato in Pfizer nel 2003, in qualità di Business Finance & Planning Director in seguito all’acquisizione di Pharmacia, ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità all’interno di Pfizer Italia. Prima di entrare in Pfizer ha ricoperto diversi ruoli di crescente responsabilità in ambito finanziario in aziende di largo consumo quali Kraft Jacobs Suchard e Coty (gruppo Benckiser) sia in Italia che in Olanda e Francia. Attualmente è Presidente del Gruppo Prevenzione in Farmindustria; Membro del Comitato di Presidenza Farmindustria e Membro del MIHMEP Bocconi AB.

GIOVEDÌ 9 MAGGIO

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9.00 – Teatro Anatomico Dell’Archiginnasio

LEZIONE DI ANATOMIA

Evento teatrale rivolto alla scuola primaria

I giovani alunni della scuola primaria sono invitati a partecipare a una “lezione di anatomia“ in forma di spettacolo nel suggestivo Teatro Anatomico dell’Archiginnasio.

Attori professionisti racconteranno le meraviglie del corpo umano in modo scientificamente corretto, coinvolgente e divertente.

Su prenotazione.

9.30 – Biblioteca D’Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale

A COME ADOLESCENZA. CURARE IL CORPO E LE EMOZIONI

Animazione teatrale per studenti della scuola secondaria di primo grado

Gli studenti intraprendono un viaggio nei cambiamenti che il corpo affronta durante l’adolescenza. Partendo dalla spiegazione scientifica di fenomeni tipici di questa stagione della vita, è possibile per i ragazzi conoscere e riconoscere il proprio corpo, capendo come prendersene cura. Insieme ai cambiamenti fisici, si parla anche delle sensazioni emotive che contraddistinguono l’adolescenza, un’età tanto complessa quanto piena di entusiasmanti novità. Su prenotazione.

10.30 – Sala della Cultura

L’ONCOLOGIA DI PRECISIONE: LA RIVOLUZIONE DELLA MEDICINA È GIÀ IN ATTO

Lella Costa
Marchetti Paolo
Carmine Pinto

Modera: Letizia Gabaglio

Una terapia su misura sembrava irrealizzabile fino a qualche decennio fa, benché da sempre i medici vi aspirino. La medicina personalizzata è un significativo miglioramento delle cure per tutti i pazienti. In oncologia, l’innovazione diagnostica sta portando a una sempre più precisa, accurata e completa identificazione delle alterazioni genetiche dei tumori. Ciò permette di definire, per ciascun paziente, la terapia più appropriata e mirata, indipendentemente dalla localizzazione del tumore nell’organismo. Una vera e propria rivoluzione e una grande promessa per i pazienti.

11.00 – Aula Bigari

COME IL SORRISO VIRTUALE DIVENTA REALE

Lorenzo Breschi
Zucchelli Giovanni

Il sorriso è un’espressione naturale del volto fondamentale nell’interazione umana, che nella società moderna assume una rilevante impronta estetica. Per definizione, si tratta del primo tra i gesti del corpo con il quale andiamo incontro a un’altra persona ed è, per tale ragione, alla base della comunicazione interpersonale e della percezione di se stessi. La risoluzione di un problema estetico del sorriso, spesso mette in gioco non solo le abilità tecniche dell’odontoiatra, ma coinvolge aspetti che vanno dalla sfera emotiva al giudizio personale del “bello”. È di primaria importanza sviluppare un flusso di lavoro che consenta al clinico di comunicare il suo progetto finale al paziente, destinatario del trattamento. La pre-visualizzazione del risultato atteso, più comunemente conosciuta come digital smile design, risulta più utile ed essenziale per accrescere la partecipazione del paziente nella progettazione del suo futuro sorriso, al fine di ottenere un risultato personalizzato e soddisfacente.

11.00 – Biblioteca D’Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale

A COME ADOLESCENZA. CURARE IL CORPO E LE EMOZIONI

Animazione teatrale per studenti della scuola secondaria di primo grado

Gli studenti intraprendono un viaggio nei cambiamenti che il corpo affronta durante l’adolescenza. Partendo dalla spiegazione scientifica di fenomeni tipici di questa stagione della vita, è possibile per i ragazzi conoscere e riconoscere il proprio corpo, capendo come prendersene cura. Insieme ai cambiamenti fisici, si parla anche delle sensazioni emotive che contraddistinguono l’adolescenza, un’età tanto complessa quanto piena di entusiasmanti novità. Su prenotazione.

12.00 – Sala della Cultura

LE INNOVAZIONI NEL CAMPO DELL’IMMUNOTERAPIA ONCOLOGICA

Massimo Guidoboni
A cura di Intesa Sanpaolo

L’Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori – IRST IRCCS – nasce da una convinzione: la lotta contro le malattie tumorali può essere vinta. I costanti progressi nella prevenzione dell’insorgenza dei tumori, l’efficacia delle cure e le continue conquiste della ricerca, sono molto incoraggianti. II Centro è il nodo principale di un network di strutture operativamente connesse, sede di attività di ricerca ad alta complessità tecnologica e di trattamenti innovativi per i pazienti. In questa sede verranno presentate le novità in materia di immunoterapia oncologica.

15.00 – Sala della Cultura

DIGITAL INNOVATION E NUOVE COMPETENZE NEL SETTORE FARMACEUTICO

Antonio Messina

Le risorse umane rappresentano uno dei principali fattori di competitività del settore farmaceutico comparto che sta vivendo oggi una fase di intensa “evoluzione”. Robotica, nanotecnologia, farmacogenomica, digitalizzazione, intelligenza artificiale, Big Data e blockchain stanno trasformando il mondo delle imprese imponendo una riflessione sui modelli di governance. Cambiamenti che non comportano solo innovazioni di prodotto ma anche di processo, innescati dalla necessità di coordinare scienza, tecnologia e competenze diverse in tutte le fasi dell’attività. In tale contesto è imprescindibile anticipare i processi e ragionare sulle esigenze professionali del settore, nel breve e nel lungo periodo, sia rispetto alle nuove competenze dei profili emergenti sia sull’evoluzione di quelli esistenti.

15.30 – Aula delle Conferenze Società Medica Chirurgica di Bologna

RICERCA E INNOVAZIONE: COSA SERVE PER TRASFORMARE UNA SCOPERTA IN UNA CURA?

Sergio Abrignani
Fabio Pammolli

Il comparto delle scienze biomediche consente di cogliere alcuni elementi strategici nel rapporto tra ricerca scientifica, innovazione e crescita economica, sia con riferimento ai meccanismi che guidano la crescita sia con riferimento alla divisione del lavoro innovativo tra pubblico e privato. Allo stesso tempo, lo spostamento continuo della frontiera della ricerca scientifica e tecnologica pone nuove sfide in termini di sostenibilità della spesa.

16.00 – Casa Saraceni

L’INFLUENZA DELL’EVOLUZIONE TECNOLOGICA NELL’ORTOPEDIA DI DOMANI

Maurilio Marcacci
Gian Guido Riva
A cura di Intesa Sanpaolo

Le innovazioni tecnologiche stanno trasformando l’ortopedia. L’ortobiologia che privilegia l’uso di nuovi trattamenti non invasivi, come fattori di crescita o cellule multipotenti, riveste sempre più una reale speranza per limitare i danni dell’artrosi, soprattutto quando tali rimedi sono impiegati in fase di prevenzione. La chirurgia si sta dotando di sistemi servo assistiti come robot o guide computerizzate in grado di trasformare procedure molto complesse in interventi programmabili e prevedibili. Le protesi articolari verranno presto confezionate sulle “misure” del paziente e sulle sue caratteristiche biomeccaniche. Tante altre più futuristiche innovazioni della tecnologia ridurranno i tempi di guarigione ed aumenteranno il successo delle cure.

16.00 – Sala della Cultura

ORIGINI E CIRCOLAZIONE DI FAKE NEWS IN AMBITO MEDICO-SANITARIO

Enrico Bucci
Claudio Colaiacomo
Pier Luigi Lopalco
Modera: Paolo Giacomin

A cura di ELSEVIER

La comunicazione scientifica corre in due direzioni: tra scienziati addetti ai lavori, cioè all’interno delle comunità scientifiche, e tra scienziati e largo pubblico, cioè verso cittadini in genere. Tuttavia esiste una terza via, dove s’insinua una comunicazione scientifica interessata, spesso scorretta e certamente ingannevole. Si tratta delle notizie false, le fake news per usare un termine attuale. In realtà la “Falsa Scienza” esiste da sempre e da sempre è un rischio per il progredire delle conoscenze e della cura in ambito medico. Il coinvolgimento dei cittadini nel dibattito scientifico, è un’opportunità che va colta alla luce dei nuovi mezzi di comunicazione, ma con la consapevolezza che le decisioni debbano necessariamente germogliare da quei semi piantati sul fertile terreno del metodo scientifico, con le regole e modalità che dal tempo di Galileo e Newton guidano lo sviluppo della conoscenza umana.

17.30 – Salone del Podestà

CERIMONIA INAUGURALE E SALUTO DELLE AUTORITÀ

Cerimonia di inaugurazione della quinta edizione del Festival della Scienza Medica, con le autorità.

18.00 – Salone del Podestà

PRESENTAZIONE DELLA V EDIZIONE DEL FESTIVAL DELLA SCIENZA MEDICA

Fabio Roversi-Monaco

18.00 – Salone del Podestà

LE FRONTIERE APPLICATIVE DELLE CELLULE STAMINALI E LA LIBERTÀ DI RICERCA

Michele De Luca

La medicina rigenerativa basata sull’utilizzo di cellule staminali per la ricostruzione dei tessuti raccoglie una sfida importante, che è lo sviluppo di terapie avanzate efficaci per malattie rare, genetiche e patologie degenerative, tutte ad oggi incurabili. Si tratta di un approccio che presuppone una solida ricerca di base sui meccanismi biochimici, molecolari e cellulari implicati in queste patologie e una combinazione di tecnologie molto avanzate di ingegneria cellulare e genetica applicate alle cellule staminali. Alcuni risultati importanti sono stati ottenuti proprio in Italia con lo sviluppo di nuove terapie per le ustioni della cornea, le immunodeficienze e l’epidermiolisi bollosa. A scapito dell’eccellenza scientifica presente nel nostro Paese, da noi persistono limiti alla libertà di ricerca che condizionano negativamente le opportunità di studio e uso di cellule staminali embrionali, già usate all’estero in diverse sperimentazioni cliniche, sulla base di argomenti “pseudoetici”, scientificamente ingiustificati.

19.00 – Salone del Podestà

L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE PUÒ ARGOMENTARE IN MODI PERSUASIVI? LA SFIDA DEL PROJECT DEBATER

Aya Soffer
A cura di IBM

Project Debater è il primo sistema di Intelligenza Artificiale sviluppato per competere con un umano in un dibattito. Il progetto, un “Grand Challenge” di IBM, è stato sviluppato per sostenere autonomamente discorsi coerenti e convincenti, oltre che confutare le tesi della controparte. Nel febbraio 2019, Project Debater ha sfidato Harish Natarajan, che detiene il record di vittorie nei dibattiti, durante un evento a San Francisco trasmesso live in tutto il mondo. L’intervento racconta la storia di Project Debater, dal concepimento a un evento climatico finale, descrivendo la sua tecnologia di base e di come può essere utilizzato per promuovere il processo decisionale e il pensiero critico.

21.00 – San Colombano

IL TARANTISMO TRA MUSICA E MEDICINA: “ANTIDOTUM TARANTULAE” DI ATHANASIUS KIRCHER

Gino Leonardo Di Mitri
Pierfrancesco Pacoda
Vincenzo Santoro
Tamminga Liuwe
Musicisti: Gianluca Carta (tamburello), Domenico Celiberti (organetto), Fabio Tricomi (violino)

Il tarantismo è stato per secoli considerato, nella cultura popolare, uno stato di afflizione provocato dal morso di un ragno. L’antidoto a tale potente “veleno” era una cerimonia musicale o sindrome culturale nel corso della quale la vittima del morso si abbandonava a una danza sfrenata che, attraverso movimenti convulsi, portava alla guarigione. La credenza ha dato vita a una tradizione musicale, tipica del Salento, che in tempi recenti si è configurata come un vero e proprio fenomeno di costume in cui convivono marketing e cultura: il “rinascimento della pizzica”. Un viaggio attraverso le origini di questa tradizione, il suo ripensamento e il suo legame con il territorio, ripercorre le tappe storiche che hanno visto la creazione e l’evoluzione di uno dei principali fenomeni di etnomusicologia.

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VENERDì 10 MAGGIO

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9.00 Sala degli Atti

GENI A BORDO IN COLLABORAZIONE CON FARMINDUSTRIA

Sergio Pistoi
Vico Andrea
Introduce il Dott. Maurizio Agostini

Cosa riusciamo davvero a conoscere esaminando i nostri geni? Cosa possiamo aspettarci dalle biotecnologie? Quali sono i percorsi di studio e le prospettive di lavoro nel settore biotecnologico? Le frontiere e le prospettive della ricerca e delle applicazioni biotecnologiche sono esplorati da Sergio Pistoi e Andrea Vico, due divulgatori scientifici, nel corso della conferenza-spettacolo, condotta con ritmo e ironia, grazie anche a frizzanti e istruttive pillole video e “test genetici” simulati. Un evento cross-mediale, realizzato con la collaborazione di Farmindustria, per coinvolgere gli studenti e stimolarli a riflettere sul proprio futuro.Durante la conferenza gli smartphone rimangono accesi! L’interattività e il dialogo con gli studenti passano infatti (anche) attraverso SMS e WhatsApp.

9.00 – Teatro Anatomico dell’Archiginnasio

LEZIONI DI ANATOMIA

Evento teatrale rivolto alla scuola primaria.

I giovani alunni della scuola primaria sono invitati a partecipare a una “lezione di anatomia“ in forma di spettacolo nel suggestivo Teatro Anatomico dell’Archiginnasio. Attori professionisti racconteranno le meraviglie del corpo umano in modo scientificamente corretto, coinvolgente e divertente. Su prenotazione

10.00 – Sala della Cultura

NUOVE TECNOLOGIE IN CHIRURGIA

Livio Presutti

La Chirurgia, sia Specialistica sia Generale, ha registrato negli ultimi anni un avanzamento tecnologico rivoluzionario. In particolare la microchirurgia, la chirurgia endoscopica, le tecniche di navigazione, le tecnologie robotiche, le nuove procedure di coagulazione dei vasi sanguigni, ma anche la applicazione in chirurgia di tecnologie utilizzate per altri campi come gli schermi 4K e i sistemi 3D sono ormai considerati strumenti indispensabili per una moderna sala operatoria. In campo otorinolaringoiatrico, a causa della particolarità dei distretti anatomici e del poco spazio a disposizione, tutte le tecnologie elencate trovano applicazione e, sia la chirurgia oncologica del collo, sia la chirurgia del naso e seni paranasali, sia la chirurgia dell’orecchio, sia la chirurgia della base cranica, sono profondamente cambiate proprio grazie ai progressi tecnologici. Naturalmente la principale ricaduta positiva è sul paziente in termini di minore invasività e maggiore precisione con conseguenti decorsi post operatori più rapidi e migliori esiti funzionali.

