FESTIVAL DELLA SCIENZA MEDICA

Il tempo della cura
Bologna, 3-6 maggio 2018

 

Nessuno può ragionevolmente negare che grazie ai progressi della scienza medica (del progresso scientifico e delle ricadute sul piano di terapia e prevenzione) l’umanità ha conquistato più tempo per la vita, con livelli di aspettativa alla nascita che in diverso paesi occidentali superano ottanta anni. Eppure, buona parte di questo tempo conquistato lo trascorriamo a preoccuparci per la salute e a curarci, chiedendo alla medicina un’attenzione a volte quasi ossessiva, così da migliorarne la qualità della vita guadagnata, oltre e insieme alla durata.

Il maggior tempo acquisito diventa, di necessità, il tempo della cura: poiché via via che si conquistava più tempo si diventava anche più ansiosi di cure, e più preoccupati per la salute.
“La lunga vita”, tema che ha inaugurato la prima edizione del Festival della Scienza Medica di Bologna, presuppone “Il tempo della cura”.

Il tempo, inteso come esperienza del cambiamento, quindi come durata fisicamente misurabile o anche soggettiva, è un fattore o una variabile da cui non si può prescindere se si vuole comprendere la logica della salute, sia per ciò che concerne il rischio di ammalarsi, sia la costruzione dei giudizi e delle scelte che riguardano gli atti medici e l’efficacia delle diagnosi e dei trattamenti. Lo si è visto nelle precedenti edizioni rispetto alla longevità, ai cicli della vita individuale e alla convivenza di tradizione e innovazione, nelle basi scientifiche e tecniche della pratica medica.

Per millenni i guaritori e i medici si sono interessati soprattutto di come il tempo influenzava le malattie: non il tempo della cura ma il decorso, l’esito o la durata della malattia nell’individuo o di un’epidemia nelle popolazioni. Il motivo è presto detto: di cure efficaci a disposizione ne avevano davvero poche. Potevano giusto far leva sugli effetti psicologici della comunicazione tra guaritore e malato, per indurre qualche “effetto placebo”…anche se non si chiamava così!

I primi medici che abbandonarono l’idea della malattia come castigo divino, avevano compreso che ogni malattia, in quanto fenomeno naturale, ha la sua propria e particolare progressione, ciclo vitale e ritmo di sviluppo. E davano per scontato che conoscere i cicli naturali e i ritmi di progressione temporale della malattia mettesse il medico nella condizione di intervenire nel più tempestivo ed efficace dei modi. In realtà, ciò gli consentiva solo di fare meglio le prognosi e apparire più carico di esperienze, cioè più affidabile per il paziente o i familiari. L’evoluzione scientifica della medicina ha scoperto le basi genetiche e fisiologiche dei tempi di sviluppo delle malattie, dei decorsi diversi in diversi pazienti e della durata dei trattamenti che consentono di curare quelle guaribili.

La medicina scientifica, nella misura in cui ha messo a disposizione dei medici sempre più potenti strumenti diagnostici e terapeutici, ha fatto emergere una dimensione temporale nuova e particolare del rapporto di cura. Prima della svolta scientifica, il medico dedicava molto tempo e attenzione nel raccogliere dati o impressioni concernenti la storia clinica, omettendo per diversi secoli dopo la fine del mondo antico l’indagine clinica (nel medioevo, e a parte alcune scuole mediche occidentali o arabe, egli non metteva quasi mai le mani addosso al paziente), non praticava la diagnosi differenziale (risultando assente una nosologia e un’idea di specificità eziologica) e praticava trattamenti cosiddetti eroici (salassi, purghe, emetici, chirurgia).
Con l’età moderna il medico continuava a dedicare al paziente molto tempo, nello specifico alla raccolta della storia clinica (anamnesi), ma diventava anche e progressivamente eccellente nella diagnosi (grazie al metodo anatomo-clinico) e nell’esame clinico (praticando sistematicamente l’esame fisico), nonché imparava a fare le diagnosi differenziali. Ciò nonostante, i trattamenti efficaci hanno continuato a essere pochi fino agli anni Trenta del secolo scorso. Con l’arrivo di più avanzate conoscenze scientifiche e di sofisticate tecnologie, un po’ paradossalmente, il medico ha iniziato a sviluppare uno stile impaziente di visita e a dedicare poco tempo all’anamnesi. È diventato superficiale nell’esame fisico, mentre dedica grande attenzione ai dati di laboratorio o alla diagnostica per immagini. È mediamente più bravo nella diagnosi differenziale e dispone di un enorme potere terapeutico basato sulla ricerca sperimentale, gli standard dei trials clinici e un ventaglio formidabile di farmaci e tecnologie di intervento. Ha più mezzi, migliori conoscenze… ma sembra prendere le distanze dal malato che ha di fronte, dedicandogli meno tempo.

D’altra parte, si potrebbe dire: “a cosa può mai servire perdere tempo a parlare con i pazienti, ascoltando una quantità di cose inutili, quando si può arrivare più rapidamente o con più sicurezza all’obiettivo di ottenere una diagnosi e decidere la terapia?” Così almeno si giustificherebbe il “doctor House”. In realtà, negli ultimi decenni il tempo della cura nella relazione medico paziente è stato dissezionato con attenzione: e si sono fatte scoperte di grande interesse.

Uno studio condotto nel 1984 su come il comportamento del medico influenza la raccolta delle informazioni nel corso di una visita ambulatoriale, mostrava che solo nel 23% delle visite esaminate, al paziente era consentito di completare la presentazione dei problemi che lo avevano portato lì. Nel 63% dei casi il medico interrompeva il paziente mediamente dopo 18 secondi da che questi aveva iniziato a parlare. Da quel momento, e nel 94% di tutte le interruzioni, era il medico a condurre l’intervista, e al paziente non era più consentito di sottoporre punti di vista personali. Sempre nel 70% delle interruzioni, il medico dava per scontato che il primo problema che compariva nel corso dell’intervista fosse il più importante. Quindici anni dopo risultava da un nuovo studio che i medici in realtà interrompono mediamente il discorso d’apertura dei loro pazienti dopo 23.1 secondi. E si potevano constatare le conseguenze negative che ciò aveva per la diagnosi, dovute al fatto che i medici tendono a non lasciare tempo e a non sollecitare i pazienti a fornire più elementi informativi.

Il tempo della cura presenta un altro aspetto d’interesse per quanto riguarda la qualità del rapporto tra medico e paziente. Nel febbraio 1997, un articolo divenuto storico dimostrava che i medici denunciati per cattiva condotta (malpractice) avevano alcune caratteristiche comuni, tra le quali quella di eseguire visite che duravano meno di 15 minuti. La durata della visita risultava, insieme allo humor, la variabile con il peso statisticamente superiore rispetto al rischio, soprattutto per i chirurghi, di essere denunciati dai propri pazienti. Dallo studio emergeva che c’è anche una soglia temporale che può ridurre sensibilmente il rischio in oggetto, soprattutto per i medici internisti: sopra i 18.3 minuti di media, non si registravano praticamente denunce.

Il tempo è la variabile che più di qualunque altra influenza la qualità della comunicazione tra medico e paziente. Da ciò, la qualità della cura e dei risultati, dato che i difetti della comunicazione sono associati agli errori medici e all’insoddisfazione dei pazienti. La tesi di partenza è portata avanti da oltre un decennio da Wendy Levinson, influente internista canadese che ha fondato il settore dello studio empirico della comunicazione tra medico e paziente, per la quale il presupposto di una buona comunicazione è l’”ascolto attivo” del paziente da parte del medico. Un genere di ascolto che richiede tempo. Cosa accade invece? Che nonostante i medici sostengano, quando intervistati, di desiderare di passare più tempo con il paziente, una serie di perversi incentivi hanno creato una figura di medico che persegue un tipo di efficienza e produttività misurate quantitativamente piuttosto che qualitativamente, ovvero col numero di pazienti visitati nelle unità di tempo.

Il tempo ha un “significato etico”. La qualità del tempo, cioè il “tempo adeguato” allo svolgimento in modo professionalmente valido di una prestazione clinica, ha un significato etico poiché consente un efficace rapporto tra medico e paziente. Quando la relazione terapeutica è forte, l’autonomia del paziente, cioè il suo coinvolgimento nel processo decisionale e la sua fiducia verso il medico, migliorano. Sul piano della beneficialità, un’altra dimensione etica del rapporto clinico, si è già visto come la quantità e qualità del tempo abbiano un impatto positivo sui risultati clinici e la soddisfazione del paziente. Infine, un “tempo adeguato” migliora anche l’eticità delle scelte da parte del medico relativamente al modo di organizzarsi, ovvero il rispetto di un principio di giustizia che implica l’adozione di criteri di equità nella costruzione della propria agenda di impegni professionali.

Le dinamiche storiche e sociali stanno trasmettendo ai pazienti e ai medici la percezione che il tempo “non sia adeguato”. Sarebbe utile, anche per dare maggior concretezza alla riflessione etica sulla pratica medica, soffermarsi a esaminare meglio in che modo la variabile “tempo” entra in gioco nel modulare la qualità della relazione medico-paziente, per tentare di costruire risposte eticamente giustificabili alla percezione di inadeguatezza e della sua gestione nei contesti della pratica clinica.

Diceva acutamente il filosofo Leibniz che “il futuro è presente gravido di passato”. In nessun campo dell’attività umana, come quello che riguarda la cura, questo motto assume un senso così pieno di valenze, distribuite fra scienza ed esperienza.

Gilberto Corbellini
Direttore Scientifico Festival della Scienza Medica

La cura del tempo

Il Tempo della cura. Ma potrebbe essere la cura del Tempo.
Lo sforzo della raccolta dei dati è immane, ma l’uomo, l’operatore, diventa ancor più piccolo se la tecnologia non gli consente di sfruttare al meglio (e per tutti) quanto le intelligenze umane, convenientemente supportate, hanno saputo raccogliere.
I contenitori di dati non bastano a dare soluzione al tempo della cura per medici e pazienti, ma il progresso assicurato dall’adozione di strumenti complessi e integrati e l’ingresso in una epoca che pone al centro del sistema la raccolta dei dati in continua elaborazione al servizio dei medici, delle strutture scientifiche di ricerca e dell’organizzazione complessiva della sanità, possono dirsi compiuti.
Il problema è oggi connetterli al tempo della cura, al fine di semplificare e potenziare la sequenza terapeutica; l’intero mondo della sanità deve essere coinvolto, ivi compreso in particolare il management sanitario.
Gli obiettivi conseguiti in tempi incredibilmente rapidi, che hanno reso entusiasmante questa fase della ricerca e della vita delle Istituzioni e degli uomini che in esse operano, non debbono far dimenticare che, per molti profili e per molti uomini e donne, il tempo della cura innestato nella vita dei comuni mortali è ancora lungo e corre il rischio di diventare ancor più lungo, mentre, per altri profili e per altri contesti che rientrano nelle reali possibilità di singoli uomini, il medesimo tempo può essere fin troppo breve.
Alludo ai casi in cui il tempo della cura è già il tempo che stiamo vivendo: un tempo completo, in espansione e sempre più coinvolgente. Non per tutti, forse ancora per troppo pochi. Ma si può dire in quei casi che il futuro è ormai il tempo che stiamo vivendo.
E si sviluppano, oggi, ricerche che diventeranno terapie in meno di dieci anni, perché la ricerca organizzata prosegue coerente, connessa, incessante e consente di individuare obiettivi prima inconcepibili, che le cure si possano estendere già potenzialmente a tutta l’umanità che ne ha la necessità.
La valorizzazione dei Big Data sviluppa sinergie in precedenza impensabili e consente così trasformazioni rapidissime; il problema diventa quello di tradurle in opportunità per le Aziende farmaceutiche che producono con successo e per le strutture di servizio pubblico – intendo soprattutto il SSN – che debbono partecipare consapevolmente al cambiamento e non respingerlo, accettando e applicando l’innovazione nell’organizzazione.
Per fare questo, occorre il pieno coinvolgimento di coloro che operano nella sanità, in primo luogo i medici, e la lealtà di tutte le Istituzioni verso la popolazione. Lealtà verso la popolazione, anche per evitare di doversi interrogare sul perché alcuni decidono di autoinformarsi e di autorganizzarsi solo per far propaganda volta a ridurre l’uso dei vaccini.
L’innovazione biomedicale, che è in questo stesso momento impegnata a sviluppare più di 7.000 medicinali, con il sostegno delle Imprese ICT e la valorizzazione degli investimenti, è uno degli esempi dell’enorme quantità di informazioni immesse nella rete quotidianamente e ha bisogno di essere interpretata e usata con coscienza, e tempestivamente.
“Le macchine, connesse a un sistema gigante di raccolta dati, producono continuamente flussi di bit. L’essere umano è in grado di collezionare questi flussi di bit e ‘spararli’ letteralmente nel nostro sistema digitale”. (Dall’intervento del Professor Enrico Bucci e del Professor Andreas Hoeft in occasione della terza edizione del Festival della Scienza Medica1).
Questi dati sono una risposta importante che avrà un impatto sulla società, ancora da valutare e quantificare. Le ipotesi sono molte, all’orizzonte si delinea un futuro popolato di incognite. I dati di ricerca raddoppiano ogni sei mesi. Nessuno riesce a leggerli tutti.
La parola chiave è analisi semantica dei dati non strutturati.
Le tecnologie digitali ridisegnano il rapporto medico-paziente. L’elaborazione completa e intelligente dei Big Data consente già di cominciare a parlare di medicina personalizzata.
Le professioni sanitarie evolvono e sviluppano modi nuovi di operare: la filiera della robotica e dei suoi addetti, l’ingegneria biomedica, la fisica, che negli ultimi anni hanno influito profondamente sulle industrie farmaceutiche, in alcuni settori, i più innovativi, sono i padroni del tempo della cura.
L’informatizzazione dei dati sanitari, non solo per gli ospedali, ma per tutti gli utenti sanitari, comporta che persone dotate di una stessa ampia cultura, si trovano di fronte a miliardi di dati, acquisiti tramite tecniche molecolari, che debbono potere gestire, annotandoli e coinvolgendo le realtà della scienza medica: specie le Comunità dei ricercatori, ma rapportandosi in modo più intenso ai Manager della Sanità e viceversa, così che la Sanità tutta viva nella coscienza dell’importanza della partecipazione alla sperimentazione e all’applicazione delle cure. Ma il problema del tempo, e del tempo della cura in particolare, rileva per il singolo in modo ulteriormente decisivo. Questo profilo è stato spesso trascurato.
Il Festival ha più volte affrontato le problematiche del delicato rapporto medico-paziente e quest’anno anche il tema della psicologia delle decisioni mediche e degli effetti sui pazienti.
Le considerazioni svolte in questo breve scritto credo consentano di affermare che la realizzazione di strumenti come i Big Data e la creazione di piattaforme tecnologiche idonee a sfruttare questi grandi giacimenti e a raggiungere una rapidità di analisi e di intervento rilevantissima, non possono non indurre a pensare che il tema del rapporto medico-paziente debba riemergere con rilevanza impensabile ancora qualche anno fa.
Visite da 15 a 18 minuti si legge e si sente dire negli Stati Uniti. Vale a dire un tempo inferiore a un salto dal barbiere, che però è legato al cliente da un rapporto di continuità e di confidenza.
Il Festival affronta questi argomenti con spirito costruttivo, poiché il sistema sanitario italiano merita oggi grande apprezzamento, ancorché non sempre e dovunque.
Esistono problemi di frammentazione, ma esiste chi è all’opera per collegare i diversi segmenti con ormai evidente successo.
Lo sviluppo della ricerca per le intelligenze artificiali e la telemedicina costituiscono realtà che il Festival contribuirà ad evidenziare, anzitutto per sfruttare i dati e per migliorare la prestazione.
Come riscoprire i valori dell’empatia e del rapporto e come ristabilire l’alleanza terapeutica con il paziente e ridare al medico il ruolo di mediatore con la malattia? Che vuol dire reinserire le Medical Humanities? Quando gli avversari sono la superficialità del rapporto con il medico, la necessaria fatica per arrivarvi, assai spesso in mancanza di un seguito plausibile. Il sospetto dei pazienti e delle loro famiglie (talvolta oppresse da torme di avvocati) può portare, ed effettivamente porta, ad inquinare il rapporto.

Fabio Roversi-Monaco
Presidente di Genus Bononiae. Musei nella Città

 

PER SCOLARESCHE E FAMIGLIE
La meraviglia del corpo umano raccontata giocando e disegnando. Lo splendore del Teatro Anatomico, uno dei gioielli di Bologna, aperto in esclusiva alle famiglie. Percorsi animati tra gli storici palazzi e la vita universitaria di un tempo. Un tribunale di bioetica per gli studenti delle superiori nel ruolo di giurati. E l’appuntamento con “Geni a bordo”, per le professioni mediche di domani.

 

EVENTI SPECIALI
La musica e l’azione teatrale, così da osservare la Medicina e i suoi protagonisti, scegliendo punti di vista meno usuali. Un tentativo di contaminare i generi di discorso, adattando gli stili di traduzione, provando a far emergere la ricchezza del pensiero filosofico-medico dalle tavole del palcoscenico.

 

VISITA IN CORSIA 
Alcuni letti d’ospedale, altrettanti pazienti, la stessa malattia ma diagnosi e terapie diverse in diversi periodi storici. Un formato a metà tra conferenza e azione teatrale: il pubblico segue il “primario” – come negli ospedali, nelle “visite in corsia” del mattino – che interroga i pazienti/attori che recitano la cartella clinica del loro tempo. I progressi della medicina in viaggio nella corsia della storia, tra malati vecchi e nuovi.

 

FOCUS
Quattro approfondimenti nell’attualità sociale e bio-medica, quattro appuntamenti su altrettanti temi circoscritti, tre disciplinari e uno trasversale al progresso in Medicina: Innovazione e tecnologiaOncologiaNeuroscienzeMedicina Interna. Un tentativo di definire ancor meglio i confini delle diverse discipline e, allo stesso tempo, sondarne i livelli di complessità e le possibili interazioni.

 

CONTAMINAZIONI
Viviamo un tempo nuovo, dove il confine delle discipline si fa meno netto. L’innovazione chiede alla medicina un confronto con linguaggi, settori di ricerca e d’insegnamento che disegnano l’orizzonte di possibili, futuri sviluppi: l’estetica e la filosofia morale, l’informatica e la computer science, le telecomunicazioni ma anche i linguaggi dell’arte e della fiction cinematografica e televisiva.

MEDICINA IN EVOLUZIONE
Come ogni scienza anche la medicina è in continua e positiva evoluzione, e le scoperte che erano innovazione appena ieri oggi fanno già da piattaforma d’appoggio sulla quale costruire le conoscenze future. Le conferenze in programma offrono uno sguardo d’insieme su alcuni recenti sviluppi della ricerca bio-medica – ma anche su discipline apparentemente lontane, come l’informatica e le telecomunicazioni – disegnando l’orizzonte prossimo della medicina e del futuro rapporto medico-paziente.

 

EX CATHEDRA 
Le conferenze magistrali, nel solco dei grandi clinici e accademici della tradizione dell’Alma Mater e della prima moderna scuola di medicina della storia dell’Università.

 

A CURA DI
Una serie di incontri promossi e organizzati da enti, istituti, aziende, organizzazioni di settore.

 

IL PAESE OSPITE – IL MESSICO
Dopo la Cina e la Germania, per il 2018 arriva al Festival della Scienza medica il Messico. Si tratta di un Paese di grande tradizione nella ricerca cardio-vascolare, l’incontro con il quale permetterà di confermare l’interesse del Festival per il confronto con culture mediche e modelli operativi diversi da quelli di cui siamo protagonisti e/o fruitori.

Louis Alcocer

Louis Alcocer è un cardiologo con master in sanità pubblica, attualmente Direttore Generale dell’Istituto Messicano di Medicina Cardiovascolare e Presidente della Inter-American Society per l’ipertensione. E’ stato a capo del servizio cardiologico del General Hospital del Messico per oltre quaranta anni, e professore di Medicina (Cardiologia) presso la National Autonomous University del Messico. Past President della Latin-American Society per l’ipertensione e dell’Inter-American Society per la farmacologia clinica, ha pubblicato più di 250 papers su riviste internazionali, ed e è autore di 12 volumi sull’ipertensione, i lipidi, la farmaco-economia, l’elettrocardiografia e la cardiologia, materie di cui è anche docente.

 

Mattia Altini

Mattia Altini si laurea in Medicina e Chirurgia nel 1999, nel 2000 viene abilitato come ispettore di sistemi qualità in area sanitaria (parte terza) e frequenta il Corso di perfezionamento in Evidence Based Medicine. Nel 2004 ottiene il Diploma Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva e nel 2008 svolge un Dottorato di ricerca medicina del lavoro e Sanità Pubblica. Ha svolto attività di ricerca presso Harvard Business School USA ed è stato consulente presso la Joint Commission International, Chicago, USA. E’ Associate Editor Journal Of Medicine & The Person. E’ Direttore Sanitario dell’IRST.

 

Sergio Amarri

Sergio Amarri è medico con specializzazione in Pediatria, Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva ed è Direttore dell’Unità Ospedaliera di Pediatria presso l’Azienda USL di Reggio Emilia.

 

Giuseppe Ambrosio

Giuseppe Ambrosio è Professore Ordinario di Cardiologia presso il Dipartimento di Medicina dell’Università degli Studi di Perugia e Direttore della Struttura Complessa di Cardiologia e Fisiopatologia Cardiovascolare dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Perugia.
Dal 2009 al 2013 è stato Direttore Sanitario Aziendale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Perugia.
È stato Visiting Professor presso la Ohio State University e presso la Johns Hopkins University.
È Professore Onorario presso l’Università di Buenos Aires.

 

Sergio Baldari

Sergio Baldari è Professore ordinario di Medicina Nucleare presso l’Università di Messina e Direttore della Scuola di Specializzazione in Medicina Nucleare. È Direttore della UOC di Medicina Nucleare del Policlinico Universitario di Messina ove si effettuano procedure diagnostiche (scintigrafie e PET) e terapeutiche anche in regime di degenza protetta. È autore di numerose pubblicazioni scientifiche e di capitoli di libri su argomenti di terapia di Medicina Nucleare, essendo responsabile del Centro di Eccellenza AIMN per la formazione in tema di Diagnostica e Terapia dei tumori neuroendocrini. È coinvolto in progetti di ricerca clinica su tematiche di terapia di medicina nucleare.

