Nel 1802 la Municipalità di Bologna fece il progetto di un Liceo Musicale cittadino, da collocare nel convento di S. Giacomo affiancato alla chiesa omonima: la nuova scuola doveva insegnare composizione, pianoforte, canto, violino e viola, violoncello e contrabbasso, oboe e corno inglese. E fu così che lunedì 3 dicembre 1804 si aprì il fiammante Liceo Filarmonico di Bologna, il nucleo primo del futuro Conservatorio "Giambattista Martini".
Situata nel centro storico di Bologna, l’Aula Bigari (originariamente Oratorio della Compagnia dei Santi Sebastiano e Rocco) si trova nel contesto del Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuro Motorie dell’Università di Bologna, e dal 1918 accoglie la sede dell’Odontoiatria bolognese.
L’Aula si trova all’interno di un antico edificio, dove ebbe sede, dal XVI secolo al 1801, il Conservatorio o Collegio Femminile di Santa Marta.
Oggi sede di eventi scientifici internazionali, Sala Vasari fu costruita nel 1445; è coperta da volte a padiglione e conserva un fregio diviso in scomparti, composti da un tondo centrale in cui sono dipinte figure dell’Apocalisse e da due rettangoli ai lati che ritraggono i diversi monasteri olivetani, come si presentavano nel Cinquecento.
Le collezioni di Antropologia sono ospitate negli spazi che Fabio Frassetto, fondatore nel 1908 della Scuola di Antropologia di Bologna, dedicò nel 1933 al Museo didattico di Antropologia con lo scopo di raccogliere e mostrare agli studenti dei suoi corsi reperti e strumenti per lo studio della variabilità umana.
La Collezione delle Cere Anatomiche "Luigi Cattaneo" è ospitata in uno spazio libero e aperto che, oltre a conservare, esporre e curare quanto ereditato dal passato, vuole produrre nuovo sapere scientifico.
Ritenuto uno degli edifici più interessanti del Rinascimento bolognese tra XV e XVI secolo, palazzo Saraceni testimonia nel disegno della facciata l’incontro della tradizione bolognese con le novità architettoniche provenienti da Firenze. Il palazzo è divenuto sede della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, che ne ha promosso un ampio e articolato progetto di restauro. Oggi è aperto al pubblico in occasione di mostre d’arte ed eventi culturali ospitati al piano terra.
Nel 1711 il Senato bolognese acquistò Palazzo Poggi per insediarvi l’Istituto delle Scienze e delle Arti, voluto da Luigi Ferdinando Marsili. Nella sezione di Anatomia umana e Ostetricia del Museo, sono esposte le importanti collezioni di cere anatomiche grazie alle quali nel Settecento Bologna divenne famosa, riscuotendo l’apprezzamento della comunità scientifica internazionale.
Il Palazzo Re Enzo venne costruito nel Trecento subito dopo il Palazzo Podestà e chiamato inizialmente Palazzo Nuovo per distinguerlo da quest’ultimo, rispetto al quale aveva funzione complementare in quanto doveva accogliere la cospicua partecipazione popolare al governo della città. Il profilo merlato del Palazzo si affaccia su Piazza Nettuno e testimonia lo splendore della Bologna dell’età comunale.
Il monumentale palazzo cinquecentesco dell’Archiginnasio è tra i palazzi più significativi di Bologna. Due delle sale che ospiteranno gli eventi del Festival della Scienza Medica sono le aule magne originarie, destinate un tempo una agli Artisti e l’altra ai Legisti o Giuristi.
Con il conferimento della Laurea ad honorem a Sua Maestà il Re di Spagna Juan Carlos I, il 5 maggio 1988 viene inaugurata l'Aula Magna di Santa Lucia. Circa due anni dopo l'inaugurazione dell'Aula Magna, viene inaugurata l'Aula absidale di Santa Lucia.
S. Colombano ospita la collezione di strumenti musicali riunita dal musicista e studioso bolognese Luigi Ferdinando Tagliavini, costituita da una novantina di pezzi, nella maggior parte restaurati e perfettamente funzionanti, che abbracciano molte scuole italiane ed europee in un arco cronologico di cinque secoli: da cimeli cinquecenteschi a strumenti popolari novecenteschi.
La Biblioteca custodisce dal 2009 l’ampio patrimonio librario della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e ospita importanti opere d’arte contemporanea: Campo dei Fiori e l’ultima monumentale Delocazione di Claudio Parmiggiani, oltre al ciclo Cattedrale di Piero Pizzi Cannella.
Palazzo Pepoli è il cuore di Genus Bononiae. Museo innovativo e di nuova concezione, grazie al sapiente ricorso a tecniche espositive scenografiche e interattive per molti versi inedite nel nostro Paese, il percorso ricostruisce le vicende storiche e culturali, artistiche e scientifiche della città di Bologna.