10.00 – Stabat Mater

STRATEGIA PER UNA SALUTE INTELLIGENTE: RIDUZIONE DEL DANNO DA FUMO PER UN FUTURO SENZA FUMO

Salvatore Cardellicchio
Stefano Collina
Claudio Cricelli
Stefano Nardini
Umberto Tirelli
Giorgio Trizzino
Modera: Luciano Onder

Le politiche ispirate al principio della riduzione del danno sono ormai da tempo strumenti percorribili dal regolatore per la tutela della salute pubblica, anche nell’ambito della lotta al tabagismo. Se, da un lato, la comunità medica deve avere come gold standard nei confronti del paziente fumatore lo smettere di fumare, dall’altro i regolatori devono promuovere politiche volte all’accrescimento del benessere sociale, con il fine ultimo di migliorare la qualità della vita della popolazione e di generare effetti positivi sull’intera società. La tecnologia, l’innovazione ed una rigorosa metodologia scientifica stanno sviluppando per i fumatori adulti, che non vogliono o non riescono a smettere, dei prodotti alternativi a potenziale rischio ridotto che sono in grado di incidere sulle fondamentali cause che inducono lo sviluppo di malattie fumo correlate. Possono essere quindi proposte sinergie in grado di promuovere la partecipazione di soggetti pubblici e privati nell’attuazione di politiche di riduzione del danno e diffondere in maniera corretta ed efficacie adeguate informazioni in merito a questi prodotti.

10.00 – Sala di Re Enzo

DISSOCIAZIONI TRA COSCIENZA E INTELLIGENZA: UNA SFIDA PER IL FUTURO

Marcello Massimini

Normalmente, tendiamo ad associare la capacità di un organismo di adattarsi e di risolvere problemi complessi (intelligenza) alla presenza di esperienza soggettiva (coscienza). L’associazione tr intelligenza e coscienza può essere violata nel mondo naturale, ma rischia di diventare del tutto inaffidabile a causa dei progressi della medicina e dell’intelligenza artificiale. Ad esempio, la terapia intensiva può salvare cervelli con performances gravemente ridotte che rimangono tuttavia coscienti, mentre reti neurali di ultima generazione, senza alcuna coscienza, possono esibire prestazioni superiori a quelle di un essere umano sano. Presto, il panorama sarà ancora più complesso e, per orientarsi, sarà bene attrezzarsi con concetti e strumenti nuovi.

11.00 – Aula delle Conferenze Società Medica Chirurgica di Bologna

IL CERVELLO: STORIE DI CELLULE CHE PENSANO

Gianvito Martino

A cura del Gruppo Ospedaliero San Donato.

Conosciamo molto di come funziona il cervello e, almeno in parte, sappiamo come la nostra ‘scatola delle meraviglie’ ci fa percepire il mondo che ci circonda attraverso i cinque sensi, e come ci permette di rielaborarlo e di tradurlo in azioni concrete e pensieri astratti. Anche se abbiamo imparato a capire cosa è il cervello da un punto di vista anatomico e strutturale e a capirne, anche se a grandi linee, il funzionamento, molto rimane ignoto. Non solo non siamo ancora riusciti a capire come le varie cellule del cervello interagiscono in modo dettagliato tra di loro per dare origine a un pensiero o a un’azione concreta, ma non abbiamo ancora dato pieno significato a termini come intelligenza, coscienza, empatia, e sentimento. E soprattutto…non sappiamo come la mente ‘emerge’ dal nostro cervello! Gianvito Martino è Direttore Scientifico dell’IRCCS Ospedale San Raffaele.

11.00 – Sala di Re Enzo

SCOMMETTERESTE SOLDI CHE DOMANI IL SOLE NON SORGERÀ? NO? ALLORA PERCHÉ PRENDETE PRODOTTI OMEOPATICI, VI FATE PIANTARE AGHI NEL CORPO, ETC.

Enrico Bucci
Giulia Carreras

La statistica frequentista, comunemente usata nell’analisi dei dati in ambito medico, non fornisce informazioni dirette sulla probabilità che l’ipotesi di ricerca testata sia corretta. L’errore risultante si aggrava quando le ipotesi sotto esame hanno basi scientifiche non solide, quali quelle delle cosiddette medicine complementari. In questi casi la statistica Bayesiana, che considera la probabilità a priori dell’ipotesi testata, è più appropriata. Gli autori dimostrano come l’applicazione della statistica Bayesiana possa cambiare i risultati degli studi clinici sulle medicine complementari.

11.30 – Sala degli Atti

CONTRO LA RESISTENZA ANTIMICROBICA: UNA SFIDA GLOBALE

Sergio Pistoi
Massimo Giorgio Visentin

Un’iniziativa realizzata da Farmindustria per le scuole secondarie di secondo grado

Gli antibiotici stanno perdendo efficacia ad un ritmo impensabile solo qualche anno fa e questo perché i batteri hanno sviluppato strategie per neutralizzarli, e alcuni ceppi sono diventati dei veri e propri super-batteri. In un futuro non lontano, potrebbe accadere che gli antibiotici non funzionino più proprio quando sono necessari. Cosa sono i super-batteri? Perché sono così pericolosi? Come possiamo combattere il fenomeno dell’antibiotico-resistenza, anche attraverso il semplice lavaggio delle mani? L’iniziativa realizzata da Farmindustria si svolge con il giornalista scientifico Sergio Pistoi che intervista un ricercatore, il quale risponde alle domande con un linguaggio semplice ed efficace, e con l’aiuto di un microscopio e di un lavandino.

11.30 – Biblioteca D’arte E Di Storia Di San Giorgio In Poggiale

LA PAROLA AI GIURATI. UN CASO MEDICO DOVE UNA CORRETTA INFORMAZIONE PUÒ ESSERE DETERMINANTE

Evento teatrale e laboratorio per la scuola secondaria di secondo grado

Una breve narrazione drammatizzata introduce agli studenti un caso medico caratterizzato da una forte dimensione bioetica. Il finale della vicenda verrà lasciato intenzionalmente aperto, in modo da offrire lo spunto per un’attività laboratoriale sulle complesse questioni scientifiche, filosofiche e morali sollevate dal caso. Gli studenti saranno protagonisti di un dibattito bioetico e saranno chiamati, come una vera e propria giuria, a decidere l’esito della vicenda che ritengono più “giusto”, argomentando la loro scelta davanti ai compagni. Su prenotazione.

11.30 – Sala della Cultura

LA STERILITÀ MASCHILE: CAUSE E ASPETTI CLINICI

Fulvio Colombo
Patrizia Hrelia
Giuseppe Martorana

Il crollo della fertilità maschile è diventato un problema drammatico negli ultimi anni. Gli specialisti sono allarmati per i rischi che la fertilità maschile sta affrontando a causa di fattori ambientali e che, in un prossimo futuro, possa crollare il tasso di natalità. Negli ultimi 40 anni la conta degli spermatozoi nel seme maschile nei paesi occidentali è diminuita del 50% e l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dovuto modificare i parametri di riferimento per i laboratori rispetto al passato! Il Ministero della Salute dichiara che una coppia su cinque ha difficoltà a procreare per vie naturali, il doppio rispetto a 20 anni fa e che le cause di infertilità (a parte quelle di coppia, vere e proprie) riguardano in egual misura sia gli uomini sia le donne.

12.00 – Sala di Re Enzo

SUPERUOMINI? QUALI SCENARI PER MIGLIORARE GENETICAMENTE L’UOMO

Massimo Delledonne

Le nuove metodologie di sequenziamento del DNA e i progressi della genomica clinica consentono di leggere il nostro corredo genetico e utilizzare le informazioni in modo sempre più preciso. La nuova sfida della genomica è ora nella scrittura e lettura di un genoma sintetico, che sia senza difetti e predisposizioni a malattie. In un futuro davvero prossimo sarà possibile far nascere esseri umani con un corredo genetico praticamente perfetto (ma cosa significa perfezione, per una specie biologica?) disegnato da un computer. L’evoluzione dell’uomo diventa quindi controllabile dall’uomo stesso?

12.00 – Aula delle Conferenze Società Medica Chirurgica di Bologna

LA RICERCA FARMACEUTICA: L’INTELLIGENZA CHE GENERA SALUTE

Massimo Scaccabarozzi
Introduce: Alma Maria Grandin

Quella farmaceutica è un’industria che nasce dalla scienza, quindi è per sua natura legata all’intelligenza e all’evoluzione del Sapere, sia per la R&S di eccellenza, sia per la qualità della produzione e di tutte le attività aziendali. Nelle fasi di grandi innovazioni, quando le conoscenze crescono in modo esponenziale, la farmaceutica aumenta la sua capacità di rendere disponibili cure sempre più efficaci. È quello che sta succedendo: la medicina di precisione e la trasformazione digitale nelle Scienze della Vita sono in grado di cambiare radicalmente la storia delle patologie e rispondere sempre meglio alla domanda di salute. Si tratta di straordinarie innovazioni di prodotto che possono portare grandi benefici e che, per un migliore accesso alla terapia, richiedono grandi innovazioni nei processi, sia aziendali sia regolatori, guidate dall’intelligenza che consente di integrare scienza, tecnologia, competenze e contesto sociale.

14.00 – Casa Saraceni

L’IMAGING INTELLIGENTE. BIG DATA, RADIOMICA E RADIOGENOMICA

Gianpaolo Carrafiello
Emanuele Neri
Daniele Regge
Modera: Rita Golfieri

Il riconoscimento dell’immagine è stata la prima applicazione dell’intelligenza artificiale e sarà a breve applicata alla diagnostica radiologica digitale quotidiana grazie alle tecnologie basate sul Deep Learning, algoritmi che consentono ai software di apprendere dall’esperienza. Utilizzando in forme integrate i cosiddetti Big Data è stato poi possibile sviluppare la Radiomica, analisi quantitativa della tessitura dell’immagine radiologica, e la Radiogenomica, associazione dei dati digitali radiologici con i dati dell’espressione genica (in particolare dei tumori). L’insieme di queste informazioni nel futuro migliorerà la diagnosi, la prognosi e il trattamento di molte malattie, specie neoplastiche, e consentirà di predire le risposta alla terapia.

14.00 – Sala degli Atti

LA NUTRIZIONE, I FARMACI E IL GENERE: MITO O REALTÀ?

Patrizia Hrelia
Silvana Hrelia

Uomo e donna rispondono allo stesso modo a un medesimo farmaco? La prevenzione si applica nello stesso modo a uomini e donne? Uomini e donne sono ugualmente suscettibili alle diverse patologie? Le differenze tra uomo e donna sono numerose, eppure le differenze di sesso-genere in medicina ancora oggi non trovano il giusto posto nella pratica clinica. Il profilo di sicurezza dei farmaci nelle donne è inferiore rispetto all’uomo, ma le differenze di genere si estendono agli inquinanti ambientali, al fumo da tabacco e a molte altre sostanze di abuso, nonché ai rimedi botanici e ai supplementi alimentari. Una medicina che aspira a diventare personalizzata non può più prescindere da un appropriato approccio di genere. Anche per quanto riguarda il consumo di cibo le differenze di genere contano, in ragione di diversità dettate dalle differenze dell’assetto ormonale o da altre differenze biologiche e dall’ambiente culturale in cui si vive. La nutrizione gender-oriented si fonda su protocolli nutrizionali indirizzati alle diverse coorti di soggetti in una prospettiva nuova, che tenga conto di come il genere influenza non solo le scelte alimentari, ma anche il diverso destino metabolico dei nutrienti.

14.30 – Sala di Re Enzo

LA CHIRURGIA DELLE CARDIOPATIE CONGENITE: EVOLUZIONE E COMPLESSITÀ

Gaetano Domenico Gargiulo

A cura di Intesa Sanpaolo

Ogni anno nel mondo nascono 1.35 milioni di bambini affetti da una cardiopatia congenita. Il 40% se non trattato muore nel primo anno di vita e circa il 30% costituisce una urgenza clinica. Il successo del trattamento chirurgico di queste patologie è il risultato della visione pioneristica di medici il cui obiettivo è stato quello di ripristinare una anatomia e una fisiologia compatibili con la vita. Nel 1939, il Journal of the American Medical Association celebrò il successo della prima correzione chirurgica di dotto di Botallo pervio in una bambina di 7 anni e diede inizio alla storia della cardiochirurgia pediatrica. Da allora, il progresso nelle conoscenze anatomiche e della fisio-patologia delle cardiopatie congenite, la continua ricerca di interventi chirurgici sempre più correttivi insieme con l’evoluzione dei biomateriali e dei mezzi diagnostici, hanno permesso di ottenere dei risultati entusiasmanti nella cura di queste patologie congenite. Negli ultimi decenni, grazie alla tempestività della diagnosi, che oggi avviene nella maggioranza dei casi in epoca fetale, più del 90% dei bambini operati per una cardiopatia congenita raggiunge l’età adulta. Non sempre però la chirurgia convenzionale consente di risolvere i problemi legati alla cardiopatia di base e quindi è necessario ricorrere al trapianto cardiaco o ventricoli meccanici. Gli studi inerenti alle terapie rigenerative, i processi di decellularizzazione dei biomateriali e le terapie con cellule staminali potrebbero ancora rivoluzionare la cardiochirurgia pediatrica.

14.30 – Biblioteca D’arte E Di Storia Di San Giorgio In Poggiale

LA PAROLA AI GIURATI. UN CASO MEDICO DOVE UNA CORRETTA INFORMAZIONE PUÒ ESSERE DETERMINANTE

Evento teatrale e laboratorio per la scuola secondaria di secondo grado

Una breve narrazione drammatizzata introduce agli studenti un caso medico caratterizzato da una forte dimensione bioetica. Il finale della vicenda verrà lasciato intenzionalmente aperto, in modo da offrire lo spunto per un’attività laboratoriale sulle complesse questioni scientifiche, filosofiche e morali sollevate dal caso. Gli studenti saranno protagonisti di un dibattito bioetico e saranno chiamati, come una vera e propria giuria, a decidere l’esito della vicenda che ritengono più “giusto”, argomentando la loro scelta davanti ai compagni. Su prenotazione.