 

Giovanni Barbara

Il Professore Giovanni Barbara è Medico Chirurgo, specialista in Medicina Interna e in Gastroenterologia ed è docente presso l’Università di Bologna. Si è formato a Bologna, a Londra ed ha completato una research fellowship di tre anni presso la McMaster University in Canada. Il principale campo di interesse scientifico del Professore Barbara è rappresentato dalla ricerca clinica e molecolare nel settore dei disturbi funzionali ed organici gastrointestinali, della neuro-gastroenterologia del microbiota intestinale e delle malattie infiammatorie intestinali. Collabora principalmente con Università in Italia e all’estero ed è autore di circa 300 articoli pubblicati nelle principali riviste internazionali e circa 50 capitoli di libri e monografie. Il Professore Barbara ha ricevuto premi e riconoscimenti internazionali, tra i quali il Master Award in Gastroenterology dell’American Gastroenterological Association. Attualmente è membro dei Board dei Direttori della Rome Foundation ed è il Presidente della European Society of Neurogastroenterology and Motility.

 

Gabriele Beccaria

Gabriele Beccaria è giornalista scientifico e responsabile di Tuttoscienze, il supplemento settimanale dedicato alla scienza e alla medicina del quotidiano La Stampa.
Laureato in storia all’Università di Torino, ha conseguito un master of science in giornalismo alla Boston University e un Leadership Seminar alla Georgetown University di Washington.
Si occupa di cronaca scientifica e dei temi più controversi che toccano i rapporti tra la scienza e la società.
È co-autore di due ebooks: Scienza e Democrazia con Andrea Grignolio e Prima che Accada con Francesco Vaccarino.

 

Renza Barbon Galluppi

È Presidente Onorario di UNIAMO F.I.M.R. onlus, responsabile della progettualità anche in UNIAMO GOLDIN I.S. (spin-off di UNIAMO F.I.M.R. onlus).
Riconoscimento Award di EURORDIS alla “carriera”.
È stata membro del Comitato Scientifico Ministeriale  della Sperimentazione di cui all’art. 1 del D.M. del 18 giugno 2013 nominato con D.M. del 28 giugno 2013.
Fervida sostenitrice dell’empowerment  ed ideatrice della S.S.R.D. Season School Reare Disease  quale scuola ciclica di formazione continua sulle Malattie Rare  per lo sviluppo di competenze  finalizzate a scelte consapevoli.

 

Giuliano Barigazzi

Giuliano Barigazzi è Assessore Sanità e Welfare del Comune di Bologna. Laureato con lode in Filosofia presso l’Università di Bologna, nel 1993 è stato eletto, per due mandati consecutivi, Sindaco di San Pietro in Casale e Presidente della Conferenza dei Sindaci dell’Azienda USL Bologna Nord. Nel 2004 e fino al 2013, è stato Assessore alla Sanità, Servizi sociali e Volontariato della Provincia di Bologna, Presidente della Conferenza Territoriale Socio Sanitaria, del Comitato paritetico del Volontariato e componente della Cabina di Regia regionale delle politiche sociali e sanitarie. Dal 2009 al 2013 si è occupato anche della delega alla Cultura. Da ottobre 2013 a giugno 2016 è stato Capo di Gabinetto del Sindaco di Bologna.

 

Fabrizio Benedetti

Fabrizio Benedetti è Direttore del Center for Hypoxia, Plateau Rosà (Svizzera) e Ordinario di Neurofisiologia all’Università di Torino. È autore di The Patient’s Brain (Oxford 2010) e Placebo Effects (Oxford 2014), ambedue tradotti in italiano.

 

Arnaldo Benini

Arnaldo Benini è Professore Emerito di Neurochirurgia all’ Università di Zurigo. Tra le pubblicazioni recenti si ricordano: Che cosa sono io? Il cervello alla ricerca di sé stesso (Garzanti, 2009); La coscienza imperfetta. Le neuroscienze e il significato della vita (Garzanti, 2012); con Giorgio Vallortigara, Cervelli divisi. Solo gli esseri umani contano da sinistra a destra? (Accademia di Architettura Mendrisio, 2014). Traduzione del libro di Paul Thagard Il cervello e il senso della vita (Mondadori, 2014). Nel febbraio del 2017 per l’editore Cortina di Milano è uscito il libro Neurobiologia del tempo. Collabora con il Supplemento culturale “Domenica” del SOLE24ORE su temi scientifici.

 

Luigi Bolondi

Luigi Bolondi è Professore Ordinario di Medicina Interna presso l’Università di Bologna, ed è stato Presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia della medesima Università; è inoltre Direttore della UO di Medicina Interna del Policlinico S. Orsola di Bologna e della Scuola di specializzazione in Medicina Interna. Ha pubblicato varie monografie nel campo della Gastroenterologia e dell’Ultrasonologia. È autore di oltre 350 pubblicazioni riportate in PubMed ed ha un H index = 80 che lo pone nella lista dei primi 50 “Top Italian Scientists” in campo clinico.

 

Alessandro Bonfiglioli

Alessandro Bonfiglioli è Direttore Generale di CAAB e Segretario Generale della Fondazione Fico. Dottore commercialista e revisore contabile, dal 2009 è docente Industrial Design e Branding–International MBA e Made in Italy presso BBS. Dal 2015 è Co-Direttore Scientifico dell’Executive Master in Entrepreneurship. Esperienze professionali: Gruppo Castelli–Haworth con incarico di Direttore amministrazione e finanza, CFO Europa con incarico di Direttore Generale e Amministratore Delegato Italia, Gruppo Alessi con incarico di CEO di Gruppo e Vice presidente controllate estere. Si è laureato in Econometria con lode e MBA, Università di Bologna. Ha seguito corsi di specializzazione presso CIDE Ginevra e Harvard Business School USA, IGDS Zurigo.

 

Claudio Borghi

Claudio Borghi è Professore Ordinario di Medicina Interna presso la Università di Bologna dal 2005 e Direttore della Unità Operativa di Medicina Interna del Policlinico S.Orsola-Malpighi di Bologna; è inoltre Direttore della Scuola di Specializzazione in Medicina D’Urgenza ed Emergenza  e Presidente eletto della Società Medico-Chirurgica Bolognese. È inoltre membro del Scientific Council della International Society of Hypertension.

 

Dario Bressanini

Dario Bressanini è ricercatore presso il Dipartimento di Scienza e Alta Tecnologia dell’Università dell’Insubria a Como.
È titolare sulla rivista Le Scienze della rubrica “Pentole e provette” dedicata all’esplorazione scientifica del cibo.
Ha pubblicato Pane e Bugie (Chiarelettere), Le bugie nel carrello (Chiarelettere) e Contronatura (Rizzoli) insieme a Beatrice Mautino.
È autore del popolare blog Scienza in Cucina. ​

 

Gabriele Bronzetti

Gabriele Bronzetti è cardiologo presso il policlinico universitario S.Orsola-Malpighi di Bologna. Si occupa in particolare di cardiopatie congenite e dell’età evolutiva. Insegna cardiologia e aritmologia in master e corsi nazionali e internazionali. Ha scritto decine di pubblicazioni scientifiche e due libri di cardiologia di cui uno a diffusione mondiale (Atlas of Pediatric and Youth ECG, Springer int.). Ha scritto lo spettacolo teatrale Figli di un Dia minore. Collabora con il Corriere della sera di Bologna come editorialista e titolare di una rubrica settimanale di medicina. Si occupa di medicina narrativa.

 

Enrico Bucci

Enrico M. Bucci è un ricercatore italiano attivo nel campo dell’analisi dei Big Data in campo biomedico e della integrità nella ricerca scientifica, settore nel quale è divenuto noto grazie al suo lavoro di consulente in numerosi casi di alto profilo in USA, Germania, UK e Italia.
Dal 2016 è Adjunct Professor in Biologia dei Sistemi complessi e Direttore del programma di Biologia dei Sistemi Complessi presso la Sbarro Health Research Organization, parte del College of Science and Technology (Temple University).
Dal 2017, lavora come consulente per la Commissione per l’Etica della Ricerca e la Bioetica. Dallo stesso anno, è responsabile dei corsi di formazione in Integrità nella Ricerca presso la scuola IMT di Lucca; inoltre, dallo stesso anno è consulente per la stessa materia per il FLI Institut di Jena (Germania).
Alla fine del 2017, la sua attività è stata premiata a Washington con il “National Italian American Foundation – Giovan Giacomo Giordano Foundation Lifetime Achievement Award for Ethics and Creativity in Medical Research, 2017”.
Come consulente ha lavorato e lavora per diverse riviste scientifiche, allo scopo di esaminare tutti i manoscritti sottoposti a peer review ed individuare casi di potenziale manipolazione di immagini o dati prima che possano essere pubblicati. Il suo lavoro è oggetto di resoconto da parte della stampa e dei media nazionali ed internazionali, tra i quali “Nature” e la RAI.

 

Roberto Burioni

Medico, Professore ordinario di Microbiologia e Virologia presso la Facoltà di Medicina dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, Dottore di Ricerca in Scienze Microbiologiche, Specialista in Immunologia Clinica ed Allergologia, è responsabile di un laboratorio di ricerca immunologica volto allo studio della risposta immune contro patogeni umani e alla messa a punto di nuovi farmaci immunologici. Ha pubblicato lavori scientifici su tematiche infettivologiche e microbiologiche su prestigiose riviste scientifiche Ha pubblicato nel 2016 ha pubblicato per Mondadori il testo divulgativo Il vaccino non è un’opinione e nel 2017 per Rizzoli La congiura dei somari.

 

Giorgio Cantelli Forti

Giorgio Cantelli Forti è Professore Emerito dell’Alma Mater Studiorum-Università di Bologna, past-President della Società Italiana di Farmacologia (SIF) e Presidente dell’Accademia Nazionale di Agricoltura. L’attività scientifica come farmacologo è documentata da oltre 680 pubblicazioni, di cui 265 lavori in extenso su riviste internazionali con oltre 4600 citazioni, 39 capitoli di libri, 53 atti di congressi, 16 short communication e 324 comunicazioni a Congressi nazionali e internazionali.

 

Andrea Capocci

Andrea Capocci è fisico e divulgatore scientifico. Dopo aver lavorato nelle Università Sapienza di Roma e di Friburgo, oggi scrive sul quotidiano “Il Manifesto” e insegna in un liceo di Roma. È autore di alcuni libri, tra cui Networkology (il Saggiatore, 2011) e Il brevetto (Ediesse, 2012).

 

Roberto Caso

Roberto Caso è Professore Associato di Diritto Privato Comparato all’Università di Trento, Facoltà di Giurisprudenza, e co-Direttore del Gruppo LawTech. Insegna Diritto Civile, Diritto Comparato della Proprietà Intellettuale, Diritto Privato dell’Informatica, Diritto comparato della privacy e Diritto d’autore e arte. Ha pubblicato in qualità di autore o curatore molti libri e articoli in materia di Proprietà Intellettuale, Diritto della Riservatezza e Protezione dei Dati Personali, Diritto dei Contratti e Responsabilità Civile. È Presidente dell’Associazione Italiana per la promozione della Scienza Aperta (AISA), e associate member del Centre for Intellectual Property Policy (CIPP) di McGill University, Faculty of Law (Montréal).

 

Michele Cassetta

Laureato in Medicina e Chirurgia, esercita la libera professione a Bologna. Parallelamente all’attività medica, si occupa di comunicazione. Divulgatore scientifico e giornalista. È docente a contratto di “Comunicazione Medico-Paziente” presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Bologna, relatore a corsi e conferenze a livello nazionale e autore di libri, articoli e testi teatrali sulla comunicazione. È inoltre conduttore delle trasmissioni radiofoniche e televisive di informazione sanitaria come “InSalute” e “Salutando”.

 

Andrea Castagnetti

Andrea Castagnetti nel 2010 si laurea all’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna in Biologia Cellulare e Molecolare dopo aver svolto il periodo di tesi presso il Lion Eye Institute di Perth (Australia). Nel 2014 consegue un dottorato di ricerca all’Università di Siena in Biotecnologie Molecolari svolgendo l’attività di ricerca presso il Centro Ricerche della Novartis Vaccines Srl di Siena. Dal 2015 al 2016 è titolare di un assegno di ricerca presso l’Unità di Ecologia Microbica del Dipartimento di Farmacia e Biotecnologie dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna e durante questo periodo è cofondatore di Wellmicro Srl, riconosciuta come startup innovativa e spinoff partecipato dell’Università di Bologna che opera nel campo del microbiota umano e animale. Dal 2017 a oggi ricopre a tempo pieno la carica di Presidente e Amministratore Delegato di Wellmicro Srl.

 

Marco Ceriani

Marco Ceriani, laureato in Scienze delle preparazioni Alimentari. Ha fondato una società di sviluppo e produzione di integratori alimentari per lo sport (Officina Alimentare 1994-2004) e Italbugs, start up del Parco Tecnologico Padano di Lodi, nel 2015 durante Expo 2015 Milano. Oggi Italbugs ha una sede in Olanda (Wageningen) per la produzione di nuovi alimenti da matrici alimentari da insetti edibili. (www.myxdutch.com).
Marco Ceriani è membro della Commissione sui Novel Food di IPIFF (International Platform of Insects for Food and Feed), giornalista e scrittore.
Nel 2014 ha scritto il libro “Si fa presto a dire insetto”, oggi alla terza edizione.

 

Arrigo Francesco Giuseppe Cicero

Arrigo Francesco Giuseppe Cicero è Ricercatore confermato presso il Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche dell’Università di Bologna. Medico chirurgo, specialista in farmacologica clinica, dottore di ricerca in medicina sperimentale. Attualmente è Presidente della Società Italiana Nutraceutici (SINut). Autore di più di 300 pubblicazioni integrali peer-reviewed su stampa medica internazionale, prevalentemente su temi riguardanti la prevenzione delle malattie cardiovascolari (epidemiologica, prognosi, gestione) e la nutraceutica.

 

Chiara Cirelli

Chiara Cirelli ha studiato medicina presso l’Università di Pisa e ha conseguito il dottorato di ricerca in Neuroscienze presso la Scuola Superiore S. Anna di Pisa. Ha lavorato sulle funzioni del sonno prima all’ Istituto di Neuroscienze a San Diego, California, e ora presso l’Università del Wisconsin, Madison, dove insegna neurofisiologia del sonno. Il suo laboratorio è stato il primo ad usare metodi di screening molecolare per identificare geni importanti per la regolazione del sonno. Con Giulio Tononi, ha sviluppato l’ipotesi dell’omeostasi sinaptica, secondo cui il sonno è il prezzo da pagare perché il cervello rimanga plastico e impari durante la veglia. Nel 2017, con Giulio Tononi, ha ricevuto il premio Farrell dell’Università di Harvard per il contributo allo studio del sonno. Nel 2018 ha ricevuto l’Outstanding Scientific Achievement Award della Società Americana del sonno.

 

Franco Citterio

Franco Citterio è Professore di Chirurgia Generale e Direttore dell’Unità di Trapianto di Rene presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli IRCCS, Roma.
Durante una Fellowship clinica e di ricerca in trapianto d’organi presso l’Università del Texas a Houston, USA, ha sviluppato un interesse per l’immunosoppressione e il trapianto renale. La sua attività clinica e di ricerca clinica è dedicata agli aspetti immunologici del trapianto di rene e alla progettazione e realizzazione di studi clinici nel campo dei protocolli immunosoppressivi nel trapianto renale. I risultati della sua attività sono pubblicati su riviste recensite e sono stati presentati in convegni nazionali e internazionali. Il Prof. Citterio è stato Presidente della Società italiana per i Trapianti d’Organo, (SITO, 2014-2016), e ora ricopre il ruolo di Presidente della Fondazione Italiana per la Promozione dei Trapianti d’Organo, FIPTO.

 

Lucio Ildebrando Maria Cocco

Lucio Ildebrando Maria Cocco è, dal 1986, Professore Ordinario di Anatomia Umana dell’Università di Chieti, quindi Ordinario della stessa disciplina a Bologna dal 1990 a tutt’oggi. Premiato con “The titular Litchfield Lectureship 2016-2017” dell’Università di Oxford e con “Journal of Lipid Research Lecturership 2016” della Federation of American Societies for Experimental Biology/American Society for Biochemistry and Molecular Biology, dirige il Laboratorio di Trasduzione del Segnale presso il Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Alma Mater ed è caporedattore della serie Advances in Biological Regulation (Elsevier Publ.).

 

Claudio Colaiacomo

È laureato in fisica presso lo Stevens Institute of Technology. Da anni lavora in Elsevier dove ha ricoperto molteplici ruoli. Oggi si occupa di relazioni istituzionali in Italia ed in Europa. un ruolo mirato a stabilire e consolidare collaborazioni con l’obiettivo di massimizzare l’impatto che le Università e i centri di ricerca hanno sullo sviluppo della ricerca scientifica.

 

Fiorenzo Conti

Fiorenzo Conti è Professore Ordinario di Fisiologia umana presso l’Università Politecnica delle Marche e Direttore del Centro di Neurobiologia dell’invecchiamento dell’IRCCS INRCA di Ancona. I suoi studi vertono sull’organizzazione molecolare della corteccia cerebrale e sulle sue alterazioni in malattie neuropsichiatriche. É Presidente della Società Italiana di Neuroscienze.

 

Giovanni Emanuele Corazza

Giovanni Emanuele Corazza è Ordinario presso il Dipartimento di Elettronica, Informatica e Sistemistica (DEIS, oggi DEI) e membro del Consiglio di Amministrazione dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna, Presidente del Consorzio CINECA, fondatore del Marconi Institute for Creativity, membro del Board della Marconi Society, membro del Partnership Board della 5G-PPP Infrastructure Association.

 

Sergio D’Addato

Ricercatore confermato col titolo di Professore Aggregato in Medicina Interna dall’AA. 2005/2006.  Dal 1982.  è stato operatore  dell’ambulatorio per lo studio delle malattie dismetaboliche e dell’aterosclerosi di cui, sotto la direzione del Prof. Claudio Borghi  è diventato responsabile. Dalla nomina a ricercatore ha fatto afferenza al Dipartimento di Medicina Clinica e Biotecnologia Applicata successivamente: Dipartimento di Medicina Interns dell’Invecchiamento e Malattie nefrologiche e ora Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche. Responsabile di diversi studi clinici  ha collaborato a molti progetti di ricerca ed è socio della Società Italiana per lo Studio dell’Aterosclerosi di cui è Presidente della sezione regionale Emilia Romagna.,  della Società Italiana di Geriatria e Gerontologia e della società italiana ipertensione arteriosa. .Infine e’ membro del Gruppo Luso-Italiano de Arteriosclerose, della European Atherosclerosis Society.  Ha pubblicato circa 57 lavori su riviste internazionali.

 

Michele De Luca

Michele De Luca è Professore Ordinario di Biochimica, Direttore del Centro di Medicina Rigenerativa “Stefano Ferrari” e Direttore del Centro Interdipartimentale Cellule Staminali e Medicina Rigenerativa dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. È Direttore Scientifico di Holostem Terapie Avanzate Srl e autore di oltre 120 articoli scientifici sulle maggiori riviste internazionali ed è stato invitato come relatore a più di 200 convegni e simposi internazionali.

 

Luca De Nicola

Nato il 27 Giugno 1962, e residente a Napoli, è specialista in Nefrologia e dal 2001 Professore Associato di Nefrologia presso l’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”. Principale area di interesse è la Malattia Renale Cronica, oggetto di studi sperimentali e clinici nell’ambito del Dottorato di Ricerca (1988-1992), post-dottorato (1996-1998) e durante il periodo di lavoro come Ricercatore Universitario (1999-2001). Ha trascorso due anni (1989-1991) come Visiting Professor presso la Nephrology Division – UCSD, San Diego, CA, USA, per lo studio della emodinamica glomerulare e funzione tubulare renale nel rattto. Autore di circa 200 lavori scientifici, in massima parte su riviste internazionali (JCI, Circulation, JACC, JASN, Hypertension, KI, AJKD, cJASN, AJP, NDT) con H index 33 e 3700 citazioni. Ha coordinato diversi studi in Italia: studio TABLE “Target Blood Pressure Levels in CKD”, studio multicentrico sul rischio cardiorenale dei nefropatici seguiti in 26 Nefrologie Italiane; studio CARHES “Cardiovascular Risk in Renal Patients of the Italian Health Examination Survey” in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità e Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri; due trials randomizzati e controllati internazionali volti a valutare gli effetti di farmaci innovativi in nefropatici diabetici. Dal 2015 è membro del Consiglio Direttivo della Società Italiana di Nefrologia.

 

Enrico Di Oto

Enrico Di Oto, nato a Bologna nel 1983, Biologo PhD con oltre 15 anni di esperienza nella diagnosi genetica applicata ai tumori è il fondatore ed il CEO di OACP; è inoltre inventore della tecnologia brevettata alla base dei prodotti proposti da OACP per ridurre i tempi ed i costi della diagnosi genetica nel cancro.
E’ vincitore della prima edizione del programma di imprenditorialità dell’Università di Bologna (LaunchPad) ed ha ottenuto numerosi riconoscimenti internazionali con OACP, sia negli USA che in Cina. Nel 2017 è stato selezionato per il prestigioso acceleratore RebelBio (Cork-IE) che ha dato slancio internazionale a OACP.

 

Marco Domenicali

Marco Domenicali nato a Bologna il 23 luglio del 1971, laureato in Medicina e Chirurgia nel 1996 e Specializzato in Geriatria nel 2000. Ho conseguito due dottorati di ricerca in Fisiologia Applicata e Fisiopatologia ed in Ultrasonologia in Medicina Interna. Sono Ricercatore in Medicina Interna dal 2008 i miei interessi scientifici sono: le insufficienze d’organo (in particolare la cirrosi epatica) a la disabilita legata all’invecchiamento. Co fondatore e Presidente di Mysurable Spin Off partecipato dell’Università di Bologna che si occupa di innovativi tecnologie e servizi per un invecchiamento di successo.

