11 Mar 2019

Collezioni di Antropologia

Collezioni di antropologia

Via Selmi, 3
Le collezioni di Antropologia sono ospitate negli spazi che Fabio Frassetto, fondatore nel 1908 della Scuola di Antropologia di Bologna, dedicò nel 1933 al Museo didattico di Antropologia con lo scopo di raccogliere e mostrare agli studenti dei suoi corsi reperti e strumenti per lo studio della variabilità umana. Da allora e con continuità le collezioni si sono arricchite (strumenti antropometrici, riproduzioni plastiche facciali, realizzati sul vivente, sulla base di fotografie stereoscopiche e di caratteristiche del cranio, busti in gesso, tavole murali, calchi di reperti fossili, una yurta – abitazione delle popolazioni nomadi delle steppe euroasiatiche, collezioni scheletriche umane e di Primati non umani) e consentono di raccontare al visitatore la storia e l’evoluzione degli studi antropologi, la storia evolutiva umana e della sua forma moderna (Homo sapiens), peculiare per la sua unicità e diversità: le razze non esistono. Le collezioni scheletriche umane moderne (fine XIX- inizi XX sec.) identificate (per età alla morte, sesso e causa di morte), provenienti da cimiteri della Sardegna e dell’Emilia-Romagna, sono un peculiare e straordinario archivio in cui è racchiusa la storia biologica e culturale dell’uomo e quella delle popolazioni italiane dell’epoca.

Immagine: Collezione di Antropologia
©Università di Bologna/Antonio Todero