15.00 – Sala della Cultura

CORREGGERE E RISCRIVERE IL GENOMA UMANO: APPLICAZIONI E REGOLE

Luigi Naldini
Luca Pani
Modera: Rossella Panarese

A cura del Gruppo Ospedaliero San Donato

Le tecnologie di editing genetico sfruttano bisturi molecolari, come quelli derivati da CRISPR per operare sul DNA, inattivando o “riscrivendo” la sequenza di un gene al fine di ottenere il risultato desiderato. Si aprono nuove possibilità alle terapie avanzate: potenziare l’azione delle cellule immunitarie contro i tumori, rimuovendone i freni all’azione; trapiantare cellule invisibili al sistema immunitario che evitano il rigetto; e correggere in modo preciso le mutazioni genetiche causa di malattia. Se l’efficacia e sicurezza dei bisturi molecolari continuano ad aumentare, vi sono aspetti che richiedono una ampia discussione pubblica: riguardano l’accesso a questi trattamenti, incluse le questioni relative allo sfruttamento commerciale delle diverse tecnologie, e i controlli per stabilire l’efficacia clinica. Stante che le riscritture di cui si sta parlando interessano cellule che si estinguono con la morte dell’individuo, il recente episodio del biologo cinese che afferma di aver modificato il genoma di due bambine rendendo il cambiamento ereditario, risolleva la discussione sulla liceità morale di praticare modifiche genetiche che andranno oltre la vita dell’individuo ed entreranno nel pool genico della specie. Luigi Naldini è Direttore dell’Istituto Telethon San Raffaele per la Terapia Genica (San Raffaele Telethon Institute for Gene Therapy) e Luca Pani è Professore Ordinario di Farmacologia all’Università di Modena e Reggio Emilia e di Psichiatria Clinica all’Università di Miami (USA).

15.00 – Sala degli Atti

VACCINI: SCIENZA E SOCIAL MEDIA

Simone Bressan
Rino Rappuoli

Modera: Elena Meli

Qual è stata negli ultimi anni l’evoluzione dei vaccini grazie all’innovazione e alle nuove tecnologie? In che modo i progressi tecnologici influenzeranno lo sviluppo dei vaccini (DNA ricombinante, vaccini coniugati, genomica e oggi tecnologia sintetica, adiuvante, ecc.)? La ricerca e l’innovazione, per quanto riguarda lo sviluppo dei vaccini, sono laboriose e accuratamente controllate e hanno prodotto farmaci sempre più efficaci e sicuri, per cui la vaccinazione è diventata sempre più importante nella prevenzione delle malattie infettive. Nonostante gli avanzamenti scientifici sono cresciute delle resistenze sociali. Per comprendere la natura di tali resistenze, sarà presentata un’analisi del web sulle opinioni, sui linguaggi e sulle tendenze degli italiani in tema di vaccini; con particolare attenzione ai contenuti inseriti sui social (Facebook, Twitter, Instagram) e sui vari spazi di discussione (blog, articoli online, forum).

15.30 – Sala di Re Enzo

INNOVAZIONE DELL’ALMA MATER STUDIORIUM-UNIVERSITÀ DI BOLOGNA NELLA RICERCA MEDICA

Giovanni Barbara
Laura Calzà
Paola Ceroni
Marco Domenicali
Piera Versura

A cura di Intesa Sanpaolo

Nella medicina il percorso dalla ricerca di base alla disponibilità di nuove terapie, prodotti e servizi è complesso, lungo e rischioso. Solo da progetti di ricerca ambiziosi e innovativi possono derivare soluzioni efficaci alle sfide della salute per cui non ci sono ancora risposte. La ricerca in ambito sanitario non riguarda, tuttavia, solo tecnologie e prodotti, ma anche modi di organizzare i servizi, di utilizzare le risorse e il finanziamento dei sistemi. In questo contesto, appare importante riflettere sulla trasferibilità delle innovazioni per agevolare la ricerca, lo sviluppo di nuovi prodotti, benefici, impatto e ritorno degli investimenti pubblici alla società. La rassegna di una selezione dei brevetti dell’Università nell’ambito Life Science e MedTech descrive alcuni degli importanti risultati scientifici già raggiunti e prefigura le applicazioni concrete che ne deriveranno.

16.00 – Sala degli Atti

IL DNA DEI SARDI: UNA CHIAVE PER SPIEGARE LE MALATTIE UMANE

Francesco Cucca

Le nuove tecnologie di caratterizzazione della variabilità genetica hanno migliorato la nostra comprensione del modo in cui i geni e i loro prodotti proteici funzionano nella buona salute e nella malattia. Hanno anche fornito un potente strumento per ricostruire eventi preistorici dell’umanità, provvedendo informazioni sui movimenti delle popolazioni e sull’adattamento ai diversi ambienti. Usando alcuni esempi si mostrerà come alcune caratteristiche genetiche distintive della popolazione sarda abbiano consentito una migliore comprensione delle basi genetiche e funzionali di malattie complesse, come quelle autoimmuni, e della storia evolutiva dei sardi e degli europei.

16.00 – Casa Saraceni

INVECCHIAMENTO, ALZHEIMER E INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Roberto Bernabei

La malattia di Alzheimer ad oggi non ha terapie se non alcuni interventi “sintomatici” che non ne modificano il decorso. Nelle fasi iniziali di insorgenza, spesso non diagnosticate, vi è un deficit della memoria che può essere compensato dalle tecnologie oggi disponibili. Da qui l’idea di un chatbot che possa supportare questa fase della malattia. La possibilità di un “servizio” ritagliato sul singolo malato che offra i numeri, le abitudini, i contatti, il modo ad esempio per rientrare nella propria abitazione. Non è una terapia in sé, ma si tratta un’azione proattiva per chi, a causa della malattia, inizia a perdersi.

16.30 – Aula Absidale di Santa Lucia

2030: ODISSEA IN GINECOLOGIA

Renato Seracchioli

Un ginecologo alla soglia della pensione (2030) racconta gli aspetti positivi e negativi della sua attività ormai governata dall’intelligenza artificiale, con uno sguardo al passato, all’evolversi delle conquiste della scienza ginecologica e riproduttiva e al futuro, alle conseguenze etiche e sociali che tali conquiste potranno recare al genere umano.  Un viaggio immaginario nella ginecologia del futuro, ripercorrendo gli eventi del passato: da Luise Brown all’utero artificiale.

16.30 – Sala di Re Enzo

TELEMEDICINA: ESPERIENZA, STATO DELL’ARTE E FUTURO

Mauro Caliani
Graziamaria Nuzzaco
Gennaro Sosto
Modera: Francesco Gabbrielli

A cura di Intesa Sanpaolo

Di Telemedicina si parla da anni. Le tecnologie hanno continuato a progredire, i concetti di IoT (Internet of Things), Big Data, Cloud e AI sono entrati nella vita quotidiana e anche in quella clinica. La differenza ora deve essere fatta dai protocolli medici, dai percorsi terapeutici e di trattamento, dalle infrastrutture e dai servizi. Questo cambiamento è già iniziato. La visione del futuro passa anche da scelte istituzionali e da un disegno più ampio, pensando a quali saranno le potenzialità delle connessioni come il 5G e partendo dal ruolo dell’Ospedale verso una continuità territoriale.

17.00 – Aula delle Conferenze Società Medica Chirurgica di Bologna

MODELLO DI COLLABORAZIONE INTELLIGENTE: IL CASO DELL’INSUFFICIENZA INTESTINALE CRONICA BENIGNA

Sergio Felicioni
Loris Pironi
Elisa Rozzi
Modera: Federica Claudia Galli

L’evento illustrerà la collaborazione virtuosa che, nel campo delle malattie rare, riunisce associazioni pazienti e centri d’eccellenza valorizzando così la rete che vede da un lato l’intelligenza diffusa dei pazienti esperti, dall’altro l’esperienza dei centri d’eccellenza e la rete nazionale delle malattie rare. Nel caso dell’Insufficienza Intestinale Cronica Benigna – una condizione rara che colpisce meno di un migliaio di persone in Italia – questo percorso da anni vede collaborare in modo efficace l’associazione “Un Filo per la Vita Onlus” e il centro d’eccellenza del Sant’Orsola di Bologna. L’azione è affiancata dal Centro Regionale Malattie Rare.

17.00 – Casa Saraceni

LA MENTE, LA CITTÀ, L’INTELLIGENZA

Franco Farinelli

Anche se non sembra, le spiegazioni del funzionamento urbano riescono perfettamente analoghe ai modelli con i quali spieghiamo il funzionamento della mente. Si tenterà perciò di avanzare un’ipotesi circa la natura e la ragione di tale analogia. E l’esempio della storia della città di Bologna servirà ad illustrare, attraverso il ricorso ad un caso di studio le cui conclusioni sono però generalizzabili, l’omologia tra mente e città.

17.00 – Stabat Mater

NUOVE TECNOLOGIE PER UNA MEDICINA PREDITTIVA IN CARDIOLOGIA E ONCOLOGIA

Luigi Bolondi
Ilja Gardi
Giuseppe Petralia
Claudio Rapezzi

A cura del Gruppo Villa Maria

Le nuove tecnologia che esplorano nei minimi dettagli il corpo umano possono offrire elementi fondamentali per predire la predisposizione a eventi morbosi o effettuare diagnosi precoci. In campo cardiologico l’esplorazione morfologica delle coronarie mediante TAC cardiaca 3D con i ricostruttori Cloud in back sta sostituendo le tradizionali tecniche funzionali per la predizione del rischio coronarico, mentre in campo oncologico la nuova tecnologia della Whole body Diffusion MRI, offre la possibilità di una valutazione globale che, senza l’uso delle radiazioni ionizzanti, potrebbe integrare o sostituire le acquisizioni della PET.

18.00 – Salone del Podestà

COSA RISCHIA IL CUORE DI UN ATLETA?

Alessandro Capucci
Ornella Leone
Antonio Pelliccia
Susi Pelotti
Claudio Rapezzi
Gaetano Thiene
Giovanni Tredici
Modera: Alma Maria Grandin

Testimonial del mondo dello sport.

L’atleta che pratica attività sportiva a livello sia amatoriale, sia agonistico è purtroppo soggetto ad una serie di spiacevoli eventi cardiovascolari, come le cronache di questi mesi in particolare ci riportano. Come è possibile che eventi potenzialmente letali colpiscano giovani in condizioni di salute apparentemente eccezionali? Il problema riguarda lo sport in sé, oppure una condizione patologica preesistente sconosciuta all’atleta e non messa in evidenza dai medici prima che l’atleta stesso inizi l’attività sportiva? La tavola rotonda cerca di fare chiarezza su questi argomenti, e riporta ciò che si sta facendo al momento a livello italiano.

21.00 – Conservatorio di Musica Giovan Battista Martini – Sala Bossi

CONCERTO DEI SOLISTI DELL’ORCHESTRA MOZART

Musiche di Mozart e Beethoven

In collaborazione con Farmindustria

L’Orchestra Mozart rappresenta oggi una delle compagini d’eccellenza nel mondo internazionale della musica classica. Accanto al grande repertorio sinfonico, la musica da camera svolge un ruolo centrale nelle attività dell’Orchestra, in linea con l’idea artistica di Claudio Abbado, che ne è stato direttore e guida per dieci anni.

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SABATO 11 MAGGIO

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8.30 – Sala Vasari

MEMORIAL MARIO CAMPANACCI: PIONIERE NELLO STUDIO E NELLA CURA DEI TUMORI MUSCOLO-SCHELETRICI

A cura dell’Associazione Mario Campanacci per lo studio e la cura dei tumori muscolo scheletrici

L’Associazione Mario Campanacci e l’Istituto Ortopedico Rizzoli ricordano il Professor Mario Campanacci a vent’anni dalla scomparsa. Pioniere e Maestro riconosciuto internazionalmente nel campo dell’Oncologia Muscoloscheletrica, creò al Rizzoli un centro multidisciplinare, eccellenza italiana e internazionale. Il meeting lo ricorda con testimonianze di pazienti, allievi e collaboratori. La tavola rotonda tra Associazioni pazienti, intende gettare le basi per una rete di aiuto ai pazienti con sarcomi ed alle loro famiglie. L’Associazione supporta l’opera che il Prof. Campanacci ha realizzato, aiutando pazienti, incentivando la ricerca clinica e la divulgazione scientifica sui sarcomi.

9.30 – Biblioteca d’Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale

A COME ADOLESCENZA. CURARE IL CORPO E LE EMOZIONI

Animazione teatrale per studenti della scuola secondaria di primo grado

Gli studenti intraprendono un viaggio nei cambiamenti che il corpo affronta durante l’adolescenza. Partendo dalla spiegazione scientifica di fenomeni tipici di questa stagione della vita, è possibile per i ragazzi conoscere e riconoscere il proprio corpo, capendo come prendersene cura. Insieme ai cambiamenti fisici, si parla anche delle sensazioni emotive che contraddistinguono l’adolescenza, un’età tanto complessa quanto piena di entusiasmanti novità. Su prenotazione.

10.00 – Sala della Cultura

INNOVAZIONI IN CHIRURGIA ROBOTICA E IMAGING 3D

Eugenio Brunocilla

La chirurgia robotica, sin dalla sua introduzione nei primi anni 2000, ha rivoluzionato il trattamento delle principali patologie urologiche oncologiche. Grazie a un’immagine ingrandita ed al visore 3D, il chirurgo è in grado di cogliere i minimi dettagli anatomici ed eseguire interventi con estrema precisione. Recentemente, la diffusione delle stampanti 3D, che permettono di “stampare” gli organi a partire dalle immagini radiologiche e della tecnologia della realtà aumentata in cui c’è la possibilità di sovrapporre le immagini radiologiche ricostruite a quelle del robot, stanno aprendo ulteriori scenari in cui il sodalizio tra tecnologia e chirurgo è diventato imprescindibile. Questo nuovo approccio chirurgico rappresenta solo l’inizio di una nuova era. In un prossimo futuro l’intelligenza artificiale consentirà di automatizzare procedure mediche ad ogni livello con il risultato di migliorare la capacità della medicina di ripristinare la nostra salute.