 

Maria Benedetta Donati

Medico specialista in Ematologia (UnivCatt,Roma), PhD( Univ di Lovanio, Belgio),.Laurea h.c.,Univ di Debrecen (Ungheria) e Bialystok (Polonia).Nel 1973 fonda e dirige il Lab di Trombosi,Ist. Mario Negri, Milano. Nel 1987 è tra i fondatori e poi Coordinatore Scientifico del Consorzio Negri Sud. Nel 2005 (UnivCatt.Campobasso) lancia con Licia Iacoviello e Giovanni de Gaetano lo studio di popolazione “Moli-sani”che arruola 25.000 persone adulte sul tema prevenzione di malattie croniche degenerative con particolare enfasi sull’alimentazione e sani stili di vita. Attiva a livello europeo sia come partecipante di progetti su alimentazione e salute(FAIR, IMMIDIET,FLORA, ATHENA ) che come Marie Curie Training Center che come “evaluator”. Attualmente presso l’IRCCS Neuromed,Pozzilli, Dipt. di Epidemiologia e Prevenzione, si occupa di Dieta mediterranea e salute e della bio-banca che raccoglie i campioni di Moli-sani e di altri studi di popolazione. H-index 82, citazioni totali oltre 35.000.

 

Julia Downing

Julia Downing è Direttore dell’International Children’s Palliative Care Network e ha una lunga esperienza professionale nell’ambito delle cure palliative come docente, ricercatore e consulente per lo sviluppo di progetti e servizi clinico-assistenziali e di formazione in Africa ed Europa dell’Est. È membro dei consigli di gestione di organizzazione non governative in vari paesi e docente presso il Kings College di Londra, l’Edge Hill University di Liverpool e l’University of South Wales.

 

Stefano Faenza

Stefano Faenza ha percorso tutta la sua carriera come dipendente dell’Università da Ricercatore a Professore Associato fino all’attuale ruolo di Professore Ordinario.
Il suo campo di competenza e sempre stato nell’ambito dell’Anestesia e della Rianimazione in particolare collegato alla attività relativa ai trapianti di organo solido. Autore di 220 pubblicazioni a stampa 20 capitoli di libri e una dispensa per gli studenti.

 

Gianluca Faggioli

Gianluca Faggioli ha conseguito laurea in Medicina e Chirurgia e diploma di specializzazione in Chirurgia Vascolare con il massimo dei voti presso l’Università di Bologna.
È Dottore di Ricerca nelle discipline Chirurgiche Toraco-Cardio-Vascolari” (1994).
È stato consulente di Chirurgia Vascolare degli Istituti Ortopedici Rizzoli Bologna nell’anno 1994, e dirigente medico di I livello in Chirurgia Vascolare, Ospedale Maggiore Bologna, dal 1996 al 1998. Nel 1998 è divenuto Ricercatore Universitario dell’Università di Bologna e dal 2006 è Professore Associato di Chirurgia Vascolare nella stessa Università. Dal Marzo 2017 è Direttore della Scuola di Specializzazione in Chirurgia Vascolare. Svolge la sua attività clinica, chirurgica, didattica e di ricerca presso il Policlinico S.Orsola Malpighi.
È autore di più di 300 pubblicazioni su riviste internazionali e di 3 Monografie.

 

Chiara Farinelli

Chiara vive e lavora ad Amsterdam per Elsevier. Laureata presso l’Università La Sapienza di Roma ha conseguito un dottorato di ricerca in fisica. Nel suo ruolo di publisher si occupa della gestione di un gruppo di prestigiose riviste di fisica delle alte energie.

 

Giovanni Maria Flick

Giovanni Maria Flick è un giurista, politico e accademico italiano. Dopo la laurea in Giurisprudenza a 23 anni viene chiamato a dirigere la Città dei ragazzi di Roma. A 24 anni vince il concorso in magistratura qualificandosi primo a livello nazionale.
Nel 1976 lascia la magistratura per intraprendere la carriera di avvocato penalista che interrompe nel 1996 con la nomina a Ministro della Giustizia nel governo Prodi. Nel febbraio del 2000 viene nominato giudice della Corte costituzionale dal presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi. Cinque anni dopo assume la carica di vicepresidente e nel 2008 diventa presidente.
Attualmente è Professore emerito di Diritto penale all’Università Luiss di Roma, dove ha insegnato fino alla nomina a giudice costituzionale. È stato consigliere e poi presidente della Fondazione San Raffaele del Monte Tabor, durante il concordato preventivo che ha consentito il salvataggio e la vendita del polo sanitario e della ricerca milanese.

 

Andrea Fontanella

Laureato in Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi di Napoli, ha conseguito le specializzazioni in Semeiotica e Diagnostica di Laboratorio, in Cardiologia ed in Medicina Interna, dal 2005 ricopre l’incarico di Direttore del Dipartimento di Medicina presso l’Ospedale Madonna del Buonconsiglio Fatebenefratelli di Napoli, al quale fanno capo i Reparti di Medicina Interna, Pronto Soccorso e Triage, Cardiologia, Oncologia ed Epatologia. È presidente della FADOI (Federazione delle Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri Internisti) e autore di oltre 190 pubblicazioni su riviste nazionali ed internazionali. È inoltre relatore e/o moderatore a oltre 550 Congressi regionali, nazionali o internazionali.

 

Paolo Fresu

Paolo Fresu è un trombettista e flicornista italiano. Ha ricevuto numerosi premi, oltre alla laurea honoris causa conferita dall’ Università La Bicocca di Milano e dalla Berklee School di Boston. Docente e responsabile di diverse importanti realtà didattiche nazionali e internazionali, ha suonato in ogni continente e con i nomi più importanti della musica afroamericana degli ultimi 30 anni.
Ha registrato oltre quattrocento dischi di cui circa novanta a proprio nome o in leadership e altri con collaborazioni internazionali. Molte sue produzioni discografiche hanno ottenuto prestigiosi premi sia in Italia che all’estero.
Dirige da trent’anni il Festival ‘Time in jazz’ di Berchidda ed è stato per un quarto di secolo Direttore artistico e docente dei Seminari jazz di Nuoro.

 

Marina Chiara Garassino

La dottoressa Marina Chiara Garassino è attualmente Responsabile della Oncologia Medica Toraco Polmonare presso la Fondazione IRCCS Istituto Nazionale di Tumori di Milano.
Si è laureata nel 1995 e specializzata in Oncologia Medica nel 2000 con il massimo dei voti con lode presso l’Università degli Studi di Milano. È stata a Manchester presso il Christiès Hospital, uno dei cancer center più grandi d’Europa, con una borsa di studio europea.
Da anni è impegnata nella cura e nel trattamento delle neoplasie toraciche dove si è dedicata in particolare alla caratterizzazione molecolare delle neoplasie polmonari in relazione ai trattamenti e allo sviluppo dei trattamenti immunoterapici.
È vincitrice di numerosi grants nazionali e internazionali.
È Principal Investigator di numerosi studi clinici nazionali ed internazionali.
È stata la rappresentante italiana della società Europea di Oncologia ESMO. È membro di numerose commissioni e task forces in ESMO. Attualmente è presidente di Women for Oncology.
È autrice di numerose pubblicazioni su riviste internazionali e ha ricevuto numerosi premi internazionali per la ricerca.

 

Paolo Giacomin

Paolo Giacomin è direttore responsabile di Quotidiano Nazionale, de il Resto del Carlino e dei giornali on line Quotidiano.net e ilrestodelcarlino.it. Giornalista economico e finanziario si è occupato di informazione on line dal 1999, anno in cui entra nella prima redazione on line del gruppo Poligrafici Editoriale. Nel 2011 pubblica, con Stefano Righi e Massimo Degli Esposti, il libro “Dieci anni con l’euro in tasca – Conversazione con Romano Prodi e Jacques Delors”.

 

Enrica Giorgetti

Enrica Giorgetti, laureata in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Bologna, è Direttore Generale di Farmindustria dal luglio 2005.
Attualmente membro del Board EFPIA (Federazione Europea delle Imprese e delle Associazioni del farmaco) e del Consiglio IFPMA (Federazione Internazionale delle Imprese e delle Associazioni del farmaco).
Inizia la propria esperienza professionale nel 1983 nel campo delle relazioni istituzionali, in posizioni di crescente rilievo.Prima in Montedison, dal 1983 al 1987, poi in S.I.V. – Società Italiana Vetro – fino al 1989, poi in Federchimica come Responsabile dei Rapporti con le Istituzioni Legislative Nazionali e UE fino al 2000.
Dal 2000 al 2003 è in Confindustria come Direttore Lobby e Attività di Legislazione e in seguito come Direttore dell’Area Strategica Territorio e Impresa. Nello stesso periodo rappresenta Confindustria nel Consiglio di Amministrazione del CONAI.
Dal 2004 al 2005 ricopre la carica di Direttore dei Rapporti Istituzionali e Comunicazione della società Autostrade.
Nel 2007 le è stato assegnato il premio “Mela d’oro” dalla Fondazione Marisa Bellisario nella XIX edizione “Donne nella comunicazione: valore e trasparenza”.
Nel 2017 è stata premiata per “L’impegno di una donna per le donne” da IncontraDonna Onlus.

 

Luigi Godi

Laureato in Medicina e Chirurgia all’Università “La Sapienza” di Roma, ha trascorso i primi 30 anni di carriera nel mondo della ricerca farmaceutica collaborando nella pianificazione e organizzazione di studi clinici nelle varie fasi dello sviluppo del farmaco. Dal 2016 dove si occupa della progettualità scientifica con i Prodotti a Rischio Ridotto presso Philip Morris. È Professore Incaricato alla Facoltà di Farmacia dell’Università di Tor Vergata di Roma, insegnamento “CRO Business management” ed autore di circa 40 pubblicazioni.

 

Rita Golfieri

È Direttore dell’Unità Operativa Radiologia Diagnostica e Interventistica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna e Direttore f.f. Dipartimento della Medicina Diagnostica e della Prevenzione. Professore a contratto dal 1984 per diverse Scuole di Specializzazione, ha conseguito nel 2012 l’Abilitazione scientifica nazionale per Professore Universitario di I e II fascia nella Disciplina Diagnostica per immagini, Radioterapia e Neuroradiologia.  È coordinatrice di numerosi progetti di ricerca clinica in radiologia interventistica e diagnostica avanzata (TC-RM). Membro attivo di numerose società scientifiche, è revisore per diverse riviste scientifiche. Ha partecipato con relazioni ad invito in oltre 300 Congressi/Corsi Nazionali ed Internazionali. È autore di oltre 700 pubblicazioni a stampa, con un Impact Factor di oltre 900 e un H-index di 31.

 

Patrizia Hrelia

Professore ordinario di Tossicologia presso l’Alma Mater Studiorum, Università di Bologna, è Presidente della Società Italiana di Tossicologia, dove è impegnata nella lotta alla contraffazione dei farmaci, dei prodotti della salute e nella promozione della sicurezza alimentare. È autore di più di 180 lavori su temi di medicina preventiva e traslazionale.

 

Silvana Hrelia

Silvana Hrelia è Professore Ordinario di Biochimica presso la Scuola di Farmacia, Biotecnologie e Scienze Motorie dell’Università di Bologna. È autore di oltre 160 articoli su riviste internazionali su argomenti di biochimica cellulare e della nutrizione. È membro del Key Thrust 1: “Improving health, well being and longevity” della piattaforma tecnologica europea “Food for Life”.

 

Fabrizio Landi

Fabrizio Landi, oltre a vari incarichi come presidente e/o amministratore nelle aziende del Gruppo Esaote, è stato anche membro dei Consigli di Amministrazione di società nord-americane ed asiatichenell’high tech medicale. È stato altresì amministratore di società italiane attive nel settore del riassetto industriale territoriale (Sviluppo Genova S.p.A.). E’ stato anche amministratore della società Elesta di Calenzano (Firenze), attiva nel campo delle terapie mediche miniinvasive.Attualmente è membro del Consiglio di Amministrazione di Finmeccanica spa, delle società Menarini Diagnostics, Firma e Silicon Biosystem facenti capo al Gruppo Menarini di Firenze nonché del CdA di Banca CRF di Firenze e del Consiglio scientifico della società El.En di Calenzano.
E’ Presidente dal Maggio 2014 della Fondazione Toscana Life Sciences di Siena e membro del Comitato di indirizzo del Distretto Life Sciences della Toscana.
E’ membro del Consiglio Scientifico del Centro d’Ateneo dell’Università degli Studi di Firenze per la valorizzazione dei risultati della ricerca e per la gestione dell’Incubatore universitario.
E’ membro del Comitato di Presidenza, con delega alle start-up, alle reti di impresa e alla creazione di nuova azienda oltre a essere nel Consiglio Direttivo e Giunta di Confindustria Firenze e opera come Business Angels in diverse start-up italiane e estere.
Ha collaborato e collabora con numerosi corsi universitari e post-universitari presso importanti atenei italiani nell’area dell’ingegneria biomedicale, della sanità e del management aziendale.
Attualmente è membro della Fondazione Italia Cina come Delegato della Regione Toscana e collabora con la rivista Mondo Cinese.

 

Robert Lefkowitz

Robert Lefkowitz è un medico statunitense, vincitore del premio Nobel per la chimica nel 2012, assieme allo statunitense Brian Kobilka, per i loro studi sui recettori cellulari accoppiati a proteine G.
Dopo la laurea in Medicina alla Columbia (1966), ha completato la formazione ad Harvard e a partire dagli anni Settanta ha insegnato Biochimica alla Duke University. Qui Lefkowitz ha iniziato a occuparsi di ricerca. I suoi studi si sono concentrati sulla percezione degli stimoli esterni da parte delle cellule: mettendo in contatto le particelle con alcuni ormoni legati ad atomi radioattivi, Lefkowitz è riuscito a scoprire i recettori che riconoscevano quegli ormoni. In questo modo è stato in grado di analizzare ed esaminare la struttura e il funzionamento dei recettori che si accoppiano alle proteine G del corpo umano: oltre a permettere l’analisi dei meccanismi che stabiliscono l’azione dell’adrenalina, quei recettori sono alla base della maggior parte dei medicinali in commercio. Considerato il fondamentale apporto del lavoro di Lefkowitz alla realizzazione di farmaci più efficaci, nel 2012 l’Accademia svedese delle Scienze gli ha conferito il premio Nobel per la Chimica (assegnato anche al collega e allievo Brian Kobilka).

 

Paolo Legrenzi

Paolo Legrenzi è uno psicologo e accademico italiano, noto a livello internazionale nel campo della psicologia cognitiva.  È membro dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, dell’Association for Psychological Science, dell’Associazione il Mulino (presidente del Consiglio Editoriale dal 2012). È Professore Emerito di psicologia cognitiva dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e Presidente del Comitato Scientifico del Ca’ Foscari Competency Centre. È presidente di LUISS X.ITE. Negli anni scrive per i tipi di Laterza, il Mulino e Raffaello Cortina e per i quotidiani Gazzettino, Repubblica, Sole24Ore. Nel 2017 ha vinto insieme a Carlo Umiltà il Premio Sante de Sanctis con il saggio Una cosa alla volta (Mulino). È membro della Commissione per l’Etica della Ricerca e la Bioetica del CNR.

 

Giorgio Li Calzi 

Compositore, trombettista e produttore musical, ha realizzato 11 album a suo nome. Suona e registra con numerosi musicisti internazionali: Lenine, Thomas Leer, Mamady Koyatè, Elena Roggero e Tiziana Ghiglioni. Ha un’intensa attività dal vivo legata al teatro, sonorizzando con tromba e computer, reading e lavori di numerosi autori. Sperimenta nuove forme di suono elettroacustico legate alla tromba. La Città di Torino lo nomina Direttore del Torino Jazz Festival dall’edizione 2018.

 

Antonio Lovato

Ha collaborato con numerosi attori e musicisti della scena teatrale e musicale italiana e con i più importanti Festival internazionali di musica, teatro e danza: Leo de Berardinis, Sandro Lombardi e Federico Tiezzi, Massimo Venturiello, Tiziana Tosca Donati, Maurizio Crozza, Enzo Iacchetti, Giobbe Covatta, David Riondino, Umbria Jazz, Porretta Soul Festival, Pescara Jazz, Festival del Cinema Ritrovato e Mittelfest.

 

Donata Luiselli

Professore associato all’Università di Bologna dal 2005, abilitato alla prima fascia (05/B1-BIO/08) svolge le sue ricerche nell’ambito dell’antropologia molecolare e della genomica delle popolazioni umane. In particolare, gli interessi di ricerca sono rivolti allo studio genomico della biodiversità umana attuale, all’archeogenetica, all’analisi genetica ed epigenetica di popolazioni e all’analisi di geni sottoposti a pressioni selettive (per es. coinvolti in processi di termoregolazione e nutrizione). Nelle sue ricerche collabora con colleghi di altre discipline (genetica forense, linguistica, archeologia, antropologia culturale, medicina), affermando l’importanza dell’approccio evolutivo umano nei diversi settori di indagine e privilegiando l’approccio multidisciplinare. Impegnata in progetti di ricerca nazionali e internazionali, collabora con diverse Università e centri di ricerca nazionali ed internazionali.

 

Nicoletta Luppi

Nicoletta Luppi, Presidente e Amministratore Delegato MSD Italia, si laurea cum laude in Lingue e Letterature Straniere Moderne e, successivamente, consegue il Master in Business Administration presso la Luiss School of Management di Roma. Nel 1993 entra a far parte di MSD e, nel tempo, ricopre ruoli di crescente responsabilità fino ad assumere la direzione delle Business Unit Cardiovascolare-Metabolico di MSD e di Schering Plough e di due aziende del gruppo (2003 -2010) e, nel 2011, crea e dirige la Direzione Market Access & Commercial Operations, sempre alle dirette dipendenze dell’Amministratore Delegato. Nel settembre 2012, diventa Presidente e Amministratore Delegato di Sanofi Pasteur MSD e, successivamente, viene nominata Presidente del Gruppo Vaccini di Farmindustria per il biennio 2015-2016. Dal Luglio 2015 è Presidente e Amministratore Delegato di MSD Italia e, dal 2016 è Presidente dell’Associazione Alumni LUISS Business School. Nel marzo 2017 viene scelta da AMREF come testimonial della Campagna Social contro la mutilazione dei genitali femminili. Sempre nel 2017 viene insignita del “Premio Minerva-Donna D’Eccellenza” da parte di FederManager, prestigioso riconoscimento nei confronti di una leadership a supporto di un ambiente che possa incoraggiare il work-life balance.

 

Stefano Mazzariol

Paziente Esperto EUPATI, Accademia dei Pazienti. Padre di un bambino con distrofia di Duchenne, vice presidente di Parent Project Onlus e paziente esperto certificato dalla European Patient’s Academy on Therapeutic Innovation (EUPATI).

 

Gerry Melino

Gerry Melino insegna Biochimica ed è direttore del Dipartimento di Medicina Sperimentale e Chirurgia presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Roma Tor Vergata.  Dirige inoltre il programma “Genes-Environment interactions following toxic insults” del Medical Research Council, Toxicology Unit, University of Cambridge, UK. A livello scientifico lavora sulla morte cellulare, in modelli tumorali e dermatologici (H-index 95; 41780 citazioni); a livello editoriale è direttore e fondatore dei giornali scientifici dal gruppo editoriale Sringer-Nature, Cell Death Discovery (www.nature.com/cddiscov), Cell Death Disease (www.nature.com/cddis) e Cell Death Differentiation (www.nature.com/cdd), considerati il principale foro di discussione nella comunità internazionale che lavora sulla morte cellulare.

 

Francesco Saverio Mennini

Il Professore Francesco Saverio Mennini, è attualmente Professore di Economia Sanitaria e Economia Politica (Microeconomia) presso la Facoltà di Economia dell’Università di Roma “Tor Vergata” e Visiting Professor presso l’Institute of Leadership and Management in Health, Kingston University, London, UK (dal 2011). È Research Director, del Economic Evaluation and HTA (EEHTA), presso il CEIS dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”.
È presidente della SiHTA e fu presidente dell’ISPOR Italy Rome Chapter. È membro del Comitato Scientifico Regionale (Regione Lazio) su HIV e HCV (dal 2011) e membro del IRG (Integrity Research Group), Kingston Univeristy, London, UK.
È titolare dei Corsi Universitari (laurea e post-laurea) in Economia Sanitaria ed Economia Politica presso l’Università di Roma “Tor Vergata” (Facoltà di Economia).
È coordinatore di diversi progetti con il Ministero della Salute, INPS e INAIL.
È membro del gruppo di lavoro sulla formazione dei pazienti con AIFA ed EUPATI.
È adviser al “Technical Consesus Meeting on Headache Outcome Meausres” all’interno del progetto della World Health Organization “Global Campaign to Reduce the Burden of Headache Worldwide”, WHO in collaborazione con Leading NGOs.
È autore di numerose pubblicazioni nel settore dell’economia sanitaria, dell’economia del farmaco e della politica sanitaria.
È stato presidente dello Scientific Committee of the European Conference on Health Economics (ECHE) e coordinatore scientifico del progetto: “HTA e DM: la valutazione dei costi indiretti quale strumento per una migliore programmazione regionale e aziendale”, finanziato dal Ministero della Salute, 2016-2017.

 

Antonio Messina

Antonio Messina è Amministratore Delegato e Presidente di Merck Serono S.p.A.
Assunto nell’Aprile del 1999 come Direttore della Linea Neurologica, nel  2003 è stato nominato prima Country Manager della Grecia e successivamente Direttore Generale Grecia e Italia.
Prima di iniziare la sua esperienza in Merck, A. Messina ha ricoperto varie posizioni in Bayer  ed in  Rhone Poulenc Rorer. In quest’ultima azienda è stato prima Product Manager Oncologia per UK e, successivamente, Marketing Manager della stessa linea  per la struttura italiana.
Dal 2014 è componente del Comitato di Presidenza di Farmindustria.
Messina è laureato in Biologia presso l’Università “La Sapienza” di Roma ed ha completato il suo percorso formativo con un corso MBA di “Strategic Executive Program” presso il Babson College di Boston,  un corso di Finance for Executive  presso INSEAD di Milano e Biopharma Breakthrough 2008 presso London Business School.
Nel 2016 l’Università degli Studi di Bari gli ha conferito la Laurea Honoris Causa in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche.

 

May-Britt Moser

May-Britt Moser è una psicologa e neuroscienziata svedese; è Direttrice di Dipartimento presso il Centre for Neural Computation della Norwegian University of Science and Technology (NTNU).
Ha vinto il Premio Nobel per la medicina nel 2014, insieme a John O’Keefe e a Edvard Moser, per le scoperte di come il cervello registra e ricorda la localizzazione nello spazio.

 

Lorenzo Moretta

Lorenzo Moretta, fu presidente dell’ European Federation of Immunological Societies (EFIS), è  oggi socio dell’Accademia dei Lincei. Dirige l’Area di Immunologia dell’Ospedale Bambino Gesù (Roma). È tra i ricercatori più noti con oltre 61.000 citazioni e un H-index di 130. Le sue ricerche sono focalizzate sulle cellule dell’Immunità Innata e sulla cura di leucemie ad alto rischio.

 

Stefano Nava

Stefano Nava è Professore Ordinario presso l’Università degli Studi di Bologna. È Direttore della struttura complessa di Pneumologia e Terapia Intensiva Respiratoria Ospedale Sant’Orsola-Malpighi di Bologna. È Specialista in Malattie dell’Apparato Respiratorio e Anestesiologia e Rianimazione.
Professore a Contratto Scuola di Specialità Malattie Apparato Respiratorio Università di Pavia, Catania e Bologna e Anestesiologia e Rianimazione Università di Pavia, è autore di circa 250 pubblicazioni di cui 156 su riviste indicizzate con sistema di “peer-review” e di 12 capitoli di libri in lingua straniera. È editore di un libro in lingua Inglese e due in lingua Italiana.
È Reviewer di numerose riviste internazionali, membro del “Faculty of 1000 of Medicine” dal 2005 e membro della Top 100 Italian Scientists al 34 posto dellla Clinical Science.

 

Luca Pani

Luca Pani è Professore di Psichiatria Clinica all’Università di Miami (USA) città dove vive. Negli ultimi anni ha rivestito importanti ruoli nazionali e internazionali come regolatore e negoziatore di nuovi medicinali, tra cui le prime terapie geniche al mondo. È stato Direttore Generale dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) dal 2011 al 2016 e componente dei Comitati Scientifici dell’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) a Londra dal 2010 al 2017. Tra i suoi recenti libri sull’argomento ricordiamo: Innovazione Sostenibile (EDRA, Milano 2015), Prescrivere Valore (con G. Corbellini, EDRA-LSWR, Milano 2017) e Resilienza Farmaceutica. Come Governare l’evoluzione delle terapie (EDRA, Milano 2018).

 

Raffaella Pannuti

Raffaella Pannuti, nata a Bologna nel 1973, è laureata in chimica industriale. Dopo diverse esperienze lavorative ed un tesserino da giornalista pubblicista, nel 1998 entra in ANT, ora Fondazione ANT Italia Onlus, prima come responsabile dell’ufficio stampa, poi come Segretario Generale e infine nel 2011 ne diviene Presidente. Più di 20 sono i lavori in cui è coautrice nell’ambito delle cure palliative. Ha partecipato come relatrice a diversi convegni internazionali e nazionali in ambiente medico e dedicati al Terzo Settore. Iscritta a EUCLID, associazioni internazionali che raccolgono i leader del Terzo Settore, è membro degli Action Groups dell’Unione Europea.

 

Carlo Patrono

Carlo Patrono insegna Pharmacology nel Corso di Laurea in Medicine and Surgery dell’Università Cattolica di Roma ed è Adjunct Professor of Pharmacology nella Perelman School of Medicine of the University of Pennsylvania a Philadelphia. È coautore di circa 230 articoli scientifici con oltre 50.000 citazioni. Ha ricevuto il Grand Prix Scientifique Lefoulon-Delalande 2013 dall’Institut de France per i suoi studi sull’aspirina a basse dosi come farmaco antitrombotico. È socio dell’Accademia Nazionale dei Lincei.

 

Susi Pelotti

Susi Pelotti è Docente di Medicina Legale della Scuola di Medicina e Chirurgia e del corso di laurea di Giurisprudenza dell’Università di Bologna.
È Consulente tecnico e perito dell’Autorità Giudiziaria. Dal gennaio 2015 è Presidente dei Genetisti Forensi Italiani (Ge.F.I).

 

Gianluca Petrella

Trombonista, compositore e produttore musicale è vincitore della classifica come migliore artista emergente del jazz mondiale stilata dalla rivista statunitense Down Beat. Collabora stabilmente con i migliori musicisti internazionali: Steve Swallow, Carla Bley, Steve Coleman, Lester Bowie, Pat Metheny, Enrico Rava, Roberto Gatto, Stefano Bollani e Paolo Fresu. Partecipa regolarmente ai più importanti Festival in tutto il mondo. È molto attivo anche sul versante della musica elettronica e pop, collaborando con Nicola Conte, Dj Ralf e Lorenzo Jovanotti.

 

Davide Pettener

Professore Ordinario di Antropologia all’Università di Bologna dal 2001, è Socio dell’Accademia delle Scienze di Bologna dal 2010. L’attività scientifica, svolta in collaborazione con laboratori di ricerca italiani ed internazionali e sostenuta anche da progetti europei ERC, riguarda l’analisi delle interazioni tra la struttura biodemografica e la variabilità genetico-molecolare delle popolazioni umane, con particolare riferimento allo studio della storia genetica degli Italiani e delle minoranze etnico-linguistiche.

 

Pietro Pietrini

Pietro Pietrini, neuroscienziato e psichiatra, è Professore ordinario di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica e, dal novembre 2015, Direttore della Scuola IMT Alti Studi di Lucca. Ha conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia e il Diploma di Perfezionamento in Neuroscienze presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Da quasi trent’anni si dedica allo studio delle basi cerebrali delle funzioni mentali e del comportamento umano normale e patologico, e delle implicazioni che le conoscenze neuroscientifiche rivestono anche per questioni come l’imputabilità e il libero arbitrio. Autore di numerose pubblicazioni scientifiche, collabora con il supplemento Domenica de Il Sole 24Ore su temi di psichiatria.

 

Stefano Aldo Pileri

Stefano Aldo Pileri è Professore Alma Mater di Anatomia Patologica alla Università di Bologna e Direttore della Unità di Diagnosi Emolinfopatologica all’Istituto Europeo di Oncologia a Milano. È autore di 1113 pubblicazioni, nonché co-editore della Classificazione dei tumori del sistema emolinfopoietico per conto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Ha dedicato e dedica la sua attività di ricerca alle tematiche traslazionali (dal bancone del laboratorio al letto del Malato) ed alla terapia personalizzata nell’ambito dei linfomi e delle leucemie.

 

Sergio Pistoi

Sergio Pistoi è giornalista scientifico e consulente con esperienza da ricercatore biomedico. Ha conseguito il dottorato in Biologia molecolare presso l’Institut Pasteur di Parigi. Ha lavorato presso la redazione di Scientific American a New York ed è stato stringer per Reuters Health. Ha collaborato con Panorama, il Corriere della Sera, Le Scienze e con testate internazionali, fra cui Nature e New Scientist. Ha curato fino al 2010 la divulgazione scientifica di Telethon e svolge attività di comunicazione per progetti europei e organizzazioni di ricerca. E’ autore del libro “Il DNA incontra Facebook” (Marsilio Editori, 2012), vincitore del premio letterario Galileo.

 

Giuseppe Plazzi

Professore Associato di Neurologia presso l’Università di Bologna, e dirige il Centro per lo Studio e la Cura dei Disturbi del Sonno presso la stessa Università e l’IRCCS delle Scienze Neurologiche di Bologna. Il suo maggior interesse di ricerca e clinico riguarda le ipersonnie ed in particolare la narcolessia. È autore o coautore di oltre 280 lavori scientifici pubblicati su riviste internazionali, di diversi capitoli di libro e del primo libro pubblicato da una casa editrice internazionale sulle parasonnie.

 

Patrizia Popoli

Patrizia Popoli, medico, dirige il Centro Nazionale per la Ricerca e la Valutazione Preclinica e Clinica dei Farmaci presso l’Istituto Superiore di Sanità. Durante la sua carriera ha sempre coniugato l’attività in farmacologia sperimentale (nell’ambito della quale ha pubblicato numerosi articoli scientifici su riviste internazionali) con un’attività di tipo istituzionale nei settori della sperimentazione clinica e della valutazione dei farmaci. Dal 2015 è Presidente della Commissione Tecnico-Scientifica dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA).

 

Eleonora Porcu

Eleonora Porcu è Professore Associato in Ginecologia ed Ostetricia presso l’Università di Bologna, e Responsabile della Struttura Semplice di Infertilità e Procreazione Medicalmente Assistita del Policlinico Universitario S.Orsola-Malpighi di Bologna.
È autrice di 215 pubblicazioni internazionali e 179 pubblicazioni nazionali.

 

Claudio Rapezzi

Il Professore Claudio Rapezzi è Direttore dell’Unità Complessa di Cardiologia del Policlinico di S.Orsola di Bologna e della Scuola di Malattie dell’Apparato Cardiovascolare dell’Università di Bologna.
I suoi principali interessi scientifici riguardano: la cardiologia clinica, la fisiopatologia cardiovascolare, i processi di diagnosi, l’elettrocardiografia, l’ecocardiografia, lo scompenso cardiaco e le malattie del miocardio.
É autore di più di 500 pubblicazioni in giornali nazionali ed internazionali, libri e atti di congresso.

 

Mario Raviglione

Il Professore Mario C. Raviglione è Professore Ordinario di Salute Globale presso l’Università di Milano dopo essere stato Direttore del Programma Globale Tubercolosi all’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) a Ginevra dal 2003 al 2017. Laureato presso l’Università di Torino, si è specializzato in medicina interna, malattie infettive e AIDS presso il Cabrini Medical Center, New York e il Beth Israel Hospital, Harvard Medical School a Boston. Con oltre 300 lavori scientifici, il suo h-index è 97. È tra i 10 autori più citati al mondo nel campo della tubercolosi e tra i top 20 Italian Scientists nelle scienze mediche. Ha ricevuto riconoscimenti internazionali per i lavori nel campo della tubercolosi e salute globale. Ha lavorato in oltre 50 Paesi ed è stato Visiting Professor e docente in varie Università, tra cui Johns Hopkins, Harvard, Mc Gill, Sydney, Ginevra, Liverpool, Pavia, Modena e Reggio Emilia, e Brescia.

 

Giuseppe Recchia

Laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Padova, ha svolto attività di ricerca presso il Centro Trapianti Renali e  Dialisi dell’Ospedale di Verona e successivamente come Research Fellow presso la State University New York – Downstate Medical Center di Brooklyn, NY.
Esperto di Medicina Farmaceutica, è Direttore Medico & Scientifico GSK Italia, membro del Consiglio di Fondazione Smith Kline e del Consiglio della Scuola di Specializzazione in Farmacologia Medica della Università degli Studi di Milano.

 

Pierluigi Reschiglian

Pierluigi Reschiglian è Ordinario di Chimica Analitica all’Università di Bologna. Dal 2009 si interessa di declinazione in impresa della ricerca accademica. Ha co-fondato e presiede due spinoff, uno dei quali Stem Sel® Srl, che ha inventato e porta al mercato Celector®, il “cromatografo per cellule”. Coordinatore del Corso “FROM IP MANAGEMENT TO TECHNOLOGY TRANSFER FOR BUSINESS” presso la Scuola di Dottorato in Chimica dell’Università, correlatore di alcune tesi di Laurea della Scuola di Economia Management e Statistica dell’Università su aspetti di corporate financing, governance e MKT negli spinoff, nel 2017 ha prodotto con i colleghi di ALMA EClub un case study di innovativo strumento per il supporto finanziario dello stadio proof-of-concept di progetti di impresa di derivazione accademica.

 

Luigi Ripamonti

Luigi Ripamonti, medico e giornalista scientifico del Corriere della Sera, è responsabile di Corriere Salute (le pagine settimanali sulla salute del Corriere della Sera) e della sezione Salute di Corriere.it.  Specialista in Chemioterapia, ha lavorato come ricercatore al dipartimento di farmacologia dell’Università degli studi di Milano. Ha tenuto per diversi anni un corso di giornalismo scientifico all’Università degli Studi di Milano. Ha collaborato nel campo della Health Communication con la George Mason University (Virginia) e con la Chapman University (California).

 

Marco Roccetti

Ordinario di Informatica a Bologna, dove coordina il Dottorato in Data Science e Computation, con PoliMi e Fondazione Golinelli. Associate Dean for Digital alla Bologna Business School. Visiting Scientist a UCLA.

 

Sergio Romagnani

Sergio Romagnani è Professore Emerito di Medicina Interna presso l’Università di Firenze. È stato autore di oltre 500 pubblicazioni scientifiche che hanno registrato un fattore di impatto globale superiore a 2.000 ed oltre 50.000 citazioni (dati di Google Scholar). È stato Presidente della Società Italiana di Immunologia, Immunologia Clinica ed Allergologia, Presidente della Federazione delle Società Immunologiche Europee, nonché Membro del Consiglio Direttivo e Presidente del Comitato di Immunologia Clinica dell’Unione Internazionale delle Società Immunologiche. Nel 2005 è stato onorato dal Presidente della Repubblica Italiana come Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito per i suoi contributi al prestigio della scienza italiana nel mondo.

 

Sara Roversi

Sara Roversi è nata il 10 marzo 1980 a Bologna.
E’ un’Imprenditrice seriale, appassionata, tra food, digital, social innovation e creative learning. Nel 2004 fonda, You Can Group che oggi è un ecosistema imprenditoriale che alimenta costantemente la nascita di nuove imprese. In viaggio tra San Francisco e Bologna, da vita al Trust Future Food Institute, portando con sè il sogno di lasciare ai propri figli un mondo migliore.
Dal 2010 presiede la Sezione Fiere Marketing e Comunicazione e membro del consiglio direttivo di Confindustria Emilia.
Nel 2012 riceve il Premio Bellisario dedicato alle giovani imprenditrici e il premio Giovani Imprenditori della Camera di Commercio di Bologna. Dal 2013 è membro della delegazione dei Giovani Imprenditori di Confindustria al G20 YEA SUMMIT. Dal 2014 è membro dell’Advisory Board del Contamination Lab di Faenza e di YouthStartup.com. Infine, assieme al Prof. Matteo Vignoli, da vita al master internazionale “Food Innovation Program” che ha la missione di ispirare e formare una nuova generazione di imprenditori ed innovatori nella filiera alimentare.

 

Fabio Roversi-Monaco

Il Professor Fabio Roversi-Monaco ha ricoperto la carica di Magnifico Rettore dell’Università di Bologna dal 1985 al 2000. È Professore Emerito di Diritto Amministrativo presso lo stesso Ateneo.
Durante il Suo mandato da Rettore, ha concepito e realizzato la Magna Charta Universitatum, firmata da oltre 400 Rettori di tutto il mondo il giorno 18 settembre 1988 e successivamente da altri 500 Rettori, ed è Fondatore e Presidente Onorario dell’Observatory Magna Charta Universitatum.
Il Professor Roversi-Monaco è stato il promotore del “Bologna Process”, che ha trovato compimento nell’incontro che vide la partecipazione di ventinove Ministri dell’Istruzione Europei, riunitisi a Bologna nel 1999 per varare nuovi Indirizzi Universitari e per garantire così la comparabilità qualitativa dei titoli di istruzione dei vari Paesi e la libera circolazione degli studenti e dei laureati europei. Gli incontri portarono alla redazione della “Bologna Declaration”, sottoscritta da 29 Paesi Europei il 19 giugno del 1999.
Partecipa a Comitati scientifici di numerose riviste scientifiche ed è Fondatore e Direttore della rivista “Sanità Pubblica e Privata”.
È stato Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna.
È stato Presidente di Banca IMI e attualmente ne ricopre la carica di Vice Presidente.
È Presidente e Amministratore Delegato della Società Museo della Città di Bologna S.r.l..

 

Maria Giulia Roversi Monaco

Maria Giulia Roversi Monaco è Docente di Diritto Amministrativo del Corso di laurea di Giurisprudenza e di Principles Of Law del Corso di Laurea in Business and Economics (Clabe) dell’Università di Bologna.
È Avvocato cassazionista.

 

Amedeo Santosuosso

E’ direttore scientifico del del Centro di Ricerca Interdipartimentale European Centre for Law, Science and New Technologies (ECLT) dell’Università di Pavia sin dalla sua fondazione. Insegna Diritto, Scienza, nuove Tecnologie presso il medesimo Ateneo e presso lo IUSS di Pavia. IUSS Pavia. E’ Presidente della Prima sezione civile della Corte d’appello di Milano.
E’ membro della World Commission on the Ethics of Scientific Knowledge and Technology (COMEST – UNESCO)
E’ stato relatore in numerosi convegni nazionali e internazionali.

 

Massimo Scaccabarozzi

È Presidente di Farmindustria dal giugno 2011.Prima di essere eletto Presidente, è stato Vice Presidente di Farmindustria e Presidente del Gruppo IAPG (Componente di Farmindustria delle Aziende Americane in Italia) per 5 anni. Dal giugno 2011 è stato componente la Giunta e invitato permanente del Consiglio Direttivo di Confindustria. Da maggio 2015 è componente il Consiglio Generale di Confindustria.
Presidente della Fondazione Johnson & Johnson dal 2001 al 2011, è stato rieletto Presidente della Fondazione nel 2013 e riconfermato nel 2017. Dal 2001 è in Janssen Italia, dove riveste dapprima il ruolo di Direttore Generale e quindi di Amministratore Delegato. A giugno 2017 Janssen Italia riceve, per il secondo anno consecutivo, il Premio ‘Le Fonti’ come Eccellenza dell’Anno per l’innovazione in campo farmaceutico. A giugno 2016 ha vinto il Premio CEO dell’Anno 2015 per Innovazione Farmaceutica. Il 25 marzo 2018 ha ricevuto la nomina a Collegiale Honoris Causa del Nobile Collegio Chimico Farmaceutico – Universitas Aromatariorum Urbis per i grandi meriti professionali e sociali e diventa componente il Nobile Collegio Romano de’ Speziali.
E’ il frontman del gruppo musicale ‘JC Band’, rock band composta da dipendenti della Janssen Italia, che da dieci anni si esibisce in concerti di beneficenza

 

Andrea Segrè

Professore ordinario di Politica agraria internazionale e comparata all’Università di Bologna dal 2000, insegna Economia circolare all’Università di Trento (in double appointment dal 2015). Studia e applica i fondamenti dell’ecologia economica, circolare e sostenibile. Ideatore di Last Minute Market, spin off dell’Università di Bologna, e della campagna Spreco Zero, attualmente è presidente della Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige (TN), della Fondazione F.I.CO e del Centro Agrolimentare di Bologna. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti fra i quali il Premio internazionale Pellegrino Artusi 2012. Autore di numerosi articoli su riviste internazionali e nazionali, l’ultimo saggio è uscito per Mondadori nel 2017: “Il gusto per le cose giuste. Lettera alla generazione Z”.

 

Renato Seracchioli

Direttore della U.O. Ginecologia e Fisiopatologia della Riproduzione del Policlinico S. Orsola-Malpighi di Bologna è Professore Associato di Ginecologia e Ostetricia all’Università degli Studi di Bologna. Si interessa di chirurgia endoscopica ginecologica, di endometriosi, di patologia dell’utero e di sterilità.  È autore di più di 230 pubblicazioni su importanti riviste scientifiche e diversi libri.

 

Eugenio Sidoli

Laureato in Economia e Commercio presso l’Università di Parma, è entrato in Philip Morris International nel 1993. Ha ricoperto incarichi al HQ di Losanna e nelle Filiali di Serbia, Montenegro e Spagna), è Presidente ed Amministratore Delegato di Philip Morris Italia dal 2010 e Vice Presidente della Camera di Commercio Americana in Italia e del Comitato Attrazione Investimenti Esteri di Confindustria. È inoltre membro del Comitato di Indirizzo della Bologna Business School e Consigliere dell’Istituzione Bologna Musei.

 

Roberta Siliquini

Roberta Siliquini è Professore Ordinario di Igiene presso l’Università di Torino dal 2007, e dallo stesso anno dirige la Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva. Dal 2014 è Presidente del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia sede di Torino e Presidente del Consiglio Superiore di Sanità, prima donna in questa posizione dalla sua attivazione nel 1845. È componente del Comitato Nazionale di Bioetica e del Comitato Nazionale per le Biotecnologie e le Scienze della Vita presso il Consiglio dei Ministri. Dal 2016 è componente del Board nazionale della Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica e coordinatore del Collegio Docenti della stessa società. È autrice di più di 200 paper sui temi della sanità pubblica e affiliata alla European Public Health Association (EUPHA), e alla Società Italiana Medici Manager (SIMM).

 

Alessandro Solbiati

Alessandro Solbiati, compositore, allievo di Franco Donatoni e di Sandro Gorli, vincitore nei primi anni ‘80 di vari concorsi nazionali e internazionali, da più di vent’anni è eseguito nei principali festivals europei. Molte le incisioni monografiche in CD e DVD, con varie case italiane ed europee. In campo teatrale esordisce con “Il carro e i canti “, da Puŝkin, (Trieste -Teatro Verdi, aprile 2009), e continua con “Leggenda”, da Dostoevskij, commissione del Teatro Regio di Torino, messa in scena nel settembre 2011 (direzione di G.Noseda, regia di S.Poda). Una terza opera attorno al “Suono giallo” di Kandinski, messa in scena al Teatro Comunale di Bologna nel 2015, vince il Premio Abbiati della critica musicale come miglior prima esecuzione in Italia nel 2015.
Dal 2013 effettua per Radiotre serie di emissioni intitolate “Lezioni di musica”. Insegna Composizione dal 1982 (prima al Conservatorio di Bologna e dal 1995 in quello di Milano.  Pubblica per la Casa Editrice Suvini Zerboni di Milano.

 

Enzo Spisni

Enzo Spisni è ricercatore confermato e dirige il Laboratorio di Fisiologia Traslazionale e Nutrizione del Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche ed Ambientali dell’Università di Bologna. È membro del comitato scientifico del Master di II livello in Nutrizione ed Educazione alla Salute dell’Università di Bologna. È responsabile scientifico del Servizio di Proteomica del Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche ed Ambientali. Professore aggregato, insegna il corso fondamentale Fisiologia della Nutrizione, Corso di Laurea in Biologia della Salute, e vari moduli all’interno del Master di II livello in Alimentare ed Educazione alla Salute dell’Università di Bologna.
È amministratore delegato dello Spin-off Targeting Gut Disease Srl, nella cui compagine azionaria è presente l’Università di Bologna.​

 

Sergio Stefoni

Sergio Stefoni, Professore Emerito di Nefrologia dell’Università di Bologna, è stato Direttore del Servizio di Nefrologia, Dialisi e Trapianto del Policlinico S. Orsola, Preside della Facoltà Medica e Presidente della Società Internazionale degli Organi Artificiali. E’ autore di oltre 500 pubblicazioni.