10.00 – Stabat Mater

COLESTEROLO E DINTORNI: NUOVE REGOLE E NUOVI FARMACI…10 DOMANDE CALDE PER GLI ESPERTI

Maurizio Averna
Claudio Borghi
Claudio Rapezzi
Modera: Alma Maria Grandin

Negli ultimi anni il concetto di “valore normale” del colesterolo plasmatico è radicalmente cambiato. L’attenzione dei Ricercatori e dei Clinici, in particolare, è stata posta sulla frazione LDL; si ritiene inoltre provato che non esista un unico “valore normale” ma diversi “valori desiderabili” di colesterolo, a seconda delle caratteristiche dei singoli individui e del loro profilo globale di rischio. La terapia delle dislipidemie ed in particolare della ipercolesterolemia si è arricchita negli ultimi anni di nuovi farmaci e di nuove strategie.

10.30 – Sala di Re Enzo

COSA SAPPIAMO SULLE BASI GENETICHE E NEUROBIOLOGICHE DELL’INTELLIGENZA UMANA E DEI SUOI USI

Pietro Pietrini

Le conoscenze sulla neurobiologia e la genetica dell’intelligenza sono ancora in alto mare. I neuroscienziati interrogano il cervello per stabilire come la sua struttura e attività producono l’intelligenza, ovvero le variazioni dell’intelligenza. I genetisti cercano i fattori ereditari. Un’ipotesi attendibile è che l’intelligenza sia collocata in particolari gruppi di neuroni nel cervello, molti dei quali situati nelle cortecce prefrontale e parietale. La struttura di queste aree, la loro attività e le connessioni variano tra gli individui e si correlano con le prestazioni nei test cognitivi. Le stime recenti sono che circa il 25% delle variazioni individuali nell’intelligenza saranno spiegate dai polimorfismi a livello di singolo nucleotide del genoma. Complessivamente, i geni identificati finora spiegano circa l’11% delle variazioni individuali nei livelli di istruzione.

11.00 – Sala della Cultura

PIÙ ROBOT E MENO BURNOUT PER PREVENIRE EFFETTI COLLATERALI IN CHIRURGIA

Giorgio Ercolani
Paolo Maria Russo

Nella chirurgia oncologica dell’apparato gastroenterico, l’approccio mininvasivo rappresenta a tutt’oggi la procedura migliore di trattamento per la maggior parte delle patologie. I benefici per il paziente derivanti dall’utilizzo di questa tecnica si traducono in un ridotto tasso di complicanze postoperatorie, minor dolore post-operatorio, rapida ripresa delle attività fisiche, degenza più breve e un risultato estetico migliore. La chirurgia robotica rappresenta un’evoluzione della tecnica laparoscopica, riducendo ulteriormente le perdite ematiche, e permette di garantire la mininvasività anche in situazioni più complesse. I chirurghi devono spesso affrontare il burnout, cioè una condizione di stress lavorativo cronico caratterizzato da esaurimento emotivo, un sentimento di scarsa realizzazione professionale e un eccessivo distacco emotivo del medico dal paziente. Il burnout ha un impatto negativo non solo sul benessere psicologico del medico ma anche sulla qualità del suo lavoro. Ridurre gli effetti del burnout aumenterebbe la motivazione e soddisfazione lavorativa dei medici e, al contempo, favorirebbe l’instaurarsi di una relazione più collaborativa tra medico e paziente.

11.00 – Teatro Arena FICO Eatalyworld

STILI DI VITA PER STARE BENE: I BENEFICI DELL’ATTIVITÀ FISICA

Marco Malaguti
Paolo Pandolfi
Introduce: Andrea Segrè

L’attività fisica è fattore essenziale di uno stile di vita sano. Alcuni antropologi sostengono che l’evoluzione abbia reso l’attività fisica un comportamento obbligatorio per l’uomo. È noto come contribuisca alla salute dell’apparato cardiocircolatorio. Più recente è la scoperta degli effetti positivi a livello del sistema nervoso centrale, della possibilità di contrastare lo sviluppo di patologie croniche e degenerative. L’attività fisica, purché condotta ad intensità moderata e attraverso un processo adattativo, rappresentando essa stessa una forma di stress per l’organismo, lo aiuta ad affrontare situazioni di stress via via maggiori.

11.30 – Sala di Re Enzo

LE APNEE OSTRUTTIVE NEL SONNO: CAUSE, EFFETTI E CURE

Giuseppe Plazzi
Venerino Poletti
Claudio Vicini

La sindrome delle apnee ostruttive nel sonno (OSAS) ha prevalenza del 2-4% nella popolazione generale e in alcune fasce di età è superiore al 20%. Si tratta di un grave e crescente problema sanitario, sociale ed economico, che colpisce sia il sesso maschile sia quello femminile. Il mancato riconoscimento, la ritardata diagnosi o il trattamento non tempestivo determina un aumento della mortalità e della morbilità della popolazione affetta, con un aumento dei costi sanitari diretti e indiretti. I pazienti non adeguatamente trattati presentano un elevato rischio di comorbilità e complicanze, un rischio di incidenti stradali e infortuni sul lavoro e una perdita di produttività imputabile ad un aumento delle giornate di assenza dal lavoro e ad una ridotta performance lavorativa. L’approccio al paziente con OSAS, in ogni età della vita, richiede l’intervento di un panel di esperti multidisciplinare: la diagnosi e la terapia devono essere coordinate tra diversi specialisti, in particolare neurologi, otorinolaringoiatri, dentisti, pneumologi, con il fine ultimo di garantire un intervento ottimale e completo.

12.00 – Sala della Cultura

DIABETE E MEDICINA AD ALTE PRESTAZIONI: LA CONVERGENZA DI INTELLIGENZA UMANA E ARTIFICIALE

Lorenzo Piemonti

A cura del Gruppo Ospedaliero San Donato

La medicina può essere pensata come un ecosistema fondato sul concetto di relazione e di processo, una realtà dinamica in cui la scienza è strumento d’interpretazione non dogmatico ma fondante e imprescindibile. Il medico si muove ancora prevalentemente all’interno dei dati prodotti dalla biochimica clinica e dall’imaging, seppur avanzato, ma abbiamo già oggi necessità di integrare le nozioni di genetica nel quadro eziopatogenetico e di cura, e di sviluppare piattaforme tecnologiche in grado di valutare e commisurare i diversi aspetti della relazione del singolo con l’ecosistema. Lorenzo Piemonti è Direttore del Diabetes Research Institute, IRCCS Ospedale San Raffaele.

12.00 – Stabat Mater

I VACCINI: PSICOLOGIA, SOCIETÀ E POLITICA

Robert Böhm
Nicoletta Luppi

Tutti i Paesi hanno politiche dirette a prevenire malattie infettive con vaccini sicuri ed efficaci. Ma quasi tutti i Paesi devono affrontare le esitazioni e i sospetti nei riguardi dei vaccini, che possono portare al rifiuto della vaccinazione. Cosa determina l’atteggiamento verso i vaccini? Capire come si prendono le decisioni, può suggerire strategie efficaci per sostenere il successo delle politiche di salute pubblica specifiche di un dato Paese. Il rifiuto del vaccino dipende da aspetti della psicologia decisionale, che in alcuni casi possono essere cambiati per far diventare la vaccinazione accettabile, mentre in altri risulta inutile cercare di intervenire. Strategie comunicative mirate sembrano più promettenti, economiche ed efficaci rispetto a quelle, privilegiate dalle politiche sanitarie, che tentano di recuperare in generale la fiducia nelle vaccinazioni.

14.00 – Stabat Mater

TRASFERIRE LE CONOSCENZE IN AMBITO SANITARIO ATTRAVERSO LA REALTÀ AUMENTATA E VIRTUALE

Ken Swain

A cura di EON Reality

La rapida evoluzione della realtà virtuale, della realtà aumentata, dell’intelligenza artificiale e dell’Internet delle Cose avrà un effetto dirompente su molti settori, tra cui quello sanitario. Si tratta di tecnologie afferenti a settori distinti – ma la loro convergenza spingerà la simulazione digitale e la formazione verso nuove frontiere. Questo significa che il futuro della Realtà Aumentata e della Realtà Virtuale in ambito sanitario sarà quasi certamente molto più intelligente e sofisticato, e aiuterà i professionisti sanitari a svolgere il loro lavoro in modo ancora più efficace…e la tecnologia può aiutare a prendersi cura del resto. Si parlerà delle tendenze per applicazioni future nell’ambito dell’apprendimento e del trasferimento delle conoscenze, insieme a casi di studio innovativi che incorporano realtà aumentata, la realtà virtuale e le tecnologie emergenti.

14.00 – Aula Absidale di Santa Lucia

INIZIA UNA NUOVA ERA. PREVENZIONE DELLA SINDROME DI ALZHEIMER?

Arnaldo Benini

La demenza in età avanzata è dovuta alla componente genetica della persona, che è immodificabile e stabilisce la durata della vita nonché fino a quando neuroni e sinapsi saranno efficienti. A tale fattore si affiancano le condizioni ambientali e modo di vivere, cioè i cosiddetti fattori epigenetici. Questi, a differenza della struttura genetica, possono essere influenzati con la prevenzione generica che si raccomanda per vivere meglio e più a lungo. L’Alzheimer è raramente una malattia neurodegenerativa monocausale. Si tratta di una sindrome con varie cause, la più importante delle quali è la patologia cardiovascolare, specie la pressione alta già dall’età media. Studi epidemiologici rigorosi mostrano che la prevenzione della demenza è possibile, curando per tempo non le beta-amiloidi, che non significano nulla, ma i vari fattori di malattia epigenetici. Si può ridurre il rischio della sindrome demenziale fino del 70%. Una volta insorta, la demenza non è curabile.

14.30 – Casa Saraceni

FARE RICERCA E INNOVAZIONE NEL TERZO MILLENNIO, PER IL BENE DEI PAZIENTI, NEL CAMPO DELLE SCIENZE DELLA VITA, FRA DIGITALE E START UP

Fabrizio Landi

A cura di Intesa Sanpaolo

Il futuro della Ricerca Farmaceutica, Biotecnologica e Med-Tech è sempre più basato sulla capacità di pensare soluzioni innovative e sensazionali anche utilizzando le risorse del mondo digitale (si pensi all’uso di modelli virtuali per evitare test pre e clinici su animali e pazienti) rispetto allo sviluppo convenzionale di nuovi prodotti farmaceutici e biomedicali. Le grandi aziende riconoscono questo, basti pensare che già oggi oltre 2/3 delle nuove idee per prodotti farmaceutici nasce da ricerche autonome che si concretizzano in Start Up innovative. Questa è una occasione unica per il nostro Paese, ricco di risorse intellettuali e conoscenze biologiche ma limitato nel numero di grandi aziende del settore: aiutare lo sviluppo di queste iniziative richiede sforzi, investimenti, metodi di lavoro e disciplina ma può essere un’occasione unica per l’Italia.

15.00 – Stabat Mater

LE BASI AUTOIMMUNI DELLE MALATTIE NEUROLOGICHE E MENTALI

Francesc Graus

La ricerca neuroimmunologica ha trovato solide prove del fatto che i neuroni possono essere il bersaglio di un attacco autoimmune e che in alcuni casi gli anticorpi contro le proteine sinaptiche sono responsabili dell’encefalite che può o meno essere associata al cancro (paraneoplastico). Di particolare interesse è l’encefalite associata agli anticorpi che aggrediscono strutture molecolari extracellulari della sotto unità NR1 del recettore NMDA. I pazienti con questa sindrome, bambini e giovani donne, presentano gravi sintomi psichiatrici, diminuzione della coscienza, convulsioni, discinesie e instabilità autonomica.

15.00 – Aula Absidale di Santa Lucia

RISCHI DI TOSSICITÀ PER LA SALUTE DA CIBO E INTEGRATORI

Giorgio Fedrizzi
Fabiana Morroni
Modera: Luigi Bolondi

L’alimentazione e più in generale tutto ciò che assumiamo è profondamente cambiato rispetto a tutta la storia precedente dell’umanità. Le conseguenze sulla salute sono ancora in parte ignote. Il principale problema è la “sicurezza” alimentare. L’attuale approccio ha un’impostazione comunitaria, che tiene in considerazione le problematiche della globalizzazione e delle variazioni delle consuetudini alimentari. A livello comunitario la sicurezza alimentare ha un approccio “from farm to fork”, per cui tutta l’attività di controllo degli alimenti inizia dalle primissime fasi di coltivazione e produzione, per arrivare a controllare cosa è presente sulle nostre tavole, compresi i materiali destinati a venire a contatto con gli alimenti. Per realizzare questa attività sono operativi vari piani di controllo comunitari. Accanto a questi sono stati predisposti monitoraggi per valutare “nuovi” possibili rischi emergenti. Il secondo problema è il mercato degli integratori e degli estratti vegetali che raggiunge i 3 miliardi di euro solo in Italia. Nell’ultimo anno il 65% della popolazione adulta ne ha utilizzato almeno uno per una aspettativa di benessere e di mantenimento dello stato di salute. Ma chi ne fa uso è a conoscenza dei possibili rischi in termini di sicurezza e qualità? Il mondo degli integratori è tanto ampio da includere prodotti seri ed efficaci, così come inutili o dannosi.

15.30 – Biblioteca d’Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale

A COME ADOLESCENZA. CURARE IL CORPO E LE EMOZIONI

Animazione teatrale per l’utenza libera

I ragazzi intraprendono un viaggio nei cambiamenti che il corpo affronta durante l’adolescenza. Partendo dalla spiegazione scientifica di fenomeni tipici di questa stagione della vita, è possibile per i ragazzi conoscere e riconoscere il proprio corpo, capendo come prendersene cura. Insieme ai cambiamenti fisici, si parla anche delle sensazioni emotive che contraddistinguono l’adolescenza, un’età tanto complessa quanto piena di entusiasmanti novità. Su prenotazione.

15.30 – Casa Saraceni

DA NUOVE TECNOLOGIE RICOSTRUTTIVE, NUOVE SPERANZE PER BAMBINI CON TUMORI OSSEI

Marco Manfrini

I due principali sarcomi ossei (osteosarcoma e sarcoma di Ewing) sono malattie rare (la stima in Italia è 100-120 nuovi casi all’anno) che colpiscono i giovani, più della metà bambini. La prognosi, un tempo fatale, è drasticamente migliorata negli ultimi 50 anni e oggi circa il 70% dei pazienti può recuperare l’aspettativa di vita dei coetanei. La chirurgia dello scheletro si è contemporaneamente evoluta permettendo di evitare l’amputazione e negli ultimi 20 anni strategie chirurgiche innovative hanno ampliato l’inventario delle opzioni ricostruttive aprendo prospettive esaltanti sul recupero psicofisico dei bambini con cancro alle ossa. L’esperienza dell’Istituto Ortopedico Rizzoli rappresenta un punto di eccellenza di Bologna in ambito italiano, europeo e mondiale.

16.00 – Stabat Mater

PERCHÉ I VALORI DEL QI DEI BAMBINI SONO COLLEGATI ALLA LONGEVITÀ E A MIGLIORE SALUTE?

Ian Deary

I risultati dei test di abilità cognitiva (intelligenza) dalla tarda infanzia sono associati alla longevità delle persone e al rischio di sviluppare determinate malattie. Questo è il campo della epidemiologia cognitiva. Saranno descritti alcuni recenti studi che mostrano gli sviluppi di queste conoscenze e che hanno coinvolto gli Scottish Mental Surveys dal 1932 al 1947. Grazie a questi studi, Ian Deary ha riconosciuto alcune cause di morte, malattie e comportamenti che sono associati al livello di intelligenza valutata sui giovani, oltre ad alcune possibili fattori che collegano intelligenza e salute, incluse quelli legate al ruolo dei geni.

16.00 – Sala della Cultura

LA DIGITALIZZAZIONE DEL RAPPORTO MEDICO-PAZIENTE: LUCI E OMBRE

Susi Pelotti
Maria Giulia Roversi-Monaco

In che modo la salute digitale cambia il tradizionale rapporto medico-paziente e lo stesso insegnamento della medicina? L’evoluzione del rapporto medico-paziente verso un modello di processo decisionale condiviso è guidata dell’esigenza di mettere il paziente al centro del percorso di cura come chiave per una politica di salute pubblica sensibile ai valori individuali del cittadino ammalato. In questo contesto si inseriscono gli strumenti di Mobile Health con i relativi vantaggi e rischi, da analizzare anche alla luce dei pronunciamenti della giurisprudenza sulla forma e sul contenuto del consenso all’atto medico.

16.30 – Casa Saraceni

BI-REX, L’INDUSTRIA 4.0 A SERVIZIO DELLA SALUTE

Lorenzo Chiari

A cura di Intesa Sanpaolo.

BI-REX (Big Data Innovation & Research EXcellence) è uno degli otto Centri di Competenza finanziati dal MISE nell’ambito del Piano Industria 4.0. È un consorzio pubblico-privato con sede a Bologna che raccoglie in partenariato 57 attori tra cui Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con lo scopo di assistere le aziende, ed in particolare le PMI, nell’adozione di tecnologie abilitanti all’Industria 4.0. Tra le filiere verticali che saranno oggetto dei progetti del Centro un ruolo significativo è ricoperto dal Biomedicale. Qui le più sofisticate tecnologie per i Big Data e la Data Security, per l’Additive Manufacturing e la Robotica collaborativa saranno testate nelle loro potenzialità di innovare a fondo il modo in cui la ricerca e la pratica clinica si occupano oggi della nostra salute. La tavola rotonda, che vedrà la partecipazione dei principali partner biomedicali di BI-REX, presenterà la roadmap del progetto e rifletterà sul significato per il nostro sistema socio-economico di cominciare a ragionare in termini di “Salute 4.0”.

16.30 – Aula delle Conferenze Società Medica Chirurgica di Bologna

DALLA FARMACOGENETICA ALLA MEDICINA PERSONALIZZATA E DI PRECISIONE: SFIDE E OPPORTUNITÀ

Sabrina Angelini
Giorgio Cantelli Forti
Ettore Capoluongo
Gloria Ravegnini
Modera: Giorgio Cantelli Forti

In memoria del Professor Franco Pannuti

Il tumore stromale gastrointestinale (GIST) prevede la rimozione della massa tumorale, seguita, nel caso dei pazienti definiti ad alto rischio, dal trattamento chemioterapico. La nuova frontiera della medicina personalizzata o di precisione prevede l’interrogazione di specifiche molecole, chiamate microRNA e lncRNA, che le cellule tumorali rilasciano nel sangue per comunicare tra loro. La ricerca sta cercando di capire se qui si trovi la chiave per stabilire come mai il tumore tende a ripresentarsi solo in certi individui. La biopsia liquida è un nuovo strumento per diagnosticare il cancro, monitorarlo e prevedere la risposta alla terapia. Attraverso un prelievo di sangue si può seguire la storia naturale del tumore. Individuare le mutazioni nel DNA tumorale presente nella circolazione sanguigna, permetterà d’identificare la terapia più adatta per un dato paziente. Inoltre, consentirà di monitorare l’andamento della malattia durante il trattamento, individuando tempestivamente quando il tumore impara a vanificarne l’effetto.

17.00 – Sala della Cultura

BIG DATA E LEGGI SULLA PRIVACY

Giusella Finocchiaro
Augusta Iannini

La disponibilità di Big Data rende oggi possibili elaborazioni, con costi e tecnologie accessibili, di grande portata. Nell’ambito sanitario le applicazioni spaziano dalle finalità di cura, a quelle di ricerca scientifica, a quelle di medicina preventiva. L’elemento alla base di ogni modello di elaborazione è l’informazione che, se riferibile ad una persona fisica, è giuridicamente qualificata come dato personale. L’enorme ricchezza informativa viene, secondo la normativa europea, sottoposta a vincoli, a protezione dell’identità digitale e della riservatezza del soggetto a cui i dati si riferiscono. La tutela del “corpo elettronico” sembra contrapporsi così a quella del corpo materiale. La definizione di un bilanciamento dei diritti rilevanti diviene quindi necessaria.

17.00- Biblioteca d’Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale

A COME ADOLESCENZA. CURARE IL CORPO E LE EMOZIONI

Animazione teatrale per l’utenza libera

I ragazzi intraprendono un viaggio nei cambiamenti che il corpo affronta durante l’adolescenza. Partendo dalla spiegazione scientifica di fenomeni tipici di questa stagione della vita, è possibile per i ragazzi conoscere e riconoscere il proprio corpo, capendo come prendersene cura. Insieme ai cambiamenti fisici, si parla anche delle sensazioni emotive che contraddistinguono l’adolescenza, un’età tanto complessa quanto piena di entusiasmanti novità. Su prenotazione.

17.00 – Aula Absidale di Santa Lucia

L’ACIDO URICO E L’EFFICACIA DELLA MENTE: PRIMO ESEMPIO DI RICICLAGGIO BIOLOGICO DEI RIFIUTI

Claudio Borghi
Giovambattista Desideri
Francesco Maria Galassi
Modera: Michele Mirabella

Tra le sostanze misteriose che circolano nel nostro corpo, l’acido urico è una di quelle di maggiore interesse per il significato evoluzionistico, fisiologico e clinico. L’acido urico è il prodotto finale della “digestione” delle proteine e rappresenta un apparente prodotto di scarto il cui riciclaggio può tuttavia avere effetti positivi e negativi. La capacità di produrre acido urico è tipica dei primati (e quindi dell’uomo) e del cane dalmata, uniche specie che nella storia della evoluzione hanno perso un gene chiave (uricasi) indispensabile per trasformarlo in un composto inerte. Nell’uomo si ritiene che l’incremento dei livelli di acido urico abbia contribuito allo sviluppo della intelligenza e crescita motoria e proprio queste evidenze hanno generato la ipotesi che i livelli plasmatici e tissutali di acido urico abbiano a che vedere con le capacità cognitive e con l’efficacia della mente dell’uomo.

17.30 – Stabat Mater

I TRE FRATELLI CHE NON DORMIVANO MAI E ALTRE STORIE DI DISTURBI DEL SONNO

Luigi De Gennaro
Giuseppe Plazzi

L’invenzione della video-polisonnografia – la possibilità di registrare le immagini video di un paziente che dorme in un laboratorio illuminato a raggi infrarossi e sincronizzarle con la registrazione polisonnografica – ha impresso allo studio dei disturbi del sonno un’incredibile accelerazione. Sono stati documentati e classificati negli ultimi trenta anni molti comportamenti atipici che possono comparire esclusivamente durante il sonno. Alcune storie di questi pazienti e della scoperta delle parasonnie di cui erano affetti sono state raccolte nel libro “I tre fratelli che non dormivano mai e altre storie di disturbi del sonno”. In forma narrativa, partendo da osservazioni reali, vengono ripercorse le patologie più frequenti come l’insonnia, la sindrome delle gambe senza riposo, il pavor nocturnus, il sonnambulismo, i sussulti ipnici dell’addormentamento, le paralisi del sonno, ma anche patologie rare come la narcolessia, il disturbo comportamentale del sonno REM, le epilessie notturne, il mioclono propriospinale, la sexsomia, la storia dell’insonnia fatale familiare o casi giudiziari quali violenze e omicidi commessi durante il sonno e casi di intossicazione da farmaci che possono mascherare disturbi di coscienza provocati da intossicazioni endogene.

18.00 – Salone del Podestà

DIETE BISLACCHE E DOVE TROVARLE

Dario Bressanini

Il primo libro dedicato a una dieta fu pubblicato nel 1863: Letter on Corpulence Addressed to the Public. Da allora gli scaffali delle librerie hanno visto passare decine di migliaia o più di libri sulle diete: da quelle basate su un solo alimento – come il sedano o l’ananas – a quelle che escludono qualcosa, come il lattosio o il lievito. Ma anche diete su cui il dibattito scientifico è ancora acceso: con pochi carboidrati oppure con pochi grassi, oppure con molti grassi o molte proteine. Non sorprende che il pubblico sia confuso. Che cosa dice la ricerca scientifica su tutte queste diete?

19.00 – Salone del Podestà

PASSATO, PRESENTE E FUTURO DELLA RIPROGRAMMAZIONE NUCLEARE

John Gurdon, Premio Nobel per la Medicina 2012
Introduce: Lucio Ildebrando Maria Cocco

Il piano sperimentale di trasferire il nucleo di una cellula somatica in una cellula uovo privata di nucleo (clonazione) risale alla fine dell’Ottocento e il primo successo risale al 1952. Nel corso degli anni Sessanta la tecnologia del trasferimento nucleare fu sviluppata sperimentalmente con diversi risultati sugli anfibi e si scopriva che la cellula uovo è in grado di riprogrammare il nucleo di una cellula somatica per dar vita da capo a un animale. Si è dovuto attendere il 1997 per registrare la nascita del primo mammifero clonato (Dolly). Quali sono i risultati applicativi già realizzati e le prospettive future del vasto settore di studi e sviluppi clinici, ma anche industriali, che sono derivati dall’uso della tecnologia del trasferimento nucleare? Queste ricerche sollevano delle preoccupazioni sul piano etico, che vanno affrontate tenendo presente il quadro scientifico delle nostre conoscenze.

21.00 – Chiesa San Giovanni in Monte

CONCERTO CON L’ORCHESTRA YOUNG MUSICIANS EUROPEAN DIRETTA DAL MAESTRO PAOLO OLMI, CON LA PARTECIPAZIONE DEL CORO DELLE VOCI BIANCHE DEL TEATRO COMUNALE DIRETTO DALLA MAESTRA ALHAMBRA SUPERCHI

La Fondazione Luisa Fanti Melloni è stata istituita il 28 Marzo 2003 per destinare alla ricerca delle cure per l’infarto cardiaco tutti i redditi derivanti dai beni lasciati dalla Signora Luisa Fanti Melloni all’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna. Oggi la Fondazione è un centro molto importante per finanziare la ricerca nel settore della cardiologia e delle discipline ad essa strettamente connesse, al fine di dare la massima attenzione al problema dell’infarto cardiaco e alle sue cure. Ogni anno la Fondazione promuove un evento per porre in evidenza l’importanza della ricerca medica e il suo finanziamento e ricordare la Signora Luisa Fanti Melloni per il suo generoso lascito alla nostra Università. Il Coro di Voci Bianche del Teatro Comunale di Bologna è costituito da allievi di età compresa tra i 6 e i 18 anni che frequentano i corsi della Scuola per Voci Bianche del Teatro. L’iniziativa nasce nel 1997 dalla volontà di contribuire a soddisfare la crescente domanda di fruizione musicale e dalla convinzione che un approccio diretto alla pratica musicale fornisca ai giovani il migliore stimolo per un ascolto consapevole della musica. Il Coro, il cui organico completo conta circa cinquanta elementi diretti dal 2010 dal Maestro Alhambra Superchi, viene impiegato nelle produzioni liriche, sinfoniche in concerti ad esso dedicati e nelle attività di Formazione del Pubblico del Teatro Comunale. La Young Musicians European Orchestra è composta da musicisti dai 15 ai 30 anni provenienti da tutto il mondo, e impegnati a diffondere il dialogo tra i popoli e le nazioni attraverso la cultura, la musica, lo studio e il lavoro. Nel gennaio 2017 la Ymeo è stata la prima orchestra sinfonica occidentale a esibirsi in Iran dopo 50 anni, suona regolarmente in Israele e Palestina, è impegnata in Cina e annovera anche musicisti Iraniani e Israeliani, americani e cinesi, russi e ucraini, canadesi egiziani. Nell’aprile 2019, prima del Concerto a Bologna, sarà impegnata insieme al Muenchener Bach-Chor nei Concerti di Pasqua che si svolgono nella Basilica di S.Apollinare in Classe, monumento patrimonio UNESCO, e che saranno ripresi dalla Televisione. In giugno invece l’orchestra sarà per due settimane a Pechino in un progetto che coinvolge ‘ Universita’ e il Conservatorio della Capitale Cinese. Ymeo è una startup autogestita il cui Presidente Klaus Broz ha 34 anni e il direttore artistico Ignacio Abalos Ruiz ha 30 anni. Molti dei suoi musicisti sono impegnati di frequente come solisti nei programmi della Orchestra. Le prove dei concerti si svolgono in lingua inglese

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DOMENICA 12 MAGGIO

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10.00 – Stabat Mater

LE GRANDI SPEDIZIONI ESPLORATIVE DEL CERVELLO UMANO: COME PROCEDONO E COSA SI STA SCOPRENDO

Fiorenzo Conti

Lo sviluppo degli studi sul cervello è stato straordinariamente fecondo negli ultimi decenni, con importanti ricadute sia sul piano conoscitivo sia su quello delle malattie neurologiche e neuropsichiatriche. E con un inaspettato interesse da parte dei media e dei cultori di altre discipline. Non stupisce quindi che le agenzie di finanziamento della ricerca abbiano dato alle neuroscienze un rilievo prioritario nelle loro politiche. In questo quadro, gli USA e l’Europa hanno avuto un ruolo preminente, con il lancio di due megaprogetti (BRAIN Initiative; Human Brain Project) che hanno suscitato grande interesse sia tra i ricercatori sia tra i non addetti ai lavori. Come sono organizzati? Che accoglienza hanno avuto? Come sono stati gestiti? Che risultati hanno prodotto?