 

Luigi Stortoni

Luigi Stortoni ha ricoperto la Cattedra di diritto penale nella Facoltà di Giurisprudenza della Università di Bologna sino al 2016 dopo avere insegnato nelle Università di Macerata, Salerno e Trento.
È autore di opere monografiche e di numerosi saggi nei più diversi ambiti del diritto penale.
Lo stesso ha diretto per molti anni la Scuola Superiore di Studi Giuridici della Università di Bologna ed è Presidente della Associazione dei penalisti intitolata a Franco Bricola.
Ha tenuto corsi di diritto penale in Università spagnole e francesi ed ha fatto parte di Commissioni ministeriali incaricate di redigere progetti di codice penale.
Esercita la professione di avvocato penalista.

 

Piergiorgio Strata

Piergiorgio Strata è Professore Emerito di Neurofisiologia dell’Università di Torino. Membro dell’Accademia Europaea, Premio Feltrinelli (2004) dell’Accademia dei Lincei, ha svolto attività di ricerca a Canberra e Chicago con il Premio Nobel John Eccles. Professore Associato onorario di Neurologia alla Northwestern University di Chicago.

 

Carlo Tacconi

Carlo Tacconi, CEO di mHealth Technologies, si è laureato in Informatica presso l’Università di Bologna nel 2005. I suoi campi di ricerca principali riguardano le seguenti aree: m-health e e-health, integrazione multisensoriale, amplificazione sensoriale, ingegneria riabilitativa, valutazione funzionale delle funzioni dell’apparato motorio e cognitivo, sicurezza delle informazioni.
È stato coinvolto in FP6-SensAction‐AAL, FP7-SMILING, FARSEEING, JTI-CAMMI, H2020 PreventIT, POR-FESR Step-by-Step and Habitat. È autore di oltre 30 pubblicazioni apparse su atti di convegni e riviste internazionali.

 

Anna Tampieri

Direttore dell’Istituto di Scienza e Tecnologia dei Materiali Ceramici (Faenza), vanta 30 anni di esperienza nella scienza dei materiali, dei materiali biomimetici e dispositivi per la rigenerazione dei tessuti. Autrice di 200 pubblicazioni internazionali, 20 capitoli di libro, inventrice di 16 brevetti tradotti commericialmente in prodotti per la rigenerazione ossea. Coordinatore di 8 progetti Europei e WP Leader in progetti Internazionali e Nazionali. E’ membro della “Piattaforma Tecnologica Europea della Nanomedicina”. Organizzatore di Simposi, Scuole e Conferenze sui Biomateriali. E’ membro affiliato Senior all’Istituto di Ricerca Ospedaliero Methodist Houston, (U.S.A). Professore Associato in Scienze Mediche e Biotecnologie Applicate. Ideatore e fondatore della società FINCERAMICA SpA. Ideatore della società GreenBone Ortho Srl. Consulente per diverse aziende chimiche, biochimiche e farmaceutiche (Johnson & Johnson, FINCERAMICA SpA, Menarini Pharma). Ex Consigliere scientifico del Ministero dello Sviluppo Economico  e del Ministero della Ricerca Industriale Francese nel 2011. Il suo progetto  è trasformare il legno in osso umano altamente rigenerativo.
Riconosciuta dal TIME Magazine per l’idea “from Wood to Bone” per essere la 30 ° ricerca  tra le più importanti 50 ricerche del 2009. Ha ottenuto (2014) riconoscimento anche dal prestigioso Massachusetts Institute of Technology Review qualificata come “Smart & Disruptive Company”.

 

Giulio Tononi

Giulio Tononi ha studiato medicina, si è specializzato in psichiatria, ed ha conseguito il dottorato in neuroscienze a Pisa. Ha lavorato a New York, San Diego, e a Madison, Wisconsin, dove si occupa di coscienza e di sonno assieme a Chiara Cirelli.
Tra le sue pubblicazioni in italiano: Galileo e il fotodiodo. Cervello, complessità e coscienza (Laterza 2003); PHI, Un viaggio dal cervello all’anima (Codice 2014).

 

Pierluigi Viale

Pierluigi Viale è Professore Ordinario di Malattie Infettive presso l’Università di Bologna, e Direttore della UO complessa di Malattie Infettive presso l’azienda ospedaliero-universitaria Policlinico S. Orsola.
É esperto riconosciuto nel campo della terapia antimicrobica, con particolare riferimento al rischio infettivo nosocomiale ed al paziente immunodepresso.

 

Rocco Maurizio Zagari

Rocco Maurizio Zagari è Professore Associato di Gastroenterologia presso il Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche, Università di Bologna.  Dal 2005 al 2009 è stato Research Fellow presso University of Leeds, UK, Centre for Epidemiology and Biostatistics, conseguendo il Master of Science in Epidemiology and Biostatistics. L’attività di ricerca riguarda l’infezione da Helicobacter pylori e le malattie dell’esofago, dello stomaco e del duodeno.

 

Silvia Varani

Silvia Varani, psico-oncologa e psicoterapeuta, dirige il Dipartimento Formazione e Aggiornamento Scientifico della Fondazione ANT Italia Onlus. Membro del direttivo Emilia-Romagna della Società Italiana di Cure Palliative e della Società Italiana di Psico-Oncologia, da vent’anni si dedica alla malattia oncologica, sia dal punto di vista clinico sia seguendo studi pubblicati su riviste nazionali ed internazionali.

 

Elena Veronesi

Nata a Mirandola nel 1984. (2003-2008) Laurea Specialistica con lode in Scienze Biologiche presso l’Università di Modena e Reggio Emilia. (2009) borsa di studio, Spinner point. (2010-2012) Dottorato di ricerca in Medicina Molecolare e Rigenerativa, Università di Modena e Reggio Emilia.
(2010-2015) Assegno di ricerca presso il Laboratorio di Biologica Cellulare e Terapie Oncologiche Avanzate, Dipartimento di Scienze Mediche Chirurgiche Infantili e dell’Adulto (Università di Modena). (2015-) Ricercatrice a tempo determinato presso l’Università di Modena e Reggio Emilia, Responsabile del laboratorio Microscopia Avanzata e Biologia Cellulare presso il Tecnopolo “Mario Veronesi”-Mirandola.
Elena si è occupata di studiare la biologia delle cellule staminali adulte, dell’interazione con biomateriali per studi di medicina rigenerativa del tessuto osseo e per realizzare modelli cellulari predittivi per lo sviluppo di nuovi dispostivi medici

 

Andrea Vico

Andrea Vico, torinese, è giornalista e divulgatore scientifico. Ha scritto su TuttoScienze-La Stampa, Il Sole 24Ore e Le Scienze. Ha lavorato in Rai (Hit Science per RaiTre) e in radio. Accanto all’attività giornalistica scrive libri, progetta mostre interattive (Experimenta a Torino, Muvita ad Arenzano) e partecipa a importanti Festival della Scienza come autore e organizzatore di eventi. Ha fondato l’associazione culturale ToScienceCamp, con la quale promuove progetti nelle scuole di tutta Italia e science summer camp. Dopo “Energia, dal fuoco all’elio” (Editoriale Scienza, 2012) il suo ultimo libro per ragazzi è “L’incredibile viaggio di una buccia di banana” (ed Giralangolo).

 

Claudio Viscoli

Il Professore Claudio Viscoli, ESCMID Fellow, è Professore Ordinario di Malattie Infettive presso l’Università degli Studi di Genova e Direttore della Clinica Malattie Infettive presso l’Ospedale Policlinico San Martino a Genova. È Direttore della Scuola di Specializzazione in Malattie Infettive e Tropicali e Coordinatore della Scuola di Dottorato di Ricerca in Scienze della Salute dell’Università di Genova (DISSAL). È stato Visiting Professor presso il Fred Hutchinson Cancer Research Center di Seattle, WA, USA, coordinatore di vari gruppi di ricerca di società scientifiche internazionali e membro delle stesse società (IDSA, ESCMID, ECIL). È attualmente Presidente di SITA (Società Italiana di Terapia Antinfettiva) e ha ricevuto l’Excellency Award del 2018 da parre di ESCMID. Consulente per EMA (European Medical Agency) è autore di circa 400 pubblicazioni su riviste internazionali (H-index: 55), oltre a numerosi capitoli di libri.

 

Semir Zeki

Professore di neurobiologia allo University College di Londra, tra i suoi principali campi di ricerca c’è l’organizzazione del cervello visivo dei primati. Ha fondato il campo di ricerca della “neuroestetica” del quale dirige il PHD e UCL.

GIOVEDÌ 3 MAGGIO

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09.00/11.00 – BIBLIOTECA D’ARTE E DI STORIA DI SAN GIORGIO IN POGGIALE

A COME ADOLESCENZA. LA CURA DEL CORPO E DELLE EMOZIONI

Animazione Teatrale per studenti delle scuole secondarie di primo grado

Un’animazione teatrale condurrà gli studenti attraverso un viaggio dedicato ai cambiamenti che il loro corpo affronta in età adolescenziale. Partendo dalla spiegazione scientifica di alcuni fenomeni tipici di questa stagione della vita, sarà possibile per i ragazzi conoscere e riconoscere il proprio corpo e capire come prendersene cura.

Insieme ai cambiamenti fisici, si parlerà anche delle sensazioni emotive che contraddistinguono l’adolescenza, un’età tanto complessa quanto piena di entusiasmanti novità.

16.00 – SALA DELLA CULTURA

UNA SCIENZA APERTA A TUTTI? SFIDE, AMBIZIONI E RISCHI DI UN NOBILE IDEALE

Roberto Caso

Claudio Colaiacomo

Modera: Andrea Capocci

A cura di: ELSEVIER

L’evento ha lo scopo di chiarire al pubblico e ai giovani ricercatori la complessa tassonomia dell’open science e le sfide culturali e politiche che solleva la gestione aperta dei procedimenti, dei risultati e degli usi della ricerca scientifica.

17.00 – SALA DELLA CULTURA

FRODI, FALSI E PLAGI: C’È DEL MARCIO NELLA SCIENZA?

Enrico Bucci

Chiara Farinelli

Gerry Melino

Modera: Gabriele Beccaria

A cura di: ELSEVIER

Da alcuni decenni sembrano in aumento i casi di ricercatori costretti a ritrattare pubblicazioni in quanto contengono dati manipolati, intenzionalmente o meno. Quali dimensioni ha il fenomeno e cosa si fa per scovare le manipolazioni, prevenire cattive condotte e per tutelare l’integrità della ricerca scientifica?

18.00 – SALONE DEL PODESTÀ

CERIMONIA INAUGURALE E SALUTO DELLE AUTORITÀ

19.00 – SALONE DEL PODESTÀ  

Presentazione della IV edizione del Festival della Scienza Medica: Fabio Roversi Monaco

Lettura di un Nobel

NEURONI A GRIGLIA, SPAZIO E MEMORIA

May-Britt Moser

Introduce: Piergiorgio Strata

L’ippocampo è una meravigliosa struttura cerebrale a forma, appunto, di cavalluccio di mare, necessaria alla codifica delle nostre memorie su base quotidiana. Che tipo di informazioni raggiungono l’ippocampo così che esso possa generare queste memorie? Con ciò intendendo il “dove” di un evento accaduto, il “quando” e il “cosa” sia accaduto. Le strutture cerebrali si preoccupano di fornire tutte queste informazioni, quelle riguardo lo spazio, il tempo nonché l’oggetto dell’accadimento stesso. Vi sono cellule specializzate nel segnalare dove l’animale si trovi (cellule di posizione), in quali direzioni l’animale si muove (cellule di direzione), cellule capaci di segnalare la disposizione dello spazio circostante (cellule a griglia), e cellule che indicano la velocità dell’animale (le speed cell). Altre cellule ancora segnalano gli oggetti e la relazione tra l’oggetto e l’animale. Infine, potremo mostrare come gruppi di cellule sono in grado di etichettare gli eventi con un “segnale temporale” tale per cui episodi simili possano essere percepiti come separati nel tempo.

21.30 – CHIESA DI SANTA CRISTINA

CONCERTO DEI SOLISTI DELL’ORCHESTRA MOZART

ACCADEMIA FILARMONICA

Schubert, Quintetto per archi in do maggiore, op. 163, D. 956

In collaborazione con: Farmindustria

L’Orchestra Mozart coltiva un animo cameristico e, dal 2004, la musica da camera svolge un ruolo centrale, in linea con l’idea artistica di Claudio Abbado, suo fondatore e storica guida. Anche nella sua nuova fase, l’Orchestra Mozart valorizza, accanto ai concerti sinfonici, il repertorio per organici da camera, con formazioni variabili, dal trio all’ottetto.

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VENERDÌ 4 MAGGIO

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09.30 – BIBLIOTECA D’ARTE E DI STORIA DI SAN GIORGIO IN POGGIALE

LA PAROLA AI GIURATI. UN CASO MEDICO IN CUI UNA CORRETTA INFORMAZIONE PUÒ DIVENTARE DETERMINANTE

Evento teatrale e laboratorio per scuole secondarie di secondo grado

Attraverso una breve narrazione teatrale, viene presentato agli studenti un caso medico caratterizzato da una forte problematica bioetica. Il finale della vicenda verrà lasciato intenzionalmente aperto, in modo da offrire lo spunto per un’attività laboratoriale sulle complesse questioni scientifiche, filosofiche e morali sollevate dal caso. Gli studenti saranno così protagonisti di un dibattito di bioetica e saranno chiamati, come una vera e propria giuria, a decidere il finale della storia che ritengono più “giusto”, argomentando la loro scelta davanti ai compagni.

09.30 – SALA DI RE ENZO

GENI A BORDO in collaborazione con: Farmindustria

Enrica Giorgetti

Sergio Pistoi

Andrea Vico

L’innovazione è al centro di un evento che, nel solco delle attività proposte da Farmindustria al Festival della Scienza Medica, suggerisce alle nuove generazioni una solida prospettiva professionale. Una relazione sul mondo del farmaco biotech e sulle sue opportunità di lavoro darà il via all’iniziativa.

Seguiranno, insieme ai ragazzi, l’esplorazione delle frontiere e degli sviluppi della biotecnologia e della genetica (con ritmo e ironia), grazie anche a video e “test genetici” simulati. Un vero e proprio evento cross-mediale, che coinvolgerà gli studenti e li stimolerà a riflettere sul proprio futuro.

10.00 – SALONE DEL PODESTÀ

CHI DECIDE QUANDO È TEMPO DI MORIRE?

Giovanni Maria Flick

Amedeo Santosuosso

Nel dicembre scorso il Parlamento ha introdotto anche in Italia una legge sul consenso informato e le direttive anticipate di trattamento. Le scelte tecnicamente possibili per alleviare le sofferenze nelle fasi finali della vita sono diverse e possono comportare la rinuncia a continuare a vivere ricorrendo a diverse modalità. Qual è il nuovo scenario giuridico in Italia? Cosa è risolto e cosa rimane aperto? In che misura il fatto che non può esistere un obbligo di vivere, anche alla luce del consenso e dell’autodeterminazione, si coniuga il diritto inviolabile alla vita? Entro quali limiti si può chiedere aiuto a terzi quando non si è in grado di porre fine alla propria vita in modo autosufficiente?

10.00 – STABAT MATER

RELAZIONE INTRODUTTIVA AL TEMA INNOVAZIONE E TECNOLOGIA

Andrea Stella

10.30 – STABAT MATER

L’ALBA DELLA MEDICINA RIGENERATIVA

Michele De Luca

La medicina rigenerativa basata sull’utilizzo di cellule staminali per la ricostruzione dei tessuti ​raccoglie una sfida importante​, ​ ​che è lo sviluppo di terapie avanzate efficaci per malattie rare, genetiche e patologie ​degenerative, tutte ​ad oggi incurabili​. Si tratta di un approccio che presuppone una solida ricerca di base sui meccanismi biochimici, molecolari e cellulari implicati in queste patologie e una combinazione di tecnologie molto avanzate di ingegneria cellulare e genetica applicate alle cellule staminali. Alcuni risultati importanti sono stati ottenuti proprio in Italia con lo sviluppo di nuove terapie per le ustioni della cornea, le immunodeficienze e l’epidermiolisi bollosa. A scapito ​dell’​eccellenza scientifica ​presente nel nostro Paese, da noi persistono limiti alla libertà di ricerca ​che condizionano negativamente le opportunità di studio e uso di cellule staminali embrionali, già usate all’estero in diverse sperimentazioni cliniche, sulla base di argomenti “pseudoetic​i​”,​ scientificamente ingiustificati.

11.00 – SALA DEGLI ATTI

VISITA IN CORSIA. REPARTO DI CHIRURGIA VASCOLARE

Una visita nella corsia della storia con: Gianluca Faggioli

Si conferma, negli spazi ormai tradizionali della Sala degli Atti di Palazzo Re Enzo, l’appuntamento con le visite in corsia. Un viaggio nel tempo, dalla tradizione all’innovazione, un percorso guidato da alcuni protagonisti della Scuola di Medicina di Bologna, seguendo gli sviluppi della scienza della guarigione. Un appuntamento esclusivo di Bologna Medicina.

11.00 – SALA DELLA CULTURA

INTELLIGENZA ARTIFICIALE E MEDICINA: SFIDE, OPPORTUNITÀ, INCOGNITE E L’UNICITÀ DELL’ELEMENTO UMANO

Marco Roccetti

Analisi, diagnosi, modelli prognostici e interventi: l’intelligenza artificiale emerge come uno degli strumenti che guideranno nei prossimi decenni l’innovazione in molti ambiti del mondo medico. Ma come cambierà la relazione tra dottori e pazienti, nel momento in cui sarà mediata da macchine divenute intelligenti? Ci saranno conseguenze inattese o effetti avversi? Il progresso tecnologico aggiunge nuovi significati al concetto di cura, chiedendoci di ridefinire il dialogo tra macchine e uomini.

11.30 – STABAT MATER

LA STRATEGIA DI CONTRASTO DELL’ANTIMICROBICO-RESISTENZA

Giuseppe Recchia

Pierluigi Viale

Claudio Viscoli

La specie umana usa gli antibiotici come farmaci da poco più di 70 anni. Prima del 1945 si moriva di polmonite, meningite, tubercolosi, gastroenteriti e infezioni infette, mentre oggi i decessi per queste cause sono relativamente rare. Gli antibiotici sono indispensabili per la medicina moderna, che si avvale spesso di farmaci che riducono le nostre difese contro le infezioni. I batteri che stanno diventando resistenti agli antibiotici sono soprattutto Enterococchi, Stafilococchi, Clostridium, Acinetobacter, Pseudomonas e Enterobatteri. Il motivo per cui rischiamo di perdere l’efficacia degli antibiotici è principalmente perché ne abbiamo abusato, e quando si abusa di un rimedio questo può smettere di funzionare. È indispensabile un cambio di direzione nella modalità di uso degli antibiotici.

11.30 – AULA DELLE CONFERENZE SOCIETÀ MEDICA CHIRURGICA DI BOLOGNA

INNOVAZIONE FARMACEUTICA: IL FUTURO CHE STIAMO GIÀ VIVENDO

Massimo Scaccabarozzi

Introduce e coordina: Paolo Giacomin

La farmaceutica vive nel futuro. Perché è oggi che si sviluppano le terapie che tra dieci anni, dopo un lungo percorso di studi, cureranno chi ne ha bisogno. E perché agisce su scala globale, recependo in anticipo l’innovazione che nasce ovunque nel mondo. Ancora di più in questa fase storica che vede l’innovazione biofarmaceutica impegnata a sviluppare più di 7 mila medicinali, con un’accelerazione innescata dalla open innovation e da sinergie crescenti con le imprese ICT che valorizzano i Big Data. Trasformazioni rapidissime che è necessario anticipare per tradurle in altrettante opportunità per le imprese e per la società, con nuovi modelli organizzativi per l’industria e per il SSN.

12.00 – SALA DELLA CULTURA

INNOVAZIONE E TECNOLOGIA: LA SFIDA DEL XXI SECOLO CONTRO I DANNI DEL FUMO

Andrea Fontanella

Luigi Godi

Eugenio Sidoli

Dal 2008 Philip Morris International ha iniziato una profonda trasformazione aziendale che basa la propria strategia sullo sviluppo e la rigorosa valutazione scientifica di un portafoglio di prodotti alternativi e dai rischi potenzialmente ridotti rispetto al fumo di sigaretta, denominati Prodotti a Rischio Ridotto.

Gli sforzi profusi nell’innovazione tecnologica e nella ricerca sono al centro di questa trasformazione: la strategia si fonda sulla consapevolezza che i prodotti innovativi potranno apportare benefici per la salute pubblica, incidendo significativamente sui meccanismi fisiopatologici di sviluppo delle patologie fumo-correlate.

12.30 – CASA SARACENI

CELLULE CHE CURANO LE ARTERIOPATIE PERIFERICHE: OBIETTIVO ZERO AMPUTAZIONI

Carlo Caravaggi

MauroGargiulo

Flavio Peinetti

Moderano: Claudio Borghi, Andrea Stella

Le amputazioni non traumatiche d’arto rappresentano ancora oggi un evento non infrequente che colpisce spesso una popolazione in età avanzata. Paradossalmente, questa fascia di età risulta essere più fragile, tanto che non più di un terzo di questa riesce a deambulare attivamente con una protesi di arto. La malattia che più di frequente ne è la causa è il Diabete che è caratterizzato da una vasculopatia con occlusione dei vasi periferici così diffusa da rendere difficile la rivascolarizzazione sia per via endovascolare che chirurgica con bypass periferici. C’è una parte di pazienti dove la rivascolarizzazione fallisce o che per le caratteristiche della malattia risulta impossibile la rivascolarizzione: si tratta di arti cosiddetti non rivascolarizzabili.  In questi pazienti si è sviluppata da tempo la terapia con cellule staminali totipotenti che sono capaci di stimolare attraverso fattori di crescita lo sviluppo di nuovi vasi che suppliscono alla occlusione cronica delle arterie periferiche con nuovi circoli collaterali. Le sperienze cliniche pur ancora all’inizio sembrano fare capire che potranno esserci nel futuro assai vicino nuove possibilità di guarigione o prevenzione per i milioni di pazienti affetti da arteriopatie periferiche ed in particolare per coloro che presentano le complicazioni del Diabete, malattia con una prevalenza epidemiologiche va dal 5% in Europa al 25% nei paesi del Medio Oriente.

12.30 – SALA DI RE ENZO

INNOVAZIONE NEL CAMPO DELLE PROTESI E ROBOTICA NELL’HEALTH

Anna Tampieri

Elena Veronesi

Modera: Fabrizio Landi

A cura di: Intesa Sanpaolo

Grazie ai progressi scientifici e tecnologici nel campo della protesica e della robotica, è possibile migliorare la qualità della vita di persone con disabilità temporanee o permanenti. Nuovi materiali naturali e a elevata compatibilità per l’organismo, innovazione e precisione dei supporti robotici stanno rivoluzionando il settore a partire da una sempre più contenuta invasività.

Di queste tematiche parleranno alcune aziende che grazie all’innovazione rappresentano l’avanguardia della protesica e della robotica per il biomedicale.

14.00 – SALA DI RE ENZO

IL RUOLO DELL’INNOVAZIONE NELLE SCIENZE DELLA VITA. UN CONFRONTO TRA I MIGLIORI PROGETTI DI RICERCA DI ALMACUBE, L’INCUBATORE DELL’ALMA MATER STUDIORUM – UNIVERSITÀ DI BOLOGNA

Andrea Castagnetti

Enrico Di Oto

Marco Domenicali

Pierluigi Reschiglian

Enzo Spisni

Carlo Tacconi

Modera: Fabrizio Landi

A cura di: Intesa Sanpaolo

Viviamo un’epoca di scoperte mediche eccezionali e il nostro Paese ha tutti i presupposti per competere su scala globale in uno dei settori su cui si baserà il futuro del pianeta: il settore delle Scienze della Vita.

Un ecosistema che consenta di passare dall’eccellenza scientifica della ricerca universitaria alla creazione di valore e che permetta al settore di esprimere appieno le proprie potenzialità è possibile: verranno forniti alcuni esempi, attraverso la testimonianza di ricercatori che grazie ad AlmaCube hanno trasformato i propri progetti di ricerca in Aziende capaci di creare valore.

14.00 – STABAT MATER

RELAZIONE INTRODUTTIVA AL TEMA ONCOLOGIA

Stefano Pileri

14.30 – STABAT MATER

CHEMIOTERAPIA E CURA: NUOVE OPPORTUNITÀ PER I PAZIENTI

Stefano Pileri

Per molti decenni, la chemioterapia si basava su protocolli, cioè combinazioni rigide di farmaci, ritenuti validi indifferentemente per tutti i pazienti. Una nuova era si era aperta con l’introduzione della immunochemioterapia, ma gli ultimi 15 anni hanno visto l’emergere delle terapie personalizzate, grazie alla tipizzazione genomica delle cellule tumorali. Questo approccio è comunemente chiamato Medicina di precisione, e gode del vantaggio di una rapida traslazione dei risultati degli esperimenti di laboratorio al letto del Malato. Nel presente e davanti a noi la più recente frontiera è rappresentata dalle terapie cellulari, tra cui l’uso delle cellule del paziente come veri e propri farmaci o “living drugs”.

15.00 – AULA DELLE CONFERENZE SOCIETÀ MEDICA CHIRURGICA DI BOLOGNA

L’EVOLUZIONE DELLE COMPETENZE DIGITALI IN AMBITO FARMACEUTICO

Antonio Messina

Le tecnologie digitali hanno rivoluzionato il mondo delle imprese farmaceutiche producendo effetti sull’organizzazione aziendale sui processi produttivi e soprattutto sui modelli di ricerca e innovazione. Effetti imputabili ai mutamenti di settore dove il farmaco, ormai, si fonde con i servizi e con la diagnostica e le tecnologie digitali che ridisegnano il rapporto tra paziente e medico. Le imprese saranno sempre più “human centred”. Questo nuovo paradigma dell’evoluzione del lavoro ci impone la ricerca di soluzioni per formare i moderni profili professionali specie nell’ambito della filiera della robotica, della fisica e dell’ingegneria biomedica. Una sfida importante ma irrinunciabile per le industrie farmaceutiche che oggi sempre più si propongono come partner degli attori che giocano un ruolo nei processi di salute per la ricerca di soluzioni innovative che vanno oltre il farmaco.

15.00 – SALA DELLA CULTURA

ANATOMIA DELL’APPROVAZIONE DI UN FARMACO: TRA SICUREZZA, EFFICACIA E COSTI

Patrizia Popoli

Giuseppe Viscomi

A cura di: Alfasigma

Da 9 a 16 sono gli anni che può richiedere l’approvazione di un farmaco, dopo l’identificazione del principio attivo giudicato di potenziale interesse terapeutico. Per un costo che oscilla in media tra 900milioni e 1,8 miliardi di dollari. Le fasi più lunghe e costose dello sviluppo di un farmaco sono la ricerca di base e la sperimentazione clinica. Perché i costi sono così elevati? In che misura le innovazioni tecnologiche cambieranno lo scenario dei tempi e dei costi per l’approvazione di nuovi farmaci? In che misura hanno senso le richieste avanzate da più parti di ridurre o modulare diversamente il carico esercitato dalle agenzie regolatorie?

15.15 – SALA DI RE ENZO

FAKE NEWS E SICUREZZA ALIMENTARE

Giorgio Cantelli Forti

Patrizia Hrelia

Silvana Hrelia

Si stima che il 25% degli italiani partecipi​ a community/blog/chat in internet centrate sul cibo.

​Tale flusso d’ informazioni condiziona le scelte alimentari, quindi la salute attraverso comportamenti dannosi e insensati. Fake news o​ vere e proprie bufale imperversano così come falsi esperti proliferano e creano confusione e inutili allarmismi, ​ a danno del consumatore: tutto questo oltre che sulla sanità pubblica ha anche un impatto negativo sulle attività economiche ​del settore agroalimentare italiano. Carni rosse, olio di palma, uova al fipronil, etc. Una serie di episodi poco attendibili diffusi da testate anche prestigiose e siti spregiudicati sarà discussa. Il problema è sempre esistito. La novità è che solo in pochissimi casi si riesce a ripristinare la verità.  Ma ​basterebbe diffidare dei titoli esagerati e consultare siti istituzionali e qualificati.

15.30 – STABAT MATER

SALUTE E MALATTIA: UN NUOVO PARADIGMA

Luis Alcocer

La relazione tra salute e malattia, tra ciò che è una e ciò che è l’altra, usata per secoli al fine di spiegare le diverse patologie della specie​ umana​, è un paradigma ancora utile per le malattie “trasmissibili”, quelle monofattoriali e per le quali la prevenzione (la possibilità di evitare i fattori di rischio) e la cura (eliminare quegli stessi fattori) sono chiare. Oggigiorno i principali problemi per la salute vengono da patologie a carattere cronico, meno facilmente definibili: un paradigma nuovo. Si tratta di malattie multifattoriali, che si sviluppano nel tempo, un processo più che una serie di eventi, caratterizzato anche da una lunga fase asintomatica. A questo cambiamento nell’epidemiologia non è ancora corrisposto un adeguamento concettuale che si rende invece necessario.

16.00 – AULA DELLE CONFERENZE SOCIETÀ MEDICA CHIRURGICA DI BOLOGNA

“PAZIENTE ESPERTO E PATIENT ENGAGEMENT”. COME EVOLVONO I RUOLI DEL PAZIENTE NELLA RICERCA SUL FARMACO?

Renza Barbon Galluppi

Stefano Mazzariol

Giuseppe Recchia

A cura di: Fondazione Smith Kline

Per lungo tempo considerato mero oggetto della ricerca e sviluppo del farmaco, il ruolo del paziente sta evolvendo per diventare oggi un nuovo attore della ricerca di nuove terapie.

Il coinvolgimento del paziente può avvenire con diverse modalità. Un primo modello è la costituzione di network di pazienti che conducono in modo autonomo programmi di ricerca, in particolare attraverso la condivisione dei dati clinici degli appartenenti al network, come nel caso di “PatientLikeMe”. Una seconda modalità è l’input che il paziente può fornire alla ricerca condotta da imprese farmaceutiche o dall’accademia, fornendo indicazioni e consigli su aspetti del processo di sviluppo del farmaco. Affinché tale intervento sia qualificato, è necessario che il paziente che opera in questa modalità sia “esperto”, cioè abbia esperienza della malattia ed “expertise” (cioè competenza) della patologia dalla quale è interessato.

16.00 – SALA DELLA CULTURA

LA QUALITÀ DEL TEMPO DEL MALATO NEL CONTESTO DOMICILIARE

Raffaella Pannuti

Silvia Varani

A cura della Fondazione ANT

Chi si ammala di cancro soffre di sintomi fisici e psicologici che incidono ovviamente in modo molto negativo sulla qualità di vita, e a volte anche sul decorso della malattia. Le nuove tecnologie, come la realtà immersiva, associate alle terapie farmacologiche standard, possono costituire un’importante fonte di sollievo per i pazienti assistiti al domicilio, aiutandoli a combattere contro dolore e stress.

16.30 – SALA DI RE ENZO

IL CONTRIBUTO ALLA RICERCA E ALLA CURA ONCOLOGICA DELL’IRST

Mattia Altini

A cura di: Intesa Sanpaolo

L’Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori IRCCS (IRST) nasce da una convinzione: la lotta contro le malattie tumorali può essere vinta. I costanti progressi nella prevenzione dell’insorgenza dei tumori, l’efficacia delle cure, quantificabile nella crescita degli indici di sopravvivenza e le continue conquiste della ricerca, sono molto incoraggianti. II centro è il nodo principale di un network di strutture operativamente connesse, sede di attività di ricerca ad alta complessità tecnologica e di trattamenti innovativi per i pazienti. In questa sede verranno presentate le novità in materia di ricerca dell’ultimo anno.

16.30 – SALA DEGLI ATTI

I GASTROPROTETTORI: USO ED ABUSO

Rocco Maurizio Zagari

Gli inibitori di pompa protonica, chiamati anche più semplicemente “gastroprotettori”, sono tra i farmaci più usati per prevenire o curare diverse malattie dell’esofago e dello stomaco. Tuttavia, se ne abusa spesso con un inevitabile impatto negativo sui costi sanitari. Recenti studi hanno anche evidenziato possibili effetti collaterali dovuti al loro uso cronico a lungo termine.

17.00 – BIBLIOTECA D’ARTE E DI STORIA DI SAN GIORGIO IN POGGIALE

LA PAROLA AI GIURATI

Evento teatrale e incontro-dibattito

Luigi Bolondi

Attraverso una breve narrazione teatrale, sarà presentato un caso medico caratterizzato da una forte problematica bioetica. Il finale della vicenda verrà lasciato volontariamente aperto, in modo da offrire lo spunto per una riflessione sulle complesse questioni scientifiche, filosofiche e morali sollevate dal caso. Lo spettacolo teatrale sarà seguito da un intervento del Professor Luigi Bolondi (Università di Bologna) sul tema delle Fake News in ambito medico e da un confronto aperto al pubblico.

17.15 – AULA DELLE CONFERENZE SOCIETÀ MEDICA CHIRURGICA DI BOLOGNA

FERMARE IL TEMPO COME CURA: LA SCIENZA DEL FREDDO IN MEDICINA

Eleonora Porcu

I benefici del freddo sono stati apprezzati già mille anni or sono. Gli antichi Egizi prima e Ippocrate poi avevano sperimentato le proprietà analgesiche e anti-infiammatorie del freddo. Negli ultimi duecento anni il raffreddamento ha trovato impiego in moltissime branche della medicina dalla ipotermia per la protezione neurologica alla criochirurgia, alla crioconservazione di cellule somatiche e gametiche, di embrioni, di organi e tessuti. E infine la sfida fantascientifica dell’ibernazione.

17.30 – STABAT MATER

LA STORIA GENOMICA DEGLI ITALIANI

Donata Luiselli

Davide Pettener

L’Italia è un’espressione geografica, disse Metternich nel 1847. Ma la genetica degli Italiani è influenzata solo dalla geografia? La storia genomica degli Italiani, caratterizzata da uno dei più alti livelli di eterogeneità, è il risultato non solo della sua complessa storia demografica, ma di meccanismi evolutivi di adattamento all’ambiente e conseguente diversa suscettibilità a malattie.

17.30 – SALA DI RE ENZO

QUALI SARANNO I COSTI DELLA MEDICINA DI PRECISIONE?

Francesco Saverio Mennini

Luca Pani

La Medicina di Precisione dopo circa 10 anni di gestazione e altrettanti di proclami ha recentemente cambiato velocità ed è entrata in una nuova era. Grazie alla bioingegneria molecolare e genetica che modifica direttamente il nostro DNA assistiamo oggi alle prime sperimentazioni cliniche della CRISPR (ClusteredRegularlyInterspaced Short PalindromicRepeats)-Cas e alle CAR-T (chimericantigenreceptor – T). Dovremmo aspettarci che la pratica clinica confermi le speranze sulla durata dell’effetto di queste terapie, ma che si tratta di Medicina ad altissima precisione e che costerà molto non ci sono dubbi. La sfida è trovare metodi altrettanto innovativi per rimborsare questi nuovi trattamenti.

19.00 – SALONE DEL PODESTÀ

Lettura di un Nobel

I 7 RECETTORI

Robert Lefkowitz

Introduce e coordina: Lucio Ildebrando Maria Cocco

Qualsiasi nostra esperienza e azione, dall’assaporare un caffè e ricevere lo stimolo della caffeina fino alla reazione di paura per un pericolo, dipendono dall’attività combinata di milioni di cellule del nostro corpo, possibile grazie a sensori dislocati sulla loro superficie e al loro interno. Tra questi, i sette recettori transmembrana (7TMRs), così chiamati perché attraversano il doppio strato lipidico della membrana cellulare, sono di gran lunga la più versatile e ubiqua delle diverse famiglie dei recettori della superficie cellulare. Di fatto essi regolano tutti i processi fisiologici. Fino a circa 40 – 50 anni fa la loro esistenza era controversa. Oggi se ne contano circa 1000. Si tratta di un campo di studi e di una storia personale di ricerca di almeno cinquant’anni. Recenti sviluppi, stanno cambiando in modo radicale la nostra conoscenza della funzione dei recettori e di come essi sono regolati. A partire dalla dualità del processo di segnalazione attraverso le proteine G e le beta-arrestine si stanno costruendo i “ligandi biased” o selettivamente funzionali per sfruttare questi nuovi meccanismi e le informazioni molecolari al fine di ottenere nuove classi di farmaci.

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SABATO 5 MAGGIO

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08.30 – ZANHOTEL EUROPA

LE PLAGIOCEFALIE: IL TEMPO DALLA DIAGNOSI AL TRATTAMENTO

I dismorfismi cranici (comunemente, plagiocefalie) nel neonato sono molto più diffusi di quanto si pensi; la sola plagiocefalia interessa quasi il 50% dei nuovi nati. In alcuni casi (15-20%) le conseguenze possono essere rilevanti ed è pertanto necessario determinare il tipo di deformità e la sua causa. Come riconoscere e valutare scientificamente le diverse forme di dismorfismo, tempi e modalità di trattamento? Sebbene non esistano linee guida condivise per il trattamento delle deformità craniche, l’obiettivo è tracciare un percorso ottimale basato sull’esperienza di 1000 bambini osservati e trattati, in un’ottica di multidisciplinarità: il neurochirurgo pediatrico, il neuropsichiatra infantile, il fisiatra, il neonatologo, il pediatra e, per la parte strumentale, l’ingegnere biomedico.

09.00 – SALA DI RE RENZO

RELAZIONE INTRODUTTIVA AL TEMA NEUROSCIENZE

Rocco Liguori

09.30 – SALA DI RE RENZO

PSICOLOGIA DELLE DECISIONI MEDICHE E DEGLI EFFETTI SUI PAZIENTI

Paolo Legrenzi

Nel rapporto medico-paziente c’è un evidente aspetto, legato alle cosiddette asimmetrie informative, che influenza anche le modalità di decisione, in particolare quelle del medico sono le più studiate. Nel contesto di tali decisioni si assiste, a volte, al funzionamento di meccanismi che possono generare alcuni tra i principali errori di giudizio. È possibile identificare tali meccanismi e spiegare come evitare o ridurre gli errori.

09.30 – BIBLIOTECA D’ARTE E DI STORIA DI SAN GIORGIO IN POGGIALE

LA PAROLA AI GIURATI. UN CASO MEDICO IN CUI UNA CORRETTA INFORMAZIONE PUÒ DIVENTARE DETERMINANTE

Evento teatrale e laboratorio per scuole secondarie di secondo grado

Attraverso una breve narrazione teatrale, viene presentato agli studenti un caso medico caratterizzato da una forte problematica bioetica. Il finale della vicenda verrà lasciato intenzionalmente aperto, in modo da offrire lo spunto per un’attività laboratoriale sulle complesse questioni scientifiche, filosofiche e morali sollevate dal caso. Gli studenti saranno così protagonisti di un dibattito di bioetica e saranno chiamati, come una vera e propria giuria, a decidere il finale della storia che ritengono più “giusto”, argomentando la loro scelta davanti ai compagni.

10.00 – ISTITUTI ANATOMICI

HIC MORS GAUDET SUCCURRERE VITAE

A cura degli Anatomisti Bolognesi

Hic mors gaudet succurrere vitae (“In questo luogo la morte è lieta di soccorrere la vita”): un concetto antico riscrive un capitolo nuovo dedicato alle moderne frontiere di ricerca scientifica e formazione medica. Il Festival della Scienza Medica darà la possibilità di percorrere l’evoluzione della pratica settoria a partire dalla Biblioteca e dalla Collezione delle Cere Anatomiche L. Cattaneo fino alla Sala anatomica G. Mazzotti con dimostrazioni su cadavere.

10.00 – STABAT MATER

LE LINEE GUIDA DELLA LEGGE SULLA RESPONSABILITÀ PROFESSIONALE

Susi Pelotti

Maria Giulia Roversi Monaco

Luigi Stortoni

Quando si parla di linee guida in ambito sanitario si fa riferimento a strumenti che, inseriti nel “tempo della cura”, hanno la finalità di migliorare la qualità della cura stessa e che offrono vantaggi per i pazienti, ma anche per i sanitari e, in termini generali, per la salute pubblica. Il richiamo contenuto nella recente legge in tema di responsabilità professionale offre lo spunto per una riflessione anche critica sull’applicazione delle linee guida nella pratica sanitaria e sugli aspetti giuridici della professione nella realtà attuale.

10.30 – SALONE DEL PODESTÀ

IL CERVELLO E IL TEMPO

Arnaldo Benini

Lesioni al cervello (tumori, ictus) provocano spesso disturbi del senso del tempo. Ciò a conferma che il senso del tempo, nel quale si svolge l’esperienza del mondo e della nostra interiorità, è un evento reale dei meccanismi nervosi. Essi elaborano l’informazione elettrochimica del tempo che giunge ai centri della coscienza. La scoperta del senso del tempo è un evento chiave nella storia della scienza e delle idee.

11.00 – SALA DEGLI ATTI

VISITA IN CORSIA. REPARTO DI RADIOLOGIA INTERVENTISTICA

Una visita nella corsia della storia con: Rita Golfieri

Si conferma, negli spazi ormai tradizionali della Sala degli Atti di Palazzo Re Enzo, l’appuntamento con le visite in corsia. Un viaggio nel tempo, dalla tradizione all’innovazione, un percorso guidato da alcuni protagonisti della Scuola di Medicina di Bologna, seguendo gli sviluppi della scienza della guarigione. Un appuntamento esclusivo di Bologna Medicina.

11.30 – SALA DI RE ENZO

LE NEUROIMMAGINI SONO FOTOGRAFIE DEI NOSTRI PENSIERI?

Fiorenzo Conti

Poche tecniche hanno stimolato la fantasia come le immagini di risonanza magnetica funzionale (fMRI), che da anni riempiono le pagine dei giornali e che vengono usate per spiegare le più svariate funzioni cerebrali. Ma cos’è la fMRI? Com’è stata scoperta? Da dove originano e come si generano quelle affascinanti macchie colorate che tanto ci intrigano e tanto fanno discutere? È tutto così semplice? Un’occasione per presentare i limiti e i pregi di una tecnica che ha rivoluzionato le neuroscienze.

11.30 – STABAT MATER

CURE PALLIATIVE PEDIATRICHE

Sergio Amarri

Julia Downing

In collaborazione con: Fondazione Hospice MT. Chiantore Seràgnoli

L’assistenza ai malati inguaribili è una responsabilità fondamentale di ogni società civile. In età pediatrica, l’aumento dei casi, anche in relazione al cambiamento delle dinamiche sociali, rende necessaria un’organizzazione più efficace di servizi e di presa in carico, quali l’Hospice Pediatrico che nascerà a Bologna. Di fronte alla complessità e alla durata di una patologia così grave nei bambini, i molteplici interventi a supporto della cura e del sollievo, sono volti a garantire equilibrio e una buona qualità di vita a tutto il nucleo famigliare. L’incontro rifletterà sullo sviluppo delle Cure Palliative Pediatriche offrendo una panoramica internazionale e valorizzando le modalità di risposta ai bisogni in ogni fase, luogo e contesto.

12.00 – SALONE DEL PODESTÀ

IL PESO DELLA VEGLIA E LE RAGIONI DEL SONNO

Chiara Cirelli

Il sonno è un fenomeno universale, strettamente regolato, e tutti sappiamo apprezzare il valore ristoratore di una buona dormita. Eppure, ancora oggi, la ragione per cui il sonno è così essenziale per il funzionamento del nostro cervello rimane un mistero. L’ ipotesi dell’ “omeostasi sinaptica” sostiene che il sonno è il prezzo che dobbiamo pagare ogni notte per permettere al nostro cervello di imparare nuove cose, consolidare le memorie importanti, e dimenticare ciò che è irrilevante.

12.00 – SALA DELLA CULTURA

L’AFFASCINANTE STORIA DEL COLESTEROLO FRA CAMPAGNE EDUCATIVE, PRECONCETTI, DISINFORMAZIONE, SCOPERTE SCIENTIFICHE DA NOBEL, VECCHIE E NUOVE TERAPIE

Roberto Ferrari

Claudio Rapezzi

Negli ultimi anni il concetto di “valore normale” del colesterolo plasmatico è radicalmente cambiato. L’attenzione dei Ricercatori e dei Clinici, in particolare, è stata posta sulla frazione LDL; si ritiene inoltre provato che non esista un unico “valore normale” ma diversi “valori desiderabili” di colesterolo, a seconda delle caratteristiche dei singoli individui e del loro profilo globale di rischio. La terapia delle dislipidemie ed in particolare della ipercolesterolemia si è arricchita negli ultimi anni di nuovi farmaci e di nuove strategie.

12.30 – SALA DELLA CULTURA

LA CURA DELL’IPERCOLESTEROLEMIA: QUANDO OCCORRE FARE PRESTO?