10.30 – Istituti Anatomici

ODISSEO USAVA UNA COLT O UNA SMITH & WESSON QUANDO INCONTRÒ MOBY DICK? NAVIGARE COL GPS NEL CERVELLO

Diego Mazzatenta

La neurochirurgia negli ultimi anni si sta spingendo verso rotte inesplorate, arrivando anche in luoghi fino a poco tempo fa sconosciuti o irraggiungibili. Orientandosi tra il macroscopico e il microscopico, si possono realizzare molti guadagni per la qualità della vita dei pazienti. La neuronavigazione è una tecnologia che permette di fissare “la rotta” al neurochirurgo nei meandri del cervello evitando strutture nobili, intoccabili. In un “viaggio” tra cinema, storia e tecnologia si illustra come questa tecnologia aiuta il neurochirurgo durante gli interventi chirurgici.

11.00 – Stabat Mater

VENTITRÉ ANNI DOPO DOLLY: COME USIAMO LA TECNOLOGIA DELLA CLONAZIONE?

Cesare Galli

Le motivazioni che hanno guidato lo sviluppo della tecnologia per clonare animali erano di natura zootecnica, per ottenere copie animali di elevato valore genetico e di cui si conosceva il fenotipo. Questo obiettivo rimane valido. Tutti o quasi i mammiferi domestici sono stati clonati con successo e la clonazione si è rivelata un potente strumento nella ricerca di base per studiare la riprogrammazione del genoma. Le opportunità e i limiti biologici della tecnica, ancora da perfezionare, hanno spostato l’attenzione verso l’utilizzo della clonazione per generare modelli animali sia in campo zootecnico sia medico, integrando la clonazione con l’ingegneria genetica e l’editing del genoma.

11.00 – Sala della Cultura

OLOGRAMMI DELLA SALUTE E DELLA MALATTIA

Lorenzo Menicanti
Omar Pappalardo

A cura del Gruppo Ospedaliero San Donato

La realtà aumentata, ovvero la visualizzazione di ologrammi 3D in aggiunta alle informazioni del mondo circostante, rappresenterà uno dei prossimi balzi in avanti della Scienza Medica. In particolare, unita alle tecnologie per immagini biomedicali (TAC, ecografia), essa consente la visualizzazione e l’interazione con modelli 3D specifici del paziente, per quanto riguarda gli organi di interesse, in modo intuitivo, interattivo e condivisibile con altre persone. È possibile con questa tecnologia entrare virtualmente all’interno del corpo umano per esplorarne l’anatomia e la condizione patologica del paziente, a beneficio della diagnosi, della cura e, in particolar modo, della didattica medica. Di questa tematica tratteranno il Professor Lorenzo Menicanti, Direttore Scientifico dell’IRCCS Policlinico San Donato, e l’Ingegner Omar Pappalardo, Bioengineer, 3D and Computer Simulation Laboratory.

11.00 – Biblioteca d’Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale

L’ABC DI WEBECOME PER PREVENIRE I FATTORI DI DISAGIO NELLE GIOVANI GENERAZIONI

Nicoletta Bernasconi
Simone Colombo
A cura di Intesa Sanpaolo

Evento per insegnanti e genitori di bambini delle scuole primarie.

Le cose importanti si debbono preparare con cura e non c’è nulla di più importante della crescita intellettuale e sociale dei bambini e ragazzi. Da un lato, ci sono difficoltà e vere e proprie minacce tra cui: disturbi alimentari, dipendenze, discriminazioni, bullismo e cyber bullismo. Dall’altro, ci sono le opportunità: lo sviluppo delle skill del futuro, di quelle capacità e attitudini che sono unanimemente riconosciute come il vero passpartout per le nuove generazioni. Una solida prevenzione e un’efficace educazione dei più giovani scaturiscono dall’alleanza tra la famiglia e la scuola: questa alleanza ha bisogno di strumenti sempre più evoluti e contenuti qualificati.

11.30 Salone del Podestà

LE SFIDE SCIENTIFICHE, ETICHE ED ECONOMICHE DELLA MEDICINA DI PRECISIONE

Aaron Ciechanover, Premio Nobel per la Chimica 2004
Introduce: Piergiorgio Strata

L’aspettativa di vita è cresciuta di almeno trent’anni nel ventesimo secolo. Continuerà ad aumentare? Quanto a lungo vivremo? Molto dipenderà dai nuovi dispositivi tecnologici, dalla capacità di sostituire tessuti degenerati con tessuti funzionali e dai nuovi farmaci. Soprattutto, dipenderà dalla disponibilità di procedure meno casuali per scoprire i nuovi trattamenti, dato che ancora sono sviluppati attraverso gli screening di molecole senza conoscere il meccanismo d’azione e assumendo che la malattia sia la stessa in ogni individuo; mentre sono necessarie strategie mirate per prevedere l’efficacia e gli effetti a livello dei singoli pazienti. Poiché siamo geneticamente ed epigeneticamente unici non abbiamo tutti lo stesso cancro alla prostata o lo stesso diabete, per cui i trattamenti devono essere ritagliati o personalizzati con precisione. Per fare questo si stanno usando tecnologie che determinano il profilo molecolare e biochimico individuale. Questa nuova medicina comporta significativi costi economici e solleva problemi bioetici, in particolare per quanto riguarda le tutele della privacy.

15.00 – Istituti Anatomici

TRADIZIONE E INNOVAZIONE IN CHIRURGIA DELL’ANCA, DELLA COLONNA VERTEBRALE E DEL PIEDE ALL’ISTITUTO ORTOPEDICO RIZZOLI

Alberto Corrado Di Martino
Cesare Faldini
Antonio Mazzotti
Alberto Ruffilli

L’Istituto Ortopedico Rizzoli è punto di riferimento mondiale per la ricerca, l’innovazione e l’assistenza. La chirurgia dell’anca si basa su interventi mini invasivi e conservativi. La chirurgia della spondilolistesi (scivolamento di una vertebra sull’altra) e della scoliosi consente oggi correzioni efficaci e limitate a segmenti della colonna deformata, consentendo ai pazienti di conservare gran parte del movimento. L’approccio mini invasivo a deformità quali alluce valgo e piede piatto sono il risultato di ricerca e innovazione in chirurgia del piede.

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VENERDì 14 GIUGNO

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10.00 – Aula Magna di Santa Lucia

ANTAREX CALCOLA CON INTELLIGENZA I FARMACI PER BLOCCARE LE EPIDEMIE

Marcello Allegretti

Sintetizzare il più rapidamente possibile un farmaco per affrontare o bloccare una epidemia di agenti infettivi su larga scala è la grande sfida della comunità scientifica internazionale. A tale scopo è nata la piattaforma di supercalcolo intelligente del Consorzio Antarex: un progetto pubblico-privato al quale collaborano Dompé farmaceutici, Politecnico di Milano e Cineca, nell’ambito di un finanziamento di 3milioni di euro elargito da H2020 e dedicato all’High Performing Computing. Antarex è la piattaforma di super calcolo intelligente più avanzata nel settore. È composta da una biblioteca chimica di 300 miliardi di molecole, fino a 30 target biologici, con una capacità di elaborazione di 10 milioni di molecole in 100 secondi ed un costo per screening (1 miliardo di molecole) di 4 mila euro. Applicato nella crisi epidemiologica causata dal virus Zika, ad oggi privo di cure efficaci, la piattaforma ha identificato molecole potenzialmente capaci di inibire cinque delle sette proteine virali, ora in fase di sperimentazione biologica. Il progetto è un modello per la ricerca scientifica e per l’industria farmaceutica, che apre la possibilità di abbreviare la strada verso trattamenti essenziali per la salute pubblica, consentendo la rapida disponibilità di farmaci candidati da valutare in tempi brevissimi.

11.00 – Aula Magna di Santa Lucia

INSTABILITÀ DEL DNA E POSSIBILI FORME DI VITA ALTERNATIVA

Tomas Robert Lindahl, Premio Nobel per la Chimica nel 2015
Introduce: Lucio Ildebrando Maria Cocco

Nell’uomo il cancro è associato a mutazioni di due particolari tipi di geni: gli oncosoppressori, che proteggono la cellula dall’accumulo di mutazioni potenzialmente tumorali, e gli oncogeni, che invece potenzialmente indirizzano la cellula verso lo sviluppo di un fenotipo tumorale. Solo alcune di queste mutazioni che danneggiano il DNA possono essere causate da radiazioni e altri fattori ambientali, mentre la maggioranza è probabilmente dovuta a inevitabili danni chimici del DNA. Questi danni avvengono continuamente, sono causati da fenomeni ossidativi e idrolitici del DNA stesso e possono essere riparati in maniera sbagliata. Questi fenomeni definiscono la instabilità del DNA. Verranno pertanto prese in considerazione e analizzate le principali forme di queste alterazioni spontanee del DNA e dei relativi meccanismi endogeni di riparazione del DNA stesso. Il continuo rimaneggiamento del DNA è alla base della evoluzione. Tra gli approcci sperimentali della ricerca contro il cancro vi è lo studio di come la instabilità del DNA abbia determinato la evoluzione. Semplici forme di vita, con un semplice patrimonio genetico, contenuto nel DNA, apparvero presto sulla Terra e poi si sono evolute. Le attuali strategie tese a ricercare forme di vita insolite sono molteplici e alcune si basano sullo studio di come agenti chimici e solventi, quali ad esempio il glicole (glicerina più alcool) in condizioni anaerobiche, quali quelle dei tumori, possano agire ad alte concentrazioni sulla degradazione e riparazione del DNA.

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MARTEDì 18 GIUGNO

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18.30 – Biblioteca Universitaria Di Bologna (Via Zamboni 35)

DONAZIONE ALL’UNIVERSITÀ DI BOLOGNA DEL TESTO ORIGINALE DI GASPARE TAGLIACOZZI, “DE CURTORUM CHIRURGIA PER INSITIONEM”

Paolo Giovanni Morselli

Gaspare Tagliacozzi, universalmente considerato il maestro della Chirurgia Plastica Ricostruttiva in Occidente, è stato docente dal 1570 dell’Università di Bologna. All’interno dell’opera “De curtorum chirurgia per insitionem” (Chirurgia plastica per innesto) descrive il “metodo italiano” per le ricostruzioni chirurgiche del volto, in particolare della piramide nasale, labbra e padiglione auricolare. Il testo originale viene donato alla presenza del Magnifico Rettore, Francesco Ubertini, e dell’AD dell’Istituto Ganassini, Dr. Giuseppe Ganassini di Camerati, alla Biblioteca Universitaria di Bologna. Per celebrare tale evento, verranno presentate l’attività di docente di Gaspare Tagliacozzi presso l’Alma Mater, le metodologie di ricostruzione descritte nel testo e alcuni aspetti della sua vita nella città di Bologna.

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SABATO 9 NOVEMBRE

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17.00 – SAN COLOMBANO

GUSTAV MAHLER E IL RITMO DEL CUORE. DALLA MALATTIA ALLA MELODIA

Gabriele Bronzetti
Alessandro Solbiati

Gustav Mahler era cardiopatico fin dall’infanzia, per una valvulopatia mitralica post-streptococcica. Il suo cuore emetteva un suono patologico che la moglie Alma riusciva a percepire distintamente. La cardiopatia si complicò con una endocardite batterica che si rivelò fatale, portando il musicista alla morte nel 1911, all’età di 50 anni. Il cuore malato di Mahler si può ascoltare in alcuni passaggi musicali, come nel primo movimento della sua ultima sinfonia compiuta, la nona.

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PALAZZO PEPOLI. MUSEO DELLA STORIA DI BOLOGNA

via Castiglione, 8

È il cuore di Genus Bononiae. Museo innovativo e di nuova concezione, grazie al sapiente ricorso a tecniche espositive scenografiche e interattive per molti versi inedite nel nostro paese, il percorso ricostruisce le vicende storiche e culturali, artistiche e scientifiche della città, dalla Fèlsina etrusca fino ai nostri giorni, proponendo un’interpretazione della sua eredità complessa e ricchissima per trasferirla alle generazioni future.

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Il Museo della Storia di Bologna è ospitato a Palazzo Pepoli Vecchio, antica dimora di una delle famiglie più importanti di Bologna in epoca medievale. Risultato di numerose addizioni e stratificazioni architettoniche cominciate nel Trecento e conclusesi solo nel 1723, il palazzo si presenta all’esterno come un forte austero, all’interno è invece una raffinata dimora di rappresentanza. Acquisito nel 2003 dalla Fondazione Carisbo e inaugurato nel gennaio 2012, è diventato sede museale, con il progetto, il restauro e l’allestimento museografico di Mario Bellini e con la grafica di Italo Lupi e con la direzione museologica di Massimo Negri. Al centro della corte, Mario Bellini ha collocato la Torre del tempo, una torre-ombrello di vetro e acciaio che reinventa la corte, irrimediabilmente sfigurata dal tempo, facendole riacquistare dignità e funzione. Una lanterna magica inondata dall’alto di luce naturale, che rende possibile e fluido l’intero percorso di visita tra piano terra e piano nobile, di cui proprio la torre e la corte diventano epicentro. Le opere e gli oggetti esposti nel museo provengono dalle collezioni della Fondazione Carisbo, da altri musei cittadini e da collezioni private. La storia della città viene ripercorsa nel suo sviluppo architettonico, artistico, scientifico e sociale, alternando diversi linguaggi: sale in cui la centralità è riservata alle opere e al messaggio grafico affiancano ambienti interattivi con ricostruzioni scenografiche, tappeti multimediali e installazioni immersive. Il visitatore è accompagnato in alcuni punti chiave del percorso da volti noti della musica, dell’arte, della storia e della cultura: a cominciare dal cartone animato in 3D sulla storia di Bologna con la voce di Lucio Dalla, proseguendo con le minifiction a tema storico di Massimo Valerio Manfredi, con le riflessioni storico-artistiche di Philippe Daverio, con le interpretazioni di Giorgio Albertazzi, con le ‘acrobazie’ verbali di Alessandro Bergonzoni. Nella sala Parlano i bolognesi sono inoltre raccolte interviste video con molti personaggi della vita culturale, artistica, sportiva, musicale, sociopolitica bolognese contemporanea, tra cui Francesco Guccini, Umberto Eco, Romano Prodi e altri ancora.
Scopri di più su http://www.genusbononiae.it/palazzi/palazzo-pepoli/
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BIBLIOTECA D’ARTE E DI STORIA SAN GIORGIO IN POGGIALE

Via Nazario Sauro 20/2

La chiesa di San Giorgio in Poggiale, così chiamata dal piccolo rilievo nella zona detto Poggiale che dava il nome al quartiere, venne edificata tra la fine del XVI sec. e la prima metà del XVII sec.