Claudio Borghi

Claudio Rapezzi

Nel soggetto con ipercolesterolemia il Medico ed il paziente hanno a disposizione un ampio ventaglio di strumenti terapeutici che comprende sia integratori alimentari, sia veri e propri farmaci (fibrati, inibitori dell’assorbimento del colesterolo, statine, anticorpi monoclonali contro alcune componenti del recettore del colesterolo LDL). L’uso di farmaci di comprovata efficacia in grado di abbassare rapidamente i valori di colesterolo LDL è particolarmente importante nei pazienti reduci da un infarto miocardico acuto (eventualmente trattati con stent coronarici) in cui molta parte del rischio residuo si concentra nei mesi immediatamente successivi al primo episodio.

14.30 – SALA DI RE ENZO

RELAZIONE INTRODUTTIVA AL TEMA MEDICINA INTERNA

Luigi Bolondi

15.00 – AULA DELLE CONFERENZE SOCIETÀ MEDICA CHIRURGICA DI BOLOGNA

ALLERGIE E SHOCK ANAFILATTICO: COME E PERCHÉ

Sergio Romagnani

Le malattie allergiche rappresentano un notevole problema sanitario e sociale a causa della elevata frequenza nella popolazione e, con riferimento allo shock anafilattico (fortunatamente più raro), anche a causa della gravità. Parliamo di: dermatite atopica, rino-congiuntivite allergica, asma bronchiale allergico, allergie gastro-intestinali e shock anafilattico. Conseguenza di una risposta anomala del sistema immunitario nei confronti di componenti, quali i pollini, gli acari delle polveri di casa, i derivati epidermici degli animali domestici, alcuni alimenti e alcuni farmaci, che di solito risultano innocui per la maggioranza della popolazione, queste malattie allergiche sono dovute a una combinazione tra fattori genetici e fattori ambientali in grado di determinare una reazione infiammatoria a livello locale o anche sistemico. Le malattie allergiche hanno registrato un forte incremento negli ultimi decenni, molto probabilmente a causa delle migliorate condizioni igieniche che hanno determinato una riduzione della carica microbica nel periodo fetale e neonatale e quindi provocato una modificazione delle modalità di risposta del sistema immunitario.

15.00 – SALA DI RE ENZO

IL “CARICO GLOBALE” DELLE MALATTIE: OGGI E DOMANI

Stefano Nava

Mario Raviglione

La salute globale è un’area di studio e interventi che attraverso la cooperazione trans-nazionale e l’azione multisettoriale sui fattori che determinano le malattie, punta a migliorare la salute e a ottenere l’​equità nell’accesso agli interventi di prevenzione e cura per tutta la popolazione mondiale. Grazie alle stime del carico globale delle malattie e all’analisi dei fattori di rischio e dei ​determinanti socio-economici, la ricerca delle soluzioni va strutturata sulla evidenza scientifica e privilegia quegli interventi che sono particolarmente necessari per le persone e popolazioni più vulnerabili. A seguito della transizione epidemiologica, in molti paesi al mondo, il carico delle malattie infettive è andato progressivamente calando, anche se lentamente nei paesi più poveri, ​ specialmente in Africa, a favore delle malattie non-trasmissibili, legate ​a fattori di rischio quali il fumo, alcool, inattività fisica e diete sbagliate, e degli incidenti stradali. Le proiezioni future mostrano come tale tendenza proseguirà, richiedendo un ripensamento dei meccanismi nazionali e internazionali che operano nel campo della salute.

15.00 – STABAT MATER

LO SPAZIO E IL LUOGO, IL TEMPO E LA CURA

Franco Farinelli

Il complesso di fenomeni sbrigativamente chiamato globalizzazione va radicalmente ed energicamente cambiando il funzionamento del mondo, rimescolando i rapporti tra i modelli epistemologici e cognitivi ereditati dalla modernità e mettendone in crisi l’efficacia.  E’ il caso del rapporto tra lo spazio e il luogo, che vede oggi quest’ultimo rovesciare il rapporto di subalternità nei confronti con il primo, rapporto che ha caratterizzato l’intera epoca moderna. E la miglior definizione di luogo è quella di “a field of care”, il campo al cui interno la moderna dicotomia tra soggetto ed oggetto tende a sparire.

16.00 – STABAT MATER

AL TEMPO DELLE MANIE ALIMENTARI

Dario Bressanini

“Siamo ciò che mangiamo” diceva il filosofo Ludwig Feuerbach, ma negli ultimi tempi sembra più diffuso il suo contrario: “Siamo ciò che non mangiamo”. Sempre di più molte persone si definiscono in base a cosa eliminano dalla dieta: lattosio, glutine, prodotti animali, glutammato, tutti gli zuccheri, oppure solo quelli bianchi, e così via. Vedremo come in molti casi queste esclusioni non abbiano un fondamento scientifico.

16.00 – AULA DELLE CONFERENZE SOCIETÀ MEDICA CHIRURGICA DI BOLOGNA

CALL FOR SPEECH

Con il patrocinio della CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università italiane)

Dare voce ai medici di domani. Al Festival della Scienza Medica di Bologna uno “speaking corner” a cura degli studenti per intervenire su alcune questioni di attualità biomedica: gli stili di vita, le cosiddette medicine alternative, il rapporto medico-paziente, lo statuto scientifico della medicina, etc.

16.00 – TEATRO ANATOMICO DELL’ARCHIGINNASIO

LEZIONE DI ANATOMIA. EVENTO TEATRALE PER LE FAMIGLIE

Genitori e bambini sono invitati a partecipare a una “lezione di anatomia” nel suggestivo Teatro Anatomico dell’Archiginnasio. Uno spettacolo dove animatori professionisti racconteranno le meraviglie del corpo umano in modo divertente e coinvolgente.

17.00 – SALONE DEL PODESTÀ

I VACCINI PROTEGGONO DALLE INFEZIONI, MA NON DALL’IGNORANZA

Stefano Bonaccini

Roberto Burioni

Roberta Siliquini

Insieme all’acqua potabile i vaccini sono stati e rimangono lo strumento più efficace di prevenzione delle malattie infettive. Non ha alcun senso discutere se siano efficaci, utili e sicuri, perché lo sono. Ha senso interrogarsi sul perché alcune persone si autoingannano a tal punto da organizzarsi o fare propaganda per ridurne l’uso, ha senso interrogarsi anche su quale sia la strategia migliore per ottenere una copertura di sicurezza per le diverse malattie infettive e infine ha senso chiedersi quali possono essere le strategie migliori per neutralizzare la circolazione di dannose scempiaggini su rischi e inutilità di vaccinarsi e vaccinare i propri figli.

17.00 – SALA DEGLI ATTI

BUP E LA PIATTAFORMA DPS. L’EVOLUZIONE DELL’EDITORIA SCIENTIFICA MEDICA TRA OPEN ACCESS E INDICIZZAZIONE

Un nuovo progetto editoriale incontra la ricerca medica. La piattaforma di pubblicazione digitale BUP DPS consente a tutte le Società di Ricerca e ai propri membri un accesso immediato ad una soluzione editoriale pensata per supportare i più elevati standard internazionali: uno strumento essenziale per la validazione la diffusione e la divulgazione della ricerca medica.

17.15 – AULA ABSIDALE DI SANTA LUCIA

THE DARK SIDE OF THE MOON? LA MENOPAUSA SENZA PREGIUDIZI

Renato Seracchioli

Il rapido incremento dell’attesa di vita dovuto ai progressi della scienza negli ultimi decenni ha fatto sì che, nel mondo occidentale, le donne vivano più di trent’anni della propria esistenza in menopausa. Cosa succede nel corpo delle donne durante questo lungo periodo? È proprio vero che tutte debbano affrontare situazioni e sintomi così fastidiosi o alcune vivono questa età di passaggio con serenità e senza grandi problemi? E ancora, gli eventi clinici e le malattie delle donne dopo la menopausa sono le stesse di cui soffrono gli uomini? È utile pensare a una medicina di genere? Un’ora di racconto che attraverso filmati, interviste, interventi di esperti dell’argomento farà conoscere gli aspetti meno noti, le diverse sfumature, le caratteristiche anche positive che questo lungo e meraviglioso periodo della vita della donna nasconde.

17.30 – SALA DELLA CULTURA

DALL’INSUFFICIENZA RENALE AL TRAPIANTO: IL VALORE DEL TEMPO DALLA PREVENZIONE ALLA CURA

Patrizia Babini

Franco Citterio

Luca De Nicola

Modera: Sergio Stefoni

In Italia vivono 2.200.000 adulti con Malattia Renale Cronica (MRC), di cui ben 800.000 hanno un grado significativo di disfunzionalità. Si tratta di una patologia grave per le importanti complicanze extrarenali, che sono spesso presenti sin dalle fasi iniziali e che accompagnano i pazienti anche per 10-15 anni e, soprattutto, dalla storia naturale della malattia che nel migliore dei casi evolve sino al trattamento dialitico, invalidante ed a alto costo per la comunità (la spesa destinata alla dialisi assomma a 2.4 miliardi di euro/anno pur essendo i dializzati lo 0.08% della popolazione generale), se non alla morte del paziente. La MRC è prevenibile e trattabile grazie a uno stile di vita sano volto a ridurre l’insorgenza di ipertensione, diabete e obesità, e solo pochi (e semplici) controlli “nefrologici” possano consentire la diagnosi precoce. Per la MRC la tempestività nell’attuare strategie terapeutiche consente il miglioramento della sopravvivenza del paziente, della funzione renale e della qualità di vita, e il risparmio delle (già limitate) risorse economiche e umane destinate alla Sanità.

17.30 – AULA DELLE CONFERENZE SOCIETÀ MEDICA CHIRURGICA DI BOLOGNA

ORGANIC CREATIVITY

Giovanni Corazza

Il termine “Organic Creativity” va riferito a quelle condizioni, attitudini, azioni che portano le potenzialità di ognuno di noi, a un tempo, verso la migliore produttività socio-economica e il più soddisfacente stato di benessere e felicità. Si tratta di un’opportunità conseguente l’estrema evoluzione tecnologica che, dalla rivoluzione industriale ci ha portato alla cosiddetta “Post Information Society”, una condizione che ha trasformato in maniera drastica le nostre vite, a partire dal mercato del lavoro ma pervadendo tutti gli aspetti individuali e sociali. Si apre un nuovo periodo di “grandi opportunità”, insieme a rinnovate sfide esistenziali, a conferma di come la nostra creatività di specie sia il tratto distintivo capace di garantirci dignità e la migliore e più lunga sopravvivenza.

18.00 – SALA DI RE ENZO

STORIA DELL’ACIDO ACETILSALICILICO: USO E TRASFORMAZIONI DI UN ANTICO PRINCIPIO ATTIVO

Giuseppe Ambrosio

Claudio Borghi

Carlo Patrono

L’Acido acetilsalicilico (ASA) è un esempio di una molecola ancora oggi di impiego diffuso, nonostante più di 120 anni dalla sintesi. Sono note testimonianze dell’uso di salicilati a scopo terapeutico fin dai tempi degli antichi egizi. Si tratta di una storia ricca di scoperte, culminata ​con premio Nobel a Sir John R.Vane. Oggi ASA è uno dei principi attivi maggiormente studiati ed oggetto di molte pubblicazioni su riviste di alto livello scientifico. Tra i molteplici effetti farmacologici dell’Acido acetilsalicilico (ASA), quello che ha riscosso maggiore successo ed attenzione nei tempi moderni è certamente la sua capacità di interagire favorevolmente con lo sviluppo e la prognosi delle malattie cardiovascolari. Oggi le proprietà di protezione vascolare dell’ASA sono rilevanti anche nei pazienti sottoposti ad angioplastica coronarica con l’introduzione di stent, che rappresenta il trattamento di riferimento nei pazienti con sindrome coronarica acuta e la cui efficacia nel tempo dipende dalla azione di fondo di questo principio attivo, la cui efficacia è stata dimostrata in un’ampia popolazione di soggetti.

19.00 – SALONE DEL PODESTÀ

LA SCIENZA DELLA BELLEZZA: UNA PROSPETTIVA NEUROSCIENTIFICA SULL’ARTE

Semir Zeki

L’esperienza del bello, ricavata da fonti sensoriali come le arti visive e la musica, o da contesti morali o da esperienze cognitive come la matematica, correla con l’attività in un’unica parte del cervello emotivo, l’area A1 della corteccia mediale orbitofrontale (mOFC). Di più, l’intensità dell’attività in questa struttura durante le esperienze estetiche è direttamente collegata alla intensità dichiarata dell’emozione estetica.

Questi fatti sollevano importanti questioni circa il ruolo e gli usi del bello, non solo nella nostra esperienza quotidiana ma anche per i nostri sforzi di capire la struttura dell’universo in cui i nostri cervelli sono evoluti, attraverso la bellezza che esperiamo anche delle formule matematiche o nelle teorie scientifiche.

21.00 – AULA ABSIDALE DI SANTA LUCIA

FLOW. LA MENTE LATENTE

Di e con: Michele Cassetta

Musiche di: Gianluca Petrella Giorgio Li Calzi

Regia e video di: Antonio Lovato

Circa 30.000 volte al giorno, inconsapevolmente, scegliamo comportamenti che ci aprono la strada verso uno degli infiniti futuri possibili che abbiamo davanti. Agiamo in modo automatico, guidati da programmi mentali che si formano in base alle esperienze che facciamo e da convinzioni che non siamo abituati a mettere in discussione.

“FLOW – La Mente Latente” parla dei progressi delle neuroscienze, che ci stanno facendo comprendere come funziona il nostro cervello, sempre sul sottile equilibrio tra istinto e ragione.

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DOMENICA 6 MAGGIO

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09.30 – SALONE DEL PODESTÀ

IL TEMPO NEL RAPPORTO MEDICO-PAZIENTE

Fabrizio Benedetti

Mentre la medicina scientifica e molecolare ha compiuto passi da gigante nella diagnosi e trattamento di molte patologie, il fattore tempo è stato spesso trascurato. Eppure, nella relazione medico-paziente il tempo conta. Maggiore è il tempo passato ad ascoltare il paziente, maggiore la probabilità di successo di una terapia. Perché le parole sono spesso tanto importanti quanto le molecole.

10.00 – SALA DI RE ENZO

IMMUNOTERAPIA IN CAMPO ONCOLOGICO

Marina Chiara Garassino

Nicoletta Luppi

Lorenzo Moretta

Modera: Luigi Ripamonti

È trascorso oltre un secolo da quando uno dei padri fondatori dell’immunologia, nonché dell’oncologia sperimentale, Paul Ehrlich, inventava l’espressione “pallottole magiche” per intendere una strategia di cura che utilizzi molecole ingegnerizzate in grado di riconoscere molto selettivamente un bersaglio che causa una malattia, e neutralizzarlo. Il modello a cui guardava Ehrlich erano gli anticorpi. Oggi l’immunologia dispone di un ben più ampio ventaglio di strumenti biologici messi a disposizione dal sistema immunitario e ingegnerizzabili, per cui rappresenta la frontiera più avanzata e promettente della lotta contro il cancro.

10.45 – SALONE DEL PODESTÀ

LE BASI PSICOPATOLOGICHE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE

Pietro Pietrini

La violenza maschile è la prima causa di morte non naturale per le donne in gran parte del pianeta, Europa compresa, come testimoniano le cronache quotidiane. Le donne uccise non sono che la punta dell’iceberg di un fenomeno che comprende una moltitudine di comportamenti brutali, dalle aggressioni fisiche alla segregazione, dalle molestie sessuali alla discriminazione, dal controllo della libertà individuale alla sottomissione, manifestazioni di vera e propria violenza psicologica e morale. Una buona parte della violenza contro la donna si palesa tra le mura domestiche, sfociando spesso nel tragico epilogo dell’uccisione: una donna ogni tre giorni nel nostro Paese. Metà di tutte le donne uccise lo è per mano del partner che, in alcuni casi, non risparmia neppure i figli. Come è possibile tutto questo? Come è possibile che la promessa di ‘amarti e rispettarti per tutta la vita’ si tramuti in quello che alcuni hanno definito l’olocausto delle donne? L’analisi delle condizioni nelle quali maturano questi comportamenti inaccettabili, delle patologie che affliggono l’individuo e minano spesso il rapporto di coppia fin dai suoi albori, è un primo passo per la messa a punto di efficaci strategie educative e di prevenzione.

11.00 – TEATRO ANATOMICO DELL’ARCHIGINNASIO

LEZIONE DI ANATOMIA. EVENTO TEATRALE PER LE FAMIGLIE

Genitori e bambini sono invitati a partecipare a una “lezione di anatomia” nel suggestivo Teatro Anatomico dell’Archiginnasio. Uno spettacolo dove animatori professionisti racconteranno le meraviglie del corpo umano in modo divertente e coinvolgente.

Biglietto di ingresso adulti € 3,00, bambini gratuito. Su prenotazione (inviare una mail a festivaldellascienzamedica@genusbononiae.it).

11.00 – SALA DEGLI ATTI

VISITA IN CORSIA. REPARTO DI TERAPIA INTENSIVA E RIANIMAZIONE

Una visita nella corsia della storia con: Stefano Faenza

Si conferma, negli spazi ormai tradizionali della Sala degli Atti di Palazzo Re Enzo, l’appuntamento con le visite in corsia. Un viaggio nel tempo, dalla tradizione all’innovazione, un percorso guidato da alcuni protagonisti della Scuola di Medicina di Bologna, seguendo gli sviluppi della scienza della guarigione. Un appuntamento esclusivo di Bologna Medicina.

11.30 – SALA DI RE ENZO

IL FUTURO DELLE CURE NUCLEARI

Sergio Baldari

La terapia medica nucleare si fonda sull’utilizzo di radiofarmaci (molecole radioattive) “intelligenti”, che somministrati attraverso diverse vie raggiungono selettivamente le cellule tumorali. A quel punto viene rilasciata una elevata dose di radiazioni, con effetti letali sulle cellule del cancro. Sempre più spesso l’uso dei radiofarmaci fa seguito a una precedente identificazione di specifici bersagli tumorali del paziente usando come strumento diagnostico la Tomografia a Emissione di Positroni. La terapia nucleare dimostra una significativa efficacia, con trascurabili effetti collaterali, per cui si ha anche un guadagno per la qualità di vita. Le terapie con radiofarmaci sono ben consolidate nel cancro della tiroide, nei tumori neuroendocrini, nei linfomi, nei tumori della prostata e in altri ambiti che vanno via via aumentando grazie alla disponibilità di radiofarmaci molto promettenti e innovativi.

12.00 – SALONE DEL PODESTÀ

LA COSCIENZA: UN VIAGGIO DALLA MENTE AL CERVELLO

Giulio Tononi

Introduce e coordina: Giuseppe Plazzi

La coscienza è il nostro universo privato: persone, oggetti e colori, suoni, piaceri, dolori, pensieri e sentimenti – ogni possibile esperienza. E se anche sappiamo che la coscienza dipende dal cervello, come ne dipenda e perché è considerato un mistero insolubile. La teoria dell’informazione integrata prende spunto dalle proprietà essenziali dell’esperienza e ne deriva le proprietà necessarie e sufficienti per il substrato fisico della coscienza. La teoria spiega perché alcune parti del cervello siano importanti e altre no, perché la coscienza svanisca durante certe fasi del sonno nonostante l’attività neurale sia simile a quella della veglia. Nuovi metodi ispirati dalla teoria stanno aprendo la possibilità di valutare il grado di coscienza in pazienti con lesioni cerebrali, durante lo sviluppo, ed in specie diverse dalla nostra. Una delle implicazioni più significative e di attualità della teoria è che i calcolatori, anche se un domani potranno comportarsi in maniera indistinguibile da un essere umano e persino superarci in intelligenza, rimarranno necessariamente privi di coscienza.

17.00 – AULA ABSIDALE DI SANTA LUCIA

GUSTAV MAHLER E IL RITMO DEL CUORE. DALLA MALATTIA ALLA MELODIA

Gabriele Bronzetti

Paolo Fresu

Alessandro Solbiati

Gustav Mahler soffriva di cardite reumatica, infiammazione delle valvole cardiache che può seguire un’infezione da streptococco. Il suo cuore emetteva un soffio patologico che la moglie Alma riconosceva anche senza stetoscopio. La valvola mitrale era steno-insufficiente, condizione che predispone all’endocardite batterica, fatale per il musicista, morto nel 1911 a 51 anni. Il cuore malato di Mahler si può ascoltare in alcuni passaggi musicali, per esempio nel primo movimento della sua ultima sinfonia portata a termine, la nona. Paolo Fresu dimostrerà come il battito cardiaco può entrare nella musica.

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LUNEDÌ 7 MAGGIO

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15.00 – TEATRO ARENA FICO EATALYWORLD

ALIMENTAZIONE E MALATTIE CARDIOVASCOLARI

Giovanni Barbara

Giorgio Cantelli Forti

Arrigo Francesco Giuseppe Cicero

Sergio D’Addato

Maria Benedetta Donati

Mauro Gargiulo

Andrea Poli

Claudio Rapezzi

Moderano: Claudio Borghi,Andrea Stella

Conclusioni: Giuliano Barigazzi 

Salute ed efficienza​ molto dipendono dall’alimentazione, che contribuisce allo sviluppo, rigenerazione e mantenimento del corpo, ​ fornendo l’energia indispensabile per il buon funzionamento. Mangiare troppo e in maniera scorretta può favorire sovrappeso e obesità, iper colesterolemia, ipertensione arteriosa, diabete, e quindi aumentare il rischio di malattie cardiovascolari. I dati epidemiologici, così come le arteriopatie periferiche, indicatori​ di rischio cardiovascolare, aiutano a migliorare la comprensione della interazione tra alimenti e malattie cardiovascolari. Le nuove conoscenze sul microbiota intestinale (la popolazione di batteri, funghi, virus e protisti che convivono con noi e scambiano attivamente materiale genetico con le nostre ​cellule) sono sotto l’attenzione dei ricercatori. Diverse ricerche, come lo studio Moli-Sani, si concentrano sull’alimentazione e in particolare sulla dieta Mediterranea e il suo ruolo nel determinare alterazioni funzionali ed organiche del nostro corpo, che sappiamo essere alla base delle malattie cardiovascolari. Ormai molte specialità mediche e chirurgiche che partecipano oggi alla cura delle malattie cardio vascolari hanno ben presente che la cura comincia dalla prevenzione e quindi da un corretto comportamento alimentare.