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L’attuale edificio originariamente risalente al XIII sec, venne costruito nella sua forma attuale dall’architetto Tommaso Martelli e affiancato nel XVII secolo dal convento adiacente e integrato nel 1763 dalla costruzione del campanile. La Biblioteca custodisce dal 2009 l’ampio patrimonio librario della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e ospita importanti opere d’arte contemporanea: Campo dei Fiori e l’ultima monumentale Delocazione di Claudio Parmiggiani, oltre al ciclo Cattedrale di Piero Pizzi Cannella. La Biblioteca, il cui allestimento è stato curato dall’architetto Michele De Lucchi, è anche sede di mostre ed eventi culturali.
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SAN COLOMBANO. COLLEZIONE TAGLIAVINI

Via Parigi, 5

Acquistato dalla Fondazione Carisbo nel 2005, è un complesso chiesastico costituito da una serie di edifici aggregati nei secoli.
Il nucleo più antico è la chiesa, che, secondo la tradizione, è stata voluta dal vescovo di Bologna Pietro I nel 610 circa.

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L’interno, a tre navate, ospita due affreschi di scuola bolognese del xv secolo entrambi raffiguranti la Madonna in trono col Bambino. Risale invece al 1591 la costruzione dell’adiacente cappella della Madonna dell’Orazione, dedicata al culto di un’immagine della Vergine dipinta nel 1399 dal bolognese Lippo di Dalmasio. Nel corso dei lavori di restauro promossi dalla Fondazione Carisbo sono stati riportati alla luce una sepoltura del XIII secolo e soprattutto una crocifissione duecentesca, definitivamente attribuita a Giunta Pisano, dipinta sulla parete di una cripta di origine medievale, completamente sepolta e dimenticata da secoli. Di grande rilievo l’oratorio posto al primo piano, gioiello dell’arte bolognese, dove va in scena quello che lo storico Carlo Cesare Malvasia definì «una gloriosa gara» tra gli allievi dei Carracci: un ciclo di affreschi ispirato alla Passione e al Trionfo di Cristo. In occasione del Giubileo del 1600, la decorazione della stanza fu affidata ai migliori allievi di Ludovico Carracci, primi fra tutti Guido Reni, Domenichino e Francesco Albani. S. Colombano ospita la collezione di strumenti musicali riunita dal musicista e studioso bolognese Luigi Ferdinando Tagliavini, costituita da una novantina di pezzi, nella maggior parte restaurati e perfettamente funzionanti, che abbracciano molte scuole italiane ed europee in un arco cronologico di cinque secoli: da cimeli cinquecenteschi a strumenti popolari novecenteschi. Prevalgono gli strumenti a tastiera di varie famiglie (dal clavicembalo al pianoforte, dall’organo al clavicordo), molti dei quali sono impreziositi da decorazioni pittoriche. Il ricco calendario di iniziative di S. Colombano prevede visite guidate al complesso e alla collezione musicale, concerti e conferenze. S. Colombano ospita inoltre la biblioteca specializzata del compianto musicologo bolognese Oscar Mischiati.
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AULA MAGNA SANTA LUCIA

via Castiglione, 36

Santa Lucia

Con il conferimento della Laurea ad honorem a Sua Maestà il Re di Spagna Juan Carlos I, il 5 maggio 1988, viene inaugurata l’Aula Magna di Santa Lucia.

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L’iniziativa del Rettore Fabio Roversi-Monaco, l’unità di intenti tra Comune di Bologna e Università, il fondamentale contributo per il restauro di una serie di enti bancari e non, hanno contribuito a dare piena funzionalità alla sala grande per le celebrazioni del Nono Centenario, in meno di un anno.
Tutti i restauri sono stati eseguiti secondo le moderne concezioni e con la collaborazione della Soprintendenza ai Beni Culturali Architettonici di Bologna.
Le origini della Chiesa e dell’intero comparto Castiglione – Cartolerie – De’ Chiari sono remote, secondo il Masini, la sua fondazione viene fatta risalire al V secolo. Numerose vicende si susseguirono e la Chiesa rimase incompiuta nella facciata e nella monumentale abside per quasi due secoli durante i quali si officiava con una chiusura provvisoria della navata. Nel 1866 fu incamerata nel Demanio Regio e adibita prima a caserma, poi a palestra e infine laboratorio dell’Istituto Aldini Valeriani. Dal 1988, l’Aula Magna rivive una grande stagione di eventi culturali di primaria importanza, ospitando personalità di fama internazionale.

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AULA ABSIDALE DI SANTA LUCIA

Via de’ Chiari, 25

Santa Lucia

L’ex chiesa di Santa Lucia il cui prospetto, caratterizzato dal fascino del non finito, si affaccia a metà di via Castiglione, è stata inaugurata solennemente nel maggio del 1988, in occasione delle celebrazioni volute dall’allora Rettore Fabio Roversi-Monaco per il Nono Centenario dell’Università di Bologna e che a questo fine l’acquistò e la restaurò per l’Università.

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Al suo interno hanno trovato posto l’Aula Magna dell’Ateneo bolognese, realizzata nella grande navata centrale, e l’Aula Absidale, situata tra l’abside seicentesca e quella ottocentesca. Contraddistinta da un’imponente spazialità barocca, fu commissionata nel 1623 dai Padri Gesuiti al grande architetto Girolamo Rainaldi che propose quale modello la chiesa del Gesù di Roma. La costruzione si protrasse per anni e terminò soltanto verso la metà dell’Ottocento ad opera dei Barnabiti. Lasciata in stato di abbandono per decenni, la chiesa ha trovato la sua giusta valorizzazione grazie all’intervento dell’Università, che ne ha promosso un restauro, effettuato dall’architetto Roberto Scannavini, attento alle più moderne e avanzate infrastrutture architettoniche e tecnologiche, rendendola una delle più celebri Aule Magne.
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PALAZZO DELL’ARCHIGINNASIO

Piazza Galvani, 1

Archiginnasio

Il monumentale palazzo cinquecentesco dell’Archiginnasio è tra i palazzi più significativi di Bologna. Costruito in un solo anno e mezzo tra il 1562 e il 1563, l’edificio delle “nuove scuole”, o Archiginnasio, doveva nell’intenzione del Papa riunire le varie scuole universitarie sparse per la città e dare nuovo lustro agli studi bolognesi, a fronte della concorrenza dei nuovi centri universitari che si andavano affermando in Europa.

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Il palazzo, che si sviluppa in maniera irregolare su strutture preesistenti, ruota intorno al cortile centrale a doppio ordine di logge, ed è arricchito al suo interno di volte, scaloni, loggiati ed elementi architettonici di grande valore. Due delle sale che ospiteranno gli eventi del Festival della Scienza Medica sono le aule magne originarie, destinate un tempo una agli Artisti e l’altra ai Legisti o Giuristi.
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PALAZZO RE ENZO

Piazza del Nettuno, 1

Il Palazzo Re Enzo venne costruito nel Trecento subito dopo il Palazzo Podestà e chiamato inizialmente Palazzo Nuovo per distinguerlo da quest’ultimo, rispetto al quale aveva funzione complementare in quanto doveva accogliere la cospicua partecipazione popolare al governo della città.

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Divenne poi dimora coatta di Re Enzo di Sardegna, il figlio dell’imperatore Federico II, che, fatto prigioniero in guerra, ivi trascorse 23 anni della sua vita fino alla morte. Il complesso architettonico è stato più volte ristrutturato e modificato e, con i suoi splendidi saloni, è sede di una delle maggiori sedi congressuali della città. Il profilo merlato del Palazzo si affaccia su Piazza Nettuno e testimonia lo splendore della Bologna dell’età comunale.

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PALAZZO POGGI

via Zamboni, 33

La struttura del Palazzo che ospita il Museo risale agli interventi cinquecenteschi di trasformazione e ampliamento della casa acquistata alla fine del XV secolo dalla famiglia Poggi. Si deve a Giovanni Poggi, potente ecclesiastico e figura eminente della curia papale, l’idea di ingrandire e abbellire il palazzo attorno alla metà del ‘500.

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Il progetto degli interventi, da alcuni studiosi attribuito a Pellegrino Tibaldi, da altri a Bartolomeo Triachini, da altri ancora a Gaetano Alessi, prevedeva una struttura su due piani, caratterizzata da un’imponente facciata sulla via San Donato (oggi Zamboni), un atrio a una loggia porticata, lo scalone d’accesso al piano nobile. Fu con la nascita nel 1711 dell’Istituto delle Scienze – ambizioso progetto ideato dal generale Luigi Ferdinando Marsili per mettere in relazione le scienze, gli scienziati e le sperimentazioni tra loro – che, nell’antica dimora senatoria di Palazzo Poggi, trovarono posto una sequenza di laboratori, gallerie, officine volte a contenere l’intera enciclopedia del sapere scientifico. Risale al 1726 l’ultimazione dei lavori dell’osservatorio astronomico (La Specola), su progetto di Giuseppe Antonio Torri e di Carlo Francesco Dotti, mentre nel 1744 venne completata l’Aula magna della Biblioteca dell’Istituto delle scienze (oggi Biblioteca universitaria) su progetto di Dotti. In epoca napoleonica, nel 1803-1805, la sede dell’Università dall’Archiginnasio venne trasferita proprio a Palazzo Poggi prendendo possesso dei laboratori dell’antico Istituto, provocando la diaspora delle collezioni sino ad allora qui conservate e la successiva nascita di una miriade di musei tematici. E’ stato solo negli anni 2000, che in virtù di un completo restauro guidato da un rigoroso progetto culturale, perseguito con lungimiranza durante il rettorato di Fabio Roversi-Monaco, Palazzo Poggi ha recuperato il suo ruolo di luogo eccellente del sapere. Custodite in quattro sale del piano nobile di Palazzo Poggi vi sono alcune tra le più importanti cere anatomiche mai realizzate al mondo, grazie alle quali nel Settecento Bologna divenne famosa riscuotendo l’apprezzamento della comunità scientifica internazionale, costretta, a partire dalla fine del XVII secolo, a ricorrere ai preparati in cera a causa della scarsità di cadaveri e dei cattivi risultati ottenuti nella loro conservazione. Alle suggestive cere realizzate da Ercole Lelli, dal suo allievo Giovanni Manzolini e dalla moglie di questi, Anna Morandini, si affianca l’esposizione dei primi strumenti settecenteschi usati per la didattica della scuola di ostetricia (terrecotte, ferri, una macchina e una sedia da parto).
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CASA SARACENI

via Farini, 15

Considerata uno fra gli edifici di maggiore interesse che il rinascimento cittadino abbia prodotto verso la fine del xv secolo e storica residenza della nobile famiglia Saraceni, Casa Saraceni testimonia nel disegno della facciata l’incontro della tradizione bolognese con le novità architettoniche provenienti da Firenze. Risalta la ricca decorazione in terracotta che si alterna all’arenaria dei capitelli del portico.

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Dimora di Antonio Saraceni agli inizi del ‘500, vide tra i suoi ospiti illustri due ambasciatori veneti al seguito di Papa Giulio II. Acquistata nel 1930 dal Credito Fondiario della Cassa di Risparmio in Bologna, fu internamente restaurata e arredata nell’adeguamento al gusto neorinascimentale.
Lo scalone è decorato a “grottesche” da Roberto Franzoni, autore anche dei riquadri allegorici nel salone d’onore al piano nobile. Le sale ospitano dipinti del Sei e del Settecento bolognese appartenenti alle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna. Spicca, entro finissime cornici, la serie delle tempere settecentesche con paesaggi eseguite dal paesista Vincenzo Martinelli e dal figurista Nicola Bertuzzi, un tempo nella villa “La Sampiera” sui colli bolognesi. In epoche più recenti, il palazzo è divenuto sede della Fondazione Carisbo, che ne ha promosso un ampio e articolato progetto di restauro.
Oggi è aperto al pubblico in occasione di mostre d’arte ed eventi culturali ospitati al piano terra.

In occasione del Festival della Scienza Medica, queste le giornate e gli orari d’apertura straordinaria:

Giovedì 9 maggio ore 14.00-19.00;
Venerdì 10 e *sabato 11 maggio ore 14.00-20.00;
*Domenica 12 maggio ore 12.00-18.00;

*Sabato 11 e Domenica 12 maggio: visite guidate (senza prenotazione)
a cura degli allievi dell’I.I.S.S. J.M. Keynes di Castel Maggiore (BO)

Ingresso libero

Scopri di più su http://www.genusbononiae.it/palazzi/casa-saraceni/

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COLLEZIONE DELLE CERE ANATOMICHE “LUIGI CATTANEO” – ISTITUTI ANATOMICI

Via Irnerio, 48

Inaugurato nell’ottobre del 2000, il Museo delle Cere Anatomiche Luigi Cattaneo accoglie opere ottocentesche di Anatomia Patologica umana, modelli in cera e gesso, scheletri e ossa, realizzati in gran parte dai ceroplasti Giuseppe Astorri e Cesare Bettini sotto la guida degli anatomisti Francesco Mondini e Luigi Calori.
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La collezione è arricchita anche da un importante nucleo, raccolto da Cesare Taruffi, primo professore di Anatomia Patologica della scuola medica bolognese, di preparati “a secco” e modelli in cera riguardanti le malformazioni congenite e patologie varie, che riveste un ruolo fondamentale da un punto di vista scientifico e storico.
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CHIESA DI SAN GIOVANNI IN MONTE

Piazza San Giovanni in Monte, 3

Secondo un’antica tradizione la chiesa di San Giovanni in Monte venne edificata per volontà del vescovo Petronio nel V secolo e consacrata dallo stesso nel maggio del 435 d.C. L’edificio fu costruito su un poggio naturale che in epoca antica era detto Monte Oliveto. Già a partire dal XIII secolo e fino all’arrivo di Napoleone, il vasto complesso di San Giovanni in Monte fu retto dai Canonici Lateranensi. Con l’arrivo dello stato unitario, la chiesa e il monastero subirono una forzata separazione e gli spazi prima utilizzati dai Canonici furono trasformati in carcere cittadino. Solo in anni recenti il complesso è stato restaurato e adibito ad uso universitario.

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La facciata assai originale è in stile gotico-ferrarese, unico esempio a Bologna, e si presenta armoniosa e slanciata grazie ai pilastri in mattoni che richiamano la suddivisione interna. Il progetto originale proposto dal maestro Domenico Berardi da Carpi in epoca rinascimentale, prevedeva un fronte tutto decorato con fregi, colonne e statue ma non venne mai realizzato. Nonostante ciò nel 1482 Niccolò dell’Arca realizzò l’aquila che campeggia al centro: splendida scultura e simbolo dell’Evangelista a cui è intitolata la chiesa. La chiesa fu poi modificata nei secoli e in particolar modo nel Cinquecento. Oggi ci appare come la sintesi tra ciò che rimane dell’originale edificio iniziato a metà Duecento (area del coro e del presbiterio) e quanto realizzato in un secondo momento con la costruzione del corpo principale della navata e dei transetti laterali del XV secolo ispirati alla basilica di San Petronio. L’interno si presenta arioso ed elegante, in una sintesi di equilibrio tra lo stile gotico e gli influssi provenienti dalla basilica petroniana. L’edificio conserva diverse opere uniche e soprattutto molte di età bentivolesca.
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TEATRO ARENA FICO EATALYWORLD

Via Paolo Canali, 8

Fico Eatalyworld

Il Teatro Arena di Fico Eatalyworld è un ampio anfiteatro di forma circolare posto nel crocevia di Fico, nel punto di incontro delle due vie principali, il decumano e il cardo.

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FICO è il più grande parco agro-alimentare del mondo, una palestra di educazione sensoriale al cibo e alla biodiversità, dove le meraviglie dell’agroalimentare e dell’enogastronomia italiana sono presentate e narrate dalla nascita nella terra madre fino all’arrivo nel piatto e nel bicchiere. Dotato di un palco circolare in parquet, una superficie totale di 80 metri quadrati, un retropalco, l’area è stata interamente curata da Paolo Castelli, designer di fama internazionale. Durante il giorno è illuminata da luce naturale, la sera da un suggestivo impianto di illuminazione firmato Artemide. Il teatro arena è il luogo ideale per conferenze e spettacoli, garantisce un’ampia visibilità essendo punto di passaggio obbligato per tutti i visitatori del parco. Gli ospiti possono godersi gli spettacoli sedendosi comodamente su tre livelli di ampi gradoni semicircolari, immergendosi completamente nella sua atmosfera; il sistema di illuminazione professionale e un impianto audio Bose rendono la visione e l’ascolto un’esperienza coinvolgente. La realizzazione dell’evento è garantita dal supporto dei tecnici di FICO. Nonostante il parco sia nato da poco il calendario eventi del Teatro Arena è ricco di appuntamenti: ospita infatti regolarmente concerti, spettacoli teatrali, esibizioni, corsi di danza, laboratori creativi, conferenze stampa e meeting aziendali.
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ISTITUTO ORTOPEDICO RIZZOLI

Via Giulio Cesare Pupilli, 1

Sala Vasari

Il complesso monastico di San Michele in Bosco, sui primi colli a sud di Bologna, è la sede storica dell’Istituto Ortopedico Rizzoli. Si tratta di un’area monumentale di straordinario valore architettonico e artistico, che ospita opere di oltre quattro secoli.

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Tra gli ambienti peculiari di San Michele in Bosco, il chiostro ottagonale affrescato da Ludovico Carracci e da Guido Reni, la biblioteca affrescata nel ‘600 da Domenico Maria Canuti, l’ex refettorio dei monaci ornato da Giorgio Vasari. Oggi sede di eventi scientifici internazionali, Sala Vasari fu costruita nel 1445; è coperta da volte a padiglione e conserva un fregio diviso in scomparti, composti da un tondo centrale in cui sono dipinte figure dell’Apocalisse e da due rettangoli ai lati che ritraggono i diversi monasteri olivetani, come si presentavano nel Cinquecento.Fa parte del complesso anche il Parco di San Michele in Bosco, creato a cornice della struttura sanitaria nel 1890, quando erano ancora in corso i lavori per adeguare l’antico monastero alle esigenze ospedaliere. Dal Belvedere si apre la vista su Bologna celebrata nell’arco dei secoli: “Sdraiati sotto querce imponenti gustiamo in silenzio una delle viste più estese dell’universo”, scrisse Stendhal, in visita a Bologna nel 1817.
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DIPARTIMENTO DI SCIENZE BIOMEDICHE E NEUROMOTORIE

Via San Vitale, 59

Sala Bigari

Situata nel centro storico di Bologna, l’Aula Bigari (originariamente Oratorio della Compagnia dei Santi Sebastiano e Rocco) si trova nel contesto del Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuro Motorie dell’Università di Bologna, e dal 1918 accoglie la sede dell’Odontoiatria bolognese.

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L’Aula si trova all’interno di un antico edificio, dove ebbe sede, dal XVI secolo al 1801, il Conservatorio o Collegio Femminile di Santa Marta
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CONSERVATORIO DI MUSICA GIOVAN BATTISTA MARTINI

Piazza Rossini, 2

Sala Bossi

Nel 1802 la Municipalità di Bologna fece il progetto di un Liceo Musicale cittadino, da collocare nel convento di S. Giacomo affiancato alla chiesa omonima: la nuova scuola doveva insegnare composizione, pianoforte, canto, violino e viola, violoncello e contrabbasso, oboe e corno inglese.

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Fu così che lunedì 3 dicembre 1804 si aprì il fiammante Liceo Filarmonico di Bologna, il nucleo primo del futuro Conservatorio “Giambattista Martini”.
Nel corso dei decenni, il Conservatorio bolognese si è allargato a più materie e a sempre più allievi e insegnanti; ha esteso i locali fino a oltre trenta aule; ha goduto della direzione di musicisti attivi ora come compositori, ora come direttori d’orchestra e di coro, ora come solisti di strumento.

A lato della magnifica chiesa di S. Giacomo Maggiore, comprendente un chiostro e affacciato sopra un altro chiostro, il Conservatorio di Bologna sta al n. 2 della piazza Rossini: piccola ma capace, nel 2004 la sua porta è quanto mai orgogliosa di poter dire, anzi cantare Io la Musica son, fra l’altro ben pronunciando l’iniziale pronome di persona del bel verso musicato da Claudio Monteverdi.[/read]

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IL ROBOT DA VINCI A PALAZZO PEPOLI

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Fuori dalla sala operatoria, ma perfettamente funzionante così da simulare i movimenti intra-operatori: questo quanto offerto al pubblico a Palazzo Pepoli (via Castiglione, 8), uno dei luoghi interessati dal Festival della Scienza Medica di Bologna.

Per l’intera durata della manifestazione, dal 9 al 12 maggio, grazie ad un clinico specialista è stato possibile vedere dal vivo e comprendere al meglio le funzionalità del sistema robotico da Vinci Xi che, dal 2014 affianca i chirurghi in diverse specialità.
Da Vinci è una tecnologia robotica prodotta dalla californiana Intuitive Surgical e distribuita in Italia da ab medica. È considerata la piattaforma ad oggi più evoluta per la chirurgia mininvasiva presente sul mercato e si compone di tre parti:

  • Una console, che è il centro di controllo da cui il chirurgo opera a distanza manovrando joystick e pedali. Grazie a un visore che può ingrandire fino a 10 volte i dettagli anatomici, il medico dispone di una visualizzazione precisa, accurata, in 3D. Gli stessi gesti dell’operatore sono tradotti fedelmente dal robot che sa però renderli estremamente fermi e puntuali, azzerandone il naturale tremore fisiologico.
  • Un carrello paziente, dotato di quattro bracci su cui sono montati degli strumenti operatori miniaturizzati e una videocamera endoscopica. I “trocar” impiegati dispongono di una libertà di movimento su ben 7 assi e di oltre 540°, caratteristiche che consentono al chirurgo di raggiungere sedi anatomiche difficoltose, preservando strutture nervose e sanguigne delicate.
  • Un carrello visione, che custodisce l’unità centrale di elaborazione e processamento dell’immagine.

L’impiego della chirurgia robotica da Vinci assicura benefici sia al medico sia al paziente, rivelandosi quindi doppiamente vantaggiosa.

    • Incisioni ridotte
    • Contenute perdite ematiche
    • Limitato rischio di trasfusioni
    • Precisione nella fase demolitiva tanto in quella ricostruttiva
    • Minore dolore post-operatorio
    • Ridotta degenza
    • Rapida ripresa funzionale

Massimo 10 partecipanti per ogni visita. Durata della visita: 15 minuti
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DOCUFICTION “G.B.MORGAGNI”

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Sala degli Atti | Proiezione per tutta la durata del Festival salvo svolgimento concomitante di altri eventi in programma nella stessa sala

Il progetto “G.B.Morgagni”
“Sua Maestà Anatomica” è stato un patologo forlivese che ha rivoluzionato la medicina e ha fondato la patologia moderna. Francesco Puccinotti, storico della medicina ottocentesco, scrisse con enfasi di Morgagni che: “… se tutte le scoperte anatomiche fatte da lui dovessero portare il suo nome, forse un terzo delle parti del corpo umano, si nominerebbe da lui…”. L’iniziativa della docufiction nasce da un’idea del gruppo Ausl Romagna Cultura, all’interno del progetto “G.B.Morgagni Sua Maestà Anatomica”, che aveva già visto, nel 2015, l’organizzazione di un convegno storico – scientifico in collaborazione con la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, la realizzazione di un sito Internet dedicato (www.morgagnipatologo.it), a cura del Liceo Scientifico e Classico di Forlì e con il contributo del Lions Terre di Romagna e la realizzazione del volume “Morgagni e Forlì” nel 2018, a cura di Giancarlo Cerasoli con le foto di Leonardo Michelini. La docufiction è stata girata dal regista Cristiano Barbarossa (già regista di Superquark ), con il contributo dell’Istituto Oncologico Romagnolo, Formula Servizi e Daniele Versari di Estados Cafè. Attore protagonista Riccardo Mei. Musiche originali di Roberto Costa. “Abbiamo raccontato la sua vita – spiega il regista Barbarossa – su un piano parallelo e sfruttando il linguaggio tanto del documentario, per raccontare il Morgagni che oggi è presente nelle strutture e nei medici della sua terra, quanto della docufiction, per illustrare le varie fasi della sua vita di scienziato, percorrendo un viaggio ideale tra presente e passato, tra eredità pienamente raccolta e storia. E lo faremo attraverso le varie età, sia quelle a cui fa riferimento lo scienziato forlivese, sia quelle delle persone che in questo territorio incontrano il nome di Morgagni: dallo studente, appunto, in procinto di iniziare l’anno scolastico nel Liceo Morgagni, passando per i suoi compagni di scuola un po’ più grandi che si stanno occupando di dedicare un sito a “Sua Maestà Anatomica”, ai giovani medici che lavorano sul territorio, ma anche a quelli che come Morgagni sono dovuti espatriare”.

Le riprese della docufiction
La docufiction è stata girata, per le riprese moderne, nell’ospedale di Forlì e all’Irst di Meldola. A Forlì sono state effettuate riprese nei Licei Classico “G.B.Morgagni” e Scientifico “Paulucci De Calboli” (dove sono stati coinvolti studenti e docenti), in vicolo Gaddi e in altri luoghi caratteristici come la Biblioteca Comunale. Per le riprese storiche, con le comparse in costume, sono stati invece utilizzati il palazzo dei Commissari di Terra del Sole, gli splendidi giardini delle Terme di Castrocaro,la Biblioteca di Forlì e di Faenza, la bellissima antica farmacia di Lugo e, nel faentino, palazzo “Milzetti” (museo nazionale dell’età neoclassica in Romagna) e la biblioteca. Tante le comparse provenienti da tutta la Romagna e coinvolte in ogni ruolo, dai figli/e del Morgagni agli assistenti, a nobili e popolani.

Al seguente link il trailer: https://youtu.be/oOBGhqCBtyc

Il regista, il protagonista e la troupe
Il regista ed autore, Cristiano Barbarossa, ha realizzato svariate puntate di Superquark e numerosi programmi televisivi per la Rai. Ha vinto un Premio Giornalistico Ilaria Alpi, il Roma Fiction Fest, il Premio Flaiano, oltre ad altri premi e ad aver ricevuto la Nomination per i Premi Cinematografici Globi d’Oro. I suoi lavori sono stati trasmessi in Francia,Spagna, Giappone, Australia, Olanda, Portogallo, Irlanda. È ideatore e autore di “Sirene” e “Tutta la Verità” per Discovery Channel. Il personaggio di G.B. Morgagni è stato interpretato da Riccardo Mei. Doppiatore, attore e cantante, è ormai da venti anni la voce per eccellenza della televisione italiana: spiega le frontiere della scienza su Superquark, viaggia per il mondo con Alle falde del Kilimangiaro, illustra i documentari estremi della serie Tabù di National Geographic, in onda su Sky, racconta i misteri della scienza in Voyager. È la voce caratteristica ed espressiva che si ascolta in innumerevoli programmi e che interpreta racconti dei grandi autori della letteratura mondiale nelle Short Stories per il gruppo Repubblica-L’Espresso. Anche per la troupe, presenze di professionisti del settore: alle scenografie e costumi Carlo del Giudice, al suono in presa diretta Daniele Ingrati, mentre direttore della fotografia Alessandro Galluzzi.

Il gruppo Ausl Romagna Cultura
Il gruppo Ausl Romagna Cultura, costituito nel febbraio 2016 con delibera del Direttore Generale, ha come obiettivi la valorizzazione del patrimonio artistico, documentale e archivistico dell’AUSL Romagna, la diffusione della conoscenza delle figure dei grandi medici della Romagna, la realizzazione di iniziative di divulgazione scientifica e culturale dell’AUSL Romagna in collaborazione con enti e associazioni, nonché la promozione di progetti culturali in collaborazione con Università ed altri Enti. È suddiviso in tre aree: Storia della medicina, grandi medici romagnoli e divulgazione scientifica (coordinata dal dottor Stefano De Carolis), Patrimonio storico-artistico-archivistico AUSL della Romagna (coordinato dalla dott.ssa Sonia Muzzarelli) e Comunicazione (coordinato dalla dott.ssa Tiziana Rambelli).
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