17.30 – TEATRO ARENA FICO EATALYWORLD

CIBI DEL FUTURO

Alessandro Bonfiglioli

Modera: Future Food Institute

A cura di: Intesa Sanpaolo

Dopo la prima rivoluzione portata nei campi dal trattore, datata 1889, il futuro del cibo vedrà un sempre maggior impiego della tecnologia, non solo nella produzione agricola ma anche nella fabbricazione degli alimenti. Le grandi innovazioni tecnologiche che guideranno questo futuro (biotecnologie, nanotecnologie, ICT) sono già disponibili, diffuse ed impiegate nel settore agricolo e nella trasformazione alimentare. Il futuro del cibo è quindi iniziato, e va analizzato con approcci e atteggiamenti nuovi.

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VENERDÌ 1 GIUGNO

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11.00 – AULA MAGNA DI SANTA LUCIA

Lettura di un Nobel

RITMI CIRCADIANI, MOSCERINI DELLA FRUTTA E IL FINANZIAMENTO PUBBLICO ALLA RICERCA DI BASE

Michael Rosbash

Introduce: Fabio Roversi Monaco

Coordina: Giuseppe Plazzi

Gli ultimi 35 anni hanno segnato un profondo cambiamento nel campo dei ritmi circadiani. Questa “era” molecolare si è aperta con gli studi su Drosphila, il moscerino della frutta che è un modello della ricerca in genetica da oltre 100 anni. Insieme ai miei colleghi abbiamo identificato i meccanismi sottostanti la sincronizzazione circadiana, scoprendo che tali meccanismi si sono conservati evolutivamente in tutti gli animali. In altre parole, i progressi ottenuti dallo studio del moscerino della frutta sono direttamente utili per la ricerca sugli esseri umani. Di più: l’orologio circadiano governa larga parte di tutta l’espressione genica, negli uomini tanto quanto nei moscerini stessi. Questo spiega come una considerevole parte della fisiologia animale (biochimica, metabolismo, endocrinologia, comportamento, il sonno, etc) risulti sotto il controllo circadiano. Nel cervello del moscerino questo orologio conta su 75 coppie di neuroni, e ciò facilita molto il nostro lavoro di ricerca a confronto con la complessità del cervello nei mammiferi, lavoro che si concentra sul rapporto tra le funzione circadiana nel cervello e nel sonno. Il mio campo di ricerca è stato largamente finanziato dai National Institutes of Health degli Stati Uniti, che rimane essenziale per portare avanti la ricerca collegata alla salute.

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CASA SARACENI

via Farini, 15

Considerata uno fra gli edifici di maggiore interesse che il rinascimento cittadino abbia prodotto verso la fine del xv secolo e storica residenza della nobile famiglia Saraceni, è stata acquistata nel 1930 dal Credito Fondiario della Cassa di Risparmio in Bologna.

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Ritenuto uno degli edifici più interessanti del Rinascimento bolognese tra XV e XVI secolo, palazzo Saraceni testimonia nel disegno della facciata l’incontro della tradizione bolognese con le novità architettoniche provenienti da Firenze. Risalta la ricca decorazione in terracotta che si alterna all’arenaria dei capitelli del portico. Dimora di Antonio Saraceni agli inizi del ‘500, vide tra i suoi ospiti illustri due ambasciatori veneti al seguito di Papa Giulio II. Passato nel 1930 alla Cassa di Risparmio in Bologna, fu internamente restaurato e arredato nell’adeguamento al gusto neorinascimentale. Lo scalone è decorato a “grottesche” da Roberto Franzoni, autore anche dei riquadri allegorici nel salone d’onore al piano nobile. Le sale ospitano dipinti del Sei e del Settecento bolognese appartenenti alle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione. Spicca, entro finissime cornici, la serie delle tempere settecentesche con paesaggi eseguite dal paesista Vincenzo Martinelli e dal figurista Nicola Bertuzzi, un tempo nella villa “La Sampiera” sui colli bolognesi. In epoche più recenti, il palazzo è divenuto sede della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, che ne ha promosso un ampio e articolato progetto di restauro. Oggi è aperto al pubblico in occasione di mostre d’arte ed eventi culturali ospitati al piano terra.

In occasione del Festival della Scienza Medica, Casa Saraceni sarà visitabile nei seguenti orari:

Queste le giornate e gli orari d’apertura straordinaria:

giovedì 3 maggio ore 14-19;

venerdì 4 e *sabato 5 maggio ore 14-20;

*domenica 6 maggio ore 12-18

*Sabato 5 e domenica 6 maggio: visite guidate (senza prenotazione) a cura degli allievi dell’I.T.C. Rosa Luxemburg

Ingresso libero

Scopri di più su http://www.genusbononiae.it/palazzi/casa-saraceni/

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PALAZZO PEPOLI. MUSEO DELLA STORIA DI BOLOGNA

via Castiglione, 8

È il cuore di Genus Bononiae. Museo innovativo e di nuova concezione, grazie al sapiente ricorso a tecniche espositive scenografiche e interattive per molti versi inedite nel nostro paese, il percorso ricostruisce le vicende storiche e culturali, artistiche e scientifiche della città, dalla Fèlsina etrusca fino ai nostri giorni, proponendo un’interpretazione della sua eredità complessa e ricchissima per trasferirla alle generazioni future.

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Il Museo della Storia di Bologna è ospitato a Palazzo Pepoli Vecchio, antica dimora di una delle famiglie più importanti di Bologna in epoca medievale. Risultato di numerose addizioni e stratificazioni architettoniche cominciate nel Trecento e conclusesi solo nel 1723, il palazzo si presenta all’esterno come un forte austero, all’interno è invece una raffinata dimora di rappresentanza. Acquisito nel 2003 dalla Fondazione Carisbo e inaugurato nel gennaio 2012, è diventato sede museale, con il progetto, il restauro e l’allestimento museografico di Mario Bellini e con la grafica di Italo Lupi e con la direzione museologica di Massimo Negri. Al centro della corte, Mario Bellini ha collocato la Torre del tempo, una torre-ombrello di vetro e acciaio che reinventa la corte, irrimediabilmente sfigurata dal tempo, facendole riacquistare dignità e funzione. Una lanterna magica inondata dall’alto di luce naturale, che rende possibile e fluido l’intero percorso di visita tra piano terra e piano nobile, di cui proprio la torre e la corte diventano epicentro.

Le opere e gli oggetti esposti nel museo provengono dalle collezioni della Fondazione Carisbo, da altri musei cittadini e da collezioni private. La storia della città viene ripercorsa nel suo sviluppo architettonico, artistico, scientifico e sociale, alternando diversi linguaggi: sale in cui la centralità è riservata alle opere e al messaggio grafico affiancano ambienti interattivi con ricostruzioni scenografiche, tappeti multimediali e installazioni immersive.

Il visitatore è accompagnato in alcuni punti chiave del percorso da volti noti della musica, dell’arte, della storia e della cultura: a cominciare dal cartone animato in 3D sulla storia di Bologna con la voce di Lucio Dalla, proseguendo con le minifiction a tema storico di Massimo Valerio Manfredi, con le riflessioni storico-artistiche di Philippe Daverio, con le interpretazioni di Giorgio Albertazzi, con le ‘acrobazie’ verbali di Alessandro Bergonzoni.

Scopri di più su http://www.genusbononiae.it/palazzi/palazzo-pepoli/

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CHIESA DI SANTA CRISTINA

 

Piazzetta Morandi, 2

La chiesa di S. Cristina stata inaugurata e aperta al pubblico nel 2007.

Il nucleo originario della chiesa risale al 1247, quando le monache camaldolesi si insediano entro le mura di Bologna fondando il convento di S. Cristina ‘della Fondazza’. Il vano chiesastico, a un’unica navata e con quattro cappelle per lato, risale ai lavori di edificazione del 1602 realizzati da Giulio della Torre, architetto della scuola di Domenico Tibaldi.

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Al suo interno le statue di santi opera di Giuseppe Mazza, Giovanni Tedeschi e Guido Reni e uno splendido compendio della pittura bolognese dagli inizi del Cinquecento sino alla fine del Seicento tra cui spiccano L’Ascensione di Ludovico Carracci, L’adorazione dei pastori di Giacomo Raibolini, La visitazione di Lucio Massari, L’annunciazione di Tiburzio Passarotti, S. Cristina aggredita dal padre di Domenico Maria Canuti, La salita al calvario, sempre del Passarotti e La sacra Conversazione di Francesco de’ Rossi detto Salviati. S. Cristina è oggi centro privilegiato per l’ascolto della musica e ogni anno offre ai bolognesi, dall’autunno alla primavera, rassegne affidate a interpreti d’eccezione.

Nella chiesa ha sede la Schola Gregoriana Benedetto XVI, un progetto volto a creare professionisti in grado di conseguire l’eccellenza nel complesso registro musicale del canto gregoriano.

Scopri di più su http://www.genusbononiae.it/palazzi/santa-cristina/

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AULA ABSIDALE DI SANTA LUCIA

Via Dè Chiari, 25

L’ex chiesa di Santa Lucia il cui prospetto, caratterizzato dal fascino del non finito, si affaccia a metà di via Castiglione, è stata inaugurata solennemente nel maggio del 1988, in occasione delle celebrazioni volute dall’allora Rettore Fabio Roversi-Monaco per il Nono Centenario dell’Università di Bologna e che a questo fine l’acquistò e la restaurò per l’Università.

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Al suo interno hanno trovato posto l’Aula Magna dell’Ateneo bolognese, realizzata nella grande navata centrale, e l’Aula Absidale, situata tra l’abside seicentesca e quella ottocentesca. Contraddistinta da un’imponente spazialità barocca, fu commissionata nel 1623 dai Padri Gesuiti al grande architetto Girolamo Rainaldi che propose quale modello la chiesa del Gesù di Roma. La costruzione si protrasse per anni e terminò soltanto verso la metà dell’Ottocento ad opera dei Barnabiti. Lasciata in stato di abbandono per decenni, la chiesa ha trovato la sua giusta valorizzazione grazie all’intervento dell’Università, che ne ha promosso un restauro, effettuato dall’architetto Roberto Scannavini, attento alle più moderne e avanzate infrastrutture architettoniche e tecnologiche, rendendola una delle più celebri Aule Magne.

 

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AULA MAGNA SANTA LUCIA

via Castiglione, 36

Santa Lucia

Con il conferimento della Laurea ad honorem a Sua Maestà il Re di Spagna Juan Carlos I, il 5 maggio 1988, viene inaugurata l’Aula Magna di Santa Lucia.

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L’iniziativa del Rettore Fabio Roversi-Monaco, l’unità di intenti tra Comune di Bologna e Università, il fondamentale contributo per il restauro di una serie di enti bancari e non, hanno contribuito a dare piena funzionalità alla sala grande per le celebrazioni del Nono Centenario, in meno di un anno.

Tutti i restauri sono stati eseguiti secondo le moderne concezioni e con la collaborazione della Soprintendenza ai Beni Culturali Architettonici di Bologna.

Le origini della Chiesa e dell’intero comparto Castiglione – Cartolerie – De’ Chiari sono remote, secondo il Masini, la sua fondazione viene fatta risalire al V secolo.

Numerose vicende si susseguirono e la Chiesa rimase incompiuta nella facciata e nella monumentale abside per quasi due secoli durante i quali si officiava con una chiusura provvisoria della navata.

Nel 1866 fu incamerata nel Demanio Regio e adibita prima a caserma, poi a palestra e infine laboratorio dell’Istituto Aldini Valeriani.

Dal 1988, l’Aula Magna rivive una grande stagione di eventi culturali di primaria importanza, ospitando personalità di fama internazionale.

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PALAZZO POGGI

via Zamboni, 33

La struttura del Palazzo che ospita il Museo risale agli interventi cinquecenteschi di trasformazione e ampliamento della casa acquistata alla fine del XV secolo dalla famiglia Poggi. Si deve a Giovanni Poggi, potente ecclesiastico e figura eminente della curia papale, l’idea di ingrandire e abbellire il palazzo attorno alla metà del ‘500.

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Il progetto degli interventi, da alcuni studiosi attribuito a Pellegrino Tibaldi, da altri a Bartolomeo Triachini, da altri ancora a Gaetano Alessi, prevedeva una struttura su due piani, caratterizzata da un’imponente facciata sulla via San Donato (oggi Zamboni), un atrio a una loggia porticata, lo scalone d’accesso al piano nobile.

Fu con la nascita nel 1711 dell’Istituto delle Scienze – ambizioso progetto ideato dal generale Luigi Ferdinando Marsili per mettere in relazione le scienze, gli scienziati e le sperimentazioni tra loro – che, nell’antica dimora senatoria di Palazzo Poggi, trovarono posto una sequenza di laboratori, gallerie, officine volte a contenere l’intera enciclopedia del sapere scientifico.

Risale al 1726 l’ultimazione dei lavori dell’osservatorio astronomico (la Specola), su progetto di Giuseppe Antonio Torri e di Carlo Francesco Dotti, mentre nel 1744 venne completata l’Aula magna della Biblioteca dell’Istituto delle scienze (oggi Biblioteca universitaria) su progetto di  Dotti. In epoca napoleonica, nel 1803-1805, la sede dell’Università dall’Archiginnasio venne trasferita proprio a Palazzo Poggi prendendo possesso dei laboratori dell’antico Istituto, provocando la diaspora delle collezioni sino ad allora qui conservate e la successiva nascita di una miriade di musei tematici. E’ stato solo negli anni 2000, che in virtù di un completo restauro guidato da un rigoroso progetto culturale, perseguito con lungimiranza durante il rettorato di Fabio – Roversi Monaco, palazzo Poggi ha recuperato il suo ruolo di luogo eccellente del sapere.

Custodite in quattro sale del piano nobile di Palazzo Poggi vi sono alcune tra le più importanti cere  anatomiche mai realizzate al mondo, grazie alle quali nel Settecento Bologna divenne famosa riscuotendo l’apprezzamento della comunità scientifica internazionale, costretta, a partire dalla fine del XVII secolo, a ricorrere ai preparati in cera a causa della scarsità di cadaveri e dei cattivi risultati ottenuti nella loro conservazione. Alle suggestive cere realizzate da Ercole Lelli, dal suo allievo Giovanni Manzolini e dalla moglie di questi, Anna Morandini, si affianca l’esposizione dei primi strumenti settecenteschi usati per la didattica della scuola di ostetricia (terrecotte, ferri, una macchina e una sedia da parto).

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PALAZZO RE ENZO

Piazza del Nettuno, 1

Salone del Podestà | Sala di Re Enzo | Sala degli Atti | Punto informazioni

 

Il Palazzo Re Enzo venne costruito nel Trecento subito dopo il Palazzo Podestà e chiamato inizialmente Palazzo Nuovo per distinguerlo da quest’ultimo, rispetto al quale aveva funzione complementare in quanto doveva accogliere la cospicua partecipazione popolare al governo della città.

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Divenne poi dimora coatta di Re Enzo di Sardegna, il figlio dell’imperatore Federico II, che, fatto prigioniero in guerra, ivi trascorse 23 anni della sua vita fino alla morte. Il complesso architettonico è stato più volte ristrutturato e modificato e, con i suoi splendidi saloni, è sede di una delle maggiori sedi congressuali della città. Il profilo merlato del Palazzo si affaccia su Piazza Nettuno e testimonia lo splendore della Bologna dell’età comunale.

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PALAZZO DELL’ARCHIGINNASIO

Piazza Galvani, 1

Teatro Anatomico | Aula dello Stabat Mater | Aula delle Conferenze Società Medica Chirurgica di Bologna

 

Il monumentale palazzo cinquecentesco dell’Archiginnasio è tra i palazzi più significativi di Bologna. Costruito in un solo anno e mezzo tra il 1562 e il 1563, l’edificio delle “nuove scuole”, o Archiginnasio, doveva nell’intenzione del Papa riunire le varie scuole universitarie sparse per la città e dare nuovo lustro agli studi bolognesi, a fronte della concorrenza dei nuovi centri universitari che si andavano affermando in Europa.

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Il palazzo, che si sviluppa in maniera irregolare su strutture preesistenti, ruota intorno al cortile centrale a doppio ordine di logge, ed è arricchito al suo interno di volte, scaloni, loggiati ed elementi architettonici di grande valore. Due delle sale che ospiteranno gli eventi del Festival della Scienza Medica sono le aule magne originarie, destinate un tempo una agli Artisti e l’altra ai Legisti o Giuristi.

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ISTITUTI ANATOMICI LUIGI CATTANEO 

Via Irnerio, 48

Inaugurato nell’ottobre del 2000, il Museo delle Cere Anatomiche «Luigi Cattaneo» accoglie opere ottocentesche di Anatomia Patologica umana, modelli in cera e gesso, scheletri e ossa, realizzati in gran parte dai ceroplasti Giuseppe Astorri e Cesare Bettini sotto la guida degli anatomisti Francesco Mondini e Luigi Calori.

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La collezione è arricchita anche da un  importante nucleo, raccolto da Cesare Taruffi, primo professore di Anatomia Patologica della scuola medica bolognese,  di preparati “a secco” e modelli in cera riguardanti le malformazioni congenite e patologie varie, che riveste un ruolo fondamentale da un punto di vista scientifico e storico.

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BIBLIOTECA D’ARTE E DI STORIA SAN GIORGIO IN POGGIALE

Via Nazario Sauro 20/2

La chiesa di San Giorgio in Poggiale, così chiamata dal piccolo rilievo nella zona detto Poggiale che dava il nome al quartiere, venne edificata tra la fine del XVI sec. e la prima metà del XVII sec.

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L’attuale edificio originariamente risalente al XIII sec, venne costruito nella sua forma attuale dall’architetto Tommaso Martelli e affiancato nel XVII secolo dal convento adiacente e integrato nel 1763 dalla costruzione del campanile.

La Biblioteca custodisce dal 2009 l’ampio patrimonio librario della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e ospita importanti opere d’arte contemporanea: Campo dei Fiori e l’ultima monumentale Delocazione di Claudio Parmiggiani, oltre al ciclo Cattedrale di Piero Pizzi Cannella.

La Biblioteca, il cui allestimento è stato curato dall’architetto Michele De Lucchi, è anche sede di mostre ed eventi culturali.

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TEATRO ARENA FICO EATALYWORLD

Via Paolo Canali, 8

Fico Eatalyworld

Il Teatro Arena di Fico Eatalyworld è un ampio anfiteatro di forma circolare posto nel crocevia di Fico, nel punto di incontro delle due vie principali, il decumano e il cardo.

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Fico è il più grande parco agro-alimentare del mondo, una palestra di educazione sensoriale al cibo e alla biodiversità, dove le meraviglie dell’agroalimentare e dell’enogastronomia italiana sono presentate e narrate dalla nascita nella terra madre fino all’arrivo nel piatto e nel bicchiere.

Dotato di un palco circolare in parquet, una superficie totale di 80 metri quadrati, un retropalco, l’area è stata interamente curata da Paolo Castelli, designer di fama internazionale. Durante il giorno è illuminata da luce naturale, la sera da un suggestivo impianto di illuminazione firmato Artemide.

Il teatro arena è il luogo ideale per conferenze e spettacoli, garantisce un’ampia visibilità essendo punto di passaggio obbligato per tutti i visitatori del parco.

Gli ospiti possono godersi gli spettacoli sedendosi comodamente su tre livelli di ampi gradoni semicircolari, immergendosi completamente nella sua atmosfera; il sistema di illuminazione professionale e un impianto audio bose rendono la visione e l’ascolto un’esperienza coinvolgente. La realizzazione dell’evento è garantita dal supporto dei tecnici di Fico.

Nonostante il parco sia nato da poco il calendario eventi del Teatro Arena è ricco di appuntamenti: ospita infatti regolarmente concerti, spettacoli teatrali, esibizioni, corsi di danza, laboratori creativi, conferenze stampa e meeting aziendali.

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COMUNICATI STAMPA 2018

 

6 MAGGIO 2018 – LA MEDICINA E LA SCIENZA CONQUISTANO BOLOGNA CONTRO LE FAKE NEWS È NECESSARIA SEMPRE PIÙ DIVULGAZIONE

5 MAGGIO 2018 – SE IL MEDICO DEDICA TEMPO ALL’ASCOLTO DEL PAZIENTE LA TERAPIA HA PIÙ PROBABILITÀ DI SUCCESSO

2 MAGGIO 2018 – COME FUNZIONA LA PAURA? AL FESTIVAL IL PREMIO NOBEL PER LA CHIMICA ROBERT LEFKOWITZ

2 MAGGIO 2018 – SE LE BUFALE NUOCCIONO GRAVEMENTE ALLA SALUTE AL FESTIVAL DELLA SCIENZA MEDICA SI DISCUTE DI FAKE NEWS E SANITÀ

30 APRILE 2018 – NEUROSCIENZE, INNOVAZIONE E TECNOLOGIA, MEDICINA INTERNA, ONCOLOGIA. I FOCUS DEL FESTIVAL DELLA SCIENZA MEDICA

28 APRILE 2018 – TEATRO, ARTE, MUSICA, NARRAZIONE. GLI EVENTI DEDICATI AD ADULTI, RAGAZZI E BAMBINI ALLA QUARTA EDIZIONE DEL FESTIVAL

26 APRILE 2018 – IL GPS INTERNO CHE CI INDICA LA STRADA: AL FESTIVAL 2018 LA PREMIO NOBEL PER LA MEDICINA MAY BRITT MOSER

11 APRILE 2018 – EX–CATHEDRA. LE LETTURE DEI NOBEL MAY BRITT-MOSER E ROBERT LEFKOWITZ AL FESTIVAL DELLA SCIENZA MEDICA 2018

11 APRILE 2018 – VIAGGIO AL CENTRO DELL’ECCELLENZA SANITARIA CON GLI OPEN DAYS A CURA DELLE STRUTTURE OSPEDALIERE DI BOLOGNA

11 APRILE 2018 – BOLOGNA, 3-6 MAGGIO 2018. IL TEMPO DELLA CURA, LA QUARTA EDIZIONE DEL FESTIVAL DELLA SCIENZA MEDICA

11 APRILE 2018 – FESTIVAL DELLA SCIENZA MEDICA: L’OFF A FICO

Grande successo per la quarta edizione del Festival, dedicata al “Tempo della cura”: moltissimi i cittadini, anche giovanissimi, i medici, e i ricercatori che chiedono risposte ed informazioni affidabili. Contro le fake news è sempre più importante che la scienza esca dai laboratori per diventare racconto vivo, pulsante, coinvolgente, a beneficio di tutto la comunità.